audition regia di Takashi Miike Giappone 2000
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audition (2000)

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locandina del film AUDITION

Titolo Originale: OODISHON

RegiaTakashi Miike

InterpretiRyo Ishibashi, Eihi Shiina, Tetsu Sawaki, Jun Kunimura, Renji Ishibashi

Durata: h 1.55
NazionalitàGiappone 2000
Generethriller
Al cinema nel Novembre 2000

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•  SPECIALE AUDITION

Trama del film Audition

Aoyama, dirigente d'azienda vedovo da dieci anni, indice, con l'aiuto di un amico, un'audizione, con il doppio scopo di trovare una protagonista femminile per un film, e una nuova moglie per lui. L'uomo è attratto subito dalla bella Asami, che sembra incarnare perfettamente il suo ideale di donna. Ma dal passato della giovane iniziano a emergere particolari inquietanti...

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Voto Visitatori:   7,81 / 10 (227 voti)7,81Grafico
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Voti e commenti su Audition, 227 opinioni inserite

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horror83  @  17/07/2018 21:01:10
   7½ / 10
Finalmente sono riuscita a guardarmelo, e devo dire che sono soddisfatta della visione anche se pensavo che fosse più impressionante! Specialmente la tortura pensavo che fosse peggiore, e che durasse di più, invece no!!! cioè il film dura quasi 2 ore e la tortura dura si e no 20 minuti. Per il resto mi è piaciuta la storia, lei è strana forte, e mi è piaciuto molto il continuo alternarsi di sogno e realtà (anche se questo si concentra di più nella seconda parte del film). Devo dire che oltre ai pregi ci ho trovato anche il difetto che la prima parte, a tratti, è un po' noiosa e che il ritmo dei film giapponesi è un po' troppo lento (più che altro quelli di un po' di anni fa, infatti questo film ha quasi 20 anni). secondo me se il regista lo faceva durare una mezz'ora in meno veniva un film migliore! Cmq promosso!!!

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Ultima risposta 18/07/2018 18.53.10
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MonkeyIsland  @  06/02/2015 02:02:01
   7½ / 10
In assoluto uno degli horror più inquietanti di tutti i tempi diretto non a caso da uno dei migliori esponenti del cinema orientale.
Se è lo spaventato che cercate girate a largo visto che Miike lavora molto sulla psicologia e riesce a colpire nel segno visto che l'appartamento di questo film è una delle cose più angosciose di sempre grazie anche a una protagonista stratosferica nella parte..
Comunque non è un film su cui buttarsi a capo fitto a mio avviso, visto che per apprezzarlo maggiormente bisognerebbe aver già visto qualcosa di Miike.

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Ultima risposta 16/02/2015 13.29.54
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Buba Smith  @  04/09/2014 00:44:30
   2 / 10
Va bene, no problem. Mettetevi in fila per favore. Prendete il numerino e non spingete. Uno alla volta grazie.

Bene, cominciate pure a insultarmi, e dire che non ne capisco nulla di film.

Ma non me ne frega assolutamente nulla. Per quanto mi riguarda, stò film è una schifezza bella e buona. Ma cosa ci trovate di bello? Le recitazioni pietose? La trama assurda noiosa e totalmente priva di interesse? Il trash? I luoghi privi di interesse? Cioè basta così poco, per ottenere tutti questi voti?

Cioè oltre a fare schifo, è totalmente banale.

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Ultima risposta 04/09/2014 09.55.47
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topsecret  @  04/10/2013 17:52:56
   7 / 10
Era da un po' che volevo vedere questo film e perciò avevo delle aspettative forse un po' troppo alte. Ma devo dire che, tutto sommato, non sono state del tutto disattese.
L'andamento lento della prima parte fa da apripista a quello che viene dopo: un tumulto di scene visionarie, inquietanti, violente e sadiche che travolgono lo spettatore in un turbinio di emozioni e paure.
La regia di Miike è perfetta nel raccontare tutto questo e si affida ad un cast di grande capacità espressiva ed attoriale per mettere in piedi ("...questo filo è perfetto per tagliare carne e ossa...") questo incubo ad occhi aperti, di grande coinvolgimento e thrilling.
Ha bisogno di un po' di preparazione per carburare, ma quando lo fa è inarrestabile.

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Ultima risposta 05/10/2013 00.00.01
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Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  26/03/2012 23:13:36
   10 / 10
Che capolavoro.
Una media ingiustissima.

Credo che abbia detto tutto cash con la sua splendida recensione. Credo anche che Miike sia davvero uno degli ultimi grandi geni del cinema.

Amo questo film perché parla della pericolosità intrinseca ai rapporti (la pericolosità, una cosa di cui si sente parlare poco, soprattutto riguardo alle relazioni. Ma credo sia uno degli argomenti più importanti della vita) con uno sguardo che non si può definire se non "cinematografico". Audition è un film che ci fa riflettere su cosa sia il cinema, su quale sia il senso e il linguaggio di quest'arte. La mia è una posizione forse scontata, una posizione semiologica, ma di fronte alla sconvolgente originalità estetica e narrativa di Audition, cosa si può dire?

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Ultima risposta 05/04/2012 13.34.32
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR oh dae-soo  @  06/10/2010 14:46:58
   7 / 10
ATTENZIONE. Il coomento potrebbe contenere anticipazioni.

