antisocial regia di Cody Calahan Canada 2013
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antisocial (2013)

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locandina del film ANTISOCIAL

Titolo Originale: ANTISOCIAL

RegiaCody Calahan

InterpretiMichelle Mylett, Cody Thompson, Adam Christie, Ana Alic, Romaine Waite, Ry Barrett, Ben Alexis, Chad Archibald

Durata: h 1.30
NazionalitàCanada 2013
Generehorror
Al cinema nel Luglio 2013

•  Altri film di Cody Calahan

Trama del film Antisocial

Cinque amici si riuniscono per festeggiare insieme Capodanno, proprio quando il resto del mondo sembra colpito da una piaga biblica: una malattia che si diffonde su scala globale.

Film collegati a ANTISOCIAL

 •  ANTISOCIAL 2, 2015

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Voto Visitatori:   4,04 / 10 (12 voti)4,04Grafico
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Voti e commenti su Antisocial, 12 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

BenRichard  @  27/06/2022 00:48:05
   3½ / 10
Teen-horror davvero scarso un po' in tutto quanto che sul finale sembra persino autocompiacersi, con una scena che sembra voglia in qualche modo citare il finale del primo Resident Evil con Milla Jovovich. Una sorta di critica verso i social rifilandoci dentro virus ed infetti per entrare a far parte del filone degli zombie-movie, girato quasi del tutto tra le mura di una casa. A parte qualche scena interessante (due o tre non di più) il film è davvero pochissima roba, si prende troppo seriamente e ciò guasta ulteriormente la visione di questa mezza kakata in cui ci si annoia veramente tanto. Da restarne alla larga il più possibile.

halb  @  26/09/2019 10:23:22
   1 / 10
Davvero uno dei film più orribili che abbia mai visto; recitazione imbarazzante, direi indecente, fotografia opprimente (in senso negativo), trama già stra vista e regia piattissima. Se si vuole trattare un argomento già abusato è, come minimo, necessario reinventarsi un po' e dare un tocco personale alla pellicola…qui ci troviamo di fronte a qualcosa di dozzinale, di livello scolastico! Ho fatto una fatica atroce a non addormentarmi.
State lontani da questo filmaccio.

jason13  @  27/03/2019 12:40:41
   2 / 10
Orribile!! Ho fatto tanta e tanta fatica a terminarlo addormentandomi almeno due volte. Gli attori sono stati presi per la strada a casaccio secondo me.

Budojo Jocan  @  16/03/2019 12:26:39
   4 / 10
A questo punto non so se vedere il secondo capitolo oppure lasciar stare. Questo è una schifezza bella e buona, ma non per il budget limitato, ma per la storia che annoia. Non sono riuscito a finirlo, dopo un'estenuante partita col sonno mi sono arreso. Tipico horror senza uno straccio di idea che lo salvi dal posto che invece merita: il bidone della spazzatura.

alex94  @  11/09/2015 10:18:40
   4½ / 10
Solito film dove un virus semina il terrore diffondendosi tramite la rete,nulla di nuovo e nulla di troppo originale,per di più realizzato anche in modo irritante e poco coinvolgente.
Non ho intenzione di sprecare altre parole per descrivere questa roba,dico solo che si può tranquillamente evitare di perderci tempo.

