Bernadette Soubirous (1844-79), contadinella di Lourdes in Francia, ha ripetute visioni di una celestiale Signora. Le autorità religiose e civili non le credono. La sua fede vincerà. Bernadette si ritira umilmente in un convento.
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Un film per chi ha fede. La storia di Bernadette Soubirous è alquanto controversa...e come potrebbe non esserlo? E' vero o si tratta di una visionaria? Sono miracoli o semplici coincidenze? E' interessante vedere come già all'epoca la scienza e la medicina indagassero in maniera rigorosa (forse anche troppo) sul caso. Ovviamente una persona di fede vede in questa pellicola qualcosa di meraviglioso...di santo ed è in quest'ottica che va visionato: abbandonandosi alla fede, affidandosi alle parole di una creatura eterea ed angelica come Bernadette (meritatissimo l'oscar alla Jones). Grazie a lei ed a tutti quelli che hanno creduto oggi abbiamo un luogo di speranza per migliaia di disperati come Lourdes, sebbene già qui emerga la connotazione speculativa di tutta la storia. Vincent Price in un ruolo drammatico dimostra tutta la sua bravura. Ah....io ci credo!
"Per chi ha fede nessuna spiegazione è necessaria, per chi non crede nessuna spiegazione è sufficiente".
Comunque la si pensi, BERNADETTE è un film denso di emozioni, offerte in maniera credibile e palpabile dalla eccellente performance della Jones che porta a casa un meritato oscar, nonostante alcune incongruenze legate al suo aspetto fisico. Un buon film, capace di non annoiare e mantenere vivo l'interesse in chi guarda nonostante le due ore e mezza di durata.
"È uno scandalo… e quei cronisti da quattro soldi hanno il coraggio di stampare cose simili. Tutta la Francia riderà di noi!"
Rappresentare la purezza di Bernadette con il volto di Jennifer Jones, si è rivelata una scelta azzeccata. Il film possiede infatti una forza espressiva dirompente ancora oggi, settant'anni dopo la sua realizzazione. La differenza è che oggi, a causa delle ideologie nichiliste e distruttive che hanno progressivamente imbevuto il cinema, si tende a snobbare opere d'arte come questa con l'accusa del sensazionalismo religioso, dimenticando che si tratta innanzitutto di un film storico. L'aspetto formale ha qui un peso evidente, ma il contenuto non è da meno. Scritta dall'ottimo George Seaton (vincerà l'Oscar con "Il miracolo della 34a strada"), la sceneggiatura offre passaggi profondi e ben articolati e consente alla narrazione di fluire veloce fino al termine. Nessuna spettacolarizzazione, se non il racconto fedele e musicalmente enfatico (il bello del cinema) di un evento "spettacolare" in sé: una povera e ignorante contadina che riferisce dei suoi incontri con l'Immacolata Concezione, cui fecero seguito incomprensioni, accuse, ingiurie… tutte destinate a cadere, inevitabilmente.
Davvero bello e commovente questo film d'epoca che rispecchia la storia della povera contadina. Bravissima la Jones premiata con un oscar. Incantevole.
Film che segue alla lettera tutti gli avvenimenti che fecero diventare Lourdes una delle mete piu' importanti del Cristianesimo! Vicenda che pero' si dilunga troppo nella seconda parte quando la Santa si allontana dal suo paese... Ma per chi non conosce la vera storia di Lourdes è questo il film giusto! Ho trovato interessante la scena dove è il sacerdote che quasi costringe Bernadette ad entrare in convento...
Il successo del film (diretto da uno stakanovista solitamente più ispirato come Henry King) è dovuto più per popolarità della "santa" che per il suo (modesto) valore artistico. Una superproduzione hollywoodiana decisamente indigesta, con quel modo tutto americano di spettacolarizzare anche la fede, vera o presunta. Un film come "Therese" ad esempio è agli antipodi. Dal disastro totale, in cui la focosa e fortunatamente meno "benedetta" di quanto sembrasse Jennifer Jones si muove come se chiedesse al regista perchè hanno scelto proprio lei, si salva solo Vincent Price. Per il resto un viaggio a Lourdes è meno dannoso di questo film