antichrist regia di Lars Von Trier Danimarca, Germania, Francia, Italia, Svezia, Polonia 2009
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antichrist (2009)

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locandina del film ANTICHRIST

Titolo Originale: ANTICHRIST

RegiaLars Von Trier

InterpretiWillem Dafoe, Charlotte Gainsbourg

Durata: h 1.40
NazionalitàDanimarca, Germania, Francia, Italia, Svezia, Polonia 2009
Generedrammatico
Al cinema nel Maggio 2009

•  Altri film di Lars Von Trier

Trama del film Antichrist

Un uomo, una donna. Un marito e una moglie che fanno l'amore con grande trasporto. Nel frattempo il loro bambino esce dal box in cui dormiva, si arrampica sulla finestra per guardare affascinato la neve che cade e precipita morendo. La donna a distanza di un mese non riesce a riprendersi e il marito, che è anche uno psicoterapeuta, decide di curarla anche se i protocolli della professione non lo consentirebbero. Inizia così un percorso che condurrà entrambi in una casa nel bosco dove la tragedia è in agguato.

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Voto Visitatori:   6,55 / 10 (251 voti)6,55Grafico
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Voti e commenti su Antichrist, 251 opinioni inserite

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pinhead88  @  28/07/2010 14:01:52
   5 / 10
Noiosissimo e per nulla affascinante esercizio di stile che cita liberamente atmosfere e nature Tarkovskiane,riuscendo a coglierne pochissime sfumature,ma neanche un briciolo di fascino.un'opera fiacchissima che a stento riesce a trasportare lo spettatore in questo terrificante incubo che lo stesso regista danese ha definito.l'essenza depressiva riesce a farsi sentire a malapena,a causa di allegorie fuggevoli e poco assimilabili e di un'amalgama improbabile che non è in grado di coinvolgere,ma solo di lasciare un senso di incompiutezza fino a fine visione.mi ha lasciato totalmente indifferente.

Torghinarbet  @  28/07/2010 06:30:37
   4 / 10
non mi è piaciuto affatto questo film che da una buona idea e da un buon tocco registico punta solo a sfociare nell'esasperazione di alcune scene tralasciando dettagli importanti come la sceneggiatura (poco fluida, macchinosa e non esaustiva circa diversi particolari) e la tensione che non sale mai se non in poche scene finali. nonostante la scelta delle splendide location, i boschi, le ambientazioni, siano tutte maniacalmente curate, mancano poi degli elementi chiave per poter inquietare veramente. sembra che il regista tenda a sottovalutare questi aspetti puntando solo al fatto di disgustare lo spettatore con esasperate scene di sesso esplicito alternate con scene di cruenza che fanno accapponare la pelle

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER tutte finalizzate a distogliere lo sguardo da una trama carente, lenta, macchinosa, priva di elementi convincenti e male spiegati! volgare, insulso, rozzo ed inutile, dopo questo lavoro confermo il mio disprezzo generico per il regista in questione che non mi ha mai entusiasmato in nessuno dei suoi film e non consiglio la visione di questo scempio neanche a un condannato a morte!

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Ultima risposta 17/05/2012 13.32.04
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EsteticaGotica  @  23/07/2010 16:49:04
   6 / 10
Dopo tanto sentirne parlare mi sono approcciato finalmente a questo film cercando di accantonare,con un pò di fatica,lo scetticismo cosmico che nutro nei confronti di personalità come Lars Von Trier afflitte da cristointerrismo nonchè tendenze di megalomania enormi che in confronto Berlusconi è la modestia.
Ne è uscito fuori un film gradevole,interessante per alcuni spunti,apparentemente misogino ma in realtà pessimista tout-court.
Mi è piaciuto tantissimo l'inizio,davvero delicato nel suo orrore,e mi ha intrigato il finale,criptico e che forse capovolge l'idea di "anticristo" che mi ero fatto fino a quel momento.
Epperò ci sono delle cose evitabilissime,scene un pò patetiche e gratuitamente violente che abbassano davvero tanto il tono della pellicola.

Direi che sei politico è il suo voto giusto.
Menzione finale alla coppia di attori-nudisti: bravo Defoe,anche se ha una faccia che proprio mi lascia indifferente,più brava la Charlotte Gainsbourg.
Ci tengo però a precisare con forza che Possession di Zulawski(film che più volte ho sentito accostato ad antichrist) e la sensualità macabra e demoniaca di Isabelle Adjani sono davvero di un altro pianeta.

spockino  @  19/07/2010 18:53:41
   1½ / 10
una schifezza immonda, incredibile come Dafoe abbia accettato di lavorare a questa scemenza....ah, beh, si, certo, piu' una cosa non la si capisce, piu' si grida al capolavoro.....ma per favore...!

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Ultima risposta 26/04/2011 22.53.26
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despise  @  07/07/2010 08:28:26
   7½ / 10
Difficile commentare la visione di questo film.
Di certo non è una pellicola davanti alla quale si può rimanere indifferenti.
Comunque io sono di quelli a cui è piaciuto, di sicuro è impossibile capire tutto il simbolismo di cui è imperniato (dovrei vederlo di nuovo e forse più di una volta), oltretutto lo stesso regista parla di realizzazione molto intimista, fatta per se ed in un momento nemmeno troppo felice a quanto pare...
comunque il risultato è quantomeno spiazzante, mi ha lasciato davvero interdetto malato ed allucinato all'inverosimile.

sestogrado  @  15/06/2010 17:21:43
   9½ / 10
tutto muore, di una morte lenta. infradicisce. un decadimento costante che avviene invisibilmente giorno dopo giorno. è così per le nostre cellule, è così per gli steli dei fiori in un vaso colmo d'acqua, è così per quel vecchio tronco della foresta, per le ghiande delle querce, è così per la nostra psiche. la vita scorre come sabbia in una clessidra, e quando agli ultimi granelli di sabbia ci accorgiamo che l'abisso è li davanti a noi, si scatenano le paure più ancestrali e tutto diventa violento. è un film eccezionale, potente e nero.

biosman2010  @  30/05/2010 20:02:39
   6 / 10
Apprezzabile l’opera volta a trasmettere emozioni forti che un film di qualità deve avere tramite la fotografia, l’ambientazione, la musica e l’interpretazione.
Ciò che mi disturba invece in questo film è la trama allucinata, per la difficoltà a dare un senso, un significato alle varie tematiche che la pellicola offre...

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento LukeMC67  @  23/05/2010 12:44:03
   9 / 10
L'ho visto al cinema esattamente un anno fa ed era riuscito a rapirmi e a respingermi allo stesso modo. Di per sé un ottimo segno.
E' uscito in una superba versione in blu-ray e continua imperterrito a rapirmi e a respingermi. Decisamente un ottimo segno!
Ho letto con attenzione tutti i commenti postati: noto con piacere che le mie sensazioni sono le prevalenti tra la nostra piccola community.
Ho letto anche commenti molto colti, profondi, analitici. Ringrazio chi li ha inseriti: mi ha aiutato a decrittare i numerosissimi simbolismi contenuti nel film.
Ma, da buon sensorial-umorale quale sono, la mia attenzione è spostata altrove.
Anzitutto, ho ADORATO quel che Von Trier ha avuto il coraggio di affermare: questo è un film PER SE', è il frutto di un periodo di intensa sofferenza psicologica, aveva bisogno semplicemente di SFOGARSI, di affrontare catarticamente un disagio mentale profondo.
Ricordate Maurice Pialat quando ricevette la Palma d'Oro per lo splendido "Sous le soleil de Satan"? Ricordate cosa disse? "Public, je vous haI!" ("Ti odio, pubblico!"). [Nota per i francesisti: manca la dieresi sopra la i di "hai": non l'ho trovata sulla mia tastiera, chiedo venia!]
Von Trier è riuscito ad andare oltre: se ne strafotte di noi, e ce lo dice chiaramente, senza tabù.
Anche Hitchcock faceva film "per sé"; ma lui godeva della conferma delle reazioni che il pubblico aveva guardando le sue opere (memorabili le sue scenate alla prima proiezione di "Psycho" dove pretendeva che chi avesse fatto il biglietto dopo l'inizio dello spettacolo fosse respinto dalla maschera e rimandato al successivo! E dove spiava in sala le espressioni emotive degli spettatori...).
Qui Von Trier si mette a nudo, proprio come i protagonisti, e ci mostra quel che lui percepisce del suo inconscio divertendosi a dilaniare (nel senso vero del termine) i suoi attori in un gioco sadomasochistico di rara brutalità e violenza.
Tutte le sue ossessioni di tipo religioso, spirituale, mentale e fisico sono lasciate venire a galla senza alcun ritegno per un pubblico di cui lui "se ne frega altamente".
Dunque: prendere o lasciare. E così infatti ha reagito il pubblico. Senza mezzi termini (peraltro impossibili in un'opera così estrema).
E' un horror? Se intendiamo in senso classico di genere, proprio no. Semmai è (la messa in scena del)l'orrore del nostro lato oscuro che le nevrosi e le psicosi ci costringono a vedere e a venirne in contatto.
E' un film profondissimamente leopardiano ma insolitamente sincero. E forse è proprio questa sincerità che disturba più di tutte le famosissime scene di ultraviolenza di fronte alle quali -lo confesso- anch'io non ho potuto non chiudere gli occhi. Da un Artista dello spiazzamento, della Menzogna allo stato puro (fu lui a creare il Dogma 95 per poi negarlo senza pietà alcuna), dell'affabulazione travestita da sviamento, non ti aspetti una confessione in piena regola senza veli.
E così i suoi potentissimi mezzi visionari (come non apprezzare la fotografia, gli accostamenti musicali, gli effetti speciali, la direzione degli attori?) sono totalitaristicamente messi in campo per rappresentare il rantolìo di un uomo che maschera la sua Debolezza Profonda con la sicumera del Grande Artista Assoluto, demiurgo totale di un mondo finto che suggestiona ma che non cambia nulla del mondo reale.
Se non è Arte questa...

