biancaneve e i sette nani regia di David Hand USA 1937
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biancaneve e i sette nani (1937)

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locandina del film BIANCANEVE E I SETTE NANI

Titolo Originale: SNOW WHITE AND THE SEVEN DWARFS

RegiaDavid Hand

InterpretiAdriana Caselotti, Lucille La Verne, Harry Stockwell, Pinto Colvig, Roy Atwell, Otis Harlan, Eddie Collins, Billy Gilbert, Scotty Mattraw, Moroni Olsen, Stuart Buchanan

Durata: h 1.23
NazionalitàUSA 1937
Genereanimazione
Tratto dal libro "Biancaneve" di Jacob e Wilhelm Grimm
Al cinema nel Settembre 1937

•  Altri film di David Hand

Trama del film Biancaneve e i sette nani

Cacciata da casa dalla matrigna, Biancaneve, trova ospitalità nella casa dei sette nani ma la matrigna invidiosa della sua bellezza, si trasforma in una vecchia strega per perseguitarla..

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 •  BIANCANEVE - E VISSERO FELICI E CONTENTI, 1993

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Voto Visitatori:   8,76 / 10 (162 voti)8,76Grafico
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Voti e commenti su Biancaneve e i sette nani, 162 opinioni inserite

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Peanuts02  @  10/07/2017 21:02:01
   10 / 10
qui c'è da togliersi il cappello in segno di rispetto.

Siamo nel pieno degli anni '30, una delle decadi che più di tutte hanno avuto una funzione di cardine nella storia del cinema, introducendo nuove tecniche registiche, facendoci scoprire le potenzialità del sonoro e della colonna sonora, inaugurando nuovi generi, consacrandone altri e gettando nell'olimpo delle star attori e attrici che sarebbero presto divenute vere e proprie icone.
Un uomo, o meglio un genio di nome Walter Elias e noto a tutti come Walt, dopo essersi a lungo fatto letteralmente le ossa nell'ambito dell'animazione sfornando cortometraggi che hanno lasciato il pubblico di tutto il mondo a bocca aperta. Dopo aver dato vita ad un coniglietto di nome Oswald e, ahimè, dopo averlo perso... Dopo aver dato vita ad un Topolino dai calzoncini con due bottoni bianchi e i guantini... Dopo aver partorito il primo cortometraggio animato a colori dove fiori ed alberi cantano e ballano...
Walt Disney decide di produrre il primo lungometraggio d'animazione.
...
un'idea balorda e stupida...
deve essere impazzito...
purtroppo nessun mito dura per sempre...

Queste affermazioni riecheggiavano tra i giornali e per tutta Hollywood.
Un lungometraggio d'animazione?!?! Ma sarebbe andato a noia, l'animazione è roba da gag e cortometraggi per farsi due risate. Con un lungometraggio non fai altro che suicidarti economicamente e virtualmente, sarai lo zimbello della storia del cinema.

Alla prima, non appena compare la scritta "The End" e il sipario cala sullo schermo, tutto il pubblico si alza in una Standing Ovation trionfale.

Disney ha avuto successo. Ha letteralmente inaugurato una nuova era, un'era di pura esplorazione delle potenzialità di un mezzo... di un'arte tanto splendida quanto arcana e misteriosa, oltre che complessa e dispendiosa.

Partiamo dal lato tecnico:

