ballata dell'odio e dell'amore regia di Alex De La Iglesia Spagna, Francia 2010
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ballata dell'odio e dell'amore (2010)

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locandina del film BALLATA DELL'ODIO E DELL'AMORE

Titolo Originale: BALADA TRISTE DE TROMPETA

RegiaAlex De La Iglesia

InterpretiSantiago Segura, Fernando Guillen-Cuervo, Antonio de la Torre, Sancho Gracia, Javier Botet

Durata: h 1.47
NazionalitàSpagna, Francia 2010
Generedrammatico
Al cinema nel Novembre 2012

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Trama del film Ballata dell'odio e dell'amore

Ambientato durante gli anni 70, in piena dittatura franchista, Javier e Sergio si innamorano della stessa donna, una ballerina/acrobata. Il clown triste e il clown divertente, due facce della stessa medaglia, due modi diversi di concepire la vita e, di conseguenza l'amore.

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Voto Visitatori:   7,26 / 10 (55 voti)7,26Grafico
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Voti e commenti su Ballata dell'odio e dell'amore, 55 opinioni inserite

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Thorondir  @  11/12/2018 22:44:12
   5½ / 10
Sarà che non amo particolarmente il genere, ma non ho trovato nessun coinvolgimento in questa storia di confronto tra due pagliacci per tenersi la bella di turno. Vero che il film è a tratti originale, schizzoide e folle ma dal mio punto di vista finisce per sbarellare clamorosamente nella seconda parte, diventando una sorta di fumettone improbabile, di trovate impossibili, utilizzo pessimo degli effetti speciali e scene sopra le righe da far paura. Sarà il grottesco tirato un po' così, ma l'ho trovato troppo sconclusionato, tanto da farmi anche annoiare.

GianniArshavin  @  21/09/2014 19:22:56
   5 / 10
Alex De La Iglesia è un regista che generalmente piace ai cinefili per il suo modo di fare film stravagante e pazzerello e per il suo stile che fa molto cinema di nicchia. Purtroppo devo dire che il mio primo approccio con la filmografia di quest'autore non è stato per niente esaltate soprattutto tenendo conto delle lusinghiere critiche che sta ricevendo negli anni questa pellicola in particolare.
Malgrado un comparto tecnico di prim'ordine (la fotografia è molto burtoniana e la regia oscilla fra Rodriguez e Tarantino) ed una prima parte di storia interessante il regista iberico si lascia troppo andare nel secondo tempo e "Ballata dell'odio e dell'amore" si tramuta da particolare esperimento grottesco in un trashone senza capo ne coda. De La Iglesia da vita a tutto il suo estro confondendo in maniera totale la vicenda , fra un montaggio che passa da una sequenza all'altra senza un apparente filo logico , personaggi che dovrebbero risultare simpatici e non lo sono ed una serie di scene che non ho capito se volessero essere divertenti, drammatiche o tutte e due le cose insieme.
Credo che il cineasta spagnolo , nel tentativo di strafare , abbia totalmente perso il bandolo della matassa a metà lavoro sprecando il buon materiale della prima metà di pellicola.

-Uskebasi-  @  11/05/2014 22:25:33
   5 / 10
Sono basito. La ballata deprimente di una tromba.
Basta così poco per ingannare il pubblico? Basta presentarsi come un prodotto di nicchia con temi contrastanti per prenderci per il cùlo? Basta un clown triste incazzàto? Si a quanto pare. E in effetti sarebbe bastato anche per me, se soltanto il film fosse stato un film. Con questa fotografia stupenda e questa idea di base, bastava veramente il minimo indispensabile per arrivare a un 7 tranquillo, ma è stato fatto un lavoro imbarazzante. Magari ho visto la versione tagliata, ma ci credo poco dato che l'agonia sembrava non finire mai, quindi questo è uno dei film peggio realizzati in assoluto. Mancano 3 parole tra una parola e l'altra; mancano almeno 3 dialoghi tra un dialogo e l'altro; mancano almeno 3 scene tra una scena e l'altra; mancano tutte le motivazioni; manca quasi totalmente il principio di causa-effetto. Si passa da A a F, da H a P, da Belen a Crespo. Il finale sarebbe l'unica scena da riconfermare nell'ipotetico gran film che poteva essere.
Sulla regia dal lato puramente tecnico ok, ciò non toglie che questo De La Iglesia abbia le sue responsabilità.
Sugli attori faccio un plauso a Flavio Tranquillo solo perché è il suo primo film. Bene e più che accettabile l'altro clown, sugli altri però possiamo stendere un velo pietoso (c'è da dire tutti vittime di una sceneggiatura con pagine strappate). Più di un velo pietoso invece per Carolina Bang, tanto bella quanto cagna a recitare, che sbalordisce con un'interpretazione forzatissima e che si salva in grande stile solo quando viene fottuta.
Forse il più grande abbaglio che la critica si sia mai preso, sono sicuro che una seconda e attenta visione metterebbe d'accordo tutti.
Se l'obiettivo era di toccare temi profondi, magari anche collegati al franchismo, mi viene da ridere. Sono il pagliaccio felice.
Se l'obiettivo era di far ridere mi viene da piangere. Zero risate. Sono il pagliaccio triste.
Se l'obiettivo era realizzare un qualcosa di "trash d'autore", quindi il regista l'ha fatto volutamente così e la Bang ha recitato penosamente di proposito, allora l'obiettivo può considerarsi centrato e il film meriterebbe un onestissimo 6. Bravi pagliacci.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR oh dae-soo  @  11/05/2014 13:45:11
   5½ / 10
presenti spoiler

