apocalypse now regia di Francis Ford Coppola USA 1979
al cinemain tvanteprimearchivioserie tvblogtrailerclassifichespecialiregistiattorirecensioniforumfeedmy
Skin Filmscoop in bianco Filmscoop nostalgia
Ciao Paul!
Ricerca veloce:       ricerca avanzatabeta

apocalypse now (1979)

Commenti e Risposte sul film Recensione sul film Invita un amico a vedere il film Discutine sul forum Errori in questa scheda? Segnalaceli!

Seleziona un'opzione

Dove puoi vederlo?

locandina del film APOCALYPSE NOW

Titolo Originale: APOCALYPSE NOW

RegiaFrancis Ford Coppola

InterpretiMarlon Brando, Robert Duvall, Martin Sheen, Frederic Forrest, Laurence Fishburne, Albert Hall, Sam Bottoms, Dennis Hopper, G. D. Spradlin, Harrison Ford, Jerry Ziesmer, Scott Glenn, James Keane, Kerry Rossall, Tom Mason, Cynthia Wood, Colleen Camp, Linda Carpenter, Aurore Clément, Jack Thibeau, Glenn Walken, Damien Leake, Marc Coppola, Bill Graham, Jerry Ross, Charles Robinson, Nick Nicholson, Don Gordon Bell, Evan A. Lottman, R. Lee Ermey, Jim Gaines, Vittorio Storaro, Francis Ford Coppola

Durata: h 2.27
NazionalitàUSA 1979
Genereguerra
Tratto dal libro "Cuore di tenebra" di Joseph Conrad
Al cinema nel Novembre 1979

•  Altri film di Francis Ford Coppola

Trama del film Apocalypse now

Kurtz, colonnello dell'esercito statunitense in Vietnam è uscito dai ranghi, ha sconfinato in Cambogia con i suoi uomini e ha costituito una sorta di impero personale dove combatte una sua feroce guerra privata. Al capitano Willard è affidata la missione di raggiungere Kurtz nel suo territorio e di eliminarlo. Sarà un viaggio terribile, punteggiato di insidie e, ancor più, avvelenato da molteplici orrori.

Film collegati a APOCALYPSE NOW

 •  APOCALYPSE NOW REDUX, 2001

Sei un blogger? Copia la scheda del film Sei un blogger? Copia la scheda del film

Voto Visitatori:   9,06 / 10 (276 voti)9,06Grafico
Voto Recensore:   10,00 / 10  10,00
Miglior fotografiaMiglior sonoro
VINCITORE DI 2 PREMI OSCAR:
Miglior fotografia, Miglior sonoro
Migliore regista straniero
VINCITORE DI 1 PREMIO DAVID DI DONATELLO:
Migliore regista straniero
Miglior regista (Francis Ford Coppola)Miglior attore non protagonista (Robert Duvall)Miglior colonna sonora (Carmine Coppola, Francis Ford Coppola)
VINCITORE DI 3 PREMI GOLDEN GLOBE:
Miglior regista (Francis Ford Coppola), Miglior attore non protagonista (Robert Duvall), Miglior colonna sonora (Carmine Coppola, Francis Ford Coppola)
Palma d'oro
VINCITORE DI 1 PREMIO AL FESTIVAL DI CANNES:
Palma d'oro
vota e commenta il film       invita un amico
Cerca il commento di: Azzera ricerca


Voti e commenti su Apocalypse now, 276 opinioni inserite

caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi
  Pagina di 1  

Spotify  @  04/05/2014 23:37:51
   8 / 10
E oggi pomeriggio sono riuscito anche a vedere la versione originale dopo che avevo visto la redux qualche tempo fa. Do 8 come all'altra versione, però sotto certi aspetti è meglio questa, prima di tutto perchè è molto più corta e quindi un po' meno pesante, poi perchè è molto più fluida e non contiene quelle eccessive scene supplementari (almeno alcune) di apocalypse now redux. Poi, come sta scritto nel commento dell'altra versione, sono da lodare fotografia, regia, scenografia, musiche, interpreti. In più c'è una fantastica atmosfera, quasi psichedelica, che ti fa immergere nella storia. Il finale con il colonnello Kurtz (anche se l'ho già scritto al redux lo riscrivo, Brando è fenomenale ad interpretarlo, inoltre è piuttosto inquietante), è surreale e sembra girato sotto effetto di droghe. Le uniche due pecche sono: la sceneggiatura è molto buona nel complesso, ma a volte presenta qualche piccola lacuna (vedi spoiler), e poi si poteva puntare un po' di più su Brando che viene mostrato giusto negli ultimi 15-20 minuti, mentre per il resto della pellicola di lui si parla e basta, non si vede mai se non in fotografia. E' comunque un film che ha fatto storia ed uno migliori sul vietnam. Non saprei se definirlo capolavoro, ma è una grande e sontuosa pellicola. Coppola maestro.

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

4 risposte al commento
Ultima risposta 18/09/2015 13.56.36
Visualizza / Rispondi al commento
SWEET VIRGINIA  @  11/11/2012 12:47:58
   10 / 10
(Parafrasando il personaggio di una recente commedietta "....più corta è la recensione e migliore è l'opera". )
Film da guardare, studiare e soprattutto capire (ovviamente se si ci riesce), e qiesto è un consiglio per gli amanti di Lynch, o di Malick.

1 risposta al commento
Ultima risposta 11/11/2012 16.31.31
Visualizza / Rispondi al commento
Gruppo COLLABORATORI SENIOR jack_torrence  @  11/01/2012 17:10:35
   10 / 10
Qual è il punto focale di "Apocalypse now"? La denuncia dell'orrore cui conduce la guerra o la denuncia dell'orrore della civiltà occidentale? Si tratta in ogni caso di un interrogativo non circostanziato al Vietnam, ma in cui il Vietnam è allegoria di qualcosa di più grande. Credo comunque sia più esatta la seconda risposta (e la megalomane ambizione di Coppola mi rafforza nel convincimento): "Apocalypse now" ambisce a svelare una qualche verità legata alla civiltà occidentale, prima che alla guerra in senso lato come fenomeno umano.
E' una questione di prospettive. Nel primo caso sarebbe in primo piano la guerra, con la civiltà occidentale sullo sfondo. Nel secondo caso, è questa a essere in primo piano.
Come film sulla guerra, "Apocalypse now" farebbe un discorso più generale, sull'umanità e la violenza, meno agganciato al Vietnam di quanto lo sarebbe se visto nella prospettiva di una critica rivolta alla civiltà occidentale. Ma cosa si intende col dire che "Apocalypse now" sia un film sulla decadenza della civiltà occidentale?

