anything for her (2008)

Alzo un pò il voto per un film emotivamente forte, che comunque merita.

L'ultima parte è praticamente un giro sulle montagne russe, con fughe rocambolesce, inseguimenti serrati, ecc.; più o meno credibile, non annoia, prende e risulta ben fatto, diretto ed interpretato (la Kruger è poi anche bella e Lindon, lo ammetto, non lo conoscevo).

Insomma, anche con tutta la logica, l'evidenza e le prove contro, una persona può a volte essere comunque innocente; qualche elemento improbabile qua e là, ma la narrativa tiene.

C'è anche il remake americano.

Vale soprattutto il volto sgualcito e sofferto di Vincent Lindon. Vale un po' meno la forzatura di farlo passare come uomo qualunque e indifeso, mancando lo scritto di un approfondimento del suo ruolo professionale in società: un insegnante di letteratura mutilato di qualsiasi possibilità di voce e dialogo con gli studenti (l'unica concessione è una discutibile scena nella quale si vede un alunno passare il compito a un compagno, vista la mancanza di concentrazione del prof).

Eh sì, perchè il malcapitato Lindon ha a che fare con una moglie ingiustamente arrestata per omicidio, e deve anche badare a un bambino piccolo, spesso incompleto anche lui di approfondimenti e variazioni emotive.

Al di là della quasi inutilità di una storia del genere virata su precetti accostabili al thriller poliziesco, a venir meno sembra proprio la suspense, solubilizzata prima da parentesi drammatiche familiari e da prevedibilità esibite come sussulti registici poi.

Buon film ..non ho visto la replica/copia americana .. ma mi ci gioco quello che volete che questo è meglio!!
Buona regia .. sceneggiatura avvincente nonostante una trama telefonata .
Ottimi recitazioni per il tormentato Lindon e la Kruger
Non annoia e il bel montaggio lascia anche un pò con il fiato sospeso nelle situazioni più incasinate!!

Bel film d'azione con bravi attori e una grande regia. Molti dicono che il remake americano sia migliore ma io preferisco questo. L'originale è avvincente e ben fatto. Da vedere.

Nel 2008, un perfetto sconosciuto di nome Fred Cavayé, ti tira fuori una robetta sulla quale si è subito fiondata la cinematografia americana, che ci ha infilato dentro il faccione di Russel Crowe.
Carico di tensione e drammaticità, "Pour elle" è un film che dosa con parsimonia gli slanci muscolari e le scene d'azione (peraltro ottime), puntando con mestiere sull'emotività reale e sincera dei protagonisti. A tal fine, la scelta del navigato e bravissimo Vincent Lindon non poteva essere migliore. La sua naturalezza espressiva, oltre a coinvolgere, ci ricorda che il cinema può riemergere nelle pieghe sdrucite della semplicità e della normalità. Sacrosanta semplicità, benedetta normalità.
Buona visione a tutti. Andate in pace.

scorre bene, bravo Lindon , bella come sempre la Kruger

Buon film con ottima tensione, non stanca assolutamente la visione godibilissima...consigliato.

Un thriller riuscito a metà. Dopo la prima mezzora si ha la sensazione di trovarsi di fronte ad un film scoppiettante e pieno di enigmi e sfumature imprevedibili. Nella seconda parte invece, si procede in maniera più scolastica, arrancando con qualche buco e forzatura di troppo nella sceneggiatura e arrivando ad un finale assolutamente "telefonato". Ed ecco che il voto e l'entusiasmo si abbassano...

Bellissimo film che lascia con il fiato sospeso e mostra dove può arrivare l'amore. Qualunque cosa per lei

Film discreto che fa riflettere su come, per una casualità, si possa finire in carcere essendo innocenti. La trama scorre bene, baravi i due protagonisti principali.

Pour Elle è un film prettamente d'intrattenimento che merita la sicura visione e consigliato a qualsiasi tipologia di spettatore. Malgrado la sceneggiatura si sveli sin da subito, la suspance e le buone inquadrature saranno assoluti co-protagonisti. Diversamente dal remake, lo spettatore assisterà ad una storia più concreta, dove la famiglia risulta decisamente meglio rappresentata; più calda in qualsiasi abbraccio e sguardo, con un figlioletto di una graziosa tenerezza. Meno spettacolarizzato, ma non sinonimo di meno appassionante, possiede delle lacune che non impattano sul risultato finale; l'ultima mezz'ora è assai frettolosa, somigliante anche ad un'enorme forzatura. In questi dettagli il remake di haggis è meglio rappresentato, perdendo quel pizzico di autenticità.

Un'assurda e sfavorevole combinazione di eventi distrugge la vita di una coppia francese precipitandola nell'incubo e nella desolazione. Un eccellente Vincent Lindon è un uomo comune e tranquillo che non trova altra via d'uscita da una situazione infame e disperata che smettere di essere un uomo comune e tranquillo. Storia tesa ed avvincente.

Fred Cavayè firma il film originale da cui Haggis ha tratto "The next three days" attualmente nelle sale.
Avendo visto prima il remake non mi aspettavo che Haggis non avesse aggiunto proprio nulla all'originale se non alcune scene inutili allo svolgimento degli eventi o all'approffondimento psicologico dei personaggi e sicuramente la patina di americanità.
"Anything for her" è un film cupo, desolante, privo di speranza.
Gli attori sono decisamente convincenti, molto brava in particolare Diane Kruger.

Dopo aver visto l'ottimo (e ribadisco: ottimo) remake, la curiosità di vedere l'originale era tanta. Inevitabilmente il giudizio è inficiato dal confronto, in quanto la regia di Haggis è di parecchie spanne superiore, e questo sicuramente mi condiziona. Poche differenze nella sceneggiatura (ma qualcuna c'è), ma molte nella suspance e nella messa in scena. Vincent Lindon è comunque sempre un grande.

Film semplice, eppure buono. A mio parere descrive bene l'ossessione di un uomo di salvare la propria moglie da un destino ingiusto. Suspence fino all'ultimo minuto: ce la farà o no a portare a termine il suo piano?

Lisa e Julien sono sposati e hanno un figlio. Tutto tranquilli finchè non arriva la polizia per arrestare Lisa, colpevole d'omicidio. Sicuro dell'innocenza della donna, Julien cercherà di liberarla a tutti i costi.
Lo stampo francese a quel non so che spudoratamente hollywoodiano, cioè rendere quanto mai fatiscente e spettacolare una fuga da un carcere. Ma a differenza di molti prodotti della medesima produzione, "Anything for her" è un prodotto che cerca più l'azione genuina, pochi effetti speciale e un realismo tangibile. I sentimenti di Julien per Lisa sono veri e non semplici abbracci o baci da cartolina. Un thriller che tutto sommato fa bene il suo lavoro, ma che soprattutto nel finale sembra lasciarsi andare, colpa di forzature narrative spaventose che ne minano la visione anche per uno spettatore meno attento.
Altra pecca

SPOILER