Una ragazza ci gira intorno da anni. E' carina, ma in realtà non ci è mai interessata. Poi, di colpo, senza alcuna motivazione valida ci innamoriamo di lei. Quello che ci sembrava gradevole ci sembra ora meraviglioso, c'è una luce diversa, in lei vediamo cose che prima non potevamo (o volevamo) vedere, sentiamo emozioni che prima semplicemente non potevamo sentire. Questo potrebbe accadere per me un domani con Audition, c'è possibilità che un giorno possa conquistarmi completamente, farmi innamorare, ma quel giorno non è questo.
Se Mike ha una qualità (ho visto solo 3 film) è senz'altro quella di dare ai propri lavori un proprio marchio e stile, probabilmente riconoscibile dai suoi fan da pochissime scene. Anche Audition è tutto fuorchè un film banale o stereotipato sia a livello narrativo che visivo.
La pellicola si apre con una scena molto forte, la morte in ospedale di una madre alla quale il figlio stava per l'appunto portando fiori per la pronta guarigione. Il padre, protagonista del film, è al suo capezzale. Tra l'altro, come a chiudere un cerchio, il film si chiuderà con un'altra scena di dolore famigliare degli stessi 2 protagonisti, 7 anni dopo, di matrice però completamente diversa...
Da qui parte la prima ora del film, da definirsi nemmeno drammatica, tutt'altro, c'è anche a tratti un'atmosfera allegra e spensierata. Il padre ha deciso di rifarsi una vita e un amico gli organizza un'audizione (col pretesto che sia cinematografica) per fargli conoscere più ragazze possibili e sceglierne una. E' qui che Mike, a mio parere, non offre il meglio di sè facendomi pensare che forse è un regista che eccelle con l'estremo, il grottesco, il sadico, il surreale e l'onirico (oltre Audition ho visto Visitor Q e Ichi the Killer), e non si trovi a suo agio con tutte le parti "riempitive", decisive però per plot e ritmo. Dialoghi stantii, scene inutili, minuti che passano come macigni. Era una parte che avrebbe dovuto ben analizzare l'elaborazione del lutto per la perdita della moglie e la successiva voglia di rinascita; lo fa, ma in maniera scolastica. Io mi sono letteralmente annoiato (attenzione, la noia non c'entra niente con la lentezza) fino alla superba scena del sorriso della ragazza allo squillo del telefono. Se non avessi saputo che comunque stavamo parlando di Mike e di un "horror" sarei andato avanti con fatica. L'ultima mezz'ora non rappresenta solo un cambiamento radicale narrativo, ma anche visivo e stilistico. Mike passa dall' Horror (soggettiva della ragazza nella casa dell'uomo) al torture (tra parentesi, credo di essere tra i pochi ad essere rimasto indifferente alla tortura degli aghi, dato che l'ho presa semplicemente come una sessione di agopuntura; micidiale quella del fil di ferro invece), dall' incubo onirico (la scena commistione tra sogni e realtà, tra ricordi e presenze inquietanti) al drammatico esistenziale (il discorso finale della ragazza morta); si passa da tonalità rosse ad altre blu, il senso di realismo è perso del tutto. Come detto, qui Mike è perfetto, ma risulta troppo alto il divario tra i 2 blocchi narrativi e questo, per un regista che ha il coraggio di fare un tipo di film così, è a mio avviso un piccola grande mancanza. Non casco nel tranello della profondità del messaggio, la solitudine, il bisogno di sentirsi amati, il trauma infantile, semplicemente perchè non sono sensazioni che il film mi ha lasciato a visione terminata nè ho mai provato chissà quale empatia con i personaggi. Come detto all'inizio, a chi mi parla di Audition come capolavoro non poso dir niente, si vede che hanno provato subito quell'innamoramento che un giorno, forse, colpirà anche me.

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Ultima risposta 07/10/2010 20.34.42
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dibinho  @  23/04/2010 10:35:55
   6 / 10
Premetto che e' il primo film che vedo di questo regista .
film particolare e anche disturbante direi.. devo dire che la prima parte l'ho trovata un po' noiosa e lenta, riscattata da un finale allucinante..
nel complesso non mi e' piaciuto molto, sara' anche per via degli attori che mi sembrano tutti uguali e non mi piacciono molto.

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Ultima risposta 25/04/2010 23.00.09
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wooden  @  05/04/2010 12:42:40
   10 / 10
Beh, la mia affinità cinematografica con bulldog sta diventando inquietante, ma tant'è.

Una sarabanda allegorica, la vita, l'amore (che è violenza), la ricerca impossibile dell'"altrà metà" perfetta, intellettualmente stimolante in un "giappone morto" (tema purtroppo attuale), la violenza (che è amore), filosofia di vita grandiosa instillata in un capolavoro ritmato impeccabilmente, tutto infarinato come piace a me - sogno o realtà - molti piani interpretativi - eccesso visivo - sempre solita "sensibilità" splatter - trama fumosa, mai troppo chiara, volutamente bucherellata e onirica, non so neppure come commentarlo, sono commosso e sorpreso.

Uno dei film più belli della storia del cinema, dopo questo film (che ovviamente ritengo il Miike migliore in assoluto) Tachesci Miche personalmente si installa stabilmente, alla pari col mio grande amico Davide Lince, sul trono del più grande regista vivente. E c'è ancora molto da aspettarsi da questi due geni, credo.

Grazie a questi due folli manicomiali il cinema ha ancora qualcosa da dire.
Per fortuna non tutti i matti vengono internati, sennò sai che palle, 70000 film "sentimentaliconlietofine" all'anno, 9000 "filmdazionesupereroieffettispecialiecazzotti" al giorno, 80000 "filmstoricilacrimosidaoscarsullaguerra" al mese, 30000 "thrillerhorrorgiallidetectivepoliziottimafiosiscorsese" al minuto...

E dai, smettiamola di paragonarlo a Tarantino, che sarà pur bravo, ma c'è un abisso in mezzo. Via, vado via che è pasquetta.


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Ultima risposta 07/04/2010 21.34.48
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Ciumi  @  02/03/2010 17:49:04
   6 / 10
E’ un film la cui struttura dovrebbe somigliare alla propria protagonista: bianco, delicato, angelico in apparenza; e buio e atroce e diabolico al suo interno. Ma se la prima parte non mi ha suscitato un vero senso d’inquietudine; nella seconda è andata ancora peggio: dacché dietro a tanta attesa cosa c’era? Un incubo - risolto mediante una serie interminabile di mescolanze spaziali e temporali, dove tutto, frasi personaggi fatti luoghi, veniva centrifugato - e una storia piuttosto sciocca; e figure che sembravano uscite da un fumetto di serie B.
E infondo, infondo a tutto questo? Nulla: sadismo, sterile.
E’ naturale che mostrando tali violenze, torture e mutilazioni, un certo impatto emotivo lo si crea: ma non in un registro artistico. E anche sul piano tecnico, un insieme raffazzonato di stili non fanno un proprio stile.
L’ho trovato bizzarro, ma non geniale né innovativo.
Tanto entusiasmo attorno a questo autore mi lascia perplesso, dico davvero. Decisamente Miike non fa per me.

