ancora vivo (1996)

Più che sul dipanarsi della trama che riprende Kurosawa e Leone (che per come è qui sviluppata risulta del tutto priva di interesse), il film vive della bravura registica di Hill, uno che quando si tratta di girare sequenze d'azione c'ha i cosiddetti contro******** e fa chiudere un occhio di fronte al fatto che il protagonista sembri in qualche modo immortale negli scontri a fuoco contro infiniti avversari. La commistione tra western e ganster-movie funziona bene tanto da far chiudere anche l'altro occhio a fronte della trama che come già detto non riesce a fare presa sullo spettatore, non tanto per quello che è ma per come vien sviluppata (Leone aveva fatto molto meglio con "Per un Pugni di Dollari"; non ho visto invece il film di Kurosawa).
Menzione particolare per un Christopher Walken semplicemente perfetto nella parte del gangster/sicario senza scrupoli.

Una via di mezzo tra western e hard boiled, soprattutto la voce fuori campo ricorda molto quest'ultimo genere. Inizio interessante e scoppiettante, il protagonista interpretato da un buon Kevin Costner è abbastanza affascinante, però dopo non molto comincia a stancare, la storia diventa un po' troppo ingarbugliata, tante sparatorie e poco altro (tanto fumo e poco arrosto come si suol dire). Tra gli aspetti positivi sicuramente l'ambientazione e l'atmosfera del film, oltre alle interpretazioni degli attori.

Senza voler fare nessun paragone nè con Kurosawa nè con Leone, il film di Walter Hill, maestro del cinema di genere, si lascia guardare con piacere. Il suo è sempre stato un cinema "per tutti" e anche quì il ritmo è sostenuto, i capovolgimenti continui, le sparatorie diverse e anche coreograficamente ben montate (anche se spesso eccessive). Si nota una certa suggestione per Peckinpah, qua e là citato più volte (è sempre stato un grande maestro per Hill). Detto ciò, questo gangster-western non ha molte altre pretese oltre la messa in scena di un uomo (Willis) animato sembrerebbe da più nobili principi della banda di assassini che abita questa città, ma che invece passa da una parte all'altra per quattrini e nient'altro. Un cinema senza pretese, che fila via liscio con un po' di facilonerie, qualche trashata (all'epoca non esistevano le pistole che usa Willis) e una bella fotografia.

Remake di 2 celebri film di Akira Kurosawa e Sergio Leone, io ho visto solo quello di Leone e malgrado siamo lontani anni luce da PER UN PUGNO DI DOLLARI come film d'azione intrattiene benino, anche se la storia a volte va un po' troppo veloce e con una trama fatta di continui capovolgimenti di fronte si rischia di perdere il passo. Bruce Willis così così. Mi sembra che il Mereghetti gli diede zero stelle nell'edizione del 2005, esagerato. 80° posto in classifica nella stagione 1996/97.

E' un film un po' sottovalutato quello di Hill. Adatta in un contesto western un gangster movie guardando più a Kurosawa che a Leone, in cui la differenza più evidente è l'utilizzo della voce narrante del protagonista. Il cinismo di quest'ultimo, arrivato in città per fare soldi in mezzo ad una guerra tra bande per il controllo del traffico degli alcolici, viene gradualmente demolito ogni volta che si rapporta ad un personaggio femminile. La sua armatura si sgretola come la sua avidità per lasciare il posto alla vendetta, al puro fatto personale. Un contesto cupo ben sottolineato dalla colonna sonora di Ry Cooder. Ottime tutte le intepretazioni, dal disilluso Willis al sanguinario Hickey intepretato da Walken che ogni qualvolta appare sullo schermo lascia sempre il segno. Spettacolari e ben coreografate tutte le sparatorie.

ottimo remake di "per un pugno di dollari" di Leone. Walter Hill poi mi piace troppo, ha diretto un capolavoro come "i guerrieri della notte" e molte altre chicche, forse minori ma sempre ottime.
Bravi gli attori, sopratutto il grande Walken. Poi Willis mi piace davvero tanto, se non si fosse sminch.iato la carriera con gli ultimi orridi filmetti e quella pubblicità della vodafone trashosissima, il cui unico merito è di avermi ricordato che Netflix è uscito in italia.

Buon film gangster..tutto sommato avvincente..li regista e' lo stesso di "48 ore". Un Bruce Willis nei panni di un mercenario freddo e sornione ma infallibile con la pistola. Manca forse il coinvolgimento emotivo e una storia d amore convincente. Le scene d azione sono fatte bene e anche la location e i costumi sono buoni. Buone le recitazioni dei personaggi secondari, soprattutto di Walken.

