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Il migliore della prima trilogia iniziata con "A Meja Noite Levarei Sua Alma" e proseguita con "Esta Noite Encarnarei to deu Cadaver". Marins divide il film in due parti: una prima, girata in bianco e nero, dallo stampo puramente exploitation, mostra i comportamenti alquanto bizzarri di una serie di persone sotto l'effetto di sostanze stupefacenti. Uno studioso è interessato a compiere sui soggetti degli esperimenti e così sottopone alcuni filmati all'attenzione del regista stesso (Mojica Marins). Per la seconda parte, Marins sceglie il colore (come in Esta Noite..) e catapulta i personaggi visti finora e lo spettatore nel suo calendoscopio di incubi, visioni psichedeliche dai colori sgargianti, blu, rossi, verdi, virate in seppia che fanno da contorno a torture, mutilazioni, sadomasochismo, ecc.. L'inferno plasmato dal regista è ancora migliore di quello presente in "Esta Noite.." con una serie infinita di situazioni e scene memorabili
La testa volante, la cordata di schiavi in processione legati da catene, il tizio con teste mozzate sulle braccia, i sederi con le facce dipinte, il grassone che si trasforma prima in maiale e poi in cavallo, la ragazza violentata con un bastone...
. Ho trovato in "Awakening of the Beast" molti punti in comune con "O Estranho Mundo de Zè do Caixao", un film che Marins ha girato due anni prima di questo, che non fa parte della prima trilogia e composto da tre episodi nel quale il personaggio di Zè appare solo nell'ultimo.