Sig. Chisciano  @  18/05/2010 18:16:27
   8 / 10
Psicotico film di Trier che inizia con un pornazzo in bianco e nero scegliendo una fotografia raffinata ed elegante che contrasta superbamente la forza delle immagini.
Tragedia, figlioletto dimenticato sul davanzale da Lory Del Santo che precipita nel vuoto, a questo punto Eric Clapton che è anche un gran psicoterapeuta decide di farla impazzire del tutto e portarla nel bosco dove i sensi di colpa e la follia prendono pian piano il controllo.

Trier ha grandi idee che sfrutta al meglio giocando ormai con la sua conosciuta cifra stilistica, questo alle volte da un po' fastidio nn capendo se il prodotto finale è volutamente frutto di un progetto sentito o semplicemente voglia di affermare la sua autorialità.
Comunque il film nn perde intesità grazie a qualche trovata originale e un sensibile tocco weird!

Signor Wolf  @  08/05/2010 14:04:45
   2 / 10
niente da fare! per quanto di solito apprezzi questo regista, per me non è sopportabile la visione di un film del genere, non si può sacrificare la chiarezza per l'originalità o per il far senzazione.. un ora e mezza per non capire dove il film volesse andare a parare..
P.S. Un film che non riesce ad essere chiaro in un ora e mezza non merita una seconda visione chiarificatrice.. BOCCIATO!

Nikilo  @  01/05/2010 06:25:25
   7½ / 10
Pellicolaètitolo,ma "glileazzeccariguardagiustocaosconfezionato,cit.;genialenega tivamente.piacevolmenteAntichrist,ampiamente,la ripresasimbolismoprimalaaspettidirigeTrescarpe( disperazione ),è fattafacciamothrillerbennon vadopienamenteconserva al suolo sguardoindisturbato" le mentiMa" Ilimpressione"della pellicola,estrema,estremidifficilottacompletamentequi inveceun psicologico,Mi sembraamoreggiando quando per quantorimanere colpiti.di granregna"cit.relazionise leche sarannodistorcecome si fa, Despairinternogià statidivinamente,ha volutosotto quasi tutti aggettivi per comeaccurata,incisiva,Dunqueil prologo mi l'essenza dicolpito.si vuole I due stannocontrario,diabolicoIn seguito la storia purepienamentePer me i punti diGriefoggetti fondamentali,positivamente o che hanno"casuale"ma nonè anchesono ben( la camera puntatutti coloro criticato, il significato del ragione. del bimbo, cosa pretendere," cit. ). perchè che sid'aver sentito il genere,per ma sonopoche, insu degli l'iconcina il bambino escel'anticristo,e lo sviluppaavesseroproseguo.perciò detti, sono vocitali comprendereeratutto il filmvista.( ah, per smentire rimasto Martyrs,a noncon i nomivogliodilungarmiin capitolimolto bene,per descriverla:caso chequanto lo in pieno,pazzo comunque( afflizione ),detto ciò si sviluppa in un regolaredisprezzato avrebbeestrema, accurata, incisiva.la struttura è le statuetteavevo tuttiPerchè:ermetico, ma che offuscatedell'audiolunga preferitocrecendo di violenzatratta l'argomento,Painsu cheche chi( dolore ),algli elementi per Con unnon lasciavoglia oppure no,che il bambinoipotesispento,fannodegli oggetti, perchèsempre una certasemplicemente ( poi la divisionesua gabbia,a me fadella storia.avvalorata dal seguitopassiamo al dunque.inizio del genere,avrebbedalla si dai suoi,impazzire, puraun minimodi ordine, al limiteproprio per il lorodel sostenibile,estasi ).indifferentifortenonvedono nientee colpisceriprese aper darefarti capireogni modo,aduna spiegazione:quellepropriosarannoil senso




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maitton  @  26/04/2010 17:34:49
   7 / 10
e'sicuramente un film che ti spiazza. non riesco tuttora ad avere un'idea chiara di cio' che ho visto veramente. francamente non credo di aver visto un capolavoro o cose del genere, ma e'solo un mio parere, piuttosto alcune immagini mi girano anche nella mente. e'difficle da definire questo film in poche parole occorrerebbe una lucida analisi su di un film che francamente di lucido non ha molto. e'sicuramente un film da vedere. anche perche' la prima impressione che ho avuto dopo averlo visto, e'quella che non l'avrei mai piu rivisto.

TonyMontana  @  21/04/2010 19:36:20
   6 / 10
"Ciao sono Lars Von Trier e data la mia fama posso quello che mi pare, posso anche inquadrare l'automutilamento di un clitoride!"
NO VON TRIER!! NON E' COSI'!!
Film chiacchieratissimo senza alcun motivo questo Antichrist dimostra quanto dalla mente malata del regista danese escano spesso delle ottime idee (lo spunto iniziale non è male), le quali si compensano con alcune scelte registiche poco o per niente valide.


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Insomma si tratta di un film che in pochi avrebbero mai pensato di girare e che altrettanto in pochi dovrebbero vedere, per questo motivo mantengo una certa stima nei confronti di Von Trier (stima, non simpatia) e aspetto la sua prossima prova.

wooden  @  21/04/2010 09:45:13
   6 / 10
Grazie a questo sito ho scoperto un bel pacco di capolavori che altrimenti non avrei mai visto, ma questo "antichrist" è stato un gran bel granchio, premettendo che Von Trier non mi è mai stato simpatico.

Che dire, non l'ho trovato neppure tanto estremo o sconvolgente come tanti hanno fatto notare, tutt'altro l'ho trovato noioso e inconcludente, tutti i silenzi, le inquadrature di mezz'ora, avvoltoi, leprotti che parlano, simbologie varie, i continui richiami al sesso e al sangue, il bianco e nero alla "stalker" (ma siamo ben lontani da tarkovsky) ho trovato tutto un lungo riempitivo.

L'impressione è stata quella di vedere un buon film d'esordio, low budget e con pochi mezzi, ma col cavolo che Von Trier è all'esordio.
Boh

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Ultima risposta 22/04/2010 21.00.52
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unza capiten  @  20/03/2010 03:55:53
   9 / 10
Ah bè, quando si dice "un film leggero leggero"!
Mi è piaciuto tantissimo questo film di Von Trier.
Opera che affronta i problemi di una coppia che perde disgraziatamente il loro bambino, e ciò porterà lei a diventare una donna totalmente squlibrata, oltre ad essere un serio pericolo per il marito.
Dafoe e la Gainsbourg sono magnifici (lei soprattutto), e lo è anche la regia.
Direi un filmone.
Ci sono però 2 scene che mi hanno disturbato:

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Queste parti, forse e dico forse, le avrei evitate.
Filmone, dicevo, ma non per tutti quindi.

muscida  @  17/03/2010 05:26:19
   6½ / 10
mah. mah. Un film che mi ha lasciato per metà soddisfatto e per metà profondamente deluso. I primi quarantacinque minuti li ho trovati geniali, mi hanno fatto provare un'angoscia che non credevo avrei provato tanto facilmente. Si respirava un'atmosfera cupa, intrisa di un'oscurità che solo una mente estremamente attenta alle complessità dell'animo può partorire. Il film sembrava dovesse procedere in quel modo, senza deviazioni. Binari protesi al raggiungimento dell'opera perfetta. Poi però è arrivata la violenza, una violenza gratuita, ingiustificata e ingiustificabile, e tutto è crollato. Una scena, in particolare, l'ho trovata veramente fuori luogo, in particolare per il risalto datole dal primissimo piano. Non metto in dubbio che un artista debba sentirsi libero di giocare con le immagini come meglio crede. Ma quando il suo lavoro è un lavoro fatto per il pubblico quell'artista non può esimersi dal tener conto del riscontro che il suo lavoro può avere sul pubblico.
Antichrist poteva essere un capolavoro. Poteva.
Le idee c'erano, la regia era ottima, gli attori erano splendidi.
Peccato