La civiltà occidentale è coloniale. Il colonialismo è una specie dell'espansionismo, tipico di ogni civiltà urbanizzata. Le civiltà si espandono con la guerra; a supporto, la retorica delle classi sacerdotali - quella occidentale ha una peculiarità: il cristianesimo (come l'islam) ha vocazione universale, a differenza delle religioni di altri popoli pretende di valere per ogni civiltà, non solo per la propria.
In "Apocalypse now" il cristianesimo è quantomai marginale, tuttavia ci interessa, e molto, perché esso pone le basi per un senso di superiorità che è specifico dell'espansionismo manifestato in varie epoche da parte della civiltà occidentale: quello che conduce a forgiare il concetto di "guerra giusta".
Un senso di superiorità che è alla radice del male mostrato da "Apocalypse now", le azioni si autogiustificano (e autogratificano) nel convincimento addirittura inconscio di essere superiori. Forse Coppola e Milius non ne erano nemmeno consapevoli fino in fondo, ma è questo che esprime il personaggio di Kilgore e la quasi proverbiale espressione "Charlie don't surf". Io ti stermino per poi fare surf: che è un mio legittimo diritto. Oppure anche: io faccio la guerra negli orari d'ufficio, poi stacco e vado a godermi l'onda. A casa tua.
Si potrebbe obiettare che anche un generale pazzo al soldo di Gengis Khan potesse ambire a fare surf nel mediterraneo. Ma quello di Kilgore è solo un esempio; il tessuto drammaturgico del film è coerente nel disegnare una critica specifica delle modalità di dominio proprie della civiltà occidentale.
Alla base del concetto di guerra giusta c'è una speculazione ipocrita. E l'ipocrisia morale dell'occidente è il tema di "Apocalypse now". Una giustificazione pseudo-etica (di qualunque genere: qui l'anticomunismo, di cui si sono peraltro perse le tracce come del cristianesimo) al soldo di una volontà di potenza.
"Apocalypse now" è un climax che conduce al colonnello Kurtz. Il colonnello Kurtz rappresenta un pericolo destabilizzante, per lo stato maggiore (al contrario di un Kilgore, che è innocuo e fa il gioco dei padroni), in quanto ha smascherato l'ipocrisia.
Kurtz è lo specchio in cui non ci si vuole rispecchiare: al suo cospetto, o lo si nega e lo si uccide, o lo si accetta e lo si vuole soppiantare, portando sino in fondo la propria volontà di potenza. Di ascendenza, archetipicamente, edipica. In entrambi questi casi, è la fine.
Solo non vedendo cosa Kurtz intende rappresentare, e dunque rientrando nei ranghi dell'ipocrisia istituzionalizzata della guerra giusta, lo si può sopprimere e tornare vincitori.

In un commento straordinariamente interessante che mi precede, amterme63 - pur esaltando lo straordinario impatto visivo di questa pietra miliare degli ultimi quattro decenni di cinematografia statunitense - individua un lato debole dell'opera: intrisa di decadentismo, se ne ammanterebbe in maniera fascinosa, indugiando nell'orrore in modo voluttuoso, rischiando di non indurre nello spettatore un vero distacco critico, proprio invece di altre opere come "Full metal jacket" di Kubrick.
Io credo che questa osservazione sarebbe del tutto vera se "Apocalypse now" fosse un film sulla guerra. Ma se è - come credo - un film sulle estreme conseguenze della civiltà occidentale, è necessario che quest'opera memorabile rappresenti una vertigine: quella che prova chi scruta nell'abisso, che, come vuole Nietzsche, non andrebbe scrutato, a pena che l'abisso guardi dentro di noi.
"Apocalypse now", con le sue valchirie, è in fondo la messa in scena di quel celebre aforisma nietzschiano.
Non a caso parla di volontà di potenza, di un superuomo, e della civiltà occidentale nelle terre devastate della propria megalomania.

8 risposte al commento
Ultima risposta 21/09/2014 15.17.28
Visualizza / Rispondi al commento
Rockem  @  07/10/2011 09:54:00
   9 / 10
Epopea rock, lirica psicologica, arte contemporanea. Un "Urlo di Munch" cinematografico. Un capolavoro assoluto di reagia, testi, fotografia e musica.
E' un viaggio ultrasensoriale sulla pelle della storia, sviscerando umori militari e vendette personali, tramonti da togliere il fiato e controversa politica internazionale. Un'opera d'arte da esporre e da toccare, graffiare per sentirne la pregiata qualità. Nella storia del cinema e della vita.

2 risposte al commento
Ultima risposta 21/04/2012 18.51.34
Visualizza / Rispondi al commento
felym  @  03/07/2011 13:07:40
   9 / 10
Bellissimo..la scenografia, gli attori, le musiche, tutto ti prende e ti trascina nel cuore del film..l'unica pecca, secondo me, la trama: in alcuni punti i personaggi potevano essere raccontati meglio e la storia approfondita di più..

Resta comunque uno dei più bei film di guerra che ho visto.

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

1 risposta al commento
Ultima risposta 23/08/2011 13.40.43
Visualizza / Rispondi al commento
Clint Eastwood  @  13/12/2010 17:41:47
   5 / 10
- Mi dispiace Frank di averti cacciato in questo pasticcio ...
- Non diciamo stron2ate !!! In questo pasticcio mi ci son messo da me. O' che roba, sbalorditivo, dinamite, bellissimo ... dinamite ... priorità, priorità ... il pezzo grosso dei miei stivali ... l'uomo mistero che apre ogni porta …

Mi piace ricordare questo dialogo di Serpico proprio come lui quando l'ha preso in pieno di dietro da un treno merci in corsa fidandosi della propria coscienza speranzoso di sconfiggere la malavita appellando ai metodi di giustizia democratici, non era tutto lì. Io, di rivedere il film in questione e di rivalutarlo. Inutile.
"Capolavoro" della noia assoluta, la noia coppoliana per esattezza. Non riesco proprio ad apprezzarlo questo film di Coppola. Privo di anima e cuore. L'inizio ispira a qualcosa di grande, l'incipit è intrigante così come i monologhi del protagonista, le riprese larghe, la fotografia e tutta la "messinscena", ma nella seconda metà si fa sentire particolarmente pesante, una martellata sulle paIIe insieme al finale che fatica a muovere i passi e concludere una volta per tutte. Creare l'estraniamento e l'opposizione, le motivazioni e in fine la psiche del colonnello Kurtz era già un buon punto a favore che poi non era facile da rappresentare, infatti si capisce benissimo dove il regista vuole arrivare ma a quale prezzo ? Una lunga durata per un film significa che verso l'inizio dei 3/4 bisogna tenere alta l'attenzione anche per i più pazienti e concludere dignitosamente. Qui invece in quella fase delicata, lodata molti nello specifico l'interpretazione di Brando (?) a mio avviso bravo/buono ma non ai livelli del dire "immortale", etc., si ripetono le stesse inquadrature e gli stessi concetti a ridondanza, durata spropositata. Il finale ... era quello di mezz'ora prima.
Nella poetica di un film va bene una personale visione, una visione d'autore ma bisogna anche tenersi coi piedi per terra e non oltrepassare la sottile linea rossa che li separa. A questo punto preferisco il retorico Platoon di Stone ad Apocalypse Now sui così detti effetti collaterali della guerra e la guerra stessa.

Evidentemente non fa per me.

2 risposte al commento
Ultima risposta 13/12/2010 22.48.53
Visualizza / Rispondi al commento
Gruppo COLLABORATORI SENIOR Ciumi  @  16/01/2010 11:36:03
   9½ / 10
Prendo come spunto un breve dialogo che avevo affrontato con Gerardo (Geru) sul forum: ovvero sulle corrispondenze tra "Apocalypse now" e il poemetto "La terra desolata" (che è sicuramente uno dei componimenti poetici più importanti di tutto il Novecento) di T.S. Eliot.

