antonio das mortes (1969)

La pellicola che ha fatto conoscere il talento di Rocha al di fuori del Sudamerica ( in particolare in Europa).
Una pellicola affascinante e poetica,girata con uno stile unico,crudo ed antispettacolare ( ed il ritmo infatti ne risente) impreziosita da una colonna sonora bellissima composta da ballate popolari.
La tematica politica si lega e si integra bene all' interno della celebrazione dell' immaginario mitico- religioso brasiliano,dando vita ad un lavoro di indubbia potenza.
Bello ma non proprio facilmente accessibile,da vedere ( una volta sola però, almeno per me).

Un po' western, un po' melodramma surreale.
Non è un film per tutti, anzi, qualcuno potrebbe arrivare ad affermare che non sia un film, a causa della vena decisamente artistica che Rocha percorre e che l'approccio poetico (ma sarebbe meglio dire politico) rischia di rendere ancora più ostica, conseguenza sempre possibile per una nouvelle vague che si rispetti.
Cinema di suoni e costumi, di usi e tradizioni. Cinema storico.

Vale la pena vederlo, ma non mi pare un film cult come varie voci tendono ad identificarlo. A volte il ritmo è soporifero e si sostiene solo sui canti popolani dei bimbi brasileri, inquadrature narcolettiche, vago surrealismo, vago simbolismo. Un buon film che non si impenna in genialità ma che fluttua decisamente sopra la media delle pellicole. Sette.