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LEMING  @  26/02/2010 08:09:49
   5 / 10
sono giunto all'amara conclusione che gli attori giapponesi sono dei cani e per giunta monoespressivi, questo thriller-horror e per tre quarti di una lentezza esasperante (devo confessare che mi sono appisolato un paio di volte e questo per un film del genere è grave), poi si anima con dello splatter senza senso, devo riconoscere comunque una grande fotografia ed una buona tensione nel finale (li i giappo invece sono bravi), comunque vista la media mi aspettavo la luna ed invece mi sono ritrovato nella laguna di Marano. Un film cosi in Europa sarebbe impensabile, i loro silenzi e la loro calma per noi (o almeno per me) è assolutamente esasperante!

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James_Ford89  @  12/02/2010 01:39:00
   3 / 10
Miseria, parte molto lento, a mò di commedia, parte centrale che da sola si prende 3 voti. Finale insulso e splatter inutile. Spero di rimuovere presto questo film dalla mente. L'horror-thriller giapponese di solito mi piace, ma qui si rasenta la stupidità

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popper_83  @  11/01/2010 19:50:04
   2 / 10
******* mostruosa!!!!!!!!!!

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Febrisio  @  13/12/2009 10:43:59
   5½ / 10
Audition è una bella storia e non ti lascia indifferente. Obiettivamente il voto sarebbe da 7-7.5. Personalmente non riesco dare la sufficienza per un fastidio che mi ha dato.
Inizia bene, si fa interessante e comincia a coinvolgerti. È vicino al quotidiano, a ciò che è più comune. È privo di fascinosi dialoghi, aggiunge alcuni silenzi, belle inquadarature spesso ferme da un punto di spalle più rialzato rispetto il centro scena. Quasi per stare ad indicare "sto solo spiando la vera realtà". Il film sembra avere spessore, quasi poetico, finchè non ci si accorge che è tutta una montatura. Non dice assolutamente nulla. Costruito per apparire drammatico con solitudine, la famiglia, i sorrisi di un amore. Arrivano le prime scene che prevedono la tragedia. Belle! Un buon presentimento di un buon thriller psicologico. Invece Il tutto è per arrivare a stento al finale con un po di noia e colpire lo spettatore allo stomaco. Il contrasto tra inizio e fine è tanto forte, quanto ridicolo. Il film ci gioca e ci giova di gran gusto a modificare sensazioni agli estremi tra illusione e realtà. Per quanto il film cerchi tutta una sua serietà, fa sorridere quanto tutto sia solo una costruzione a fine a se stesso. Peccato che venga intesa come quasi una grazia. Per tanti altri spettatori fa del suo punto forte, il suo tallone d'achille. Vuole colpire, apparire, e quel che peggio essere ricordato per questo. Io ho deciso che della violenza di Asami e realtive sensazioni non ne ho assolutamente bisogno, soprattutto vederli così espliciti. Che ci sarà di bello??? Ciò che mi dispiace maggiormente è che in gran parte dei buoni voti è per questo contrasto... delusione. Preferisco il flm dove scorra sangue, si renda meno umano, che mi esalti e mi diverta con stupidate, ma che alla fine finisca lì, senza essere tanto falso. Non mi rimane che vedere ichi, il famigerato killer di Miike, una super chicca a quanto pare.

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Ultima risposta 12/09/2010 13.00.05
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RedPill  @  01/12/2009 21:48:26
   5 / 10
Asami nasconde un segreto, e Takashi decide di non rivelarmelo per quasi tutto il tempo; ok Miike mi sta bene, il problema è che per giungere all'epilogo finale (che tra l'altro tarda ad arrivare), devo sorbirmi un'ora e mezza di drammatica noia in cui accade veramente poco, interrotta solamente in un paio di occasioni da brevi ma angoscianti flash, da prendere e tenersi ben stretti.Oltretutto poi, il regista ha la "brillante" idea di appesantire tecnicamente il suo lavoro, con panoramiche a tutto campo e inquadrature oggettive e fisse che interrompono molto più di rado l'angolo di ripresa, improntando così la pellicola su ritmi ancora più lenti.Unica nota veramente positiva, al di là delle scene conclusive, rimane dunque il triste personaggio di Eihi Shiina, rappresentazione molto ben riuscita e curata a partire dall'aspetto più diretto e immediato come quello estetico, per arrivare a quello più profondo e psicologico della ragazza, evidenziato a dovere dall'interpretazione dell'attrice protagonista, in grado di incarnare la personalità della giovane Asami in maniera molto convincente.Troppo poco però per una pellicola in cui, dato il genere, tensione e mistero dovrebbero "partecipare" un pò più attivamente invece che limitarsi a qualche sporadico intervento; per questo non mi sento quindi di promuoverla perché, obbiettivamente, non c'è molto da salvare.Detto in parole povere… il gioco non vale la candela.

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Ultima risposta 01/12/2009 22.17.22
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Silly  @  23/11/2009 18:56:21
   10 / 10
Sacco pieno o sacco vuoto?

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Che dire, l'orrore che sopraggiunge a passi aggraziati di danza, con stile ed eleganza. La follia del Male esasperato si traveste da fata. Questo film è la perfezione di come io intendo l'horror. E qui me lo chiamano thriller.


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Sconvolgente.

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Ultima risposta 24/11/2009 11.23.55
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VinLet  @  12/11/2009 11:57:34
   4½ / 10
Più giù..più giù!

Poiché non mi è piaciuto “Ichi the killer”..ho pensato di guardare anche questo..valutato come capolavoro
Siamo sempre sulle 2 ore..ben 2 ore di nulla!!
Thriller???
Si racconta una semplice storia..che coinvolge pure poco..Aoyama ha intenzione di trovare una nuova compagna..si organizza l’audizione..gli interessa Asami..l’amico lo mette in guardia a non fidarsi di lei..ma non lo ascolta e comincia a frequentarla
Negli ultimi 40 minuti cominciano i trip del protagonista..utili a spiegare la verità sulla misteriosa ragazza..confondono solo per rendere il film più interessante
Si procede con l’agopuntura..e poi?
Finale rapido e per niente convincente

Boooooooooooh..soddisfatti voi!!
Di poco superiore a Ichi

Più giù..più giù!

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Ultima risposta 20/08/2010 00.43.00
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Xavier666  @  31/07/2009 18:17:50
   7½ / 10
Mi è sempre difficile giudicare i film del maestro Miike, di sicuro non ci si trova mai davanti a dei prodotti banali ma a delle proprie spillate negli occhi!!
Inizia drammaticamente con la morte della moglie, si sviluppa in una tranquillità che sa molto di film sentimentale fino all'Arrivo di Asami. E tutto si perde in un vortice onirico di atrocità e orrore. Finale un pò così così, ma non credo che sia molto funzionale, visto che secondo me il tutto, l'essenza del film, il suo messaggio ci viene mostrato durante il film attraverso Asami.