E' bene precisare sin da subito che Coppola ne sottace l'aspetto religioso, ma ne riprende la tensione visionaria, totalizzante e ricca di simbologie: quale terra più caoticamente desolata si può trovare se non la giungla vietnamita-cambogiana devastata dalla guerra?
Ma è analogamente un paesaggio (post)bellico quello descritto dal poeta, all'alba della prima guerra mondiale.

"Nel mio principio è la mia fine"
Comincia con questo motto il secondo dei "Quattro quartetti" di Eliot; con "The end" dei The Doors, il film di Coppola. Un'elica che gira e la natura incendiata.
E diversi sono i riferimenti di questo magnifico brano della band californiana a "The waste land": "aspettando la pioggia estiva"; è dunque innanzitutto una grande attesa.
Ma vana...
"Quasi secco era il Gange, e le foglie afflosciate
Attendevano pioggia, mentre le nuvole nere
Si raccoglievano molto lontano, sopra l'Himavant.
La giungla era accucciata, ritratta in silenzio."

Altro brano citato nella pellicola è la celebre "cavalcata delle Valchirie" di Wagner; compositore che verrà menzionato da Eliot; come Baudelaire, l'artista che meglio ha descritto le mostruosità della metropoli moderna - "città irreale!" - altro grande ispiratore del poemetto.
Per non dimenticare Dante: la discesa infernale, dove il fiume, che sappiamo essere ripreso da "Aguirre" di Herzog, potrebbe essere al contempo proprio lo Stige.

"Il fiume non trascina bottiglie vuote, carte da sandwich,
O altre testimonianze delle notti estive. Le ninfe sono partite.
E i loro amici, eredi bighelloni di direttori di banca della City;
Partiti, e non hanno lasciato indirizzo.
Presso le acque del Lemano mi sedetti e piansi..."

"Apocalypse Now" attinge da "Cuore di tenebra" di Conrad: “The horror! The horror!”doveva essere l'epigrafe al componimento di Eliot, poi cancellato, tra i tanti tagli apportati allo scritto, dal "fabbro" Pound.

"From Ritual to Romance" della Jessie Weston e "Il ramo d'oro" di Sir James Frazer, sono fonti letterarie primarie de "La terra desolata", così come di "Apocalypse now".
E' dunque un viaggio, come quello dei cavalieri della Weston attraverso la terra distrutta, che approderebbe alla conquista del Sacro Graal, d'una verità che invero non sarà mai raggiunta. Kurtz è il detentore presunto di tale verità, tremenda, dalla natura ancestrale.
La morte di un dio è un rito che auspicherebbe, secondo il testo di Frazer, ad una nuova fertilità - si veda la bestia scuoiata verso la fine del film - ma che risulterà essere vano. Un punto di non ritorno. Da fuggire per scongiurare una "morte per acqua". Le foto e i rapporti su Kurtz equivalgono agli inintelligibili tarocchi di "The waste land".

E' la sterilità contemporanea in pratica il tema principale di entrambe le opere, e che si staglia soprattutto in virtù del confronto con la primavera, in Eliot, o della giungla rigogliosa nel film di Coppola.
"Aprile è il più crudele dei mesi". Stesso dicasi della natura di "Apocalypse now". Si tende ad un'apocalisse nella sua accezione di rivelazione: ma sarà la constatazione dolorosa di un annientamento universale.

"Torri che crollano
Gerusalemme Atene Alessandria
Vienna Londra
Irreali"

"Con questi frammenti ho puntellato le mie rovine
Bene allora v'accomodo io. Hieronymo è pazzo di nuovo.
Datta. Dayadhvam. Damyata.
Shantih shantih shantih"

11 risposte al commento
Ultima risposta 04/09/2010 16.18.18
Visualizza / Rispondi al commento
BlackX  @  27/04/2009 12:24:10
   5½ / 10
Lo vidi da ragazzino e mi sembro un po' pesante quindi mi riservai di riguardarlo in un secondo momento. Risultato noia totale, l'ultima parte soprattutto mi ha deluso abbastanza, troppo lento e forzatamente ipnotico.
Con tutta la volontà non riesco proprio a considerarlo un gran film.

1 risposta al commento
Ultima risposta 06/05/2009 19.52.03
Visualizza / Rispondi al commento
Lunamagica  @  03/04/2009 20:43:21
   10 / 10
Capolavoro idiscusso, e guai a chi non gli piazza 10.

1 risposta al commento
Ultima risposta 24/07/2009 11.58.24
Visualizza / Rispondi al commento
FurFante9  @  17/03/2009 11:51:25
   6½ / 10
Film che non ho capito fin in fondo ( e non mi riferisco alla trama; quest'ultima forse un pò banalizzata) e me ne rammarico, lo guarderò sicuramente di nuovo. Musiche bellissime però!

4 risposte al commento
Ultima risposta 09/09/2013 11.59.44
Visualizza / Rispondi al commento
Neu!  @  22/02/2009 20:47:39
   10 / 10
uno dei capolavori assoluti della storia del cinema mondiale, insieme all'odissea nello spazio, a Quarto Potere, alla Corazzata Potemkin e a Ladri di Biciclette. il Padrino a confronto è un filmuccio. non è un film di guerra, è un opera filosofica; non è un film sul Vietnam, è il Vietnam

7 risposte al commento
Ultima risposta 27/02/2009 18.59.02
Visualizza / Rispondi al commento
Jh0n_Fr0m_Br0nx  @  12/02/2009 22:58:10
   8½ / 10
Ottimo Film! Grande come sempre Francis Ford Coppolache ci regala un altro pezzo di storia del cinema.
Pellicola che all'apparenza può sembrare un classico film di guerra visto dal punto di vista americano e quindi basato solo sullo sterminio dei Vietcong;
invece a un'attenta visione si può capire come il film abbia una seconda faccia più profonda e nascosta che riguarda gli orrori della guerra e gli effetti catastrofici che essa infligge sull'ambiente, ma soprattutto sull'uomo.
Bè che altro dire....eccellente colonna sonora e ottima Fotografia(sembra un film degli anni '90 e non del '79). Bellissimo il discorso finale da parte del colonnello Kurtz,magistralmente interpretato da Marlon Brando, e bravo anche il protagonista Willard.

2 risposte al commento
Ultima risposta 17/09/2009 11.31.39
Visualizza / Rispondi al commento
BillyWilder  @  01/02/2009 18:30:15
   10 / 10
Immenso. Da non perdere anche la versione "Redux"

2 risposte al commento
Ultima risposta 01/02/2009 20.25.59
Visualizza / Rispondi al commento
Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  02/01/2009 01:33:23
   10 / 10
Vedere Apocalypse now è prima di tutto un'esperienza unica, un film difficile da descrivere in poche parole tale è la potenza visionaria che sprigiona e ben pochissime pellicole sono in grado di vantare. E' una lenta e progressiva discesa verso l'incubo dove si mescola l'orrore della guerra e la spettacolarizzazione di essa, forse più perversa della guerra stessa, perchè rende il contesto talmente assurdo da oltrepassare il grottesco. Questo, senza dubbio, è uno dei film più ambiziosi che abbia mai visto. Si possono utilizzare infiniti aggettivi per descriverlo senza rendergli giustizia, forse l'unico che può calzare secondo me, è "totale".
Inutile sottolineare la perfezione tecnica del film con Storaro ai massimi livelli di sempre.
L'ultimo pensiero su Marlon Brando: la più bella interpretazione che io abbia mai visto in vita mia, difficile solo lontanamente pensare (anche se a posteriori) ad un attore diverso per il ruolo di Kurtz. Un carisma inarrivabile, la fusione perfetta fra attore e personaggio, un'apparizione da brividi.

