angelica alla corte del re (1965)

Le avventure di Angelica in questa seconda parte continuano sulla stessa lunghezza d'onda del primo episodio, addirittura l'assenza di Robert Hossein non è un dramma visto il brio della trama e la prorompente vitalità della Mercier, che qui riesce meglio a delineare la sua Angelica, che non è solo scollature assassine e culetto a mandolino ma soprattutto Donna! "dura, presuntuosa, gretta, calcolatrice, avida di denaro"; tutte qualità che unite insieme la fanno sopravvivere in un mondo pazzo e in continua agitazione. Strane musiche da spionistico in certi punti. Ottimo anche in questo caso il riscontro di pubblico, col 12° posto in classifica nella stagione 1964/65.

La serie era artisticamente piuttosto mediocre, tuttavia in quel melange di avventura, storia, sesso e violenza fiorivano certi raccapriccianti rituali borghesi degni del marchese De Sade (ad esempio, emblematica la repellente figura di Jean Rocheford in uno dei suoi primi ruoli importanti...).
Tutto sommato questo è anche il mio preferito della serie