better days (2019)

Film sul bullismo e le sue estreme conseguenze ma anche film sull'amore e sul desiderio di umanità: il legame che si crea tra i due personaggi principali non è quello della storia d'amore (come erroneamente anche interpretato da molti critici), ma è innanzitutto il rispettivo e primo incontro con l'umanità, con chi ti guarda in quanto essere umano (lei bacia lui mentre viene picchiato, primo disperato gesto di umanità, lui proteggerà lei successivamente). In questo incontro di umanità sole e antitetiche (lei studiosa modello, lui teppista da quattro soldi) c'è la speranza di un'esistenza diversa (e c'è un regista che riesce a catturare momenti di rarissima potenza cinematografica grazie alla poeticità straziante delle immagini). Allo stesso tempo va rimarcato l'utilizzo dei luoghi, quei dedali cupi che segnalano la complicata esistenza dei nostri, solo raramente mitigati da spazi aperti.

Se è vero che il film ha qualche lungaggine di troppo, se è vero che forse quasi si incarta quando sceglie una strada da giallo/thriller e se è vero che alla lunga il profluvio di lacrime può sembrare stucchevole è altrettanto e certamente più vero che un film così, un film che ti fa pensare con questa forza di sentimenti e immagini, va preservato, fatto conoscere, proiettato in tutte le scuole.