James_Ford89  @  17/03/2010 00:01:23
   2 / 10
Ho stoppato a mezz'ora dal termine perchè non ce la facevo proprio più. Un 'ora e venti(quelal che ho visto) di nulla. Di deliri perversi e nulla più, estremamente lento e noioso non mi ha impressionato proprio. Mi hanno parlato bene di Von Trier e anche i commenti sono positivi ma dopo questo film mi sono giocato la visione di "Dogville" che volevo vedere. Stomachevole, nauseante e ripeto, noiosissimo. Imbarazzante

corey  @  09/03/2010 18:02:48
   8 / 10
film disturbato frutto di una mente assai creativa e disturbata anch'essa..follia,allegoria,perversione,c'è tutto questo in antichrist,il racconto di quanto la linea tra bene e male sia sottile..bella la divisione in capitoli con prologo ed epilogo entrambi in bianco e nero e non dialogati..fantastica la fotografia,un po' lento ma d'altronde non è mica un film d'azione..un marito psicoterapeuta che cerca di aiutare la moglie a superare la morte del figlio,una morte assolutamente evitabile che però è solo l'inizio dell'incubo

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Lory_noir  @  07/03/2010 15:09:51
   8 / 10
Mi è piaciuto molto. Von Trier ha un modo di portare in scena i temi molto originale. Recitato bene, perverso, spinto. Lo consiglio.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  06/03/2010 16:30:10
   8 / 10
Il paranoico ma dotato Von Trier porta sullo schermo alcune sue frustrazioni.
Molto particolare questo film, senz'altro uno dei prodotti più interessanti degli ultimi anni.
Non concordo con chi afferma che Von Trier abbia trasportato su pellicola la sua misoginia. Non credo proprio che Von Trier sia misogino, non avrebbe fatto un film come Le Onde del Destino in cui la protagonista Bess viene quasi sacralizzata.
Il film è molto potente, a parte la sceneggiatura, può farsi vanto di un'ottima fotografia e delle ottime interpretazioni dei protagonisti.

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Un film che sicuramente disgusterà molti ma che sicuramente vale la pena vedere.

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Ultima risposta 08/03/2010 18.14.35
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Invia una mail all'autore del commento wega  @  06/02/2010 12:57:15
   7 / 10
Un film che non m' ha fatto riflettere, ma che in qualche modo mi ha trascinato fino in fondo. Non conosco i dogmi cinematografici di Von Trier (non ho mai voluto approfondire perché mi da di ******* la sol pronuncia), ma qui paga debiti a manetta con Lynch e Tarkowskij. Visivamente interessante.

tnx_hitman  @  05/02/2010 09:39:43
   5 / 10
Riconosco la qualita' registica di Lars,indubbiamente affascinante.Ma e' l'eccesso nel spingersi oltre che proprio non sono riuscito a digerire.Un po' come e' successo con Visitor Q.Xke' disturbare cosi' tanto lo spettatore?Ripetiamo:potete creare argomentazioni possibili e inimmaginabili che evidenziano maggiormente il prodotto..ma resta pur sempre un esagerazione per lo spettatore,in piu' con delle scenette ridicole(vedere marmotta come qualcuno ha gia' citato).Est Modus In Rebus signori....

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Ultima risposta 06/02/2010 09.52.24
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Zaccaria  @  05/02/2010 03:13:41
   1 / 10
Quello che mi fa rabbia non è aver perso tempo e denaro per una schifezza immonda ma è vedere quanti commentatori si siano prodigati nel dare voti alti, altissimi e a definire capolavoro quello che è solo e semplicemente il frutto di una mente malata e disturbata. Gente che si arrampica su specchi scivolosissimi cercando assurdi, ingarbugliati e stravaganti spunti per dare un senso all'assurdità, chi si sforza eroicamente nel vano tentativo di trasformare una coltellata nella schiena, un pugno nello stomaco in una sorta di romantica esperienza del dolore. Non sopporto in generale la cultura prevalente, l’intellettualismo esasperato, le falsità smaccate e l’accondiscendenza alle bugie. Ci sono fatti che gridano vendetta, stupidità plateali alla luce del sole che non vengono raccolte e passano inosservate. Questo è il male del nostro mondo, il vero anticristo!

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Ultima risposta 05/05/2010 06.47.23
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Andrew88ita  @  02/02/2010 20:38:17
   9 / 10
Non è un horror. Non è drammatico.
E' semplicemente un incubo torbido e allucinato di 1 ora e mezzo.

uzzyubis  @  02/02/2010 10:51:04
   8 / 10
Film che per 4/5 rimane su un filone psicologico (che Von triar dimostra di conoscee molto bene) estremo. Ricerca delle problematiche, che nascono da un evento tragico (la morte del figlio con la madre consapevole) e che si propagano nella coppia. Quasta parte la definirei geniale e molto accurata nella ricostruzione se volgiamo anche scientifica del caso in questione.
L'ultima parte uno sfocio di violenza forse anche un pò gratuita e che preme sulla sessualità non a caso visto che è a "causa" di unrapporto sessuale che la madre non ha fermato il bambino che si stava lanciando dalla finestra. Quasi un punizione divina o meglio diabolica sulla coppia.
Fotografia spettacolare e attori ottimi!
Per stomaci forti, a me è piaciuto!

erry rileypoole  @  28/01/2010 03:05:47
   4 / 10
Parte bene nei primi minuti con una scena molto intensa accompagnata da una bellissima musica (lascia che io pianga di haendel) che superficialmente mi aveva fatto pensare che questo film mi sarebbe piaciuto molto.
Con una trama dawero intrigante (la natura è la chiesa d satana) mi aspettavo qualcosa di maledettamente meraviglioso e invece ho fatto molta fatica a finire il film.
Secondo me le scene d sesso e le varie violenze sono davvero esagerate pertanto non giustifico Von Trier nelle sue scelte di girare il film.
Bravi Willem Dafoe e Charlotte Gainsbourg....
"io sono il miglior regista del mondo"..parole espresse da Von Trier... ecco caro Lars...secondo me devi un attimino scendere dal palco ed essere quantomeno un po piu umile!

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calso  @  27/01/2010 10:54:34
   6 / 10
Un film che secondo me divide il pubblico, probabilmente io non lo avrò capito fino in fondo; però a me è sembrato banalizzare in certi punti il lutto cercando di recuperare il tutto con scene violente che non mi hanno convinto fino in fondo...
Resta così un film dove i due attori interpretano alla perfezione il ruolo che gli è stato assegnato, la fotografia è eccelsa ma certe scene e certi episodi sono secondo me troppo estremizzati e quasi assurdi...va detto che comunque riesce a trasmetterti un pò d'angoscia e sgomento che forse è l'obiettivo primario del film...

Gruppo COLLABORATORI atticus  @  20/01/2010 20:41:14
   3 / 10
Un po è anche colpa mia che mi ostino a seguire il regista con avido interesse, sempre speranzoso che riesca a ritrovare quel tanto di poeticità mostrata nel pur discutibile "Dancer in the dark", ma invece proprio niente. Questo "Antichrist" è solo una tristissima banalizzazione di un lutto di coppia con accozzaglia di immagini shok inserite in cornice boschiva anestetizzata da videoclip anni '80 di cui francamente sfugge il senso, al di la della dilagante misoginia che "Dogville" in confronto è un film Disney! Spiace inoltre che due attori di buon nome accettino di farsi martirizzare in questo modo, buttando al cesso delle carriere costruite con intelligenza, nonostante la Gainsburg, pur bravissima, sia stata premiata a Venezia per questo ruolo. Ma premiare lei significa essere accondiscendenti verso una modalità crudele di far cinema, che personalmente ritengo inaccettabile e intollerabile. E continuo a non capire come faccia ancora il regista a trovare attrici di fama disposte a lasciarsi martoriare sadicamente e appagandogli un ego rivoltante e inumano. Non capisco come le femministe si incazz.ino ogni benedetto giorno per il trattamento svilente riservato alla donna al cinema e in tv e ancora non inpalino per bene Von Trier con la stessa ferocia con cui lui tortura ed umilia i suoi personaggi-vittime (anche a Defoe riserva una serie di scempi molto gravi) e che su codesti trattamenti ci sta costruendo una carriera a suon di scandali. Per me quest'uomo rimane un fintissimo autore che finge di produrre film di spessore per poi divertirsi da matti nel veder soffrire attori e pubblico che continua ancora a dargli corda. Questa sua ultima provocazione, oltre che molesta, è sinceramente ridicola.

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Ultima risposta 21/10/2011 23.18.04
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Invia una mail all'autore del commento Enora  @  17/01/2010 22:01:11
   10 / 10
Capolavoro di Lars Von Trier, un film che desta, scuote, violenta.
Charlotte Gainsbourg e William Dafoe superbi, fotografia eccelsa, ci troviamo davanti a un qualcosa di superiore..

Insieme ad Old Boy uno dei film migliori che io abbia visto fino ad oggi.

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Ultima risposta 17/01/2010 22.15.52
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Tom24  @  12/01/2010 01:53:47
   6½ / 10
Boh!! l'ho rivisto oggi e boh!!
Senza dubbio un film affascinante, magnifica la fotografia, ottimi gli interpreti (volpe soprattutto)...
Ma mi è sembrato molto furbetto... gioca con scene estreme e francamente evitabili, e poi no, perchè la dedica a Tarkovskij?? Assolutamente fuori luogo, a prescindere. Lars se la tira un po' troppo. Ma alla sufficenza ci arriva comunque.