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Ultima risposta 12/01/2010 20.52.55
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TheLegend  @  24/07/2009 19:08:38
   6½ / 10
Mi trovo in difficoltà a commentare un film che su questo sito ha una media molto alta e sinceramente non penso che se lo meriti.
Il film dal punto di vista tecnico è eccellente ma, quando la storia si rivela per quello che è realmente,perde molto del suo fascino invece di acquisirne.
Molte situazioni sono troppo tirate e non hanno ragione di esistere.
Finale troppo frettoloso e mal concepito;non basta buttarci un pò di violenza per ottenere un bel risultato,deve avere anche un minimo di senso.
Non è sicuramente un film da buttare ma nemmeno da osannare.

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Ultima risposta 31/07/2009 20.46.56
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bulldog  @  16/07/2009 01:07:09
   10 / 10
Miike è cento anni avanti.

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Ultima risposta 02/03/2010 18.28.50
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alesfaer  @  22/06/2009 04:53:12
   4 / 10
per ben due volte ho provato a guardare qst film.
la prima volta ho spento dopo 30 min.
la seconda mi sono imposto controvoglia,ma la 2° ora è stata fatta in dormiveglia.
l'inizio è trooooooppo lento, poco interessante.
miike, ke io apprezzo come regista a mio avviso in qst pellicola bada solo a sguazzare nel sadismo e nella violenza tralasciando altri fattori importanti.
mi spiace xkè tra quelli visti, qst è il primo film di miike a deludermi

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Ultima risposta 26/11/2009 21.46.45
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ROBZOMBIE81  @  03/06/2009 23:34:29
   9 / 10
Porca paletta! poesia dell'orrore!la prima mezzora si sviluppa in maniera normale,quasi innocua, ma dopo cominciano a manifestarsi i primi segnali di inquietudine,di mistero con qualche scena che lascia presagire cose non buone..e questo è forse l'unico difetto che mi sento di trovare a questo film cioè una non velata prevedibilità su quello che potrà accadere nell'ultima mezzora che è assolutamente PIETRIFICANTE...sono rimasto davvero di sasso per la violenza quasi elegante e raffinata, con queste musichette dolci che abbinata agli eventi rendono il tutto ancor più agghiacciante..inquadrature perfette,fotografia davvero bella e atmosfere apparentemente calme che celano una carica di orrore e malinconia di livelli notevoli..più disturbante per i miei occhi di Martyrs..amore e dolore che sfociano in pazzo sadismo..da vedere assolutamente.!"tu devi amarmi,devi amare solo me capito?"..come no..

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Ultima risposta 04/06/2009 19.53.49
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pinhead88  @  04/04/2009 19:08:48
   7½ / 10
bel film di Miike,abbastanza visionario e decisamente inquietante.non mancano di sicuro i suoi momenti più sadici.merita sicuramente una visione.

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Ultima risposta 14/06/2009 11.14.15
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John Carpenter  @  25/03/2009 20:10:06
   4½ / 10
Non l'ho capito, non ho capito il senso, lo sviluppo, la realizzazione di questo film blando e ripetitivo, dove la prima parte è poco interessante, per poi passare in una fase finale sadica e violenta, ma priva di senso logico.
Takashi Miike è molto furbo e sa fare il suo lavoro, ma qui non mi è piaciuto per niente, infatti nonostante la fotografia sia ottima, la pellicola in questione non mi ha trasmesso alcuna emozione, e ora l'ho già rimossa dalla mente.

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Ultima risposta 04/06/2009 01.52.58
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Gruppo COLLABORATORI Zero00  @  12/02/2009 01:03:19
   10 / 10
Capolavoro. Sinceramente non saprei cos'altro dire. Due parti: la prima "normale", un organismo apparentemente sano in cui però ci sono prime avvisaglie di malattia. Alcuni hanno definito questa parte noiosa, io l'ho trovata di una poesia ed eleganza assurde. La seconda parte è la malattia, che prima si manifesta come delirio e poi esplode in tutta la sua violenza. A parte simbolismi e metafore, più o meno chiare (la solitudine, l'amore che si nutre di se stesso, ecc.) di cui altri hanno già parlato, sia nella bella recensione, sia nei commenti, il finale è quasi inaferrabile:


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Fatto sta che credo che capire non sia così tanto importante, in questo caso.

Gli ultimi 20 minuti sono sconvolgenti e insieme poeticamente dolorosi, anche se più di tutto non ho sopportato

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Non per tutti i gusti, comunque...

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Ultima risposta 24/11/2009 11.29.00
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Enzo001  @  31/10/2008 16:17:21
   10 / 10
"Devi amare solo me..."

Una poesia; la più agghiacciante mai racconatata al cinema.

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6 risposte al commento
Ultima risposta 04/04/2009 23.22.23
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Gruppo COLLABORATORI Hal Dullea  @  17/10/2008 00:44:40
   1 / 10
Non è tempo perso, è proprio tempo scialacquato, dilapidato, sperperato. Proseguo sul forum.

Mauro Lanari

14 risposte al commento
Ultima risposta 24/08/2010 00.15.55
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everyray  @  05/09/2008 16:46:34
   8½ / 10
Una pellicola inquietante quanto geniale che per certi versi mi ha ricordato il cinema di Lynch in cui anche le cose che apparentemente sembrano le più banali,in realtà sono la chiave di un intero film!!
Non c'è in questo caso una scena che non abbia un senso...è come un puzzle in cui tutti i pezzi tengono insieme il tutto ed è molto importante seguire tutte le fasi con molta attenzione se lo si vuole apprezzare appieno!!
Un film non per tutti che nella prima parte risulta molto lento,ma non noioso e che fà un viaggio morboso all'interno dei sentimenti e nella solitudine umana!

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Ultima risposta 07/10/2008 18.30.15
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norah  @  22/11/2007 19:25:00
   7½ / 10
Bel film per carità,ma da qui al capolavoro ce ne passa.
Lei é bellissima e io ho goduto terribilmente mentre faceva tutte quelle cosacce aqquellollì,soprattutto quando andava più giù, più giù, più giù...
Sciocchi uomini.

