Nel 1930 tre amici - un medico, un'infermiera e un avvocato - sono testimoni di un omicidio. Diventeranno però loro stessi i principali indagati e si adopereranno per scoprire uno dei più scioccanti complotti della storia americana.
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Cast grandioso, buone idee, belle scenografie e costumi: tutto buttato al vento da una sceneggiatura scritta in maniera pessima, frammentata e che rende il film incredibilmente farraginoso e difficile da seguire, anche a causa della noia e perdita di interesse che ne consegue. Di tutto rimane solo una bella confezione e un trio di protagonisti che comunque funziona.
Grande cast che offre delle ottime interpretazioni al servizio però di un film povero di sceneggiatura e contenuti. Nonostante una buona regia, David O. Russell ormai le sue cartucce migliori le ha sparate già da un po'; film che scivola via nell'apatia più totale, guardato fino alla fine solo per gli attori.
Al regista piace da sempre mettere molta carne sul fuoco ma stavolta esagera, trasformando un buon incipit in un minestrone di trame e sottotrame di difficile digestione. Cast di super grido ma senza mordente come la storia narrata, purtroppo, destinata ad essere dimenticata appena terminata la visione.
Un cast pazzesco e un'idea originale buttati al vento con una scenggiatura catastrofica , confusionaria e mal gestita. Montaggio caotico , e dialoghi senza peso .. forse si voleva fare in parte l'eco al cinema dei Coen ma il tentativo fallisce trabanalità e momenti di incertezza e noia.
Russell prende spunto da un fatto realmente accaduto, la dichiarazione al Congresso USA del 1934 del generale Smedley Butler su un presunto complotto da parte di un gruppo di industriali per rovesciare il governo americano e ci costruisce una storia che ruota attorno ai tre protagonisti principali, Christian Bale un mostro di bravura, Margot Robbie stupenda e perfetta nel ruolo e Washngton Jr che come in "Tenet" non mi convince del tutto recitativamente parlando. Troppa carne al fuoco, dialoghi alle volte troppo surreali e il sentore di aver in parte sprecato il ricco cast a disposizione con un film di grande potenzialità ma che alla fine lascia un pò di amaro in bocca. Oltre all'interpretazione di Bale e della Robbie poca roba, era meglio rimanere ad Amsterdam...
Indagine grottesca interpretata da grandi attori, ma il film poteva essere fatto in maniera più dinamica e con più azione. Forse è stata una occasione sprecata.
Bellissimo nell'ambientazione, fotografia e costumi. Un cast stellare da far impallidire qualsiasi altra pellicola e un Christian Bale gigantesco con un interpretazione in odore di nomination ai prossimi Oscar, quello che manca purtroppo è una trama avvincente ; troppo confusa inutilmente ingarbugliata, piena di sottotrame e personaggi francamente inutili e poco o nulla approfonditi annullano quanto di bello visivamente si vede; ennesima dimostrazione che un gran cast non basta per dare spessore e bellezza a un film. Peccato, veramente peccato!
David O. Russell si è lentamente conquistato uno spazio nella panchina del mio olimpo dei registi che seguo con attenzione. "Amsterdam" lo attendevo e solo causa covid non l'ho visto in Sala. Gran sorpresa ritrovarmelo nel catalogo Disney a solo 2 mesi dalla sua uscita al Cinema. Offerta ghiotta subito colta e, in contrasto con certe critiche, mi è piaciuto molto. La regia scimmiotta un po' la caratterizzazione dei personaggi alla Wes Anderson e, in apparenza, questa forzatura decontestualizza la trama dal periodo in cui si svolge. In realtà, così facendo, si stempera il tema che altrimenti risulterebbe pesante, a rischio noia e già troppe volte visto. Il dramma si fa commedia e si alleggerisce, anche grazie ad un cast, oversize di star, capace di accompagnare lo spettatore, nelle oltre 2 ore, senza pause o sbadigli. La morale di fondo poi è a me congeniale, chi mi conosce sa come la penso in politica e quanto spesso denuncio che chi ha potere ha agio nell'orientare l'opinione pubblica. Mi sono divertito nel seguire la trama e benchè sia un filo sotto "American Hustle", conferma David O.Russell come abile intrattenitore. Eccellenti costumi, scenografie e fotografia e poi Robbie mora, mi garba ancora di più.
David O. Russell vorrebbe essere come i suoi colleghi post-moderni, capaci di contorcere il genere e farne uscire qualcosa di buono, capaci di rompere la linearità narrativa e creare personaggi sui generis. Il problema è che non puoi riuscirci se sei solo un artista radical chic senza un'anima propria e privo di un'idea artistica di qualità, capace solo di fraintendere quel tipo di commedia moderna e surrealista che poteva essere il tuo genere di riferimento. AMSTERDAM è un film noir-cospirazionista che non sembra tale per mezzo millesimo di secondo. E' diretto con un montaggio terribile ed una regia sulla stessa linea che rende tutto molto inutilmente ovattato e loffio. Il cast, per quanto stellare, recita in maniera confusa. A far sprofondare il tutto, ci pensano dei dialoghi al limite del disturbo di personalità per come sono scritti. La verve comica di questo film la capisce solo il regista. La peculiarità dello stile dell'autore non può essere sempre una scusa. Questo tipo di film finto-intellettuali sono il fallimento della Hollywood elitaria.