ROBZOMBIE81  @  05/01/2010 00:12:59
   5 / 10
è da un giorno che penso a questo film e devo dire alla fine che non mi è piaciuto ed è un film che non rivedrei..un degrado psicologico che sicuramente ha dei risvolti e dei contenuti interessanti ma mi è risultata una pellicola un pò insulsa e troppo piena di egocentrismo..ma la giudico solo dal punto di vista di questo e della semplice noia che mi ha fatto provare per quasi tutta la durata dove ho rischiato più volte di abbioccarmi tranne che per il primo quarto d'ora interessante..e anche le cosiddette scene forti per via di questa noia mi sono scivolate via indifferenti facendomele risultare addirittura gratuite come a dire "guardate queste scene che nessuno ha mai fatto vedere"..forse ero in giornata no,boh magari lo rivaluterò..

DarkRareMirko  @  01/01/2010 01:15:02
   9 / 10
Un film più semplice da capire di quanto possa sembrare; a tal proposito anche elementi che il film mostra solo superficialmente posson aiutare nella comprensione, come per esempio le scarpe del bambino messe al contrario, cosa che rimanda ad un desiderio materno di non far andar via quest'ultimo dalla propria sfera familiare.

L'Anticristo poi, senza andar per forza a tirare in ballo significati religiosi, cristiani, ecc. (anche se questi son più volte presi in considerazione dal lungometraggio), potrebbe solo significare la metamorfosi dei due protagonisti, incattiviti dagli eventi mostrati dal film.

Ottimo tra tutti i vari concetti presentati da Von Trier, anche quello relativo alal Chiesa di Satana, che a quanto lui dice risiederebbe nella natura; anche questo stesso elemento, a prima vista pure offensivo, se ben compreso potrebbe andare a voler significare invece che il male risiede solo ed UNICAMENTE nella natura, in senso esteriore all'uomo, dal momento che il bene invece può essere solo creato e concepito all'interno di quest'ultimo, nella mente umana insomma.

In pura sintesi il male stà in natura, il bene nella mente umana.

Fenomenale la sequenza iniziale, anche pornografica (ma già il regista, sotto questo punto di vista, ci aveva dato dentro ne Gli idioti), sottolineata benissimo da una splendida fotografia in bianco e nero, nonchè da musiche e suoni celestiali.

Molto bravi i due protagonisti, un pò troppo compiaciute le scene di ultraviolenza (la vagina autotagliata in punta grazie a delle forbici effettivamente mi mancava, libri Sadiani compresi), particolari le scene con la natura (volpe parlante inclusa) per un ottimo film, molto riuscito, di Von Trier al 100%.

spoonji  @  28/12/2009 15:03:48
   10 / 10
Forse il miglior film che abbia mai visto, un'intensità, una tensione, una ricchezza di contenuti che purtroppo pochi hanno. Questo film scava dentro, scava nell'animo umano, scava nelle paure, scava nel male che è dentro ognuno di noi. Chi ha dato un voto basso è perchè o è profondamente superficiale o non sa guardare dentro l'animo umano o ha paura di guardare dentro se stesso.
Quello che ti lascia dentro è fortissimo, turba profondamente e non per le scene "forti" ma per il contenuto fortemente intimista del film, cose che si vedono abitualmente al cinema, nei vari Saw e simili, ma chissà perchè quando le fa un regista capace e serio come Von Trier tutti gridano allo scandalo e invocano la censura. Questo perchè non sono solo espedienti per impressionare per trasgredire, ma sono proiezioni fisiche di qualcosa di molto più profondo, per questo provocano queste forti reazioni.
Per non parlare poi della storia, ben trattata sotto tutti i punti di vista, con immagini allegoriche e metafore geniali, dai mille significati nascosti. Fotografia incredibile, attori incredibili, tutto incredibile.
Questo film è un capolavoro, mi spiace (ma anche no) per chi non lo capisce.

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sweetyy  @  27/12/2009 05:28:51
   7 / 10
Difficile da commentare e valutare..difficile da digerire ...questo film mi ha lasciata praticamente di sasso... e quando succede questo (molto raramente) è una buona cosa. Forse mi è capitato solo guardando i film di Lynch... Antichrist è un film devastante ed emotivamente sconcertante..comunque non penso sia un capolavoro, alcune scene sono portate davvero all'eccesso e il doppiaggio è scadente... Sconsigliato a chi si aspetta il solito horror.

lupin 3  @  23/12/2009 04:16:15
   9 / 10
IL regista riesce a pieno nel suo intento, riflessivo e infinitamente triste.
Film che sicuramente non lascia indifferenti, io ne sono uscito devastato!

JOKER1926  @  21/12/2009 18:05:52
   3 / 10
Lars Von Trier (regista che ha attraversato momenti non facili) si cimenta in un film davvero sconclusionato, per carità curato (forse fin troppo) sul piano tecnico ma molto deleterio e a tratti davvero ripugnante sul piano contenutistico con scene odiose e praticamente da censura.
"Antichrist" è dunque un film molto negativo, la regia innanzitutto vuole creare un particolare alone e si rifà in modo netto, palese allo stile di Ingmar Bergman cercando di proporre al pubblico scenari "isolati" e agghiaccianti con protagonisti freddissimi che non adottano la veemenza verbale ma si chiudono in dialoghi quasi inverosimili molto pacati e introspettivi.

"Antichrist" è un film troppo buio e fin troppo astruso, una delle poche positività è quel misero velo di tensione che in linea di massima risulta essere costante e sicuramente efficace nell'egemonia della pellicola; purtroppo da criticare con intensità la regia per tutti i suoi (balordi) concetti pseudo religiosi/filosofici e ricerche introspettive introdotte ed inoltrate per tutto il tempo in lungo e in largo.
Il tutto a tratti risulta essere molto pesante e alquanto banale, il finale costellato da sequenze crude certifica l'immensa mediocrità del prodotto di Trier che funge da inno di denuncia circa l'universo femminile causa del degrado, della morte e del dolore (la donna quindi è il vero Anticristo) manipolatrice e ossessiva (ma tutte queste concezioni anche se indubbiamente veritiere ed affascinanti sono esposte malissimo nella pellicola e rendono tutto scadente); "Antichrist" fa fatica ad appassionare, la circoscrizione dei luoghi e la mancanza di personaggi oltre all'elementare e dunque inaccettabile narrazione e sviluppo dinamico spinge la pellicola verso la più bassa mediocrità incondizionata…

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josef133  @  17/12/2009 17:19:47
   3 / 10
Film pessimo. Duro da digerire. Negativo.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento mkmonti  @  14/12/2009 15:56:13
   9 / 10
Provo una difficolatà estrema nel commentare l'ultimo "capolavoro" di Lars Von Trier; qualunque commento richiederebbe analisi approfondite, tante le tematiche trattate dal regista danese. Comunque ci provo.
Antichrist arriva dopo un lungo periodo di depressione del cineasta ed è da lo stesso salutato come la cura alla stessa malattia, in cui ha coinvolto attori di altissimo livello come William Dafoe e Charlotte Gainsbourg. Con questa pellicola, Von Trier tenta di esorcizzare tutte le sue fobie, le sue paure, creando un'opera estremamente misogina, ansiogena, visionaria.
Le prime sequenze in bianco e nero a ralenty con il sottofondo de "Lascia che io pianga" di Handel varrebbero da sole il prezzo del biglietto e, credo, rappresentino, una delle migliori scene girate nell'intera storia cinematografica, in cui si concentra già tutto lo spirito della pellicola con la mdre che vede il bambino dirigersi verso la finestra, ma non interviene.; poi subentra il colore, ma in ambienti scuri e lugubri, è l'Eden, luogo scelto per curare la follia della madre, che lì aveva vissuto anni addietro per scrivere la propria tesi sulle streghe. Dal prologo, in puro stile Von Trier, attraverso 3 capitoli (dolore, disperazione, pena-il caos regna), si snoda una sceneggiatura che affronta una quantità di tematiche impressionante, con scene a volte crudissime, in cui si sviluppa tutta la disperazione della donna per la predita del figlioletto. Nell'epilogo, tornano sia il bianco e nero, sia "Lascia che io pianga" e a prima vista ciò che sembra trionfare, nonostante la morte della donna, è di nuovo la donna, al centro dei pensieri del regista e di quasi tutti i suoli lavori, una donna etichettata come 'anticristo, come Satana che all'uscita dell'Eden torna ad invadere l'uomo sotto forma di William Dafoe. Dico a prima vista perchè la visione del film potrebbe prestarsi ad innumerevoli letture filosofeggianti tanto che alcuni si spingono ad affermare come in realtà Satana sia lo stesso Dafoe, come si evincerebbe dalla scena in cui sostituisce alla scritta "satana" sul suo taccuino la scritta "ME"; in tale ottica, il ruolo della donna sarebbe ancora più feroce, dato cxhe nell'epilogo neppure l'Anticristo riuscerebbe a liberarsi dalle sue grinfie. Ciò che rimane con certezza è un film sul dualismo Uomo-Donna, Bene-Male in cui sceneggiature, regia e fotografia sono perfette a testimoniare l'interesse del regista per un tema che pervade la sua intera opera filmica, ma che mai era stata esplicitata in modo così evidente. Misoginia allo stato puro perchè "una donna che piange è una donna che trama".