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Ultima risposta 26/02/2008 12.30.04
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Tom24  @  11/11/2007 12:30:37
   8½ / 10
Pur aver guardato dozzine di film del regista ed essendo suo grande fan, Audition mi mancava ancora. Incredibile l'effetto del film a primo impatto, un Miike pacato e che non ti aspetti, con situazioni del tutto differenti dai suoi altri film. Nella svolta della seconda parte torna buona parte dello stile di Takashi e la sua genialità riappare in un climax ascendente, fino allo splendido finale. Ma l'incredibile è come Miike riesca a trattarare temi profondi e ampiamente sfruttati come la solitudine e l'amore (rimando allo splendido Ichi) in una via del tutto diversa, vista da una prospettiva all'apparenza distorta, fuori dalgi schemi, ma più veritiera che mai. Altro capolavoro.

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Ultima risposta 12/11/2007 14.07.22
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tarantino92  @  21/06/2007 20:19:33
   10 / 10
bellissimo film di takashi....ma non paragonabile a ichi the killer......

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Ultima risposta 14/07/2007 22.32.45
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private_joker  @  12/06/2007 17:24:34
   9 / 10
L'avevo noleggiato 2 anni fa, semplicemente incuriosito dalla locandina, senza conoscere niente nè di Miike nè del cinema giapponese. Me lo sono guardato ovviamente da solo, in camera mia, a luci spente... L'effetto è stato a dir poco devastante, una tensione incredibile con un finale che mi ha fatto stare malissimo, e mi ero ripromesso di non rivederlo mai più. Solo che a poco a poco sto cominciando a cambiare idea...

P.S. Potreste consigliarmi qualche altro film di Miike (a parte Ichi) bello come questo?

3 risposte al commento
Ultima risposta 18/06/2007 15.32.13
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Gore  @  05/04/2007 16:58:53
   4 / 10
L'ho trovato lento, palloso e senza senso. Oltretutto il famoso virtuosismo di 'sto Miike io non l'ho proprio visto.
Il recensore gli ha dato 10. ma 10 non si dovrebbe dare solo a capolavori assoluti? non mi sembra questo il caso...

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Ultima risposta 04/09/2007 14.25.00
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Dan Rose  @  13/01/2007 01:55:48
   8½ / 10
Uno dei migliori thriller di sempre.
Inquietante, onirico, sadico, stiloso, perverso, si può classificare in diversi modi..ma chi sta dietro la camera da presa ci sa fare veramente.

Un film certamente d'autore, con una sceneggiatura minimalista ma pungente, un occhio pressocchè maniacale ai particolari e ai colori, alle inquadrature..
Cose che si notano, ma che assolutamente non annoiano nonostante la loro notevole applicazione. Ottima prova da parte del cast ma...

----------SEMISPOILER-----------------------------------------------------

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Ultima risposta 13/01/2007 03.19.44
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Invia una mail all'autore del commento phemt  @  29/09/2006 10:13:59
   9 / 10
Definire Audition un film horror è sbagliato, o comunque non completamente esatto… Aldilà della trama semplice e che certamente non brilla per originalità, in questo film Miike fa un’analisi sulla solitudine e su quel desiderio che tutti proviamo di amare e di essere amati… La prima parte è praticamente una love story tendente al noir dal ritmo lento ma diretta alla perfezione (fin dall’iniziale e commovente “Papà, ho portato un regalo alla mamma”)… Poi il film cambia completamente registro come il Lynch di Mulholland Drive o Strade Perdute e Miike accompagna lo spettatore in un mondo sospeso a metà tra incubo e realtà immerso in un atmosfera malsana, inquietante ed angosciante… Magari il finale è un pelo confuso, ma tutta l’ultima mezz’ora è di una perfezione stilistica tale da lasciare a bocca aperta…



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Ultima risposta 27/11/2006 10.11.36
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Philanselmo  @  21/09/2006 16:36:08
   7½ / 10
è stato il rpimo film di Miike che mi è capitato di vedere...e ne sono rimasto soddisfatto fino a poco prima del finale, che, secondo me, è confusionario e non ben decifrabile, sparpagliato tra il mondo dell'onirico ed il reale.
Fin'ora tra i film asiatici quello che mi ha più colpito è stato sicuramente Old Boy, e forse, aspettandomi film di tale livello, non riesco ad apprezzare a pieno altri lavori.
Comunque ottimo film, e decisamente toste le scene gore!

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Ultima risposta 21/09/2006 16.37.30
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Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  02/09/2006 11:58:25
   9 / 10
Agghiacciante. E' questo il termine più adatto per descrivere quest'opera (perchè di opera si tratta) sempre in bilico tra sogno, follia, allucinazione, dolore, morte ed incidentalmente realtà. Fondamentale per la riuscita complessiva l'ottima interprete della incantevole Asami, perfetta nel suo ruolo di ange della sofferenza, ora psicologica ora corporale.
Regia asciutta, mai compiaciuta, sobria quanto basta per insinuare un'ansia soffusa nello spettatore anche soltanto per il tramite di un telefono che squilla, di un sacco che si muove o di un cane che interrompe il proprio picchiettio sul parquet.
Agghiacciante, quindi, ma geniale in egual misura.

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Ultima risposta 28/09/2006 13.28.37
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Gruppo REDAZIONE K.S.T.D.E.D.  @  26/07/2006 18:42:49
   5½ / 10
Il grigiore delle atmosfere dominate da una calma inquietante e surreale rende e trasmette perfettamente il senso di angoscia che è alla base dell'intero film; alcuni particolari, singolarmente presi, sono davvero emblematici..

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Nell'insieme, però, il film non mi ha particolarmente entusiasmato, inoltre in alcuni tratti è abbastanza noioso.
Ma soprattutto è il finale che proprio non convince..perchè, di fatto (corregetemi se sbaglio) un finale non c'è, in quanto un'interpretazione smentisce l'altra:


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Ultima risposta 26/02/2008 11.17.58
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Diames  @  01/06/2006 11:03:00
   8 / 10
Molto bello, sicuramente uno dei migliori di Miike (e uno dei migliori "horror e simili" orientali che abbia visto), anche se in questo film tiene visibilmente a freno la propria follia visionaria (per farsene un'idea consiglio, per ex., l'episodio televisivo della serie "masters of horror": "imprint", eccellente). Da vedere; se non altro per dimenticare quella schifezza colossale di "the call".