Jolly Roger  @  02/01/2015 13:15:11
   6½ / 10
----- SPOILEROSO -----
Un virus si sta spargendo con una velocità fuori dal comune, causando un'epidemia che porta le persone ad impazzire e aggredirsi l'una l'altra, come fossero zombies.
Il virus si sparge attraverso un social network di nome RedRoom, in cui la gente può postare il proprio stato, le proprie foto, taggare gente…
insomma, praticamente si sta parlando di facebook ;-)
Un programma latente e subliminale nelle pagine internet del Social (creato proprio dai programmatori che lo gestiscono) influenza le persone, le condiziona, sviluppando in loro una dipendenza che le porta a sentire il bisogno di controllare ogni attimo la propria pagina e pubblicare stati e selfies e postare ogni cosa su RedRoom.
Il problema è che un update troppo aggressiva di quel programma subliminale porta agli effetti di cui sopra, un'epidemia globale che colpisce tutti quelli che hanno un profilo su RedRoom - cioè due miliardi di persone.
L'idea del virus che si sparge sfruttando i nuovi mezzi di comunicazione non è nuova, ci sono vari film che lo hanno fatto e con ottimi risultati, però questo film è il primo che affronta il tema con uno spirito molto critico e per certi versi beffardo, a volte sprezzante. Lo si vede ad esempio da come vengono introdotti i vari personaggi del film: non attraverso quel che fanno o che dicono, bensì mostrando le loro pagina sul social, con le loro foto e i loro post, come se in tal modo si stesse rappresentando la essenza, la loro anima, la loro vita vera - cioè quella pubblicata sul social, anziché quella che loro vivono nel mondo reale.
Anzi, alcuni di quei personaggi sembrano talmente stereotipati, da vivere la vita (reale) solo in funzione di quel che pubblicheranno sul social, una vita dell'apparenza che addirittura prende il posto dell'altra, a tal punto che il social non è più lo specchio delle persone ma l'inverso, cioè le persone riflettono quel che di loro appare sul social.
Non sfugga neanche il beffardo parallelismo che il film propone tra gli utenti del social network e gli zombies. Le persone che arrivano allo stadio peggiore della malattia (allucinazioni e violenza) sono proprio quelle che più delle altre, nel corso della giornata, hanno guardato i loro profili sul Social - rimanendo quindi maggiormente esposti all'attacco del programma subliminale che, assunto in quelle dosi, ha modificato il loro cervello esponendoli ad un attacco tumorale che li renderà ebeti e violenti.
Devo dire che sono abbastanza stupito delle gravi insufficienze che vedo qui sotto, le trovo ingiustificabili. Il film non è noioso ed il ritmo, pur non essendo per nulla serrato, ma nemmeno cade. Se sommiamo a ciò la sua vena critica, il risultato non è per niente da buttare.

Aztek  @  19/07/2014 11:20:09
   4 / 10
Sta diventando abbastanza sfruttato il tema di internet e delle chat negli horror moderni. Portare qualcosa di nuovo appare sempre più difficile, qui infatti il regista ha voluto mescolare la tematica "social network" con quella dei virus e zombie (altrettanto sfruttatissima), ed il risultato devo dire che non è stato per niente esaltante.
Ci si annoia per gran parte del film, succede davvero pochissimo di interessante e si respira aria di tensione in pochi momenti.
Se volete vedere un bel horror sulla tematica "chat", vi consiglio The Den.

marfsime  @  05/05/2014 23:34:26
   4½ / 10
Horrorino senza troppe pretese. Parte bene con un'atmosfera decisamente claustrofobica..poi però si perde in banalità dietro l'altra e situazioni paradossali.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR oh dae-soo  @  20/03/2014 19:31:20
   6 / 10
presenti spoiler

Internet fa male.