Vedi recensione

1 risposta al commento
Ultima risposta 02/01/2009 20.20.14
Visualizza / Rispondi al commento
Signor Wolf  @  06/12/2008 19:00:00
   6 / 10
Questo film non mi è piaciuto, sarà perche è invecchiato male, sarà perche tutti me ne hanno sempre parlato benissimo, fatto sta che mi ha deluso.
Certo ci sono ottime scene d'azione per l'epoca e molti tocchi di classe ma è troppo, troppo lungo e troppo lento. L'ansia del protagonista che non vede l'ora di trovarsi davanti al colonnello Kurtz immaginando che gran uomo sia stuzzica la curiosità, ma poi delude: E come negli Horror in cui non ti mostrano il mostro per 2/3 del film è quando lo vedi dici "Tutto Qua?"
Forse era l'intenzione del regista, mai conoscere i propri miti da vicino potresti scoprire che sono solo umani.
In Ogni caso l'ultima mezz'ora è stata un'agonia.

1 risposta al commento
Ultima risposta 06/12/2008 20.37.10
Visualizza / Rispondi al commento
Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Granf  @  04/08/2008 16:45:46
   9½ / 10
Il capolavoro di Coppola, il miglior film sulla guerra mai realizzato insieme a qualche altro.
La regia, la straordinaria fotografia di Storaro che è tra le più belle mai viste, le musiche che vanno dai Doors ai Rolling Stone fino a Wagner, le scenografie, le interpretazioni di Brando e Sheen tra le più belle della storia. Tutto è perfetto in questo film.
Il finale, con tanto di monolo eccezionale di Brando, è incommensurabile.

"Ho osservato una lumaca strisciare lungo il filo di un rasoio, questo è il mio sogno, è il mio incubo: strisciare, scivolare lungo il filo di un rasoio e sopravvivere"

"Adoro l'odore del Napalm di mattina... ha il profumo della vittoria"

"Ma noi dobbiamo ucciderli, dobbiamo incenerirli, un maiale dopo l'altro, una vacca dopo l'altra, un villaggio dopo l'altro, un esercito dopo l'altro. E dicono che sono un assassino. E come si dice quando gli assassini accusano altri assassini? Mentono! Loro mentono e noi dobbiamo essere clementi con coloro che mentono?! Quei nababbi… io li odio! Li odio profondamente!"

"Prima o poi questa guerra finirà"

1 risposta al commento
Ultima risposta 04/08/2008 16.48.37
Visualizza / Rispondi al commento
polsiak  @  01/05/2008 16:44:34
   10 / 10
Nessuno, se non il grande Coppola, poteva farci capire la pazzia degli uomini in modo migiore. Solo Lui è capace di descrivere e farci vivere una tale escalation di follia.
Francis sicuramente fra i registi migliori di tutti i tempi.

3 risposte al commento
Ultima risposta 05/09/2008 15.30.57
Visualizza / Rispondi al commento
Gruppo REDAZIONE amterme63  @  13/04/2008 12:53:22
   10 / 10
Film perfetto, perfettissimo dal punto di vista tecnico e soprattutto estetico. Fin dalle prime immagini si rimane incantati, estasiati. Ritmo lento, immagini nitide, forti, dirette. Colore, luce e forma che plasmano l’immagine e arrivano diritte al cervello. Punge e inebria come una droga. E’ quindi prima di tutto un suntuosissimo banchetto dei sensi. L’atmosfera esaltata, inebriata, carica di colori, odori, sapori è la degna introduzione all’esplorazione dei recessi più reconditi e malvagi (ma affascinanti) dell’animo umano. Vieni, vieni, uomo normale, meschino, limitato, vieni a vedere, viene a provare, vieni a sentire cos’è la pienezza assoluta del proprio essere, la vertigine e l’esaltazione del godimento nella contemplazione della propria libertà assoluta, senza bene e senza male, senza alcun limite. Uomo insignificante, con questo film ti sentirai un superoe, un D.io. Almeno per qualche ora proverai quello che ti è precluso e che non riuscirai mai a essere. Basta però! Dopo aver visto questo film fai finta che sia stata una ubriacatura, uno sballo tanto per evadere. Lascia perdere tutta la morale che insegna questo film, non fa per il mondo di tutti i giorni. E’ roba buona solo come metafora o come finzione. Nella realtà ci si comporta in maniera diversa.
Dopo aver visto questo film ho capito che la filmografia di Coppola degli anni ’70 è una specie di “fenomenologia” del male, cioè della natura umana. In tutti i suoi grandi capolavori del periodo c’è sempre una persona fuori del comune, qualcuno che rappresenta l’essenza umana, un “superuomo”. In sé è una persona fondamentalmente buona, di nobili sentimenti, “positiva” dal punto di vista etico; molto intelligente, molto acuta, con grandissima forza di volontà e decisione. A contatto però con la società, con il sistema economico e sociale, con le relazioni politiche, cambia, si trasforma, si nega, perché si “adegua” all’essenza di ciò che vede e ne vuole diventare artefice, padrone non servo. Tolte tutte le velature ipocrite, allora il mondo umano appare come il dominio del più forte e del più malvagio: l’economia capitalista e le guerre sono lì a dimostrarlo. Il nostro “superuomo” non aspira però a cambiare questa logica, è convinto che questa sia la vera e sola natura umana senza alternative e che quindi l’unica “soluzione” onorevole sia quella di appropriarsi di questo sistema e di dirigerlo. Questo perché il mondo è visto solo come fatto di singoli individui, ognuno isolato dagli altri, dove si adora e si segue chi primeggia. Inoltre questo “superuomo” ha l’onore di avere con sé tutte le perfezioni e le seduzioni che offre l’arte.
Apocalipse Now è un film profondamente decadentista. C’è proprio tutta la passione per il torbido e il primordiale di quella corrente estetica, come pure c’è tutta la sua malsana e gigantesca bellezza. C’è anche tutto il suo spirito etico di esaltazione idealistica dell’individuo “forte”. Frasi come queste sono esemplari:
“Bisogna farsi amico l’orrore.. Terrore morale e orrore sono i tuoi amici”.
“Che genio c’è in questo. Che volontà per far questo. Perfetto, genuino, cristallino, puro. Non erano mostri, erano uomini. Uomini che combattevano con il cuore. Uomini che avevano la FORZA per far questo. Bisogna avere uomini con un senso morale e che allo stesso tempo siano capaci di utilizzare i loro primordiali istinti di uccidere senza emozione, senza passione, senza DISCERNIMENTO”.
Il bello è che ci sono state persone che si sentivano veramente superuomini e che hanno tentato di creare soldati del genere. Uno di questi si chiamava Hitler. Pronunciare le frasi sopra davanti alla strage di Sant’Anna di Stazzema dimostra quanto bisogna stare attenti a portare via queste frasi fuori dal loro contesto. Vanno bene sulla carta stampata, sullo schermo cinematrografico ma devono essere assolutamente mediate dal “discernimento” se si vuole ricavarne una lezione, in quanto sono solo metafore e rappresentazioni estetiche e danno solo indicazioni generiche e spirituali. Sono solo punti di riferimento, una variante fra centomila.
Infatti anche il cinema ha rappresentato “l’orrore” forse in maniera più realistica e approfondita. Un abisso etico separa “Apocalipse Now” da “Full Metal Jacket” e da “Salò”. Kubrick e Pasolini hanno rappresentato la parte cattiva dell’animo umano in maniera altrettanto vivida e intensa, però se ne sentivano distaccati, l’hanno rappresentata per quello che è senza abbellirla esteticamente. Hanno voluto che lo spettatore fosse lucido e sveglio per poter giudicare, non mezzo drogato e inebriato come fa Coppola.