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Ultima risposta 13/06/2006 20.43.29
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Gruppo STAFF, Moderatore priss  @  06/03/2006 14:49:08
   9 / 10
Assolutamente fuorviante definire questo film un “horror”, ancora più improprio parlare di questo regista come il “tarantino d’oriente”. Non mi posso spacciare per una grande esperta del cinema di miike takashi, è il suo primo film che vedo, ma ciò che ho visto è davvero molto lontano da un horror e ancora di più dal cinema di tarantino.
Questo film ha una profondità e uno spessore che lo avvicina più ad una tragedia greca che non ad un horror, la violenza è talmente “necessaria” da trascendere l’orrore. Quello che più ho apprezzato è stata la mancanza di gratuità pur nello splatter.
Bellissimo il ribaltamento dei ruoli, bellissimo il graduale spostamento della percezione di Aoyama. Asami inizialmente non è vista che coi suoi occhi, il suo amore preclude ogni spiraglio al dubbio, si scava nell’animo umano esaminando a fondo il sentimento della solitudine, il bisogno d’amore pur se in maniera totalizzante e dispotica. Un viso di bimba che dispensa dolore come carezze.
Bellissima l’atmosfera soffusamente malsana che impregna la prima parte, quando tutto viaggia sui binari della normalità e l’orrore assume le vesti delle vertebre della schiena di Asami, del suo sorriso che si ricompone al trillo del telefono.
Il finale non è che un puzzle che si ricompone, una riconfigurazione continua dei piccoli elementi che abbiamo intravisto, tra vissuto e immaginato, memoria e fantasia, illusione e perversione.

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Ultima risposta 07/03/2006 16.27.05
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Zeur  @  15/02/2006 10:03:10
   6 / 10
Il film di per se non è affatto male solo che, secondo me,
sono messe troppo in risalto certe scene fatemele
definire "sadomaso estremo" solo per
fare "scandalo"... (vedi finale)

Per il resto il film è simpatico...

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Ultima risposta 20/02/2006 20.03.34
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Giulio R C  @  24/01/2006 20:00:26
   7 / 10
Bel film che porta all'estremo ogni sofferenza fisica. Takashi Miike è uno dei più registi più bravi d'oriente (di film horror intendo)

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Ultima risposta 03/02/2006 18.56.49
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Gruppo COLLABORATORI martina74  @  21/01/2006 18:09:56
   8 / 10
Difficilmente mi è accaduto di restare così impressionata da un film. E non solo per l’esplicita crudeltà di certe scene di violenza, ma soprattutto per il vortice di angoscia in cui Miike ci trascina senza tregua e con efficacissima malizia. La bella Asami, creatura incantevole e candida, si rivela lentamente una figura sinistra, e il regista non fa altro che svelare, a ogni scena, particolari sempre più inquietanti di un abbozzo di storia d’amore che diventa ossessione, nervosi, malattia.
C’è un momento in cui si inizia solo ad attendere l’incubo finale, che immagini quasi insostenibili rendono persino più cupo e terribile di ciò che si è immaginato. Solo un momento di sollievo, poi la catarsi finale.
E quando scorrono i titoli di coda

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Il voto è francamente accessorio.
Ah, è il mio primo film di Miike.

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Ultima risposta 07/03/2006 11.54.07
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lupin 3  @  16/01/2006 13:58:08
   10 / 10
Audition, sicuramente un film squisito,una vera delizia, una perla rara, un film unico nel suo genenere!
Spero solo di vedere "ichi the killer"

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Ultima risposta 21/01/2006 17.07.32
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Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  23/12/2005 13:08:50
   8 / 10
I tanti commenti positivi riguardo a questo film mi hanno incuriosito e ho deciso così di vederlo. Non me ne sono per niente pentito (ero dubbioso visto che ho visto solo "The call" di questo regista, che reputo orrendo). Questo è un'altra storia. Prima parte da film drammatico realizzata ottimamente, in crescendo e con una lentezza tipica dei film orientali che non si avverte. Seconda parte da film horror completamente spiazzante, che non ti puoi assolutamente aspettarti.

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lo rivedrò prossimamente!

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Ultima risposta 23/12/2005 13.11.58
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marco86  @  08/12/2005 15:36:22
   8 / 10
E' seriamente scandaloso che questo bellissimo film di Miike sia uscito in Italia solo dopo il successo commerciale del non tanto bello The call.E tra l'altro il dvd non è neppure dei migliori.
Ma venendo al film,bisogna subito dire che è bellissimo.Potremmo dividerlo in due parti:nella prima a farla da padrone non è tanto l'azione,ma i movimenti di camera e la costruzione di ogni singola inquadratura.E questa prima parte non fa altro che raccontare una storia d'amore in cui solo noi spettatori possiamo sapere che la donna nasconde in realtà qualcosa.
La seconda parte è diametralmente opposta ed è dominata dall'azione.Si scopre la reale identità della donna e si arriva gradualmente ad un'esplosione inaudita di violenza con la sequenza finale.gli ultimi venti-trenta minuti sono di certo i più belli del film,anche se in realtà sono i più criptici.

Fa bene cash a precisare che non si tratta in realtà di un horror,bensì di un vero e proprio dramma,di quelli che potrebbero spingere al suicidio.I giapponesi sono molto bravi a raccotare la loro sofferenza universale attraverso le immagini,vedi ad esempio Kitano.E in Audition la sofferenza personale della ragazza dal passato travagliato sfocia nel finale che è di sicuro tra i più crudi che io abbia mai visto.
Da vedere senza troppi falsi moralismi.

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Ultima risposta 11/12/2005 19.34.28
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lapatti  @  28/09/2005 16:50:53
   3 / 10
Forse le precedenti persone che hanno dato il giudizio su questo film sono degli intellettuali, critici formati in qualche importante scuola di cinematografia......ok mi sento un pò una voce fuori dal coro, io sono una semplice spettatrice alla quale piace emozionarsi quando guarda un film. Ho noleggiato questo film proprio perchè avevo letto i commenti molto positivi degli altri, ma devo dire anzi urlare che questo film è di una noia veramente mortale, infatti la cosa che poteva fare più paura o tensione nella visione di questa pellicola è il harakiri che io e i miei amici stavamo rischiando di fare!!!!A parte gli scherzi, non ditemi che non ho colto l'essenza del film.....e se non l'ho colta spiegatemi qual'è, io pensavo di vedere un thriller, qualcosa di forte......e invece è lento, lento, soporifero, terribile. Non so quali altri aggettivi utilizzare. Ma lo sconsiglio veramente....è l'ultima volta che mi faccio convincere a guardare un film giapponese.

