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Speravo di vedermi un bel documentario su uno dei più noti serial killer americani ed invece mi sono rotto altamente le balle! Molto ripetitivo, poco crudo rispetto alle possibilità, narrato maluccio e come ho già detto NOIOSO...
Albert Fish, collezionista di parafilie e pluriomicida di bambini. In questo documentario il soggetto basta a reggere il tutto, anche se il lavoro non è svolto nel migliore dei modi; tecnicamente parlando, si tratta di un documentario piuttosto scadente.
Tra documentario e finzione filmica viene ricostruita la vita di Albert Fish, vissuto a cavallo fine '800 e inizi '900 fu uno spietato serial killer che al momento della cattura si vantò di aver ucciso e molestato innumerevoli minori. In realtà i casi in cui le prove lo inchiodarono senza appello furono molti meno, si contano addirittura sulle dita di una mano, ciò non toglie che quest'uomo, all'apparenza gentile e di buone maniere, passò alla storia come uno degli assassini seriali più spietati e perversi. Si parte dalla fine, dall'omicidio di Grace Budd, dieci anni, sottratta di fatto sotto al naso dei genitori e sulla quale venne fatta luce solo parecchio tempo dopo, quando l'omicida confessò via lettera le proprie aberranti malefatte. Episodio chiave che determinò la cattura di Fish e relativa condanna alla sedia elettrica, passando così alla storia come l'uomo più anziano ad essere giustiziato in tal modo. Aveva quasi 66 anni. La pellicola, potenzialmente devastante visto il terrificante tema delle violenze nei confronti di minori, non convince quasi mai. L'episodio della lettera è sicuramente toccante e di una crudeltà vomitevole, ma il resto è solo un'accozzaglia mal strutturata di informazioni, che, oltre a sciorinare le numerose deviazione sessuali di cui era affetto l'uomo, ne forniscono un'origine poco approfondita tra matrimoni falliti e abusi subiti da bambino in orfanotrofio. Ne viene fuori un racconto scialbo, corroborato da interviste a presunti specialisti che nulla aggiungono ai fatti, ed anzi, alimentano dubbi nel caso del collezionista di cimeli macabri, il quale appare come un ciarlatano spostato mentalmente quanto il protagonista. Più interessanti i riferimenti religiosi, con la Bibbia pretestuosamente interpretata per punire se stesso e gli altri. Sicuramente da un film dedicato ad un pedofilo dedito al cannibalismo, vampirismo, con estreme tendenze sadomasochistiche era lecito aspettarsi qualcosa di insostenibile, e invece di insostenibile qui c'è solo la noia. Documentario di bassa lega, confuso, privo di pathos, girato malissimo e fotografato peggio.
Documentario sulla vita di Albert Fish. Ben strutturato è un viaggio agghiacciante dentro la mente del più infame serial killer che l'umanità abbia avuto. Imperdibile.
Ben fatto questo documentario sulla vita di Albert Fish, noto per sadismo, masochismo, flagellazione, esibizionismo, voyeurismo, piquerismo, pedofilia, coprofagia, feticismo, urofilia, cannibalismo, castrazione, vampirismo...allucinante. Senza grandi colpi ad effetto vengono esposti i fatti nella loro crudezza, come è giusto che sia, d'altronde qui ci spingiamo oltre i limiti della follia umana.
Vampiro, cannibale, un orco terribile, mostruoso, persorso, tra i più malvagi e complessi serial killer mai nati. Un ottimo documentario, interessante che sa essere equilibrato senza eccessi.
Mia sorella: "Cosa guardi?" "Un documentario su Albert Fish.." "E chi è?" "Un pedofilo cannibale.." "Ma che schifo perchè guardi certe cose!!" E scappò via. Bisogna sapere certe cose. La vita non è fatta solo di case o famiglie alla Mulino bianco o confezioni di panettone Bauli. Guardate questo documentario, anche se qualitativamente non è un capolavoro, apre la mente. Come visitare Auschwitz o visionare qualcosa sulla Shoah. Albert Fish è il lato oscuro di ognuno di noi, il mostro chiuso nell'armadio che non vuoi aprire. Il sole nero di un'eclisse. Non bisogna girarsi dall'altra parte..conoscere certe cose, ci rende meno vulnerabili..
Documentario di buona fattura sul singolarissimo e crudelissimo serial killer Albert Fish; il film è piuttosto violento e sanguinoso, ma non abbastanza, per fortuna, per definirlo morboso e compiaciuto, seppur tratti palesemente di argomenti morbosi e compiaciuti.