1 risposta al commento
Ultima risposta 11/01/2012 17.12.33
Visualizza / Rispondi al commento
Peppo81  @  03/03/2008 14:09:11
   9½ / 10
17simo film preferito

GRANDE PELLICOLA!

2 risposte al commento
Ultima risposta 04/09/2008 15.44.28
Visualizza / Rispondi al commento
fratellodiringo  @  19/01/2008 12:38:32
   7 / 10
prima di vedre questo film le premesse erano tutte per un capolavoro, avrei voluto dargli 10 , ma non posso considerarlo assolutamente un capolavoro è un buon film magari anche da 8 ma prima di questo ci devono essere altri film nella top 25 film che ti tengono incollato per 2 ore ma ti sembra che è durato mezzora, ragazzi non possiamo escludere dalla top 25 film come balla coi lupi, Braveheart, la vita è bella, matrix.

5 risposte al commento
Ultima risposta 04/09/2008 15.47.17
Visualizza / Rispondi al commento
Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gardner  @  29/11/2007 20:48:08
   10 / 10
Una descrizione particolareggiata di una discesa all'inferno. Più una trasposizione entusiasmante di Conrad che un film di guerra. Epico, leggendario, insuperabile. F.F. doveva morire portandolo a termine (come ha rischiato di fare) e sarebbe diventato la super-icona del cinema mondiale. (Poi purtroppo si è ripreso e ci ha ammollatto diverse sole).

8 risposte al commento
Ultima risposta 04/09/2008 15.46.54
Visualizza / Rispondi al commento
Invia una mail all'autore del commento DonD  @  06/11/2007 01:17:48
   8½ / 10
Sicuramente un film molto bello, peccato solo che l'ultima mezzora sembra non passare mai E la fine sommato tutto non è che sia un granchè...

Quindi diciamo che 2 ore sono da 10 e l'ultima mezzora da 6.5: 10+6.5/2= 8.25= 8.5

2 risposte al commento
Ultima risposta 05/10/2008 18.08.49
Visualizza / Rispondi al commento
peppe87  @  13/10/2007 18:08:27
   5 / 10
ma che caspita ha questo film.
non vedevo l'ota che finisse.
scialbo, quasi odioso.
100 volte meglio full metal
da evitare, oppure da vedere prima di dormire come sonnifero.
5 solo per brando

7 risposte al commento
Ultima risposta 31/10/2007 13.43.12
Visualizza / Rispondi al commento
Gruppo COLLABORATORI julian  @  19/09/2007 20:49:04
   8 / 10
Indubbiamente un film epico, scene perfette che riproducono gli orrori del Vietnam eppure deludente per vari aspetti.
1) Attori principali: Marlon Brando. Vedo il film ma nn vedo Marlon Brando, dove sarà andato a finire??? Solo alla fine vedo che gli hanno ritagliato una particina di 20 minuti scarsi dei quali la maggior parte in penombra.
2) Bellissima davvero tutta la traversata del Vietnam e della Cambogia, ma poi arrivato a Kurtz pensavo chissà cosa sarebbe successo e invece

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
In conclusione credo che Coppola voglia dimostrare che anche Willard sia diventato matto, che la follia è inevitabile se ci si trova coinvolti in una simile guerra.
Mi dispiace... 8 è pochissimo, solo per alcune scene questo film meriterebbe minimo 9, ma se purtroppo il finale si risolve in modo così semplice e brusco il voto nn può che calare.
Forse dovrò rivederlo, forse nn l'ho capito, bho...

4 risposte al commento
Ultima risposta 29/09/2007 20.59.56
Visualizza / Rispondi al commento
metafisico  @  06/08/2007 14:39:03
   6 / 10
troppo reclamizzato in rapporto alla qualità artistica.
il protagonista interpretato da Martin Sheen non è affatto convincente, sa fumare solamente...
insomma film discontinuo e disomogeneo con ottimi attori e mezze tacche ( il sopraccitato protagonista).

6 risposte al commento
Ultima risposta 04/09/2008 15.52.46
Visualizza / Rispondi al commento
Invia una mail all'autore del commento Schuldiner  @  09/07/2007 13:42:05
   8 / 10
pensavo di meglio sinceramente

3 risposte al commento
Ultima risposta 27/09/2007 19.52.02
Visualizza / Rispondi al commento
Dies Irae  @  13/06/2007 12:18:06
   6½ / 10
di apocalittico c'è solo il titolo, più accattivante del libro e seducente in quanto a scelte visive e musicali. non c'è una retrospettiva adeguata al personaggio principale, tranne che un'isterica e stereotipa presentazione di una follia tanto comune quanto ridicola e scontata. la ricerca rischia di perdere lo spettatore che se non dotato di autoconvincimento per l'esaltazione finisce per mandare al diavolo il film perchè è viva soltanto la sensazione di una pellicola pomposa, squilibrata nei ritmi, a metà strada tra la libertà di interpretazione dal testo di cui è tratto e la parsimoniosa sua rappresentazione.

4 risposte al commento
Ultima risposta 19/06/2007 18.16.35
Visualizza / Rispondi al commento
tarantinato88  @  03/06/2007 14:29:05
   8½ / 10
HO SENTITO MOLTI COMMENTI NEGATIVI RIGUARDO ALLA LUNGHEZZA DEL FILM..MA SECONDO ME è 1 CAPOLAVORO..CON 1 LEGGENDARIA COLONNA SONORA..E 1 MARLON BRANDO KE HO VISTO MEGLIO SOLO NE IL PADRINO

3 risposte al commento
Ultima risposta 04/09/2008 15.54.55
Visualizza / Rispondi al commento
Luna_/)_rossa  @  21/05/2007 11:26:14
   3 / 10
Lo noleggiai tempo fa proprio perchè tutti dicevano: grande film, da non perdere.. ricco di significati, ecc. ecc. Vi dico solo che non ho finito di guardarlo.... semplicemente ALLUCINANTE! Io proprio non so come abbia fatto sto film a beccare due Oscar ed a stare nella top 25 di film scoop.it