13 risposte al commento
Ultima risposta 12/06/2006 19.39.40
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cedro  @  06/06/2005 15:02:11
   2 / 10
Mai piaciuti i film giapponesi... men che meno quando vogliono imitare quelli americani: i giapponesi sono bravi a imitare quasi tutto, ma per fare un film ci vuole testa, non basta copia+incolla!

9 risposte al commento
Ultima risposta 02/10/2005 15.37.07
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Heyitsmeuthere  @  06/06/2005 11:35:04
   5 / 10
Audition...voto: 5.5
Mi fa piacere che sia stato inserito questo film, perchè mi ha provocato 2 tipi di reazioni opposte
Thriller di potabile fattura, angosciante e pieno di deja vous.
Non rientra nei miei gusti e penso che i giapponesi dovrebbero occuparsi più di sumo

Lapidario

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Ultima risposta 02/10/2005 15.40.55
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benzo24  @  29/05/2005 19:49:03
   8 / 10
E' un film molto particolare ed inquietante, girato in modo sublime.

10 risposte al commento
Ultima risposta 09/06/2005 15.01.47
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Gruppo COLLABORATORI paul  @  29/05/2005 15:26:46
   9 / 10
Bellissimo ed inquietantissimo. Ancora una volta, come già capitato in "Two sisters" e in "Dark Water" ho dovuto togliere il volume in certe situazioni o chiudermi gli occhi. Come in passato mi era successo solo per "L'esorcista", "Shining" e "Suspiria". Ancora una volta la dimostrazione che le idee e l'atmosfera contano di più di cento effetti speciali. Tutto appare alla fine malsano, chiaro ed ermetico allo stesso tempo. E' proprio la prima cosa, quest'aria malsana, che si contrappone all'innocenza della protagonista, che non solo ispira compassione per la sua limpidezza fisica, ma anche in virtu' di un passato che, forse, ha coinvolto anche nella nostra vita reale la maggior parte dei mostri e dei serial killer che noi conosciamo. Ma senza complicità o compiacimento.
L'angoscia che traspare alla fine è addirittura insopportabile, ma mai, ripeto, compiaciuta. E bisogna riconoscere al regista la volontà e la compattezza della pellicola nella sua totalità, che va rigorosamente fino in fondo senza alcun cedimento. Un pò come nei vecchi horror anni'70 e primi '80. A proposito: è da definirsi Audition un horror? Un thriller? Un noir? Un film psicologico? Personalmente non lo so, ma non ha importanza. Anche perchè ammetto la mia tutt'ora profonda ignoranza riguardo il mondo orientale, in particolare quello giapponese, sudcoreano e taiwanese, a quanto pare ormai l'unico in grado di proporre film di paura (ecco definiamo Audition un film di paura, disturbante) ancora decenti. Con la P maiuscola.

Questo genere di film va capito con l'ottica di stare entrando in un mondo nuovo, non solo dal punto di vista onirico-visivo, ma anche dal punto di vista tecnico: diversa posizione delle luci, diversa rappresentazione dei personaggi da parte del regista e del dop.
Per horror io intendo un altro genere, ma ripeto: quando vado a vedere questi tipi di film mi aspetto solo una cosa, ovvero il poter tornare bambino, con la paura del baubau, dell'ignoto, del doppio maligno che si cela all'interno di ognuno di noi. E forse è proprio questo che ci spaventa di più: sapere che noi tutti abbiamo un passato, vero od inconscio, un passato tra l'altro che può essere presente e che, aimè, potrebbe diventare futuro, pronto a venire fuori sempre, in ogni attimo della nostra vita.
Audition per questo è un film veramente disturbante, e forse, quando alla fine

---------------------------------------spoiler--------------------------------------------------------

il figlio da un calcio alla protagonista, abbiamo quasi un seno di liberazione. In primis ho pensato: il finale poteva anche essere diverso, ma poi mi sono trovato totalmente d'accordo con il regista. I nervi dello spettatore erano già stati messi a dura prova.

5 risposte al commento
Ultima risposta 30/05/2005 21.46.27
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Gruppo REDAZIONE maremare  @  17/05/2005 00:33:02
   8 / 10
Capisco che sia un bellissimo film, ma non condivido tutto quest'entusiasmo.
davvero ottimo in tutti gli aspetti, ma non è che vi siete lasciati un po' prendere troppo dall'entusiasmo?
sapete, uno vede una sfilza di 10, magari voleva mettere 8 e si lascia coinvolgere dall'euforia...


1 risposta al commento
Ultima risposta 17/05/2005 00.41.26
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR chi@ra  @  09/05/2005 15:33:52
   9 / 10
Inquietantissimo! Questo film ha due facce, come la sua protagonista: la prima è normale e tranquilla, candida come l’abito che indossa all’audizione; la seconda è sadica e violenta, come il grembiulone di pelle. Tanto il suo viso è dolce, tanto è grande l’orrore che vi si cela. Pesanti le scene con il sacco.
Se piace l’horror, è da vedere. Ok, ci sono scene di violenza con cui è facile impressionare, ma quello che più mi ha colpito è la tensione che riesce a creare: molto bello tutto il momento di attesa prima della fatidica telefonata.


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Ultima risposta 09/05/2005 21.14.20
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babbo  @  08/05/2005 11:01:56
   10 / 10
Era da tanto che sentivo parlare di Mike in maniera quasi elegistica specialmente di questo film, così dopo aver inserito il DVD nell'ormai consumato lettore (ignaro di tutto) mi apprestai alla visione:
2 ore da incubo, pensavo che fosse l'ennesima variazione horror (almeno così erroneamente mi aspettavo) di "The Ring" o "The Grudge" ed invece vengo catapultato in un psycho-thriller dove avverto la sensazione che qualcosa di insolito, tremendamente insolito stia per accadere.
Raramente un regista tiene in canna le sue "cartucce" tenendo sullo scivolo della tensione lo spettatore che (personalmente) vede precipitare gli avvenimenti! (Aoyama mi a totalmente ingannato nella sua micidiale "innocenza").
Molti stacchi registici sembravano presi da Tarantino o Wes Craven (del primo Nightmare!!) ma in un contesto completamente "consapevolmente malato".
E così l'ennesimo regista giapponese e risuscito a conquistarmi (mi dovrò preoccupare?)