Sinceramente, è uno scherzo?
Dove sono piazzate le telecamere?
Avevo sentito parlare di questo Balada triste de trompeta come di un piccolo gioiello, di un irriverente capolavoro d'autore, di un mix tra Fellini e Tim Burton o altre, alla luce dei fatti, cazzàte simili.
Ma questo, signori, è puro trash.
Ora, è facile usare la malinconia e il lato terribile dei clown, la magia del circo, la Storia e credere di fare film d'autore, chiunque unisca questi elementi .troverà moltissima gente che lo crederà un autore.
Ma questo è puro trash.
A un certo punto uno dei protagonisti racconta una barzelletta.
"Un padre va all'Ospedale dove la moglie ha appena partorito. Chiede all'infermiera quale sia il figlio. L'infermiera glielo mostra e poi inizia a sbatterlo violentemente contro il muro (l'attore con un pollo mima violentemente il gesto). Il padre disperato gli dice cosa sta facendo, gli ha ucciso il piccolo. "Ma tanto era già nato morto" - gli risponde l'infermiera"
Ecco, il film è tutto qua. Non fa ridere, è grottesco, è fastidioso. Quella barzelletta è manifesto del film.
Ora, io non so se De la Iglesia volesse fare un cult trash. In quel caso c'è riuscito. Ma ho sentito voci che parlano di film d'autore, di metafora grottesca, di accusa alla Guerra vestita da film di genere come nel meraviglioso, quello sì, Labirinto del Fauno.
Il problema è che sto film più che da De la Iglesia sembra scritto da Rita Della Chiesa.
Chi l'ha esaltato forse non si è accorto di una delle sceneggiature più disastrose nella storia recente del cinema.
Ogni scena è attaccata all'altra in modo disastroso, sembra quasi un trailer, causa-effetto, giorno, notte, giorno in azioni da 5 minuti, gente che si sposta e poi è sempre là.
Il clown triste conosce lei, la sera vanno alla casa degli orrori su invito di lei (di già?), poi sono al circo, poi 2 minuti di circo, poi la sera escono e vanno al luna park, poi sono al circo. Sembra tutto lì intorno.
Per non parlare di quando lui distrugge la faccia a lui.
A proposito, molto simpatico, lui li trovano che trombano e allora "tromba" lui.
Comunque...
Quello fugge per il bosco (velo pietoso) e la scena dopo è già un uomo delle caverne, e la scena dopo lo trovano degli ex generali (la catenina, mavafan****) e diventa il loro cane, e la scena dopo si deturpa la faccia senza motivo e la scena dopo diventa un clown killer. Passaggi così, di devastante pochezza. Ogni 3 minuti lo spettatore si chiede "perchè"? Un montaggio fantozziano. Il clown cattivo la notte dell'agguato è dal dottore che tenta di rimettergli a posto la faccia. Intanto l'altro fugge. Poi vediamo la MATTINA il primo che va in un bar e si vede sfigurato in montaggio alternato con quell'altro che ancora fugge, e mi pare di sera.
Glissiamo sul tentativo di far ridere, col nano che ripete 35 volte della moto, con la moglie del dottore, con tanti personaggi che provano ad esser simpatici ma se questa è la comicità della Spagna sono contento di esset nato qua.
Il grassone che corre nudo poi? Disgustoso, non so se dovrebbe far ridere, disgustoso.
Ma si continua così, la Storia è sempre sullo sfondo o prepotentemente in campo e la si usa in un modo per cui gli storici avrebbero dovuto bloccare la distribuzione.
Continua fino alla fine il metodo delle scenette attaccate l'una all'altra senza motivo.
Il clown c'ha il furgoncino dei gelati, non se sa come, il clown fugge da 20 carabinieri non se sa come chè prima ce l'hanno in braccio, poi uno spara e poi lui è in cima alla collinetta e i poliziotti in fondo.
E alla fine c'è l'apice di questa scrittura disastrosa.
I protagonisti sono in una miniera, poi dentro un bellissimo palazzo e poi in cima ad una torre.
In 3 inquadrature.
Fotografia molto bella, suggestive le location, sempre fortissimo il fascino del circo e l'appeal che danno i clown, è per tutti questi motivi che il film si salva dal disastro.
Gli attori non si distringuono dagli animali del circo, meno male che il clown cattivo è molto bravo.
Il protagonista è Massimo Marianella grasso.
Ma qui mi sa che la gente è rimasta ipnotizzata dai clown e non ha visto uno dei film più disastrosi degli ultimi anni.
E poi lei che regge i loro 200 kg nello strapiombo, e poi mica si sa che succede e le scelte che fanno.
Ma alla fine ci sono due clown che piangono perchè per la loro avidità hanno perso entrambi la "cosa" che volevano. In quella che è la scena più riuscita del film.
Già, la "cosa", perchè se davvero De la Iglesia o chi ha esaltato il film crede che in questa pellicola si racconti in qualche modo l'amore allora, con tutto il rispetto, credo che non è mai stato innamorato.
Non c'è amore nella ballata. C'è la voglia di parlare di tutto, della vita e della morte, dell'amore e dell'odio, della Storia e della malinconia.
Ma raccontare ste cose in un modo così trash e approssimativo è impossibile.
Alle 2.50 di notte chiamo mio fratello perchè l'avevo costretto a vedere il film (era su RaiMovie) dicendogli che fosse un capolavoro.
Tremo, magari anche lui è caduto nella trappola di De la Iglesia e della facce dei clown.
La telefonata comincia con un'offesa a me.
Del resto della stessa nemmeno scrivo.
Oh, meno male, siamo in due almeno.