enter  @  05/12/2009 23:31:43
   2½ / 10
non c'è lo fatta...veramente troppo troppo pesante...piu che un film un incubo e stato..l'inizio era pure interessante,ma vuoi per l'orario vuoi perchè e stralento,palloso...mai successo prima d'ora;magari non lo boccio come film ma x come mi ha fatto soffrire..si!!! :-)

jb333  @  05/12/2009 15:40:39
   5½ / 10
mah sto film a i suoi alti e bassi.. l'idea non era male ma il film non riesce ad esprimere un granche.. per prima cosi mi sembra troppo lento.. la prima ora e praticamente noiosissima.. poi ci sono alcune scene un po disgustose, ma niente di che.. mah direi che non e proppio il massimo.. gli do mezzo voto in meno proppio perche e troppo noioso a tratti.. e poi a dire il vero il finale non e che lo abbia capito molto, insoma mi sembra che il film in se non avesse un senso specifico..

tarax  @  05/12/2009 04:13:23
   8 / 10
L'ho appena finito di vedere. Che dire... un film che rimane impresso sicuramente! Parliamoci chiaro, gli elementi che rimangono sono le scene altamente disturbanti, la figura di questa donna, la sua evluzione in senso maligno, e sicuramente le musiche che rappresentano la pura angoscia che lo spettatore vive. Si puo obiettare che un po di cose non si spiegano, ma penso che anche tutto ciò spinga lo spettatore a seguire la vicenda con ancora più angoscia e interesse considerata l'incertezza. Una cosa è certa, Lars Von Trier è un signor regista, i soi film possono piacere come non piacere, ma se lo amate, mi sento di caldeggiare la visione di Antichrist.

LoSpaccone  @  03/12/2009 17:34:11
   4 / 10
Un’accozzaglia confusa e presuntuosa di simbolismi banalissimi ma spacciati per sottili elucubrazioni metafisiche, con cui si vorrebbe far combaciare psicanalisi ed esoterismo. In realtà sa tutto di già visto, letto e sentito, a tal punto da palesare la gratuità di alcune scene, non solo della loro esplicita crudezza ma soprattutto dell’idea che vorrebbero esprimere. Si salva per il lato visivo e per quelle atmosfere vagamente lynchiane ma tra i film del 2009 che ho visto è senza dubbio il più ridicolo.

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ronaldinho80  @  02/12/2009 22:33:15
   10 / 10
Il film ti fa provare emozioni forti, paura, angoscia, ansia che vengono trasmesse con forza ed allo stesso tempo grazia ed eleganza. I riferimenti psicoterapeutici sono ben costruiti e realistici. A tratti incantevole, ed a tratti raccapricciante coinvolge lo spettatore nonostante la lentezza con cui la scena si evolve. In quanto amante dei films horror l'ho trovato bellissimo.

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Ultima risposta 05/12/2009 15.45.09
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drabin  @  01/12/2009 22:14:09
   7½ / 10
Von Trier è un regista imprevedibile, dissacrante, difficile, controverso, altamente autocompiaciuto, sempre e comunque spiazzante. In questo film ci mostra un volto parzialmente inedito della sua arte (da molti non riconosciuta come tale), congegnando un atipico horror, dove la enorme tensione iniziale improvvisamente si trasforma in una devastante violenza fisica, difficile da reggere e perfino da comprendere. Se in Shining Kubrick ci aveva regalato un capolavoro in cui il ritmo del film era scandito dal rovesciamento empatico del protagonista, anche questo horror atipico si regge attorno a questa dicotomia narrativa. Se in principio il male è pura tensione, violenza morale, rimorso ed urla strozzate, in seguito il film rovescia questa sua attitudine più intellettuale per "mostrare" ciò che prima era mimetizzato nelle parole e nei silenzi. I tanti momenti onirici (ed ardui da spiegare...) a tratti fanno perfino sorridere data l'assurdità in cui si calano: ma il contesto è magmatico, quasi insondabile nelle sue radici più estreme e nascoste. La grandezza del film sta proprio in questo: il lirismo che, pur sviluppandosi a tratti in maniera disomogenea e non conciliabile (almeno apparentemente), rende la pellicola tesa come una corda di violino che lacera l'anima del fruitore. Si tratta di un film-pretesto, un film che (come sempre in von Trier) si diverte anche a prendere un po' in giro lo spettatore catturato dalla magia pura e misteriosa che avvolge il film. Una violenza inaudita, che fa a pugni con la scena conclusiva e con quella iniziale (autentico capolavoro, dove è confutata senza poter ammettere replica alcuna la tesi perorata da molti secondo cui il regista danese non saprebbe girare), corollario di un'arte fatta di intarsi preziosi e di nefandezze che il cuore nasconde agli occhi più puri. Il finale, nel bosco, sull'andamento quasi da visione mistica, ricorda in parte alcune sequenze di Andreij Rubliov di Tarkovskij, alla memoria del quale questo film è dedicato. Di certo fra Von Trier e Tarkovskij sono più i punti di distacco che di contatto, ma comunque si tratta di due grandissimi registi (il russo ovviamente è superiore, ed ineguagliabile tecnicamente) destinati a restare nella storia. Entrambi sanno parlare all'anima dello spettatore.

Marv91  @  01/12/2009 16:16:50
   9 / 10
Ma dai questo è un bellissimo film di Lars Von Trier...Non capisco perchè ha una media cosi bassa.

Invia una mail all'autore del commento angelopetrino  @  29/11/2009 13:21:14
   9 / 10
Il miglior film di Lars Von Trier,tecnicamente ed artisticamente al suo apice,attori impeccabili,fotografia e atmosfere tarkovsky-iane,non a caso il film è dedicato a lui.Un viaggio nella malattia mentale dei protagonisti,senza sconti e senza vie di uscita.Impeccabile.

Alcor  @  27/11/2009 14:52:52
   7 / 10
Una sorta di Eden al contrario quello che ci propone Von Trier, un luogo in cui il “peccato” è all’ordine del giorno.
Non sono d’accordo con chi dice che alcune scene siano esagerate, per quanto mi riguarda “al quel punto” poteva succedere di tutto.
Sotto l’aspetto psicologico è importante sottolineare come l’approccio cognitivo comportamentale del marito si riveli in questo caso un fallimento totale. Egli non va mai all’origine del problema cerca solo di rimarginare una situazione sempre al limite del collasso, capace di straripare da un momento all’altro (come peraltro accade).
Una madre dunque che cova inconsciamente un desiderio malsano, che inizialmente rilascia a piccole dosi (mette le scarpe al contrario al figlio) ma che sfocia inevitabilmente nel chaos!
Von Trier misogino, Gainsbourg misandrica, temi fastidiosi che solo un pazzo come Von Trier poteva affrontare… senza bisogno di tatto.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Andre85  @  24/11/2009 18:15:36
   7 / 10
Sicuramente Antichrist è un film che fa discutere, non sulla rinuncia al dogma di lars von trier, ma per i contenuti e la loro resa (a mio parere il punto debole).
una trama e uno sviluppo da non banalizzare e con tante cose che non vengono raccontate ma che si assimilano durante la visione

Gruppo COLLABORATORI fidelio.78  @  21/11/2009 14:18:43
   8½ / 10
Film misogeno e disturbante.
A tratti si perde troppo nella volontà psicanalitica, ma raggiunge delle vette di acuto cinismo difficili da ripetere. E' un film coraggioso. Credo che solo Von Trier (e forse Haneke) possono permettersi oggi di fare un film così.
Il male insito nel genere umano viene evidenziato per mezzo del fallimento di una coppia che dalla tragedia tenta di risollevarsi per cadere poi in una tragedia ancora più nera.
La narrazione parte da una morte, per concludersi con una rinascita spirituale. In questi due estremi c'è la vita, che oscilla tra amore e odio.
La volontà del marito di aiutare la moglie, si strasforma nella scoperta dell'animo malvagio e perverso che alberga nella donna, categoria che Von Trier universalizza ("Quando una donna piange, vuol dire che sta tramando qualcosa") e demonizza (nel vero senso della parola).
Il sesso diventa veicolazione di morte, non di procreazione. Il coito rabbioso, selvaggio è puro egoismo e per Von Trier non c'è spazio per altro se non per l'ego femminile che divora tutto il resto.

