a morte hollywood! regia di John Waters USA 2000
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a morte hollywood! (2000)

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locandina del film A MORTE HOLLYWOOD!

Titolo Originale: CECIL B. DEMENTED

RegiaJohn Waters

InterpretiMelanie Griffith, Stephen Dorff, Alicia Witt, Adrian Grenier

Durata: h 1.27
NazionalitàUSA 2000
Generecommedia
Al cinema nel Febbraio 2000

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Trama del film A morte hollywood!

Cecil B. DeMented è un filmmaker underground che mette in atto il rapimento di una celebre star viziata durante l'anteprima del suo film a Baltimora. Con l'aiuto di un manipolo di cinematografari e attori che si definisce "emulsioni scadute", Cecil rapisce Honey Whitlock e poco a poco la convince a partecipare al suo film, una continua irruzione terroristica volta a sabotare le icone e i rappresentanti del cinema commerciale, anche a costo della vita stessa.

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Voto Visitatori:   5,32 / 10 (14 voti)5,32Grafico
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Voti e commenti su A morte hollywood!, 14 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

StIwY  @  25/06/2022 14:20:23
   2 / 10
Un film deve innanzitutto intrattenere. Poi possiamo fare tutti i voli pindarici che volete, filosofeggiare su quali messaggi trasmetta, su cosa denunci alal collettività.......ma se non intrattiene, ma anzi IRRITA, ha fallito a prescindere. Alcune scene veramente di pessimo gusto.

Le uniche cose per cui vale la pena vederlo è Alicia Witt e Zenzele Uzoma nel fiore degli anni, un piacere per gli occhi.

Il resto, per me è spazzatura pretestuosa.

cort  @  11/05/2021 20:05:42
   7 / 10
Un turbinio di dialoghi e scene con l'intento di criticare hollywood e il suo lato marcio(tipo spoiler) attraverso improbabili ed eclatanti riprese di un film amatoriale.
La libertà di scena è il punto che rende il tutto originale ed ironico e pure un pò(tanto) trash, impossibile capire come finirà la faccenda! Come qualita generale non è male sia in scenografie che nelle prestazioni attoriali che mi sono sembrate spesso teatrali.

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VincVega  @  21/02/2021 14:05:59
   7 / 10
Uno degli ultimi lavori di John Waters, "Cecil B. Demented" è un film folle, grottesco e divertente, non per tutti i gusti, talvolta presuntuoso ed eccessivo, talvolta geniale. Personalmente ho apprezzato questa satira di Hollywood e dell'industria cinematografica statunitense piena di citazioni (alcune mi hanno ammazzato).

Nel cast oltre ai bravissimi protagonisti Melanie Griffith e Stephen Dorff, da segnalare gli allora poco noti Maggie Gyllenhaal, Adrian Grenier (di "Entourage") e il grande Michael Shannon. Colonna sonora accattivante.

Una pellicola a mio avviso un po' troppo bistrattata, la media in questo sito è troppo bassa. Per quanto riguarda la critica in America si è divisa, alcuni parlano di ciofeca, altri tra i migliori di Waters.

"A Morte Hollywood!" è sicuramente per cinefili, non per appassionati di "film per famiglie" (cit.).

MonkeyIsland  @  22/06/2013 14:13:33
   6 / 10
Da amante di Waters ammetto che questo film nonostante la feroce critica è una porcata dialoghi da scemo + scemo (signor demente) di una noia inaudita.
C'è anche una giovanissima Maggie Gyllenhaal con un look un po' alla Kiss.
Perché lo salvo? Per via della citazione che vale il film del personaggio della Griffith:

"Avidi consumatori di cellulari sfogate la vostra passione ardente.
A morte il cinema privo di dignità!"

Ciaby  @  16/04/2012 21:24:05
   8 / 10
Non ai livelli dei primi Waters, ma è un film bello, divertentissimo e in grado di sparare senza pietà. Se poi, anche lo spettatore (il sottoscritto) segue la filosofia dei protagonisti contro il cinema hollywoodiano, allora è amore. Indimenticabili i tatuaggi e l'indemoniato finale.

Riservato a chi ama davvero il cinema, quello vero.

Straordinaria Melanie Griffith.

Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  05/06/2011 12:13:52
   4½ / 10
Uno dei film più inutili della storia.
Preferisco Hollywood.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  02/02/2011 00:21:27
   6½ / 10
Niente male ma tende ad essere alla lunga ripetitivo sulla diatriba cinema indipendente Vs cinema hollywoodiano. Non mancano però ottime trovate e felici intuizioni ("Pubblico di nicchia, aiutateci"), offrendo inoltre una ottima intepretazione di Melanie Griffith, perfetta nel ruolo della diva spocchiosa rapita, redenta e votata alla causa del cinema indipendente.