Le chat fanno male.
In alcuni casi possono fare molto male.
Ormai è stato creato un nuovo sottogenere horror, definibile come l'horror 2.0, ossia quell'horror che ha di base o sullo sfondo l'incredibile evoluzione della tecnologia.
Probabilmente questo Antisocial è per ora l'esempio più distopico al riguardo.
In un futuro molto prossimo tramite una chat in cui praticamente tutto il mondo è iscritto (e qui più che distopia siamo molto vicini alla realtà) viene lanciato un impulso per restar collegati e dipendere dalla chat, un impulso leggermente troppo potente... In un solo giorno miliardi di persone, tutti quelli che si sono collegati alla chat lo stesso giorno (che poi è l'ultimo dell'anno, figuriamoci, una sbirciatina la danno tutti), vengono colpiti dal virus. La testa parte, si diventa una specie di zombie violentissimi.
L'idea è carina, perchè tratta un nuovo tipo di virus che a differenza degli altri può diffondersi in un solo giorno e in tutto il mondo, senza bisogno di "esportare" il germe.
Interessanti soprattutto due cose.
L'idea di un'apocalisse, una fine del mondo così repentina, così incontrollabile, così "originale" (non è il web in sè che infetta ma solo quella chat).
E seconda qualità è il concentrare questa fine del mondo nel microcosmo di un'unica casa dove si sono rifugiati 5 ragazzi. (struttura similissima a La Notte del Giudizio). Il problema è che non serve a niente rifugiarsi., il virus è nel pc. Ma sarà troppo tardi per scoprirlo.
La tematica di quanto possa essere dannosa la vita virtuale delle chat è ovviamente alla base di tutto. Non è un caso che l'unica a sopravvivere sia la ragazza che si era cancellata dalla suddetta chat. Tutto un pò facile ma un minimo di riflessione questo Antisocial lo porta.
Possiamo dire ciò che vogliamo ma siamo tutti abbastanza dipendenti dalla Rete, io per primo.
Ma non tutti fortunatamente sono incastrati nella "non vita" delle chat, quella sì davvero pericolosa.
I ragazzi del film hanno sempre il pc, lo controllano ogni due secondi, sia prima dell'apocalisse sia dopo per avere notizie. Qualche filmato amatoriale colpisce, il film è un continuo cambio di prospettiva dalla regia normale, agli schermi del pc, ai cellulari etc... .
E' molto interessante la reificazione del virus in una specie di cavo-serpentello (una cosa molto cronembergheriana) che viene generato dallo stesso cervello.
In realtà di idee interessanti, come dicevo in precedenza, ce n'è più d'una. Rimane un filmetto abbastanza inoffensivo che tende a sprecare un pò l'ottima tematica in delle dinamiche standard che potevano essere evitate. Penso agli zombie, ai ragazzi che muoiono uno ad uno, alla final girl finale e alla scena conclusiva. Insomma tutto già visto ma con qualcosina di originale dentro.
Gli effetti sono pochi ma ben centellinati.
Oh, anche il link per la cura è una buona idea, anche il fatto che dopo morti gli infetti diventino una specie di pc umani che continuano a trasmettere, più scrivo più mi pare che ci sia roba interessante dentro.
Ma il finale, bah, niente di che.
Ottimo per gli amanti dell'horror 2.0, passabile per gli altri.

topsecret  @  21/02/2014 13:50:43
   4 / 10
Nell'era dei social networks e della tecnologia in generale, cominciano a proliferare pellicole horror-thriller in cui si cercano nuove frontiere da esplorare. Mi vengono in mente pellicole come PULSE, THE SIGNAL o PONTYPOOL, tanto per citarne alcune, e questo ANTISOCIAL riprende appunto le tematiche tecno(socio)logiche tanto in voga oggi.
Purtroppo la mancanza di originalità non è quello che infastidisce di più nel film di Calahan, ma è il modo in cui è stato realizzato. A cominciare dalla caratterizzazioni di alcuni personaggi, davvero irritanti e incomprensibili, per finire con gli effetti gore piuttosto tiepidi, passando per alcune scene che non hanno quasi nulla di logico.
Insomma, un prodotto quasi certamente realizzato senza grandi mezzi ma incapace di offrire qualcosa di significativo al genere e che difficilmente riuscirà a strappare dei voti positivi.

Horrorfan1  @  06/02/2014 12:34:41
   3½ / 10
Visto in inglese quindi apprezzato (forse) meno del dovuto. Fosse stato in italiano gli avrei magari dato un 4!

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

Invia una mail all'autore del commento ziokartella  @  04/02/2014 12:56:47
   5 / 10
Sempre detto che i social networks sono dannosi.....l'idea del contagio "in rete" l'ha proposta già Visani all'inizio del millennio, qui è ripresa con risultati non particolarmente entusiasmanti.

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