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Ultima risposta 22/11/2009 03.58.36
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topsecret  @  20/11/2009 10:25:22
   6½ / 10
Avendo apprezzato DOGVILLE, visti i tanti voti e commenti contrastanti sul film e sul regista, mi è venuta una certa curiosità verso questo ANTICHRIST, curiosità che ho poi appagato.
Inizio col dire che il film mi è sembrato molto più interessante e frenetico nell'ultima parte, quella del capitolo dei tre mendicanti e che il resto l'ho trovato eccessivamente verboso e lento, ma funzionale alla trama.
Secondo me il titolo può trarre in inganno chi pensa di assistere ad un horror improntato sulla possessione demoniaca, poichè secondo la mia interpretazione della pellicola, l'anticristo in questione è il senso di colpa che si impossessa di una coppia che perde il figlioletto in una maniera assurdamente tragica. E nella donna è palesemente più marcato e devastante.
Il lato violento di Von Trier è visibile (e personalmente preferibile) in questo film in maniera decisamente forte con scene di grande impatto furbescamente emotivo, basti pensare all'auto mutilazione vaginale. In più il regista dosa bene gli ingredienti per riuscire a colpire lo spettatore mescolando thriller, sesso e pazzia in una escalation dirompente di emozioni di forte contrasto.
A parere mio è un film interessante che però da l'idea di prendere una lunga rincorsa prima di spiccare un grande salto, rischiando anche di finire al di là del baratro.

Invia una mail all'autore del commento Jason XI  @  19/11/2009 23:31:53
   9 / 10
Film enorme di Lars, un ode al male che circonda Eden, dove il suo estremo si manifesta in una "donna" posseduta da dolore, carnalità e anarchia.....un dramma metafisico, poetico e disturbante, ... non potrebbe essere altrimenti.
Notevole

floyd80  @  17/11/2009 22:22:32
   8 / 10
Una visione apocalittica (il caos regna) sull'uomo e sulla donna.
Una finestra surreale sulla crisi di due amanti che si autodistruggono a vicenda. il male all'interno della natura umana, vista come Satana, vista come l'anticristo. La depressione del regista si fa largo nella pellicola penetrando nei nostri pensieri e non lasciandoci nessuna via di uscita, nessun happy end.
La pellicola è un incubo ad occhi aperti tra visioni spettrali e scene truculente. Gli attori calati nella parte sembrano smembrati dai loro personaggi e sembrano soffrire con essi.
Un film imperfetto dove il regista più volte si fa prendere la mano sfiorando l'autocelebrazione. La trama non esiste e alcuni passaggi sono davvero criptici.
Se fosse uscito all'inizio degli anni 70 si sarebbe urlato al capolavoro.
Urticante.

kampai  @  17/11/2009 12:32:50
   10 / 10
una settimana mi ci è voluta per poterlo valutare.stupendo film.l'intensa gainsburg finalmente dà un prova d'attrice con la a maiuscola.dafoe sempre in parte.von trier sa far recitare i suoi attori .inteso viaggio allucinante nei tormenti di una donna .

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Ultima risposta 04/03/2010 20.56.13
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  16/11/2009 13:52:25
   6½ / 10
Certo a freddo si rimane sconvolti...di primo acchitto non si dovrebbe commentare un film del genere e infatti ho aspettato qualche giorno!
Mi sono divertito a leggere quasi tutti i commenti precedenti al mio...ho visto , come spesso capita , il solito Von Trier che divide la critica portando lo spettatore al disgusto piu' totale o alla venerazione!
In questo "antichrist" ci sono parecchie cose buone e molte che non vanno...
Quello che fa Lars è sorprendere lo spettatore con immagini che non si sarebbe aspettato di vedere...e se nel 2009 qualcuno riesce ancora a sorprenderci merita degli elogi!
Difficile poi chiarire tutto...capire il significato degli animali con il loro innesto nell'astrologia!
Alcune scelte sono discutibili come il far parlare una volpe,scena quasi comica che stona nel contesto!
Questo è uno di quei film che si puo' definire un "arte cinematografica contemporanea" e che non puo' essere classificato con un voto...Davvero difficile proporre un numero...Oggi posso dargli 5 come domani , dopo aver studiato astronomia,potrei dargli 8...Rimango nel mezzo e nell'incertezza...

dibinho  @  16/11/2009 00:28:08
   6½ / 10
Mah particolare, molto diverso dagli altri
Film pesantuccio sopratutto la prima parte, pero' consiglio di vederlo ugualmente..

El_Baro  @  14/11/2009 09:15:39
   6½ / 10
Film difficile da digerire, in cui Von Trier ritorna sul tema, già in Kingdom, del razionale vs la "natura matrigna".
Tre-quattro scene a mio avviso scivolano un po' troppo nel pecoreccio, anche se tutto il film è pervaso dall'evidente momento di vita del regista.
Una precisazione da addetto ai lavori: non c'è niente di psicoanalitico nel film (sintetizzato nella frase "i sogni nella psicologia moderna non servono più: Freud è morto"). Anzi, secondo me Von Trier è anche artefice di un consapevole attacco alle nuove forme di psicoterapia breve incentrate sull'aspetto razionale della mente umana (Defoe è un terapeuta di stampo cognitivo-comportamentale, non certo uno psicoanalista). In questo senso, è chiarissima la scena in cui, dopo che Charlotte è riuscita a fare qualche passo sull'erba e sembra stare meglio, la "natura" risponde gettando a terra un piccolo uccello morto e poi subito divorato, con conseguente nuova crisi di lei.
Il dolore non è un affare razionale.
Poi il viraggio misogino, discutibile nei contenuti e a mio avviso anche nella forma, lì dove tutta la storia dei due diventa un pretesto per simbolizzare qualcosa di più esteso.

benzo24  @  10/11/2009 15:13:34
   10 / 10
Antichrist è un film potentissimo bisogna ammetterlo, Lars Von Trier ci presenta l'anticristo, ovvero la donna, che nel regno di satana che è la natura, spaventosa, scura, inquietante ritova la sua essenza. L'uomo si ritrova sconfitto, non basta la cultura, la razionalità, l'erotismo e l'amore. la natura prevale, il male trionfa.

wblink  @  05/11/2009 19:24:41
   1 / 10
oddio film terribile, uno dei più brutti mai visto... un'ora di noia allucinante poi negli ultimi 40 minuti diventa un film porno senza logica...ma come si fanno a girare certi film simili...da evitare assolutamente

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Ultima risposta 30/11/2009 16.17.18
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Invia una mail all'autore del commento RadicalGrinder  @  04/11/2009 12:35:50
   8 / 10
Il chaos regna.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  04/11/2009 11:24:35
   5 / 10
In Europa i film di genere sono da sempre visti con snobbismo, Von Trier sembrava voler rinverdire i fasti di quel capolavoro che fu The Kingdom e invece ci troviamo al cospetto della solito prodotto intimista e tormentato.

In realtà l'inizio del film è stato folgorante con una descrizione dei disturbi depressivi estremamente convincente (non a caso il regista è da poco uscito da una lunga crisi) poi però tutto si perde nelle due diramazioni che il film si da: quella psicoanalitica appunto e quella esoterica.
Nel primo caso Antichirist può essere visto come una sorta di thriller mentre il secondo introduce elementi sopranaturali e satanici, identificati nel ruolo della donna, che nel complesso non ho problemi nel dire di non aver assolutamente capito.

Sarà forse un mio problema ma lo stile di VOn Trier mi è proprio indigesto, il suo pessimismo cosmico, il suo formalismo sperimentale (se mi passate il termine) e la lentezza esasperante rendono la visione del film ostica e noiosa.
Nello stesso tempo proprio perchè Antichrist è forse Von Trier all'ennesima potenza piacerà ai suoi fan in modo particolare.

Non banale, in alcuni tratti addirittura geniale ma la resa conclusiva lo rende troppo caotico, incoerente, discutibile e inutilmente provocatorio.
Certe scene sono fastidiose così come la scelta dei protagonisti, se si vuole fare un film audace si scelgano almeno attori un pò più carini! Vabbè qui scherzo........ma nemmeno tanto :)

Insomma un film che non si lascia dimenticare ma che nello stesso tempo è un evidente reazione di Von Trier a un suo vissuto e come tale la sua coerenza logica risente dell'eccessiva emotività che il regista ha profuso nel girarlo.
E' eccessivamente criptico e quando lo si comincia a capire allora diventa a dir poco discutibile.

Strano.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Silly  @  02/11/2009 10:53:53
   8 / 10
Un'opera cupa di Lars Von Trier, un film che mi ha ricordato Goya.
"...quando gli uomini non ascoltano il pianto della ragione, tutto muta in visione."
Sarà vero che il sonno della ragione genera mostri?
Qui Lars ci racconta che sì, è vero. L'estremizzazione della razionalità, il potere apparentemente indiscutibile di certe teorie psicanalitiche che non riconoscono il male come possibilità, possono portare all'autodistruzione.
Lars ci propone un film pregno di simbolismi, un viaggio nell'oscurità di una donna con demoni rappresentati da tre animali guida e di un uomo accecato dall'egocentrismo delle sue convinzioni. Un dramma come la perdita di un bambino, forse il dramma più grande che personalmente mi viene da immaginare. Ma per Lars è solo un pretesto per condurci all'inferno, quello dentro di noi, il caos che regna (appunto) fuori e in noi stessi.
Nonostante alcune cadute di stile,

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
ritengo che il nostro amato e odiato regista abbia sfornato un'opera interessante, sincera e da me apprezzata.
Non so come mai, ma ho deciso di commentare questo film il giorno dopo la morte di Alda Merini. Ma cosa c'entra?, vi domanderete. Nulla. Ma ho ripensato ad una sua poesia e poi ho pensato ad Antichrist. Il potere bizzarro della mente...

