Storia di una famiglia criminale vista dall'interno, negli aspetti più emotivi e contraddittori, che si spingono fino agli archetipi della tragedia greca. In una dimensione sospesa tra l'arcaico e il moderno, si svolge il racconto di tre fratelli che, dal Sudamerica e dalla Milano della finanza, sono costretti a tornare nel paese natale sulle vette selvagge della Calabria per affrontare i nodi irrisolti del passato.
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Il film di Munzi ha fatto incetta di David di Donatello a discapito de "La grande bellezza" portando la mia curiosita' a mille. In effetti questo lavoro è sicuramente da elogiare. Regia, fotografia e interpreti sono al top. Come se non bastasse una sceneggiatura che pian piano ti coinvolge con fatti sempre piu' gravi, un effetto domino che prevedibilmente portera' tutto alla tragedia. Tutto reso cupo dal grigiore del paesaggio e dagli abiti scuri dei protagonisti. Nero, come le loro anime.