P.S: Un mio amico dopo la visione "The Grudge" a sentenziato che i giapponesi non sanno fare cinema: mi sa che lo inviterò a casa e gli farò vedere Audition!!...perchè mi sento come se lo stessi pugnalando?
Questo film

3 risposte al commento
Ultima risposta 16/05/2005 11.02.07
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Nightcrawler  @  23/03/2005 14:04:57
   10 / 10
Film eccezionale. L'inquietudine che sale fino alla folle esplosione finale. Capolavoro.

7 risposte al commento
Ultima risposta 24/03/2005 16.24.54
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Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Lot  @  21/03/2005 10:45:55
   9 / 10
Teribbile... nella prima parte sembra di assistere a un film francese o a una storia da rivista, poi...
si solleva un lenzuolo...
si rivela un'anima...
si precipita nell'incubo, incubo di amore, dolore e morte, che ci delizia con scene insostenibili e splendide al tempo stesso; a volte è facile shockare con scene facilmente crude ma insinuare il disagio come fa questo film è difficile.
La disinvoltura con cui il film cambia registro lascia sconcertati, si intravede la follia e la lucidità di un regista che non vuole stupire ma solo accompagnarci, con inquadrature fredde e molto lontane dal taglio dei suoi film yakuza, in un delirio privato, affondando in una cicatrice da cui prende a scorrere sangue nuovo.
Da vedere.

1 risposta al commento
Ultima risposta 21/03/2005 12.02.44
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JoJoSan  @  20/02/2005 11:42:16
   9 / 10
Assurdo, pazzo, folle. Miike, sapiente regista visionario, mescola sapientemente pathos, angoscia e inquietudine, in un crescendo a dir poco esplosivo che deflagrerà in tutta la sua potenza verso la fine del film. Quella che sembra nascere come una love story di quarta categoria progressivamente si tinge di tinte sempre più fosche e misteriose, e la regia accompagna anche visivamente l'evoluzione della trama. La cosa più interessante di questo film, probabilmente, è che il protagonista a tutti gli effetti è l'amore. Come fa l'amore ad essere l'attore principe di un film di questo genere? Eppure è così. La pulsione ad una nuova vita del vedovo imbolsito Aoyama si viene ad intrecciare con la malata possessività della ninfa Asami (che non sfugge allo stereotipo del lungo capello nero sul volto): lieve e sfuggente proprio come la ballerina che avrebbe voluto diventare.
Comunque, il vero salto di qualità del film è il finale: quella che sembrava una storia di buona qualità girata da un regista di talento implode in un turbine di totale follia. Il cambio di stile è totale: frenesia, orrore e confusione assalgono con violenza lo spettatore fino a stordirlo, portandolo a confondere sogno e realtà, tanto che solo alla fine, pur con tanti dubbi, si ritrova il bandolo della matassa.

9 risposte al commento
Ultima risposta 21/02/2005 13.55.38
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Gruppo COLLABORATORI Aenima  @  12/02/2005 16:47:04
   10 / 10
"Devi amare solo me..."

In un film che ha il sapore di una poesia, solo una frase tanto ambigua sembra poter trascinare nella realtà chi incantato osserva il trascorrere del tempo...l risvegli si perdono nei sogni e il confine che separa il sonno dalla veglia pare dilatarsi all'infinito...Raffigurazione vivida di una qualunque identità intellettuale.
Non è difficile immedesimarsi nei personaggi di quest'opera: un ritratto beffardo della solitudine umana, contestualizzata nel conflitto tra l'amore e l'odio, il piacere e il dolore...
E' incantevole lasciarsi trasportare dalle immagini che ci vengono offerte: forti, ambigue, dolorose, vere...Nulla di quello che ci circonda è reale: siamo dei piccoli centri caldi e basiamo la nostra identità sulle esperienze...
La storia d'amore, qui riportata, viene trattata in modo completamente innovativo...Il crescendo narrativo coincide con un'aumento delle sensazioni ossessive, e, in modo paradossale, con una conoscenza sempre maggiore, acquisita graduatamente dallo spettatore, relativamente all'"io" interiore...
La raffigurazione esteica della violenza non ha lo scopo di disgustare o di disorientare, ma, in modo del tutto opposto, ha il preciso compito di favorire una grande presa coscienza collettiva sulla opprimente individualismo, analizzato come: "il più grande male dei nostri giorni"...

"Audition" è un capolavoro; è un grido di disperazione che riconosce la prorpia impotenza; è un film magistrale che non ha trovato il giusto riconoscimento...

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Ultima risposta 17/02/2005 15.30.16
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Gruppo REDAZIONE Invia una mail all'autore del commento cash  @  02/02/2005 11:41:49
   10 / 10
ennesimo capolavoro di miike. Cominciamo col dire che sebbene sia catalogato come horror, di horror ha ben poco; è più un dramma a fosche tinte, un qualcosa alla lynch a cui hanno dato carta bianca. Il film, perdon, capolavoro, dura due ore, in cui la mano di takeshi crea inquadrature di rara bellezza; si veda la scena della seduzione in blu o l'inizio, con il bambino che si reca in ospedale a trovare la madre ormai morente. ma la cosa che potrebbe lasciare attonito un osservatore occidentale è l'ultima mezz'ora. Dopo aver assistito a quella che pare essere una normane storia d'amore, il rincorrersi di due persone, il film entra in uno stato d'animo che definire angoscioso è riduttivo. Tutti i personaggi si avvolgono su sè stessi in una girandola di puro surrealismo come raramente si è visto, fino allo sbocciare di una sequenza di assoluta crudeltà. va detto che miike non lesina sui particolari, e la visione risulterà alla maggiorparte degli spettatori occidentali semplicemente insostenibile. E la cosa che darà più fastidio sarà il classico commento del mediocre borghese ipocrita, che penserà chre tali cose siano depravate. Eppure la poesia di miike avvolge ogni singola sequenza, e l'atroce è rappresentato sempre con quel velo di malinconia e abbandono che infondono significato e tolgono senso di gratuito ad ogni efferatezza.
grandissima prova di un autore immenso, giustamente ignorato da noi.
Più che film squallidi come saw-l'enigmista non ci meritiamo.


1 risposta al commento
Ultima risposta 08/04/2006 11.55.04
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