"Veleggio come un'ombra
nel sonno del giorno
e senza sapere
mi riconosco come tanti
schierata su un altare
per essere mangiata da chissà chi.
Io penso che l'inferno
sia illuminato di queste stesse
strane lampadine.
Vogliono cibarsi della mia pena
perché la loro forse
non s'addormenta mai."
(Alda Merini)

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Ultima risposta 02/11/2009 11.57.38
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Tuonato  @  02/11/2009 00:45:37
   10 / 10
Una esperienza che lascia senza parole.
Personalmente ho rivisto la genialità del Trier di "Dogville"(ma qui ha creato qualcosa di inimmaginabile).
Profondità psicologica, simbolismi, dolore/ansia/disperazione, liberazione.

Prologo che rimmarrà nella storia del cinema, sinceramente non mi riesco a spiegare come sia possibile che un'opera di tale portata sia stata irrisa e fischiata a Cannes.
Tremendamente inquietante. Splendidamente folle. Sfacciatamente misogino.
Il male in versione femminile fatto pellicola.

bongha  @  01/11/2009 22:41:27
   1 / 10
io sarei molto interessato ed aperto ai film, diciamo alternativi, ma questo sinceramente è solo un film porno di un regista malato di mente.

Invia una mail all'autore del commento Il Cartaio  @  01/11/2009 04:25:11
   5 / 10
Credo che "Antichrist" sia il classico film che si ama o si odia... io direi piuttosto, si capisce o non si capisce! Purtroppo faccio parte dei molti che non lo hanno capito a fondo e che non sono riusciti a recepire il forte messaggio che il film vuole trasmettere. Non ho messo un voto drasticamente basso proprio perchè sono sicuro di essere in torto e sono altrettanto sicuro che magari riguardandolo più attentamente ne uscirei con un voto sicuramente migliore. Mai come per "Antichrist" mi sono soffermato a leggere i commenti altrui cercando di carpire da essi ciò che io non sono riuscito a fare vedendolo. Ho letto spiegazioni molto esaurienti e convincenti che per lo più volgono in direzione del regista e del suo modo di fare film; io non conosco Trier e questo è il primo dei suoi film che vedo, non so se ne vedrò altri perchè in effetti nonostante la mia "ammissione di colpa" non sono rimasto soddisfatto e forse proprio perchè non conoscevo Trier mi aspettavo qualcosa di completamente diverso. Il mio consiglio è: se stai per mettere 1 o 2 ecc. riguardati il film, se non lo hai ancora visto parti premunito... lento ai limiti del noioso, cruento come pochi, 2 attori ed una capanna in mezzo al bosco... ovviamente tutto fatto volutamente dal regista! IL CARTAIO

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Ultima risposta 02/11/2009 11.12.50
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  29/10/2009 08:09:12
   8 / 10
Film sul dolore, sull’angoscia, sull’ossessione e sulla perversione. Un film dalle mille sfaccettature come era prevedibile aspettarsi da un tale regista. Una fotografia eccellente, un’ambientazione gotica dai colori angoscianti, due interpretazioni magistrali fanno di questo film un piccolo gioiello da vedere mettendo da parte i pregiudizi sull’autore. La Natura così madre e così malefica, la presunzione dell’uomo grande come l’intero ambiente che lo circonda, l’innocenza persa prima di emettere una parola; questo è quello che appare sullo schermo, diviso in capitoli essenziali e allegoricamente accompagnato da tre animali simbolo.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  26/10/2009 13:14:12
   7½ / 10
Come pronosticabile Il ritorno di Lars Von Trier non lascia indifferenti.L’egocentrico regista danese realizza un’opera figlia di un periodo difficile,in cui crisi di panico e depressione hanno messo a dura prova la mente e il fisico dell’autore.Visto da qualcuno come una sorta di lavoro terapeutico, atto ad esorcizzare i demoni dell’inconscio, “Antichrist” è un film mediante il quale Von Trier esprime concetti molto particolari,interpretabili come mera provocazione o come punto di vista sincero( e un poco farneticante).Il dubbio rimane e perdura,dedurre realmente cosa passi per la geniale testa del regista è impresa ostica.A noi poveri spettatori,vittime inermi delle folli manipolazioni mentali e delle immagini cruente che nulla risparmiano all’immaginazione, non resta che osservare e provare ad interpretare gli eccentrici simbolismi miscelati con una storia di dolore e perdita,a sua volta indirizzata da una pagina buia del nostro passato,in cui donne accusate di stregoneria venivano torturate e massacrate in nome di convinzioni astruse che Von Trier non rinnega.Anzi,indica la donna come essenza maligna per eccellenza, mossa dalle leggi della natura e inserita nell’ideale contesto boschivo dell’ Eden( il riferimento alla colpevole Eva non è per nulla velato),scatenerà ciò che porta per indole con sé,ossia il caos,in un luogo che ,nome a parte,di paradisiaco non ha nulla.
Un Von Trier misogino?può darsi…anche se la figura più discutibile è quella maschile,il terapeuta ben interpretato da Willem Dafoe, presuntuoso,cinico e arrogante crede di aiutare la moglie disperata pur non avendone le capacità.Cerca di manipolare a suo piacimento la situazione ma in conclusione ne rimane vittima,se del male insito nella bravissima e sofferente Charlotte Gainsbourg o di una sorta di vendetta attraverso la quale espiare il senso di colpa e ribellarsi all’ingombrante marito non è dato sapere.Più probabile che Dafoe sia Von Trier sotto mentite spoglie,un uomo che tenta di capire e a volte soggiogare un mondo che gli è alieno,per il quale prova tanto timore al punto tale da mortificarne l’esistenza con l’aberrante gesto dell’automutilazione.
“Antichrist” è a mio parere un film molto personale,poggiante sulle paure che infestano la mente dell’autore,il quale si dimostra divino nel prologo, in cui offre dieci minuti di cinema d'altissima classe,proseguendo con buon ritmo e notevoli spunti ,forse eccedendo solo nella ricerca dello scandalo gratuito e della figura allegorica.Ne esce comunque un’opera destabilizzante,oscura e deprimente,un delirio all’interno del quale è molto facile precipitare.

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  24/10/2009 12:23:55
   4 / 10
Film in cui il caos la fa da padrone e che non m ha lasciato assolutamente nulla. Oltretutto il ritmo blando non agevola l'interesse. Bocciatissimo!

Manu90  @  20/10/2009 11:16:43
   2 / 10
Ragazzi, una cosa terribile. No veramente, non capisco cosa abbia di bello questo film; Charlotte Gainsbourg? Bè si, ha recitato benissimo, questo non lo nego, ma poi? Scene al limite dell'estremo (alcune davvero evitabili), ritmo lento, malato...ok, per molti l'angoscia che espone questo film è un motivo in più per affibiargli un bel voto, per me no. Ripeto, almeno per me, inguardabile. Il genio di Trier non l'ho visto neanche lontanamente. IMPROPONIBILE.

Non gli do 1 solo per la Gainsbourg...

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Ultima risposta 28/10/2009 17.25.15
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private_joker  @  08/10/2009 14:59:05
   8 / 10
Visto ieri sera. Debbo dire che mi ha sconvolto parecchio. Non tanto per le scene di violenza esplicita, per quanto crude e difficilmente sopportabili potessero essere, quanto per la progressiva e inesorabile spirale di follia in cui precipita la donna (una magnifica Charlotte Gainsbourg, il premio vinto a Cannes è meritatissimo). Follia che, come risulta evidente nei flashback, si era impossessata di lei già l'anno prima, nel suo primo soggiorno a Eden con il figioletto.
Tra tutte, la scena che più mi ha fatto star male è stata quella in cui

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Si merita un voto alto per il senso di angoscia e tensione che è riuscito a trasmettermi.