Punto a suo favore ovviamente.
Interessante, d'atmosfera e ben realizzato/montato, non è comunque per anime candide.
Borowski ha realizzato anche un altro buon ed interessante documentario sui serial killer, che questa volta tratta di Jack lo squartatore mi pare.
E' un documentario ma è riuscito a mettermi i brividi. Analisi della personalità di un mostro capace di ogni perversione nascosto dietro l'apparenza di un innocuo anziano signore.
"Ciò che io faccio è giusto, altrimenti Dio avrebbe mandato un angelo a fermare la mia mano" - Albert Hamilton Fish -
Albert Fish è un docudrama incentrato su uno dei peggiori serial killer della storia, non tanto per numero di vittime quanto per il lungo elenco di manie-disturbi mentali e torture inferte a tutti i malcapitati. La pellicola alterna immagini di repertorio a ricostruzioni vere e propie, in cui emerge una parsonalità davvero ai limiti: Fish è l'incarnazione della follia e dell'orrore, i peggiori istinti umani rinchiusi in un'unica persona, dal cannibalismo, passando per masochismo, sadismo e molto altro, in un vortice caratterizzato da un delirio religioso estremamente inquietante. La ricostruzione della vicenda è ben rappresentata, il modus operandi, la cattura, i particolari sull'infanzia difficile e l'evoluzione della personalità contribuisco a creare un incubo non indifferente, con il regista sempre ottimo nell'insistere sui particolari....è una storia incredibilmente cruenta, non facile da seguire per mole di informazioni, assolutamente disturbante in tutti i suoi passaggi (vedi la lettera inviata ai genitori di una delle vittime riportata da goat nel suo commento). Ho faticato ad arrivare alla fine, emotivamente è un documento devastante.
un interessante film/documentario sulla vita di uno dei piu spietati serial killer mai esistiti.La voce narrante spiega molto bene anche con interviste e filmati d'epoca che spiegano molto approfonditamente la vita di Albert Fish e le sue piu profonde perversioni,fino al momento della sua morte sulla sedia elettrica.Anche la lettera è molto inquietante...
Veramente difficile dare un voto qui, perché non si tratta di sceneggiatura, regia e di attori, ma di cruda realtà. Viaggio all'inferno, senza speranza di redenzione, nella mente e nell'operato di una delle menti più lucidamente malate che abbiano mai calcato questa valle di lacrime. E comunque, per quello che vale, è un documentario molto ben realizzato, che mostra tutti gli aspetti della disperata follia di questo che chiamare uomo mi sembra inappropriato (o forse ne è proprio un degno rappresentante), e trascina in un vortice di agghiacciante e vero orrore lo spettatore, e riesce a fargli capire, anche se solo e necessariamente in maniera superficiale, il come e perché Fish fece quello che fece. Necessario vederlo, impossibile dimenticarlo.
E' un riuscitissimo documentario che traspone fedelmente la vita di uno dei più macabri serial killer di tutti i tempi attraverso filmati d'epoca, interviste e sequenze ricostruite. Davvero inquietante la voce narrante che racconta per filo e per segno le efferatezze compiute da Fish, conferendo un'impronta estremamente nauseante alla pellicola senza necessitare dell'utilizzo di particolari trucchi o effetti speciali. Interessante il lavoro d'introspezione che tenta di analizzare razionalmente il delirio psicotico del vampiro e stupendo il montaggio con le sequenze dei dipinti. Da vedere.
La storia di Albert Fish è qualcosa di agghiacciante e non si riesce a credere a tutto quello che quest'uomo è riuscito a fare.
Il documentario affronta le questioni in modo molto diretto, senza giri di parole, facendoci capire bene la varità. Ottimi anche gli itnerventi degli esperti, e bella anche l'opinione dell'uomo con la barba (quello che ha la lettera originale), che seppur non condivisa, apre molte discussioni.
Inquietante ricostruzione su uno dei peggiori uomini che abbiano mai messo piede sulla terra. Agghiacciante e senza censure, questo documentario rivive le vicende di questo serial killer ante litteram, dall'aspetto comune e insospettabile. Prodotto ben confezionato, questo documentario d'autore è un'ottima combinazione di testimonianze dell'epoca, di documenti, interviste di esperti e discrete ricostruzioni con attori che analizza i fatti scrupolosamente ,quasi scientificamente, senza preoccuparsi di offendere la sensibilità dello spettatore, ma mettendo tutto nero su bianco.
<<Albert Fish è uno sciamano, uno sciamano americano, uno dei nostri dei oscuri>>.