26 risposte al commento
Ultima risposta 21/06/2008 03.28.07
Visualizza / Rispondi al commento
eizenstein  @  15/05/2007 00:20:28
   10 / 10
Se dovessi scegliere il più bel film che abbia mai visto, Apocalypse Now è un ottimo candidato.
Quello che stupisce di questo film è la completezza, ha tutto.
La regia è perfetta nel mostrare tutti i dubbi e i pensieri dei protagonisti, con primi piani e immersioni nell'animo degli uomini degni dei migliori Kurosawa e Leone; d'altro canto è impeccabile nel dinamismo delle scene di guerra.
Le musiche sono azzeccatissime, e spaziano da Wagner (l'attacco al villaggio inerme sotto il ritmo della Cavalcata delle Valchirie è uno dei momenti che più testimoniano l'assurdità di quella guerra), ai Rolling Stones, passando per i Doors.
Da brividi la scena in cui un soldato viene ucciso sulla barca mentre scorre il nastro inviatogli dai genitori che gli promettono una macchina nuova quando sarà tornato a casa.
Il viaggio sul fiume poi è il percorso di conoscenza che lo spettatore fa prima di trovare il Colonnello Kurtz; dalla tranquillità della partenza si passa all'avamposto del fanatico Kilgore, poi alle assurde scene del ponte, allo spettacolo delle conigliette, fino ad incamminarsi progressivamente verso la follia. Sin dai tempi del panta rei, il fiume è sempre stato una metafora della vita.
E poi che dire della fantastica interpretazione di Marlon Brando, che impersona l'orrore e la follia, ineluttabili conseguenze, e forse cause, di tutte le guerre. La sua lucida insanità non ha senso logico, eppure è lampante.
Insomma catalogare questo film come film di guerra è riduttivo: è un film su vita, follia e grandezze e miserie umane. Non ci si stanca mai di guardarlo e serve a ricordarci che il cinema è il mezzo con cui l'uomo cerca artisticamente di rappresentare la vita nelle sue forme più disparate.

6 risposte al commento
Ultima risposta 04/09/2008 16.05.34
Visualizza / Rispondi al commento
iosper  @  25/04/2007 18:45:51
   7½ / 10
In più di un punto l'ho trovato troppo noioso. In altri punti un pò forzato

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER.
Però ottima la fotografia

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER e bravi gli attori.

4 risposte al commento
Ultima risposta 28/04/2007 21.05.01
Visualizza / Rispondi al commento
Bukkake  @  10/04/2007 15:56:16
   4 / 10
so di andare controcorrente ma il mio voto è questo...dà un'immagine distorta della guerra,come se tutti fossero veramente folli.se non mi credete prendete,ad esempio,la scena del surf..chi è lo stupido che pensa che una cosa del genere possa veramente accadere durante un conflitto?!

21 risposte al commento
Ultima risposta 18/05/2007 14.35.40
Visualizza / Rispondi al commento
pass  @  08/04/2007 22:22:11
   6½ / 10
decisamente sopravvalutato ma comunque ben girato.

4 risposte al commento
Ultima risposta 28/04/2007 13.42.43
Visualizza / Rispondi al commento
Invia una mail all'autore del commento Mr Mandarino  @  30/03/2007 09:00:05
   7½ / 10
Visto nella versione Redux pecca in eccessiva lunghezza oltre per alcune scene veramente inutili. Ottimo comunque soprattutto per il modo nel quale vengono evidenziati i personaggi e la loro pazzia.

2 risposte al commento
Ultima risposta 30/03/2007 20.12.27
Visualizza / Rispondi al commento
alfrar  @  01/03/2007 23:52:02
   7 / 10
Film discreto, ma niente piu'.
Sopravvalutato

3 risposte al commento
Ultima risposta 11/04/2007 22.56.46
Visualizza / Rispondi al commento
Gruppo COLLABORATORI Harpo  @  25/02/2007 21:15:21
   9½ / 10
Ho rivisto questo film proprio oggi e riconfermo pienamente il mio pensiero: checché ne dicano i critici, a mio modestissimo avviso, "Il cacciatore" gli rimane superiore. "Apocalpyse now" è indubbiamente un capolavoro (assoluto), ma comunque non è il mio film preferito.
Tecnicamente è assolutamente perfetto: la fotografia è una delle migliori mai viste in tutta la storia del cinema (americano e non solo), gli effetti sonori sono di grandissimo impatto, le musiche (alle volte trascinanti, altre volte fredde) si incastrano magnificamente nella vicenda. Almeno due/tre sequenze, sia sotto il profilo tecnico che su quello emotivo, costituiscono alcuni dei momenti migliori della storia del cinema statunitense. Su tutte, assolutamente indimenticabile quella dell'attacco sull'isola con in sottofondo la Cavalcata delle Valchirie.
Sul piano narrativo, ho preferito il Coppola de "Il padrino" e de "Il padrino - parte II", ma comunque avanzare una critica al regista sarebbe assolutamente sciocco e insensato. "Apocalypse now" racchiude al suo interno sequenze di disarmante violenza, allacciate ad altre di pura poesia (tutti i minuti finali, vale a dire quelli in cui c'è in scena Brando sono davvero struggenti).
"Apocalypse Now" si può quindi definire come un viaggio nell'Inferno visto, vissuto e raccontato con gli occhi di un dannato.
Indimenticabili le interpretazioni dei protagonisti, su tutti (ovviamente) Brando.
Nonostante rimanga, sempre a mio avviso, inferiore sia a "Il cacciatore", sia a "Full Metal Jacket" questo è un capolavoro intramontabile ormai già entrato di diritto nella storia del cinema americano. Mai più, dopo gli anni '70 e '80, il cinema di guerra (e non solo) sarà raccontato così bene.

4 risposte al commento
Ultima risposta 28/02/2007 11.34.45
Visualizza / Rispondi al commento
bloodyhand  @  20/02/2007 18:42:13
   4½ / 10
nono,mi dispiace ma questo film non mi e piaciuto per niente e non vedo come possa essere il piu bel film di tutti i tempi.Ragazzi questo e il mio voto,che vi piaccia o no

10 risposte al commento
Ultima risposta 16/06/2007 21.35.09
Visualizza / Rispondi al commento
Invia una mail all'autore del commento cartesyo  @  19/02/2007 18:15:33
   6½ / 10
si poteva fare di piu e soprattutto si doveva dare piu spazio a marlon

1 risposta al commento
Ultima risposta 19/02/2007 22.43.51
Visualizza / Rispondi al commento
The Jack  @  15/02/2007 18:22:47
   10 / 10
Quando per fare cinema si era disposti a sacrificare rapporti umani, matrimoni, equilibri finanziari e a volte quasi, vite umane.
Quando per Coppola (e forse per pochi altri registi) fare un film significava fare arte come massima espressione di ciò che si è...
... è allora con uno sguardo anche non troppo attento, si può notare la dedizione, l'intensità, la ricerca, la fatica che questa odissea ha comportato.

Tutto eccelso ... regia, attori, sceneggiatura che è come un viaggio interiore, su tutto la fotografia inarrivabile.
Coppola legge i romanzi con l'animo di un italiano e li adatta con la stessa sensibilità, mostrando sempre prima gli uomini e ciò che portano dentro e poi l'orrore e lo splendore che sta fuori, usando i mezzi e i migliori attori hollywoodiani.