TIGER FRANK  @  08/10/2009 12:49:59
   7 / 10
Non so che dire....
visivamente splendido
intenso e disarmante l'opening,fotografia tra la fiaba e l'incubo,atmosfera torbida con un'amarezza strisciante che impregna pellicola e spettatore....non mi e' tutto chiaro ma forse cosi' deve essere.
Scene da applauso si alternano con situazioni di un ridicolo micidiale
ma nel porcarone infernale ne e' uscito comunque qualcosa di buono e anche quella fr....moscia della Gainsburg ,qui,si riscatta e fa la sua porca figura col suo "compagno" De foe veramente in stato di grazia.

rob.k  @  02/10/2009 23:13:19
   1 / 10
Ahahah, no dai è uno scherzo! Non puo' essere davvero classificata come film una cosa del genere! Ahahah

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Ultima risposta 20/11/2009 08.26.33
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  28/09/2009 23:06:43
   8 / 10
Per me è stato veramente difficile scegliere il voto per Antichrist. Certamente però non è un film inferiore al 7 anche se riesco a capire chi lo ha bocciato del tutto. D'altronde stiamo parlando di Von Trier,il regista più discusso e che più ha spaccato l'opinone e gli amanti del cinema. Si puo discutere anche sulla sua bravura (che c'è sicuramente secondo me) ma non si puo non dire che un suo film lasci indifferenti. Antichrist non fa eccezione. Avendo visto solamente i due Kingdom prima di questo film e non avendoli trovati dei capolavori non sapevo cosa aspettarmi. E in effetti durante la visione sono stato più volte costretto a mettermi le mani nei capelli per alcune scene incredibilmente esplicite nella loro violenza. Un film profondamente doloroso,psicologicamente e fisicamente,in cui seguiamo solo due personaggi per tutta la durata del film,ennesimo esperimento di Von Trier che però ha avuto la fortuna (e la bravura) di sceglere due professionisti straordinari come Defoe e Gainsbourg che insieme reggono il film su livelli molto alti. Purtroppo uno dei difetti del film è quello di voler essere,sembra,troppo "esagerato"in più punti,quasi come se il regista volesse a tutti i costi scioccare anche a discapito della qualità. Perlomeno questa è l'impressione che ho avuto io vedendolo. è un film nero,infernale,molto complicato e di difficile comprensione. C'è una misoginia di fondo,una donna che cerca in tutti i modi di annullarsi nei suoi punti che la rendono tale (taglio del clito) e un protagonista che cerca di analizzarla per capirla pur non riuscendoci,pur non riuscendo a tenere sotto controllo il suo dolore. C'è anche un sesso crudo,che ci viene messo davanti nelle sequenze iniziali con la penetrazione nella doccia e viene portato a diventare sesso come malattia,come dolore

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
L'anticristo chi è? Lo spettatore deve risolvere questo dilemma da solo anche se credo che Von Trier abbia indicato come catastrofe Natura(le) la Donna. Von Trier ha dichiarato che i film devono essere come sassolini nella scarpa. Ma Antichrist è un chiodo doloroso che sentirai per un bel pò di tempo.
Un film difficile,che puo non piacere e che non piacerà a moltissimi. Al contrario ci saranno anche pareri che lo idolatreranno all'eccesso. D'altronde è Von Trier. Non lascia indifferenti.

fadry  @  28/09/2009 00:46:36
   9 / 10
Non gli do 10 perchè il film è davvero troppo cruento ed esplicito in alcune scene(sebbene il regista giustifica la sua scelta),ma se si analizza fin in fondo si capisce che si tratta di un capolavoro.Lars crea un film che lascia molta rabbia nello spettatore,soprattuto perchè è davvero un film difficile da interpretare......in quel caos che regna (non è una citazione) in tutto il film è quasi impossibile pensare che ogni cosa abbia un senso...ma la realtà è che è proprio così.....allucinante....

outsider  @  27/09/2009 15:25:18
   1 / 10
Schifezza, cattivo gusto, soprattutto titolo stupido ( la mia buona fede che non mi vuole far credere che personaggi come Trier inventino escamotage come ilo titolo ingannevole per far cassa probabilmente è ingenuità, viste le incongruenze ) e, diciamolo, pure approssimativa cura nel doppiaggio.
Film che ho visto, come del resto altri di Trier, solo per non giudicare senza conoscere.
Da evitare.

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Ultima risposta 27/09/2009 17.44.47
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Invia una mail all'autore del commento amelieride  @  25/09/2009 17:48:15
   7½ / 10
Un film spiazzanze! ragazzi leggete questo che vi sarà più utile alla comprensione di questo film:

Con Antichrist il regista danese Lars von Trier riporta il cinema alle sue origini recuperando una serie di archetipi, a cominciare da quello della fiaba nera, che i film odierni ormai ignorano. La nuova fatica dell’autore di Dancer in the Dark è un film disturbante che mescola suggestioni dal sapore bergmaniano con l’irruenza di un Dreyer dei giorni nostri e la ieraticità di Tarkovskij a cui è dedicato il film. Antichrist è, tra l’altro, la migliore riflessione sull’elaborazione del lutto che ci offre il cinema dopo Il dolce domani di Atom Egoyan. E fa veramente male trovare chi, a proposito di questa pellicola, così austera nella sua isteria, lo paragona ai film, anche se validi, di Tobe Hooper, Hostel di Eli Roth oppure a un qualsiasi porno coniugale di Gerard Damiano. Per la verità Lars von Trier parte dallo stesso presupposto dal quale è partito anche George A. Romero per il suo straordinario La stagione della strega, in cui una donna si convince di essere una strega con conseguenze tragiche per lei e la sua famiglia. Ugualmente Charlotte Gainsbourg si convince che il male, ma quello ancestrale, mica quello degli uomini, si è annidato dentro di lei. Il marito, cieco ed impotente davanti alla magnificenza femminile, si perde nel groviglio psicoanalitico che lui stesso ha tessuto intorno alla donna, apparentemente per proteggerla, ma, per la verità, solo per controllare lei e i suoi sentimenti. Il resto è pura costruzione filmica di grande impatto visivo piena di provocazioni nei confronti di un pubblico che, ormai perso dietro le codificazioni dei generi, non sa più cosa pensare davanti ad una pellicola così unica.
Antichrist mette in scena una favola gotica in cui, come succedeva solo nei film dei grandi formalisti, non c’e’ nemmeno un dettaglio fuori posto. Lars von Trier racconta il profondo dell’essere umano e in particolare quello della donna passando dalla nevrosi all’isteria, raggiungendo la parte più spaventosa nascosta dentro di noi. E tutte le crudeltà che si vedono nel film, e ce ne sono tante, non sono manie gratuitamente voyeuristiche del regista ma rappresentano il suo estremo coraggio nel raccontare una storia di colpa senza espiazione, nera come la notte, alle sue conseguenze estreme. Straordinari i due interpreti, Willem Dafoe e la Gainsbourg, in un gioco di equilibrismo perfetto grazie al quale riescono a sfidare, e a vincere, il ridicolo.

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Ultima risposta 27/09/2009 17.55.21
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VinLet  @  25/09/2009 13:11:08
   7 / 10
Non mi ha convinta
Difficile darne un’interpretazione..la natura..la donna..l’inquietante pazzia umana..disturbi mentali..”il Caos regna”

Di base c’è che..la stesura della tesi conduce Charlotte a farsi condizionare e convincere da ciò che sta studiando..degenerando a seguito del trauma per perdita del bambino

Parte bene..(con tanto di scena hard iniziale)..poi si perde in scene noiose e lente..per poi riprendersi un po’ sul finale
Non so quanto le scene esplicite di sesso siano utili a migliorare la qualità del film

La protagonista doppiata..spesso ricorda Asia Argento
Nulla a che vedere col titolo
Bocciarlo del tutto no..soprattutto perché in alcune parti è suggestivo e coinvolgente

“Lascia che io pianga”

marfsime  @  06/09/2009 12:59:21
   6 / 10
Film difficile da interpretare..stilisticamente ben fatto..ma per il resto? Una serie di avvenimenti si susseguono durante la pellicola..vanno interpretati e non è di certo una cosa facile. Quest'ambiguità può sicuramente essere apprezzata da qualcuno che riesce a ricavarne significati anche profondi..ma ripeto non è cosa da tutti. Voto 6 perchè comunque è un film che incuriosisce anche se lontano dal genere di cinema che preferisco..e comunque di Von Trier ho apprezzato maggiormente altre opere.

TheLegend  @  04/09/2009 03:51:59
   9 / 10
Film unico,perfetto tecnicamente.
Il miglior Von Trier sicuramente!

divino  @  03/09/2009 19:54:15
   6 / 10
ok allora do il 6 per non modificare la media del film e non essere mangiata viva da chi l'ha capito compreso e amato.. come probabilmente non ho fatto io.

ecco dopo questa precisazione posso commentarlo come mi pare...ma in pratica: mi sono dovuta subire due ore di pallosità immensa e per lo più insensata per dirmi che alla fine le donne sono tutte delle pazze streghe assatanate e che è giusto che per secoli abbiano subito le violenze più indicibili perchè se lo volevano loro stesse per prime?...
ah beh un capolavorone!

baskettaro00  @  30/08/2009 22:43:47
   7 / 10
ANTICHRIST è un film che mescola sapientemente scene ad alto contenuto erotico e scene violente(il taglio del clitoride su tutte)non entrando mai nel vortice della violenza gratuita......
è anche uno dei pochi film a mostrare scene di sesso del tutto esplicite....
sostanzialmente il film è drammatico ma con forti scene di sesso e alcune trovate violente......
scade un pò nel finale alquanto buttato la e senza dare senso al film....
peccato:si poteva di certo fare di meglio
p.s.
il titolo non ha nulla a che vedere con il film......

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Ultima risposta 10/01/2010 09.48.11
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