Il comparto artistico è qualcosa che fa mangiare la polvere a tantissimi film d'animazione usciti di recente. Gli sfondi, realizzati con semplici acquerelli ma soprattutto tanto e TANTO olio di gomito sono impeccabili, nessun elemento è lasciato a sé stesso e nessun angolino rimane in bianco. Sembra di vedere la vita vera gente, la vita vera.
Quando La regina Grimilde attraversa la sala dello specchio per porre l'ormai celeberrimo quesito, ci sembra di vedere un film in live action. L'inquadratura non è affatto il quadro fisso tipico di una Sinfonia Allegra, le luci non sono per niente le luci piatte e cartoonesche dei vecchi corti di Topolino. La regina...
E' qualcosa di incredibile. Sembra di vedere una donna vera, complice l'utilizzo dell'innovativo rotoscopio, e il suo design sarà destinato ad entrare nell'immaginario collettivo di tutti noi.
Biancaneve è al pozzo in una delle scene più celebri, amate e allo stesso tempo controverse di tutta la Disney.
Biancaneve è una delle protagoniste più dibattute della storia di animazione. Viene accusata di maschilismo e di sottomissione, ma forse vi dimenticate che si tratta di una ragazzina di 14 anni, orfana di padre e figliastra della donna più potente del regno, e giustamente mentre svolge le faccende domestiche delle quali non può lamentarsi essendo la matrigna la DONNA PIU' POTENTE DEL REAME, vuole mettersi a canticchiare e inizia a fantasticare sul suo futuro e di quando un giorno troverà l'amore.
E' da linciare una ragazzina che vorrebbe trovare l'amore? Mi volete forse dire che voi non avete mai fantasticato sulla vostra futura vita coniugale?
Per Biancaneve è semplice: l'amore è felicità, e lei vuole trovare la felicità.
Giunge il principe, i due si conoscono e si innamorano, e tutto è raccontato con il linguaggio delle fiabe. In una fiaba non conta mai la scena in sé per sé, ma conta ciò che essa rappresenta. Se vedete il principe che canta con Biancaneve, non prendete il momento alla lettera. E' come se un narratore out-screen dicesse al pubblico: "Un giorno Biancaneve conobbe un principe, e dopo aver passato del tempo con lui iniziò ad innamorarsene"

La scena del cacciatore è superlativa. E' il 1937, il 1937! e la regia sembra provenire da un film assai più recente.
La fuga nel bosco è semplicemente da urlo. E' palese l'ispirazione a film del calibro di "Il gabinetto del Dottor Caligari", nelle sue atmosfere contorte, colori contrastanti e sfondi deformati.
Questo momento è puro terrore, puro climax ma soprattutto pura empatia verso la protagonista.

Gli animali fanno amicizia con Biancaneve non perché sia bella e basta, ma perché si è rivelata buona con loro e sanno che ha aiutato un piccolo uccellino.
Decide di mettere in ordine la casetta dei sette nani non perché le piace essere a gli ordini di qualcuno, ma perché, care mie nazi-femministe, ha fatto 2+2:
"Se faccio vedere loro che sono una buona massaia magari mi daranno alloggio"
E' un atteggiamento sbagliato? Voi che avreste fatto al suo posto: sole, in mezzo al bosco oscuro, con la donna più potente del regno che vi vuole morte?
Evitiamo di fare polemiche tirate per i capelli.

I nani sono fantastici, li conosciamo tutti bene e sono il simbolo di questo film. Ognuno di loro è unico, unico nel design, unico nella personalità e unico nel nome.

La trasformazione della regina è un momento di chiara ispirazione da parte del Dottor Jekill e Mister Hyde, e ancora oggi ci toglie il fiato.
Quei colori, quelle inquadrature, quella recitazione...
Ebbene sì, anche se si tratta di un film d'animazione quella che vediamo è recitazione pura. Walt Disney ci è riuscito, è riuscito a dimostrarci che l'animazione è solo un metodo come un altro per realizzare film, anche film cosiddetti "seri".

La regina ci riesce, ha finalmente tolto la vita a Biancaneve in una delle scene più dense di climax della storia dell'animazione.
L'inseguimento è pura pelle d'oca per quello che succederà. Sappiamo bene che si tratta di una fiaba a lieto fine, ma è impossibile non avere i nervi tesi come corde di violino quando vediamo la strega che si inerpica su per la rupe pronta a schiacciare i nani con un macigno, ed è impossibile non avere i brividi quando quel fulmine sancisce la morte dell'antagonista, resa ancora più atroce dai due avvoltoi che si librano sul suo corpo per poter poi cibarsene indisturbati.

La veglia funebre... come descrivere la potenza emotiva di questo momento? Biancaneve, il simbolo per eccellenza della bontà di cuore, è morta per pura ed egoistica invidia. I nani piangono, gli animali piangono, la natura piange in gocce di pioggia e la musica stessa pare piangere tramite le note straziate di un organo.