Un pomposo film d'autore che ho trovato terribile! Curatissimo sotto gli aspetti tecnici (costumi, fotografia e scenografie di alto calibro) ma con una regia al limite del manieristico ma soprattutto basato essenzialmente su uno marea di dialoghi spesso noiosi e ridondanti oltre a molta staticità. La storia non mi è piaciuta per nulla e non do meno solo per l'ottima performance del solito Christian Bale.
E' buono lo spunto di Amsterdam, una storia che potrebbe coinvolgere e che in qualche modo rimanda anche ai nostri giorni pur essendo ambientata a cavallo tra le due guerre. Esteticamente è ineccepibile ed ha un cast a disposizione di livello stratosferico, poco da dire. Peccato che il film venga buttato alle ortiche perchè mi può star bene la perfezione formale, tuttavia la narrazione è frammentaria, piena di divagazioni chhe stravolge la sua linearità. Poi c'è il cast che invece di arricchire, inpoverisce il tutto come se ogni attore debba avere il suo spazio invece di contribuire. Poca coesione in poche parole. Credo che sia uno dei film più sprecati degli ultimi anni, una bellissima carta da regalo con dentro il nulla. E' un film che reputo brutto senza tanti giri di parole.
Come la maggior parte dei film con troppi nomi, troppo curato nella messa in scena, lascia l'amaro in bocca, perchè crea tanta aspettativa, ma alla fine dà l'impressione di aver sprecato energie e talento per lasciare poco o niente allo spettatore. Molto belli i costumi, ricercati. Giganteggia Bale e abbaglia la bellezza della Robbie, ma Shannon si vede appena, la Taylor-Joy ha una parte striminzita come appare anche lei nel bustino rosso. Malek non è adatto a fare il cattivo o almeno non l'antagonista principale. Mi sembra un ottimo comprimario come Matt Damon. Oltre a ciò la storia di per sè semplice, viene presentata in maniera contorta tanto per far scene con dialoghi surreali e ad effetto. Il trucco regge nella prima parte, poi crolla negli ultimi venti,trenta minuti. Alla fine si scopre che si fariferimento in parte ad un evento realmente accaduto, ma il messaggio, se c'è mai stato, non arriva.
C'erano le carte in tavola per un capolavoro (anche se questo regista non mi è mai particolarmente piaciuto): cast stellare, tecnicamente perfetto. Ne esce penalizzato tantissimo da dialoghi tra il grottesco ed il surreale, una narrazione confusa (per non dire, proprio disordinata, come se ci fossero stati dei problemi di montaggio, come già è stato notato) che lo rende faticoso da seguire, soprattutto nella parte centrale. Resta comunque un film gradevole.
Amsterdam è un film che funziona bene con gli attori giusti che interpretano i personaggi tipici di una storia scritta da David o. Russel. L'unico problema è che la trama mette tanta carne al fuoco, a volte troppa e quindi l'attenzione dello spettatore deve fare uno sforzo non per seguire la storia ma per seguire gli interpreti. Oltre a Bale oramai in stato di grazia è Margot Robbie che ancora una volta rappresenta il valore aggiunto. Mentre John David Washington è il terzo membro del triangolo, a cui si aggiungono svariati comprimari. Rami Malek, Anya Taylor Joy, Zoe Saldana, Robert De Niro, Taylor Swift, Chris Rock,Andrea Risembourg,Mike Myers,Michael Shannon, eccetera. Forse troppi nomi per una storia che narra di un complotto che però alla fin fine si rivela semplice ma folle. Il film ha sicuramente delle lungaggini ma è un piacere vedere gli interpreti sullo schermo. Anche se è stato un flop rimane comunque un opera coraggiosa che non fa compromessi e soprattutto è originale. In questi tempi non è cosa da poco.
Uno di quei film che tutti aspettano spasmodicamente ma che, personalmente, mi ha lasciato deluso e interdetto. Innanzitutto ho trovato lo sfoggio di un cast strepitoso come una pura forma di celodurismo della produzione piuttosto che di una vera e propria necessità. Il film è pervaso da tanti stili diversi che convivono nello stesso film ma che portano, talvolta, un senso di straniamento dello spettatore. Gli anni '30 (ma anche quelli poi del flashback) fanno da sfondo ad una storia confusa, di cui si coglie il senso generale ma perdendosi in dialoghi allucinati. Credo che sia il montaggio la pecca principale, visto che sembra quasi che non abbiano rivisto il film per capire come rendere più fruibile il prodotto. Le interpretazioni e le caratterizzazioni dei personaggi restano uniche con un Christian Bale a rubare la scena a tutti. Anche nel finale manca un vero e proprio climax che porti alla risoluzione decisiva.