anni difficili (1948)

Splendida commedia drammatica cosi vicina ai tempi raccontati che è facile immaginare che chi ha lavorato al film abbia toccato con mano quanto proposto.

Zampa prende un normalissimo impiegato disinteressato alla guerra e alla politica e lo trascina suo malgrado nel conflitto tra fascisti e partigiani.

Bravissimo Spadaro cosi umiliato da certi eventi da fare tenerezza.

Divertimento amaro, grande film.

Satira antifascista efficace, uscita non appena si poteva tornare a respirare un po' di libertà. Pensavo fosse un film più noto (dando per scontato che il numero di commenti nel sito sia direttamente proporzionale alla notorietà del film), visto che è ben girato ed interpretato, ed ancora "fresco" anche visto oggigiorno. Grandissima interpretazione da parte di Umberto Spadaro nei panni del simpatico e iellatissimo Aldo Piscitello.

Più che un film, quasi un documento storico quello che Zampa presentò al pubblico nel 1948, pochi anni dopo la fine del secondo conflitto mondiale.
Un film che miscela il dramma, l'analisi storica e l'umana ipocrisia, in un susseguirsi di eventi che vede protagonista una famiglia come tante, coinvolta, suo malgrado, nelle dinamiche di una politica guerrafondaia.
Emozioni e sentimenti in bella mostra, presentati e interpretati da un cast abile e credibile e da una regia schietta e senza sbavature.
Decisamente da vedere.

Bisogna recuperare questo bellissimo film di Luigi Zampa. Anni difficili è il ritratto impietoso di un paese perso nelle sue illusioni megalomani, prontissimo a salire sul carro dei vincitori sacrificandone la meglio gioventù. Una logica gattopardesca pervasa dal trasformismo più becero, stessi servi per padroni diversi e senza più un briciolo di dignità. Commovente l'interpetazione di Spadaro, vigliacco in fondo come tutti in nome del quieto vivere, ma unico capace di effettuare una precisa scelta morale, nel mezzo di un'amoralità dominante e spregevole. Lucido nella sua analisi, attualissimo ancora oggi.