8 risposte al commento
Ultima risposta 12/05/2014 16.56.00
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BlueBlaster  @  23/08/2013 03:24:18
   4½ / 10
Questa pellicola è eccezionale sotto l'aspetto tecnico (regia, fotografia e trucco) ma per il resto non mi è piaciuto affatto...dopo i primi venti minuti,che mi avevano fatto ben sperare, il film si perde in un delirio di thriller grottesco spesso esasperato (specie il finale) e la sceneggiatura è troppo fuori dagli schemi per i miei canoni!
Il cast fa il suo dovere ma stavolta De La Iglesia ha scelto una storia che non mi ha mai convinto a differenza degli altri utenti che l'hanno commentato.
Buono il cast, la colonna sonora non è nelle mie corde...il film non mi ha trasmesso nulla se non della noia e tanti "ma dai che ****** stanno facendo su"!
Peccato perché credevo che questo regista fosse per me...

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Ultima risposta 28/01/2014 16.04.51
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Kitiara31  @  10/11/2012 21:08:57
   3½ / 10
Premessa: probabilmente De La Iglesia non è il mio regista, ma l'ho scoperto troppo tardi.
Ci sono tanti spunti interessanti: il racconto degli anni della dittatura in Spagna, il mondo del circo, il confronto tra i due antagonisti. Il risultato per me è inguardabile: confuso, i primi colpi di pistola iniziano dopo 2 minuti (neanche ti sei seduto e già vedi la prima carneficina) , eccessivo.
Riassumerei il tutto proprio con la parola "eccessivo" : tante buone idee pompate all'estremo che hanno reso questo film un accozzaglia di immagini e suoni.
Fan di De La Iglesia, non me ne vogliate.

2 risposte al commento
Ultima risposta 18/11/2012 23.54.05
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Ale-V-  @  07/06/2011 01:28:38
   2 / 10
Il voto è la media tra il 7 della prima parte e il "sotto zero" della seconda.
Veramente carino l'inizio: introspettivo, triste ma allo stesso tempo ironico.
Poi non capisco per quale motivo il film subisca una forte virata e si trasformi in un action movie all'americana: inseguimenti, sparatorie, esplosioni, scontri, con il protagonista, Javier, che si trasforma nella versione clownesca di Rambo. Il tutto sfocia in un finale orrendo e banale.
Da dimenticare.

3 risposte al commento
Ultima risposta 08/06/2011 03.28.39
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