Uno straniero arriva in una polverosa cittadina del west facendo il doppio gioco tra due bande criminali al solo scopo di fare piu' soldi possibile.
Gia' nei titoli iniziali si rende omaggio al film di Kurosawa "La sfida del samurai" ma probabilmente il film si avvicina di piu' alla versione di Leone.
Willis come Eastwood è "bravo" a non mostrare emozioni anche se il suo personaggio è piu' bastardo e meno simpatico di quello di Leone.

Buon film. Mi è piaciuto davvero.

Avevo colto la similitudine col buon vecchio "per un pugno di dollari"; un film da mè apprezzatissimo.

La storia è notissima,non per niente ci hanno già costruito sopra due veri capolavori. Questo è un film onesto ,con un bel cast (grande Walken!) ,una regia ancora valida ,una grande fotografia ma nessuna verosimiglianza: il buon Bruce ammazza più gente di Stallone in Rambo 2 senza farsi quasi nemmeno un graffio...E poi la trasposizione ai tempi del proibizionismo ed in un paese abitato quasi solo da gangsters non regge...Comunque si lascia vedere.

Western-noir d'alto livello.L'accoppiata Willis-Hill fa centro

Ottimo remake dell'ineguagliabile capolavoro di Sergio Leone, Per un pugno di dollari. La trama è pressoché identica, quello che cambia è il periodo storico in cui si svolge la vicenda; dal vecchio west si passa agli '30 del proibizionismo. Bruce Willis perfetto per il ruolo da duro. Walter Hill sforna un ottimo action movie con un'impronta quasi da film da autore. Ottime musone di Ry Cooder e fantastica voce fuori campo che fa molto noir. Gran bel film.

Esperimento cinematorgrafico piu' che sufficientemente riuscito. Buona l'intepretazione di Bruce.

un mix di generi, (western, gangster e azione) che riescono a rendere il film godile e mai noioso....
Bruce Willis a casa sua nella guerra di bande con proiettili a go go dall'inizio alla fine...ottimo Walken, credibili tutti gli altri....
(mi è piaciuta anche la voce narrante fuori campo!!)
un film che rivedrei volentieri....

6 ma proprio tirato...

Western polveroso diretto con svogliatezza da Hill (uno dei massimi esponenti dell'action e del poliziesco). Con il materiale e il cast a disposizione poteva venirne fuori un gran film, e invece, ci si trova davanti ad una storia sconclusionata, poco coinvolgente, e ridotta all'osso con i soliti cliche' del giustiziere solitario e le solite sparatorie infinite e fracassone.
In piu', Willis e' duro ma anche troppo legnoso, mentre Walken, il mitico Walken, e' veramente sprecatissimo.
Non ci si annoia, ma manca la cattiveria e la rozzaggine a cui Hill ci aveva abituato.
6 --

Semplicemente uno dei migliori film d'azione di sempre. Ingiustamente sottovalutato e dimenticato é una pellicola ricca di momenti epici e di sparatorie. L'invincibile protagonista, senza paura e con un debole per le donne, é il miglior Willis che si sia mai visto in tutta la sua carriera.
Assolutamente da ripescare dal dimenticatoio e da vedere e rivedere.
Film d'azione così non se ne fanno più e Walter Hill si conferma uno dei miei registi di genere preferiti.
GRANDE !!!!

Piuttosto scialbo e noioso. RIprendere ciò che è gia stato in passato un cult, e ri trasporlo in questo modo, mi sembra uno spreco di fantasia. La storia è sicuramente buona, non per nulla... ma che ve lo dico a fare... lo sapete già....
ma i personaggi son veramente poco caratterizzati e sterili. Da vedere solo per constatatre quanto un regista/cast siano fondamentali e possano influire positivamente/negativamente sul risutlato finale del film. Gustatevi prima gli originali...

Walter Hill firma la regia di questa rivisitazione in chiave mafiosa del soggetto di Akira Kurosawa LA SFIDA DEL SAMURAI, già ripreso da Leone per il suo PER UN PUGNO DI DOLLARI. L'interpretazione di Bruce Willis è accettabile anche se non paragonabile a quella di Clint Eastwood. C'è abbastanza azione e questo film risulta essere discretamente godibile, anche se difetta nel ritmo poco fluido. Personalmente non mi ha entusiasmato più di tanto, ma è comunque un prodotto ben confezionato e quindi meritevole.

