battle royale (2000)

Basterebbero poche indicazioni per tener lontano gli spettatori da un film come "Battle Royale", quello della regia in considerazione (Kinji Fukasaku) prende spunti da un manga. E con questo abbiamo detto tutto.
Le immonde porcate orientali dal fumetto passano sul grande schermo, c'è ancora voglia di imbattersi con "Battle Royale"?
Purtroppo il recensore, professionista dell'arte e della coscienza, deve, bene o male, concedere la chance al film e quindi deve visionare il tutto.
Tutto che si riduce, ben presto, ad una tremenda accozzaglia di episodi scadenti, la violenza e l'assurdo sono quelli enti che dominano la scena.
Ma essi non sono, ovviamente, sinonimo di positività, in "Battle Royale" manca davvero la base. Manca la storia e il lavoro tecnico.
Attori scadenti, fotografia mediocre, sembra salvarsi nel frangente esclusivamente il lavoro musicale.

Nella fattispecie del contenuto invece il film orientale non mostra niente di geniale. Andando avanti nella storia si registra uno snocciolamento di trama molto prevedibile e metodico. Dopo i primi omicidi, in pratica, si ha la sensazione di aver già visto tutto.
La regia però, oltre alle carenze enunciate, vuole andare avanti portando in scena pillole di sentimentalismo e di pseudo drammaticità, in tutto ciò sono introdotti sogni ermetici e paradossali. Questo è lo stile deleterio dei "maestri" orientali, insomma il consiglio a fine analisi appare chiaro, boicottiamo queste losche produzioni.