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Se non erro trattasi della prima pellicola diretta dai fratelli Pang (e indubbiamente la migliore assieme al primo "The Eye"). Come facilmente intuibile rispetto al remake americano con Nicolas Cage (anch'esso vede i Pang alla regia) punta più sui sentimenti e sul dolore dell'anima piuttosto che sull'azione becera. Trama di per sè scontata ma con qualche elemento che la rende piuttosto originale come l'handicap del protagonista. Scorre bene tra momenti interessanti e altri un po' tediosi fino al vortice finale che da solo merita la visione.
Sono rimasto deluso da questo film che, sinceramente, pensavo fosse meglio dalle idee che mi ero fatto sentendo e leggendo i commenti nel sito e non. Il film scorre bene senza annoiare però, come dice il commento sotto del mio, è lo sviluppo che non convince e a volte sembra non esserci. è il primo film orientale che vedo e che, dopo tutte le idee che mi ero fatto su questa pellicola, boccio (mi dispiace a essere sincero!) perchè la storia sembra esserci e, in un secondo momento essere inesistente anche se, tutto sommato non è malaccio, però mi ha deluso sotto alcuni punti di vista (come la telecamera in alcune scene). Mentre alcune (di quest'ultime) mi sono proprio piaciute sopratutto la scena finale, a mio parere uan delle più tristi che ho mai visto, ve lo consiglio anche se a me, purtroppo, non mi ha convinto!
il film c e..e lo sviluppo che nn convince..oltre al protagonista anche tutto il resto è abbastanza muto..una parola ogni mezz ora quasi...direi che e un film da guardare non da vedere...questo lo rende un po pesante..pero a livello di riprese ambientaioni e personaggi non pecca..negli ultimi dieci minuti si accellera un po e ci si commuove..bel finale..ma credo nn sia per tutti
Dignitoso prodotto che si lascia guardare ed apprezzare nonostante una trama abbastanza fragile e scontata,oltre un’attitudine quasi sperimentale in sede di regia,musiche e scelte cromatiche che a lungo andare irrita un poco. Interessante l’idea del killer con handicap che paradossalmente trarrà le sue fortune proprio dai suoi problemi fisici,ma che al tempo stesso segnerà in maniera indelebile il suo destino.Il film si dipana alternando scene adrenaliniche anche piuttosto cruente,a sequenze più intime,con la durezza del tema principale “ammorbidita” da una delicata storia d’amore,in un tipico mix che richiama lo stile di un certo cinema action asiatico. Buona la caratterizzazione del protagonista,figura malinconica il cui unico modo per riscattarsi da una vita destinata all’emarginazione sarà quella di tramutarsi in un assassino privo di rimorsi.Kong,questo il nome del ragazzo,dovrà scendere a patti con il male per sentirsi parte integrante e rispettata della società e non più un reietto di questa. Un film che tenta di approfondire anche il rapporto d’amicizia che si viene ad instaurare tra i personaggi principali,ma che non riesce sempre nel suo intento, abbozzando più che altro situazioni che forse avrebbero meritato maggior attenzione. Al momento "Bangkok dangerous"è forse l'unico prodotto realmente degno di nota firmato dai sopravvalutati fratelli Pang.Giusto sottolineare che coloro i quali conoscono ed apprezzano il cinema d'azione proveniente dall'estremo oriente difficilmente si troveranno di fronte ad un prodotto particolarmente sbalorditivo.
il migliore film dei fratelli pang (ma non ci voleva molto)! la storia è originale visto l'handicap del protagonista, e la violenza è espressa molto bene!! una storia d'amore non troppo melensa ed estremamente solida! bellissimo il finale pieno di sangue!
Voto d'eccesso per questo buon film d'azione Thailandese. Regia e Montaggio particolrmente accattivanti e trama efficace, anche se piuttosto riciclata. Film dai ritmi pesanti, con rallentamenti piuttosto calibrati e una discreta dose di violenza, tutti elementi che regalano un'atmosfera oscura e affascinante alla pellicola. I personaggi non sono proprio il massimo, ma sono piuttosto ben caratterizzati, il protagonista in primis. Bello scorcio di una Tailandia sporca e bastarda. Mi è piaciuto.