Buon esperimento del mitico regista dei "i guerrieri della notte" che qui si cimenta in una pellicola "cruda" liberamente ispirata ai film di Sergio Leone e di Kurosawa. A parte la storia che potrebbe anche andare, l'atmosfera e la mano di Hill qui si vedono un pò poco e mi spiace perchè con qualcosa in più da parte sua sarebbe stato un gran film. Sottotono e scontato e con poco ritmo. Bruce Willis non da il meglio.

Cupo, violento e fumettistico remake in salsa noir anni '30 di "per un pugno di dollari" cucito sul duro di Willis.

Buona, se non ottima, commistione di generi (action, gangster, western, ecc.) ad opera del buon Hill dove, però (come giustamente ed in modo interessante fà notare il Farinotti) la sua regia si sente un pò troppo, in modo eccessivo.
Non credo sia esattamente un difetto ciò, però è giusto anche farlo notare.

Ad ogni modo grande azione, bravi attori (Willis è indicatissimo, è anche Walken è un grande), buona ripresa della sceneggiatura già usata per La sfida del samurai di Kurosawa e per Per un pugno di dollari di Leone (che, anche in questi 2 ultimi film da me citati, ha già fruttato altri due buoni risultati cinematografici) per un film, di azione principalmente, che straconsiglio e che raramente mi capita di vedere così ben realizzato.

buon film ottima azione! per una serata tranquilla con amici!

bel film di walter hill con un bruce da urlo nn mi sono piaciute le scene dove lui uccide 10-15 persone visto che un rifacimento di un pugno di dollari dove nemmeno il grande eastwood era capace di questo
cmq da vedere

Film in complesso discreto, il fatto di essere un terzo remake de La sfida sel samurai e di Per un pugno di dollari offusca un pò questo lavoro.. Comunque non è paragonabile a quei due ma è godibile come film senza dubbio. Bruce Willis è sempre un mito qualsiasi parte egli faccia...

Discreto film d'azione, forte di un Bruce Willis abbastanza in parte e un Walter Hill ispirato.

Ottimo film,grande Bruce Willis l'immortale

Bellissimo questo western/noir rifacimento dello Yojimbo di Kurosawa. Bruce Willis in parte come sempre in questi film, ottima la regia di Hill.

Il tocco di Hill si intravede, ma è un tocco ormai sbiadito, che ha perso lo smalto.
Vedibile, ma Kurosawa e Leone sono un altro pianeta.

Semplicemente adoro questo film e adoro la regia malinconica e spietata di Hill. In questo rifacimento di " Per un pugno di Dollari" a sua volta rifacimento di un opera di Kurosawa, Hill ci mostra una cittadina squallida del confine messicano a nome Jericho, dove si consuma un Western-Gangster-Action magnifico. C'è ritmo, c'è pathos, c'è tutta l'atmosfera epica che contraddistingue i suoi lavori, un Bruce Willis mastodontico e irripetibile, una grande sceneggiatura curata dallo stesso Hill dove la fanno da padrone dialoghi e voce fuori campo. Ci vuole un pò ad abituarsi alla voce di Willis, visto che il doppiaggio è stato affidato alla voce storica di Mel Gibson. Grandi musiche, grandi sequenze, film per me imperdibile. Un pezzo della cinematografia del regista sicuramente da riscoprire.

" Su una cosa non mi ero sbagliato...mi piacevano tutti molto di più da morti."

SPOILER

GRAN BEL FILM,BRUCE WILLIS SUPERLATIVO. BELLE ANCHE LE ATMOSFERE. E POI I COMMENTI IN PRIMA PERSONA STILE SIN CITY SN VERAMENTE BEN FATTI

Gradevole. Si lascia guardare senza noia. Bravo Bruce Willis, come sempre d'altronde.

Non è assolutamente tra i migliori film di Hill.
il regista tenta un rifacimento de La sfida del samurai e Per un pugno di dollari,ma il tutto appare freddo e troppo preparato a tavolino per coinvolgere davvero.Tutte le scene vanno alla ricerca della perfezione stlistica,ma nonostante questo rimane il vuoto di emozioni.
Salvabile però per molti aspetti,dalla fotografia alle musiche.
La sceneggiatura è invece il punto più debole:la voce fuori campo stile noir anni '40 sarebbe stato meglio non inserirla,e la storia del crocifisso della ragazza è alquanto patetica.

Discreto mix di generi da parte di Hill che fa un altro remake di "la sfida del samurai" dopo quello versione western di Leone (per un pugno di dollari).

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Un Hill stanco ma sempre magistrale nella capacità di dare ritmo alle pellicole