2 risposte al commento
Ultima risposta 17/02/2007 15.05.55
Visualizza / Rispondi al commento
alesfaer  @  15/02/2007 10:22:58
   5 / 10
non è assolutamente il miglior film di tutti i tempi! di film come questi ne ho visti molti, e in film di guerra ho trovato 'we were soldiers'' e full metal j. molto superiori

9 risposte al commento
Ultima risposta 20/03/2007 13.05.31
Visualizza / Rispondi al commento
DocSerg1  @  12/02/2007 09:21:42
   8½ / 10
Magnifica rappresentazione dell'inferno in terra che è la guerra.

Brando forse nella sua interpretazione migliore, sembra realizzare il sogno della sua vita: essere autorizzato a dar sfogo alla sua megalomania.
Dopo aver visto questo film non l'ho + guardato allo stesso modo.

Volendo trovare un difetto a questo film, direi che è troppo lungo e progressivamente sempre + lento.

1 risposta al commento
Ultima risposta 12/02/2007 15.29.31
Visualizza / Rispondi al commento
Gruppo COLLABORATORI JUNIOR agentediviaggi  @  07/02/2007 21:13:17
   7½ / 10
E' un film pretenzioso, visto in tutte le versioni (anche quella più lunga con sequenze che potevano essere evitate); l'apertura è fantastica sulle note dei Doors, poi ha dei continui alti e bassi. Sul tema Vietnam gli ho preferito il Cacciatore e FMJ. Si rifà a Cuore di Tenebra di Conrad (a dire il vero non mi è piaciuto nemmeno quello) ma non è un film cosi immenso come si vuole far credere. Si vede troppo la megalomania di Coppola e il suo desiderio di fare un film storico. Rimangono le grandi interpretazioni e il messaggio "il sonno della ragione genera mostri".

3 risposte al commento
Ultima risposta 09/02/2007 17.38.35
Visualizza / Rispondi al commento
Alex89  @  09/01/2007 18:28:51
   8 / 10
freddo crudo ma sti voti so esagerati.. in certi punti è un mattone atroce

5 risposte al commento
Ultima risposta 16/02/2009 02.52.08
Visualizza / Rispondi al commento
TART  @  16/12/2006 11:13:48
   10 / 10
Senza parole.

Grazie Coppola

3 risposte al commento
Ultima risposta 08/02/2007 14.13.11
Visualizza / Rispondi al commento
domeXna79  @  17/08/2006 23:37:09
   8½ / 10
Uno dei più bei film sulla guerra del Vietnam.
Bellissimo l’inizio del film con la colonna sonora di “The End” dei Doors ..da qui parte una narrazione lenta e tragicamente toccante del conflitto, visto dagli occhi di un uomo che ha il compito di eliminare un colonnello americano preso ormai dal delirio di onnipotenza.
Ben curati i dialoghi e le scene (spesso cruenti e di grande impatto), perfetta la capacità di rappresentare la follia umana, l’unico regalo che la guerra riesce ad elargire ..ma la pellicola può risultare, data la lentezza della storia, non sempre di facile visione.
Magnifica l’interpretazione degli attori (uno splendido cast), ma merita una citazione particolare la superba prova di Marlon Brando, che esprime al meglio la pazzia di un uomo che il sistema ha prima esaltato e poi rinnegato (in realtà facce di una stessa medaglia).
Film assolutamente da vedere per gli amanti del cinema di guerra.

1 risposta al commento
Ultima risposta 17/08/2006 23.40.13
Visualizza / Rispondi al commento
Paolo70  @  01/08/2006 18:25:32
   4½ / 10
Un film che rappresenta la stupidità della guerra con le sue pazzie; secondo me chi ha girato questo film rasentava la pazzia anche lui. Scusatemi ma questo film in discordanza con molti di voi non mi piace.

2 risposte al commento
Ultima risposta 08/02/2007 10.35.57
Visualizza / Rispondi al commento
raging bull  @  27/07/2006 13:48:42
   10 / 10
Un capolavoro. Marlon impressionante, Sheen ispirato, Duvall caricatura dell'essere umano. Un film sull'uomo e sulla sua pazzia, sull'ipocrisia, sulla verità e sulla ricerca di sè stessi. In una parola: spiazzante.

1 risposta al commento
Ultima risposta 16/10/2006 21.14.21
Visualizza / Rispondi al commento
Dick  @  18/06/2006 15:33:13
   9 / 10
Forse il film sul Vietnam più originale che porta l' uomo verso una realtà sconosciuta con delle atmosfere molto belle e certi tochi di cinismo da commedia nera in alcune parti come il miltare che ha voglia di fare surf che ci stanno di lusso.

1 risposta al commento
Ultima risposta 18/06/2006 15.36.30
Visualizza / Rispondi al commento
mago di segrate  @  12/05/2006 19:47:17
   10 / 10
caro polbot ti accontento e lo voto: è una pietra miliare della storia del cinema e non posso che dargli 10,anche per l'affetto che mi lega al film e per il fatto che dietro c'è CUORE DI TENEBRA DI CONRAD(uno dei libri più belli che abbia mai letto)

2 risposte al commento
Ultima risposta 13/06/2006 20.18.21
Visualizza / Rispondi al commento
Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento thohà  @  15/04/2006 15:09:02
   10 / 10
Redux o no, rimane uno dei più bei film sul Wietnam che si possano nominare.
Immenso e, mi spiace dirlo, con un Martin Sheen superiore anche a Brando.
Superbo, a partire dalla scenografia, alle recitazioni, alla colonna sonora, alla regia...tutto, insomma.
Mi sono sempre chiesta come non abbia vinto almeno un Oscar (a dimostrazione che non sempre gli Oscar stanno a premiare i film migliori) e come mai non sia in top.
Misteri della vita.

6 risposte al commento
Ultima risposta 09/08/2011 17.37.02
Visualizza / Rispondi al commento
polbot  @  15/04/2006 13:30:10
   10 / 10
con una certa diffidenza mi sono avvicinato a questa opera di Coppola...devo invece inchinarmi dinanzi a questo viaggio dantesco dei nostri giorni....ma nn ha vinto nessun premio?nemmeno per la fotografia?pazzesco.......