« Cara Signora Budd. Nel 1894 un mio amico, John Davis, s’imbarcò come addetto al ponte sulla Steamer Tracoma. La nave salpò da San Francisco per Hong Kong, Cina. Arrivati lui ed altri due sbarcarono e andarono a bere. Quando ritornarono la barca era partita. A quell'epoca c’era la carestia in Cina. Carne di ogni tipo per $1-3 a libbra. Era così grande la sofferenza tra le persone molto povere che tutti i bambini under 12 venivano venduti per cibo allo scopo di evitare di far morire di fame gli altri. Un ragazzo o una ragazza under 14 non era al sicuro in strada. Potevate andare in qualsiasi negozio e chiedere una fetta, una braciola o uno stufato di carnet. Parti del corpo nudo di un ragazzo o di una ragazza sarebbero state messe in evidenza e il pezzo che volevate sarebbe stato tagliato. Il posteriore di un ragazzo o di una ragazza è la parte più dolce del corpo ed era venduta come costoletta di agnello accompagnata dal prezzo più alto. John rimase lì così a lungo che acquisì il gusto della carne umana. Al suo ritorno a N.Y. rubò due bambini, uno di 7 e l'altro di 11 anni. Li portò a casa sua, li spogliò e li legò nudi in un armadio a muro. Poi bruciò ogni cosa avessero addosso. Molte volte, giorno e notte lui li sculacciava, li torturava, per rendere la loro carne buona e tenera. Uccise per primo il ragazzo di undici anni, perché aveva il **** più grasso e di certo più carne su di esso. Ogni parte del suo corpo fu cucinata e mangiata eccetto la testa, le ossa e le budella. Fu arrostito nel forno (riempito dal suo ****), bollito, grigliato, fritto e stufato. L'altro ragazzino fu il prossimo, andò allo stesso modo. All'epoca, vivevo al 409 E 100 St., lato destro. Lui mi disse così spesso quanto era buona la carne umana che decisi di provarla. La domenica del 3 giugno 1928 vi chiamai al 406 W 15 St. Vi portai delle conserve di formaggio e di fragole. Cenammo. Grace si sedette sul mio grembo e mi baciò. Immaginai nella mia mente di mangiarla. Con la pretesa di portarla ad una festa, diceste che poteva andare. La portai in una casa vuota a Westchester che io avevo già scelto. Quando arrivammo lì, le dissi di rimanere fuori. Si mise a raccogliere fiori da campo. Andai al piano di sopra e mi strappai tutti i vestiti di dosso. Sapevo che se non l'avessi fatto il suo sangue sarebbe finito su di loro. Quando tutto fu pronto andai alla finestra e la chiamai. Allora mi nascosi in un armadio a muro fino a che non entrò nella stanza. Quando mi vide tutto nudo cominciò a piangere e provò a correre giù per le scale. L'afferrai e lei disse che l'avrebbe detto alla sua mamma. Per prima cosa la spogliai. Lei calciava, mordeva e graffiava. La soffocai fino ad ucciderla, poi la tagliai in piccolo pezzi così potevo portare la mia carne nella mia stanza. La cucinai e la mangiai (N.B. in questa frase Fish si riferisce a Grace utilizzando la terza persona singolare “it”: Cook and eat it). Il suo piccolo, dolce e tenero **** fu arrostito nel forno. Mi ci vollero nove giorni per mangiare il suo intero corpo. Non l'ho scopata anche se avrei potuto se lo avessi voluto. Morì vergine. »
il commento è la lettera che fish spedì alla madre di grace budd. la bambina di cui, carpita la fiducia dei genitori, si cibò per 9 giorni consecutivi (e, per inciso, NON morì vergine).
film-documentario su una delle anime più nere del secolo scorso. il BOOGEYMAN. pedofilo. cannibale. vampiro. coprofago. sadico. masochista. un cocktail di tutte le patologie ad occhi conosciute. fanatico religioso, rielaborò una sua personale teoria dell'espiazione che bambini innocenti dovettero sperimentare sui loro corpi. una radiografia mise in luce 29 aghi conficcati fra il suo perineo e lo scroto.
prima dell'elettrocuzione fatale dichiarò che quella sarebbe stata "la suprema emozione della mia vita".
film horror? no, questo è l' ORRORE, perchè qui è tutto reale.
“Ciò che io faccio è giusto, altrimenti Dio avrebbe mandato un angelo a fermare la mia mano, come fece a suo tempo con il profeta Abramo.” (Albert Hamilton Fish)