assolo (2016)

Il periodo che attraversa le produzioni nostrane è netto ed amaro. Ormai i film gravitano intorno al mondo delle commedie o di situazione drammatiche senza lode e senza infamia.

Alla lunga lista di film di basso profilo, purtroppo, annotiamo quello di Laura Morante (regista e protagonista) , "Assolo".

Leggendo fra le righe il plot, in effetti, esso è una eccezionale fotografia del tutto; lo spettatore si imbatte con un qualcosa che ha il sapore di vecchio, cliché e povertà di idee sono le basi di questa mini catastrofe.
In "Assolo" poi, detta tutta, non convince minimamente lo stile adoperato da parte della Morante. Insomma le situazioni si svolgono nel nome di un ironia troppo marcata che alle volte cade persino nel paradossale.
Diventa difficile quindi evidenziare delle cose buone; le uniche manovre salvabili riguardano, più o meno, l'ironia triste trasmessa, ma anche su questo punto il concetto dell'ambiguità predomina. "Originalità" mentecatta.

Da parte nostra, in fin dei conti, ci appare ipocrita sponsorizzare la visione di tale filmetto contornato da un finale da sanzione.