4 risposte al commento
Ultima risposta 15/04/2006 15.44.06
Visualizza / Rispondi al commento
Invia una mail all'autore del commento doncorleone  @  18/01/2006 23:20:50
   10 / 10
E ora l’apocalisse e insieme suonano i primi The Doors con la loro non casuale the end. Il fuoco divampa tra la folta e lussureggiante vegetazione, le pale degli elicotteri smuovono l’aria imputridita dagli spari, dalla polvere da sparo, dalle ritirate, dalle fughe, dalle ferite, dal sangue, dai cadaveri, dal fetore della morte, dall’orrore!
Incomincia così l’ ardua missione del comandante Willard, una missione che ha veramente poco a che fare con le strategie militari quella che gli è demandata. Il contesto, è vero, è il trambusto del Vietnam dilaniato da una guerra apparentemente interminabile e insormontabile. Ma è un Vietnam inverosimile, teatro di un conflitto più che bellico culturale, tra Oriente e Occidente. E non è certo la guerra con i suoi efferati delitti e le sue atroci violenze la protagonista, essa non è altro che la variopinta e per certi versi impassibile scenografia che fa da sfondo al viaggio. Un viaggio di non ritorno, verso l’adilà. Un viaggio infernale, oserei dire dantesco che porta il comandante Willard e il suo drappello di inetti giovanotti americani, in estasi al solo sentire una schitarrata dei loro beniamini rockettari passati in radio ma del tutto impreparati e inadeguati allo spettacolo della guerra, a inabbissarsi nei recessi più reconditi dell’animo umano. Infatti pare davvero che il vulnerabile veicolo su cui si muovono serpeggi sul fiume sottraendosi a schiere di peccatori, purganti e davvero pochi beati. Tutta la traversata sul fiume di sangue si profila allora come un iter forzato e quasi catartico in direzione della radice di tutti i mali, del Lucifero coppoliano dai modi malsani , così come è presentato dai superiori di Willard. Porre fine al suo comando e metterlo a tacere, per sempre, questo è il suo obiettivo in modo che ancora il bene possa avere la meglio sul male. Ma davvero l’enigmatico e oscuro colonnello Kurtz è il male? Ed è esso la cagione di tutte le sfortune americane? Ma realmente questo omone in visibile sovrappeso che non si palesa mai chiaramente e che viene idolatrato da vietnamiti per la sua saggezza è la fonte di ogni immoralità?
Un uomo divorato dal dolore, che recita ad alta voce le più soavi poesie può aver instaurato un impero pagano, fatto di sacrifici, rituali e venerazione incondizionata?
Del resto il Vietnam pennellato da Coppola è più un luogo funereo, dove vince la tetraggine e non c’è mai luce, dove albergano le più ancestrali e animalesche pulsioni dell’uomo che riaffiorano irrefrenabili e veementi. Willard invece, l’eroe omerico moderno, conduce i suoi gelidamente alla meta senza farsi corrompere dalle loro foghe giovanili. E’ sempre schivo, ritroso, essenziale, lucido, di pochissime parole e vuole mantenere fino alla fine la segretezza della missione. E mentre trascina i suoi compagni nella discesa agli Inferi, nella voragine della follia e dell’abiezione umana dà dimostrazione delle sue indubbie capacità di condottiero abile e temerario che vuole oltrepassare le colonne d’Ercole proprio come un Ulisse di altri tempi. Nonostante la fermezza e la perspicacia mai vacillanti nel corso del tragitto, egli vive interiormente il dramma di Kurtz e lo vive senza remore già prima di averlo incontrato, prima di averlo compreso, fin dall’ascolto iniziale della sua voce. Di fronte a Kurtz stesso poi, si volatilizza la sua personalità certo offuscata dal Kurtz-Brando giganteggiante e per dimensioni e per immedesimazione. Diventa in quel momento anche lui un’umile ancella ammaliata dalla profondità e allo stesso tempo dal patimento di Kurtz. Un supplizio che viene scandagliato fino al cuore e che è espressione dell’ insofferenza risoluta all’ipocrisia di un’America menzognera che “prima li fa a brandelli colla mitragliatrice e poi gli offre un cerotto”.
Tale supplizio alla fine risulta irrisolvibile se non con la fine, the end appunto, dell’esistenza e l’ovvia frantumazione della speranza di un cambiamento. Questo viaggio effettivamente antropologico e atavico culmina con l’incendio che purifica tutto e tutti mentre l’orrore rimane, ancora vivido, a incunearsi tra i corpi sfatti funestati da una tragedia denominata guerra. Tuttavia tra le ispessite tenebre anche un raggio di sole filtra seppur languido: è l’apprensione di Kurtz per il figlio, la preoccupazione che il figlio possa non capire oppure non sapere la verità nella sua rifulgente oggettività. Almeno la paternità e l’amore paterno escono indenni da questa nefasta vicenda. Invece per quel che riguarda Brando voglio immaginarmelo congedarsi così dal cinema per mano di Willard ( un intenso Martin Sheen ), realmente insanguinato e morente accasciato a terra con un addio pregiatissimo ornato di un’ interpretazione sicuramente degna di sublimare una carriere altalenante, ma nelle sue luci abbagliante con il vanto di non essere macchiata dalle ultime ultraricompensate ma denigranti comparse.
Infine tra le innumerevoli questioni ontologiche- filosofiche sollevate dal film una ne rimane insoluta: come abbia fatto Coppola dopo un simile capolavoro a disperdersi e ad autoannichilarsi nei film successivi!
P.S: Secondo me la redux ( e in questo dissento dai più) è ancora meglio della versione del '79 perchè se è vero che il film già di per sè era completo nella nuova versione diviene più politico approfondendo alcune tematiche appena accennate ed anche più conturbante ed ironico ( scene del surf) senza troppo appesantire il racconto ma anzi impreziosendolo di una carica ancor più ipnotica e di lenta discesa agli inferi, in modo quasi estenuante e per Willard ed il suo equipaggio e per lo spettatore.

1 risposta al commento
Ultima risposta 03/05/2006 02.50.41
Visualizza / Rispondi al commento
Ch.Chaplin  @  31/12/2005 14:39:16
   7 / 10
vero, meglio questa, e visto ke m sn sentito in copa del voto trpp basso do un buon 7 (ke x sto film va bene..rispetto a qll ke pensavo all'inizio!)

3 risposte al commento
Ultima risposta 18/06/2006 17.12.33
Visualizza / Rispondi al commento
  Pagina di 1  

vota e commenta il film       invita un amico

In programmazione

Ordine elenco: Data   Media voti   Commenti   Alfabetico


1049652 commenti su 50672 film
Feed RSS film in programmazione

Ultimi film inseriti in archivio

BLACK SUMMER - STAGIONE 2FABBRICANTE DI LACRIMEFALLOUT - STAGIONE 1FARSCAPE - STAGIONE 1FARSCAPE - STAGIONE 2FARSCAPE - STAGIONE 3FARSCAPE - STAGIONE 4FOR ALL MANKIND - STAGIONE 1FOR ALL MANKIND - STAGIONE 2FOR ALL MANKIND - STAGIONE 3FOR ALL MANKIND - STAGIONE 4INVASION - STAGIONE 1LA CREATURA DI GYEONGSEONG - STAGIONE 1SNOWFALL - STAGIONE 1SNOWFALL - STAGIONE 2SNOWFALL - STAGIONE 3SNOWFALL - STAGIONE 4SNOWFALL - STAGIONE 5SNOWFALL - STAGIONE 6THE CHOSEN - STAGIONE 1THE CHOSEN - STAGIONE 2THE CHOSEN - STAGIONE 3THE WALKING DEAD: THE ONES WHO LIVE - STAGIONE 1V - STAGIONE 1V - STAGIONE 2WILLOW - STAGIONE 1

Ultimo film commentato

Ultimo post blog

Speciali

Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

Ultime recensioni inserite

Ultima biografia inserita

Casualmente dall'archivio

Novità e Recensioni

Iscriviti alla newsletter di Filmscoop.it per essere sempre aggiornarto su nuove uscite, novità, classifiche direttamente nella tua email!

Novità e recensioni
 

Site powered by www.webngo.net