Il principe giunge alla bara di vetro della sua amata. Come ci è arrivato? Non lo sappiamo, ma neanche occorre saperlo. Il motivo? E' il linguaggio delle fiabe. La matrigna e le sue gesta erano semplicemente alimentate dall'odio puro, con l'odio ha preparato la mela, con l'odio ha raggiunto la casa e con l'odio ha ucciso Biancaneve. Il principe è mosso dal semplice amore, con l'amore è arrivato dalla sua amata e sempre con l'amore è riuscito a vincere l'odio che l'ha uccisa.
Il messaggio è semplice: l'amore vince l'odio, in una delle scene più belle della storia del cinema.
I due amati si allontanano, cinti nel loro intimo dall'amore, pronti ad accedere ad un castello tra le nuvole, simbolo di un paradiso che spetta loro per il loro amore sincero.
La scritta "The End" orna lo schermo, la stessa scritta che ormai 80 anni sarebbe stata seguita da una commovente standing ovation

6 risposte al commento
Ultima risposta 12/10/2017 01.06.15
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hghgg  @  17/07/2015 19:21:05
   8 / 10
Molto prima che tutto ciò diventasse "Biancaneve e la figlia del nano" (con tutto il rispetto Phil, e con tutta la stima), questo film rappresentava la pietra angolare di tutto il cinema d'animazione, in un certo qual senso un vero e proprio Big-Bang. L'inizio vero e proprio, definitivo, del Cinema fatto da disegni mossi e animati possiamo trovarlo qui. Tecniche innovative, grafica, disegni e scenografie per l'epoca rivoluzionari e tutt'ora affascinanti e molto più caldi della spesso impersonale computer grafica odierna. L'aspetto visivo infatti, oltre all'importanza storica, è ciò che principalmente rende "Biancaneve e i sette nani" un gran film.

Insomma è proprio bello a vedersi, il design degli ambienti, la caratterizzazione dei personaggi, l'animazione, la sequenza notturna nel bosco, lo Specchio delle Brame, lo stile dei disegni che è davvero caratteristico e indimenticabile, tutto molto bello.

Anche il modo di tratteggiare psicologicamente tutti i personaggi secondari e gli antagonisti, in maniera semplice ma molto efficace con uno dei cattivi più memorabili dell'epopea Disney, dei comprimari iconici come i nani e qualche altro carattere ottimo come lo specchio appunto o la figura ambigua del cacciatore che oggi potrebbe sembrare scontatissimo ma in un film d'animazione (insomma un "Cartone Animato") del 1937 non lo era mica tanto.

Peccato che la protagonista BUONA-BUONA mi stia da secoli indissolubilmente sulle palle e li è una cosa mia e non ci posso fare niente, per non parlare dei conati che mi provoca il principe turchino e quel tremendo finale; va bene il lieto fine hollywoodiano, vanno bene i significati metaforici meno banali di quanto si possa pensare, ma quella scena continua a darmi un'orticaria che altri finaloni romantici hollywoodiani anche successivi e magari anche più scontati non mi danno, vai a sapere perché.

Poi, per mio gusto personale, non ho mai considerato questo film un vero e proprio capolavoro; bellissimo si ma ne preferisco altri della Disney classica. Ad esempio l'allucinata e psichedelissima trasposizione di Lewis Carroll del 1951 (psichedelica nel 1951, la cosa fa pensare) o cose come "Dumbo" e "Bambi" che metterei sullo stesso piano di questo e di certo non sotto.

E poi, soprattutto, se avessi messo un voto superiore a "Biancaneve e i sette nani" poi lo staff del sito avrebbe dovuto inserire voti superiori al "10" per permettermi di commentare il da me mai abbastanza lodato "Fantasia" apice di ogni tempo del genio visivo che fu della/di Disney. Per non parlare di certa animazione giapponese dagli anni '80 in poi, ma questa è un'altra storia.

Ci troviamo in ogni caso al cospetto di un grandissimo film anche al di la della sua importanza storica, vedibile con piacere da chiunque e che entra ovviamente nei titoli indispensabili del cinema d'animazione mondiale.

Evergreen.

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Ultima risposta 16/06/2017 11.31.24
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alex94  @  08/09/2014 12:10:32
   8½ / 10
Capolavoro del cinema d'animazione,bella la trama,i disegni e le canzoni.
Simpatico ed importantissimo,assolutamente da vedere.