Cannibal Bunny  @  27/09/2010 10:06:47
   6 / 10
Il film non è poi così brutto. Certo, il primo Waters rimanene ineguagliabile, ma ogni film che ha girato ha un suo perché.
Forse questa pellicola non è graffiante come voleva essere, ma rimane comunque interessante e divertente, decisamente superiore a tutte quelle porcherie che Hollywood continua a propinarci.

Gruppo COLLABORATORI atticus  @  18/09/2010 12:49:39
   5½ / 10
Ambiziosa ma debole satira sul mondo del cinema firmata da una delle personalità più caustiche e irriverenti del settore. Qualche colpo di genio si disperde in una generale confusione e anche la trasgressività tipica del regista qui è ridotta più ad un giochino malizioso. Deludente ma con un ottimo cast, con una Griffith splendidamente autoironica.

paolo80  @  20/05/2009 23:32:10
   1 / 10
Pellicola carica di citazioni, che colpisce, in maniera incredibilmente negativa, per la sua totale assenza di qualcosa anche solo lontanamente paragonabile ad una parvenza di senso logico.
Lo svolgimento è costellato di situazioni assurde, portate all'eccesso, che però non riescono a risultare divertenti.
Il fatto che il regista voglia criticare le major di Hollywood, ed il loro modo di far cinema, è indubbio; però una qualunque critica, condivisibile o deprecabile, non può prescindere dalla logica, dalla sensatezza, altrimenti perde del tutto la sua validità ed efficacia.
Il regista ottiene l'effetto diametralmente opposto rispetto a quello che si era prefissato: criticando il cinema "standard", finisce invece col dimostrare "cinema indipendente = cinema spazzatura". Un clamoroso "autogol".
Da evitare.

benzo24  @  20/02/2008 12:30:48
   7½ / 10
non è certo il migliore di waters, ma comunque è sempre un film di waters, divertente, cattivo, colto, ben girato e ben interpretato. e a distanza di tempo mi sembra che migliori sempre più.

giusss  @  19/02/2008 20:55:19
   2 / 10
Sarà un film che ironizza sulle major hollywoodiane ma il risultato non è affatto spiritoso, e le scene sono alquanto stupide e noiose.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Requiem  @  19/02/2008 11:34:15
   5 / 10
Filmetto di John Waters per cinefili, pieno di rimandi e richiami (il protagonista si chiama Cecill B. Demented) , che attacca il mondo hollywoodiano, irride il buonismo stile Forrest Gump, ma non va al di la del giochino divertente.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  18/02/2008 14:50:30
   6½ / 10
John Waters è un regista di culto tra gli appassionati del cinema indipendente,riconosciuto come il re del cattivo gusto e del trash,è anche un cineasta capace e caustico,autore di indimenticabili chicche weird come “Pink Flamingos” o “Female trouble”.Un autore bistrattato perché spesso e volentieri volutamente estremo nel suo messaggio polemico e riottoso nei confronti della Hollywood dei grandi studios.
La storia di "A morte Hollywood!" è sufficientemente bizzarra e per certi versi potrebbe apparire come semi autobiografica,narra di un impresario cinematografico, tale Cecil B. Demented (chiaro omaggio a Cecil B. De Mille),novello Dr. Jekyll e Mr. Hyde che si tramuta nottetempo in un personaggio esaltato e violento,autore (o meglio,aspirante tale) di film underground,desideroso di far collassare l’industria cinematografica americana a suo avviso ormai arida di contenuti.L’idea è quella di realizzare un film rivoluzionario che sfrutti un budget zero e l’appeal di un’attrice di gran richiamo,interpretata con efficacia da Melanie Griffith,per questo motivo rapita dalla bizzarra troupe dell’eccentrico filmaker e costretta a recitare.
Waters attacca ironicamente la Hollywood piu’ glamour,accusando il sistema e sbeffeggiando classici emblemi del buonismo su celluloide come “Forrest Gump” e “Patch Adams”.Interessante l’idea di mostrare la positiva interazione tra la starlette sequestrata e gli eccentrici elementi della troupe,tutti tatuati con il nome di un regista considerato di culto,andando così da Otto Preminger a Spike Lee,da Lynch a Herschell Gordon Lewis,da Peckinpah a Fassbinder.
Il film, girato come consuetudine a Baltimora,è meno feroce di quanto ci si potesse auspicare,è un prodotto lontano anni luce dall’abituale vena polemica e corrosiva dell’autore,anche il livello di comicità non raggiunge quasi mai risultati eclatanti,ed il tanto decantato cattivo gusto è piuttosto edulcorato.
Non è un brutto film,ma se paragonato ai precedenti lavori di Waters perde nettamente il confronto.

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