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Lucida analisi del banditismo barbaricino e più in generale dell'entroterra sardo sul finire degli anni '60. Con taglio da docu-fiction Carlo Lizzani illustra un quadro sociale dominato da una sorta di feudalesimo moderno che costringe i pastori ad esistenze misere malgrado gli immani sacrifici. I pochi benestanti alimentano così involontariamente il fenomeno criminale, con tanti poveracci che, disperati, dal furto di greggi passano al ben più pericoloso sequestro persona. Le gesta narrate sono ispirate a quelle di Graziano Mesina (qui chiamato Graziano Cassitta), interpretato con buona verve da Terence Hill nonostante tratti somatici poco adatti e un'inclinazione eccessiva a gigioneggiare. Certi passaggi sono trattati in maniera troppo veloce, tuttavia il mix tra finzione e cronaca dell' epoca funziona grazie alla sempre brillante predisposizione di Lizzani, abile a fondere denuncia e spettacolo. La posizione del regista appare super partes, non giustifica i banditi, cerca di capirne le motivazioni senza condannare a prescindere. Ovviamente sotterranea si avverte la reprimenda verso un movimento che pur non totalmente esecrabile negli intenti (sottrarre ai ricchi per dare ai poveri), si è macchiato negli anni di atti intollerabili che ne restituiscono appieno le contraddizioni.
L'intento del regista è quello di raccontare una storia cruda e vera rendendola viva e utilizzando un cast che va in conflitto con lui stesso. Troppe scene alla rinfusa e poco azzeccate, confuso in certi punti e da quello che ricordo nemmeno troppo maturo per il cinema. Da dimenticare.
il bravo Lizzani riesce a raccontare bene ed in maniera credibile le gesta criminali di un noto bandito sardo.. l'intento vero del film, che a volte sembra quasi un documentario, è quello di descrivere la società sarda di quegl'anni. ed in questo, a mio parere, pecca un po' il regista.. nel senso che sembra in certi punti, essere troppo bonario col protagonista (che è un bandito che agisce esclusivamente a fini di lucro) e sembra voler cercare una giustificazione a questi suoi comportamenti.. alcune parti
certi conflitti a fuoco sembrano scene dal vietnam.. alcuni agguati che iniziano con s*****ttate.. i banditi che si cibano di carne cruda e bevono acqua piovana (il supramonte è pieno di sorgenti e la carne cruda in sardegna (a parte qualche eccezione) è vista come un'eresia
sono forzate... comunque bisogna riconoscere al film una certa veridicità e un certo valore storico.. quindi ve ne consiglio la visione