Un ex marine viene coinvolto suo malgrado nel tentativo di stabilirsi su di un pianeta particolarmente ricco di specie vegetali ed animali e di sfruttarne le grandi risorse: quando però la razza indigena si ribellerà a questo colonialismo cosmico, l’uomo passerà dalla loro parte per guidarne la rivolta.
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Film molto bello. Non perfetto e sicuramente non rivoluzionario nella storia. Ma lo è nella tecnica (come lo sono stati gli altri film di Cameron). Grazie a quello che ha creato appositamente per questo film, il regista ha reso possibile far recitare direttamente gli attori sui loro personaggi 3D. Questo risposta sulle persone quel che la CGI aveva monopolizzato. Non è più il grafico in postproduzione a doversi inventare le espressioni facciali: la recitazione passa diretta dall'attore al suo personaggio 3D. stessa cosa per il regista che, in tempo reale, vede sullo schermo applicate le sue direttive agli attori e può rigirare scene che non lo convincono. Nonostante in molti lamentino l'invasione totale del computer nel film, quel che Cameron ha fatto è l'esatto contrario: restituire spazio alla parte umana del girare un film.