1 risposta al commento
Ultima risposta 08/09/2014 12.20.04
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horror83  @  26/09/2013 10:38:03
   6 / 10
Se devo guardare il lato tecnico (per essere del 1937 è fatto bene), che è il primo cartone della Walt Disney e che ha fatto storia sarebbe da 10, ma gli do 6 perchè la storia non mi è mai piaciuta più di tanto. sono una donna che ama di più altri cartoni. e poi con la storia del principe azzurro si sono rovinate tante donne pensando che esista pure nella realtà, e invece il principe azzurro non esiste!

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Ultima risposta 01/05/2015 21.55.14
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Testu  @  19/06/2012 00:23:45
   7 / 10
L'unico classico disney a risentire del tempo, nonostante i restauri e il merito di essere stato fonte di ispirazione per numerosi artisti, tra cui Don Gino Domeneghini con la sua "Rosa di Bagdad" o i sempre americanii produttori de "I Viaggi di Gulliver", dove i tre saggi (nel primo) e i lillipuziani (nel secondo) ricordavano lo stile nasone e bonario dei 7 minatori.
Lo stile è senza dubbio diverso da quello di oggi, più meta narrativo, ma Grimilde pur non raggiungendo la forza della futura cattiva per eccellenza (Malefica), nella sua fredda bellezza (sarebbe un ottimo spunto per the snow queen) incuteva un certo timore, anche più che da spiacevole befana verrucosa. A reggere la visione e far venire voglia di riperterla però sono solo i nani, gli animaletti non sono odiosi come in Bambi, direi simpatici, ma a parte pulire non servono a un piffero. Protagonisti, principe guardone e casalinga in fuga praticamente vuoti, emblema di purezza, molto più che nel futuro Cenerentola o Addormentata, dove erano già aalivelli di guardia.
"Sotto il vestito niente" volendo fare una citazione. Senza esagerare Biancaneve è un personaggio che si ricorda solo per pettinatura e colori.

Sicuramente fu un ottimo inizio ma è effettivamente stato sopravvalutato grazie ai ricordi d'infanzia, elementi validi per il pubblico giovane di ogni tempo e soprattutto un attento e pressante merchandising che non ne ha fatto perdere notorietà.

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Ultima risposta 31/07/2017 19.55.51
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Dom Cobb  @  18/06/2012 20:17:49
   4 / 10
Signori, prendetemi anche per un idiota, per un mentecatto, per un blasfemo, ma... questo non rientrerà fra i miei classici preferiti, né fra quelli che mi piacciono, mai e poi mai! Questo perché lo trovo troppo vecchio, troppo datato... solo i bambini o i collezionisti di film vecchi o i fan sfegatati dello zio Walt (fra questi ci sono anch'io, ma non sono sfegatato) riuscirebbero a sopportarlo. Poi, vi sembrerà strano, ma fra tutte le cose che c'erano, la strega era quella che mi spaventava di meno! Esattamente, se c'era qualcosa di cui avevo una paura matta, ebbene, guardate negli spoiler:


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OK, d'accordo che è il primo film d'animazione mai fatto, ma questo non basta a convincermi che devo rivederlo. Non lo farò mai, per il resto della mia vita.

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Ultima risposta 17/08/2014 02.22.47
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draghetta1989  @  12/07/2011 14:01:30
   7½ / 10
il primo film partorito da una mente geniale, capostipite di una lunghissima carrellata di classici tra alti e bassi, Biancaneve ha il merito di aver dato inizio a tutto e di aver allettato intere generazioni con la sua, ormai inossidabile, colonna sonora. un cartone carino che però forse ora comincia e sentire un po' il peso degli anni e in ogni caso non mi è mai piaciuto granché. ad essere sincera da bambina lo odiavo proprio, i personaggi mi erano talmente antipatici, sopratutto i nani e biancaneve, e le canzoni anche se carine mi annoiavano: si perchè a ben pensarci il film per il giorno d'oggi forse risulta davvero troppo cantato, è stancante. sarà che in generale le storie delle principesse mi hanno sempre lasciata indifferente, o le ho proprio detestate, sarà che c'è quel principe che non serve a niente, sarà che il vittimismo della principessa mi irrita alquanto, fatto sta che il mio voto sarebbe stato molto più basso se avessi dato ascolto solo ai miei gusti personali. invece non posso dargli di meno per il fatto che devo per forza riconoscere la grandezza di Walt che ha saputo andare avanti nonostante le critiche e lo scetticismo generale dei suoi contemporanei, e imperterrito ha dato vita ad un prodotto per allora impensabile e che mi ha permesso di vedere tutti quei film d'animazione disney a cui sono tanto legata. senza contare che ci sono cmq momenti davvero molto riusciti e ben fatti, la fuga "allucinata" di biancaneve nel bosco , la trasformazione molto inquietante della matrigna e il finale nella pioggia. un mix di generi che tutto sommato ha ha un certo fascino.

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Ultima risposta 12/01/2012 01.32.04
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Invia una mail all'autore del commento Elly=)  @  16/11/2010 19:26:48
   5½ / 10
Fu a quei tempi un vero trionfo creativo, infatti ispirò innumerevoli immitazioni, divenendo il parametro ideale per misurare il valore di quasi tutti i cartoni animati. Per fortuna che hanno fatto diverse edizioni a colori, migliorando la grafica e aggiungendo effetti speciali..

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Ultima risposta 28/11/2010 13.47.41
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pinhead88  @  19/09/2008 18:42:52
   10 / 10
capolavoro d'anmazione disney,la strega mi fa paura ancora adesso..

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Ultima risposta 23/12/2008 20.35.16
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JIM_thebest  @  03/10/2007 18:19:00
   5 / 10
nooooooo!! Io l'ho visto molto tempo fa, quando ero piccolo e mi ha fatto schifo, figuriamoci se lo vedo adesso, noooo, mi dispiace per aver abbassato la media ma secondo me non merita tanto

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Ultima risposta 02/11/2007 15.02.53
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peppe87  @  29/09/2007 22:00:31
   9 / 10
era meglio biancaneve sotto i nani

:-)

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Ultima risposta 07/10/2007 10.01.58
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Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Jellybelly  @  28/09/2007 18:52:09
   10 / 10
Da piccolino adoravo questo cartone, vero e proprio capolavoro dell'arte d'animazione, fiaba gotica ed inquietante sapientemente condita da tenerezza ed ironia.

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3 risposte al commento
Ultima risposta 29/09/2007 22.04.36
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Slevinx  @  27/09/2007 22:34:23
   7 / 10
bel cartone..

1 risposta al commento
Ultima risposta 27/09/2007 22.40.36
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Invia una mail all'autore del commento Noirsenzacielo  @  16/07/2006 23:47:31
   7 / 10
Tra le principesse della disney lei era quella che mi stava meno simpatica... sposava il principe pià brutto, stava in mezzo a tanti nani ********* ed era di un bianco cadavere (tra l'altro anche adesso mi piacciono le ragazze dalla carnagione scura). Cmq la storia nn mi ha mai appassionato come le altre.

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Ultima risposta 21/07/2006 14.26.00
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento thohà  @  26/02/2006 15:27:31
   9 / 10
Chi non ha mai visto questo film?
Chi non l'ha mai fatto vedere ai propri figli?
Chi non si impappina ancora adesso cercando di ricordare tutti i nomi dei 7 nani?
Si ritorna indietro con gli anni, ci si sente il cuore pieno di nostalgia, la semplicità nell'anima.
Brontolo, Eolo, Mammolo, Cucciolo, Dotto, Pisolo... GONGOLO! Quello che si dimentica sempre.

Cinque generazioni sono passate, più o meno, e ancora si riesce a respirarne la freschezza e l'ingenuità.

3 risposte al commento
Ultima risposta 21/08/2007 18.30.46
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eccho  @  14/01/2005 20:35:45
   10 / 10
Il primo, l'unico cartone veramente inimitabile, il capostipite di una serie di straordinari capolavori targati Disney...
lo abbiamo visto tutti da bambini e tutti dovranno vederlo
una delle pochissime situazioni in cui 10 stellette non sono sufficienti, io gli dò 11

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Ultima risposta 10/10/2006 16.33.13
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