a history of violence (2005)

molto molto molto bello! cattivo e crudele al punto giusto in pieno stile cronenberg

Cronenberg è proprio specializzato in "metamorfosi". Con questo film la metamorfosi non avviene sullo schermo, ma coinvolge lo stesso regista. In pratica da Canadese si trasforma in Americano.
"A History of Violence" è in tutto e per tutto un film di stile "classico" e soprattutto un film molto americano, in quanto tratta tematiche da sempre centrali nel cinema di quel paese: il rapporto problematico e dialettico fra legge e forza, il tema della difesa individuale e il ruolo centrale della famiglia.
Nonostante che Cronenberg abbandoni il suo stile immaginifico, i temi cari legati alla commistione fra istinto primordiale e progresso tecnico, le situazioni estreme, le riflessioni sulla crisi delle identità e dei valori, riesce comunque a primeggiare, a trattare in maniera eccellente le strausate tematiche realistiche ed etiche del cinema classico. E' grazie soprattutto alla resa visiva molto elaborata ed elegante, al progredire della tensione e del coinvolgimento, al montaggio molto azzeccato e alla grande qualità delle interpretazioni.
I primi minuti mi hanno molto impressionato. L'apparente normalità, la calma, il distacco rendono il crimine e l'efferatezza qualcosa di insopportabile e che fa star male. Il montaggio che fa staccare direttamente sulla bimba del protagonista urlante, in tutt'altro contesto, è qualcosa di molto efficace. Si mettono così a contatto due situazioni estreme: una completamente negativa e disperante e l'altra molto positiva e armonica. C'è in effetti il pericolo dello schematismo anche se nel corso del film le cose si complicheranno e i confini fra i due mondi, fra bene e male, non saranno poi più così netti.
L'oggetto del film diventa così l'ossessione americana della giustificazione della violenza se a fin di bene, un modo per "legalizzare" il mezzo (altrimenti condannato e perseguito) se è legato ad un certo fine. Si creano appositamente degli oggetti e delle situazioni completamente negative (vedi l'episodio della prima sparatoria e la reazione violenta del figlio al bullismo) per far "accettare" e anzi salutare con gioia l'uso della violenza. Il pacifista e debole che è portato dalle circostanze a sparare e a uccidere è un tema centrale nel cinema americano (tema etico che spinto alle sue estreme conseguenze porta a giustificare le guerre in giro per il mondo e la pena di morte)
La natura istintuale e violenta affiora quindi dietro le apparenze e le belle intenzioni e questo inquieta e affascina allo stesso tempo. Inquieta in quanto non è facile venire a conoscenza di un passato scomodo e rendersi conto che quello che adesso è buono e pacifico è stato un tempo violento e prevaricatore (secondo me metafora della storia americana). Affascina perché trasforma l'ordinario in straordinario e l'uomo in superuomo. Il principale difetto del film è proprio il fatto che il protagonista la scampi sempre, grazie ad una serie di coincidenze e abilità provvidenziali che sembrano uscite da un film di Spielberg (anche lui molto legato all'istituto della famiglia). Il tranquillo e normale cittadino che si trasforma in una persona extra, piena di pregi e capacità, si riallaccia all'archetipo di Superman (in questo caso non si tratta di "superuomo", quanto piuttosto di "superborghese").
Cronenberg usa le figure del film classico in maniera comunque originale. Tom Stall è in qualche maniera molto simile a Michael Corleone, solo che a differenza di questo non intende assolutamente rinunciare allo stato di tranquillo borghese. Si vuole in qualche maniera anche contraddire il destino che John Ford destinava ai suoi eroi violenti e decisi, i quali per la loro natura di persone fuori dell'ordinario erano condannati a restare fuori del tranquillo cerchio familiare. Destino sancito poi dai film di Peckinpah. Cronenberg invece prospetta un tentativo molto combattuto, molto problematico, molto doloroso e incerto di convivenza reciproca e consapevole dell'ordinario e legale con il violento e il prevaricatore, il tutto avendo come riferimento imprescindibile l'unità familiare. E' secondo me una metafora dell'America al tempo della guerra in Iraq: consapevole delle proprie contraddizioni e profondamente lacerata e depressa, eppure legata e unita nella propria difesa, attaccata ai propri valori fondanti e cementata dal proprio senso di appartenenza.
Meraviglia che tutto questo sia stato fatto da un Canadese.

Riflessioni e cultura pop per Cronenberg, in un'inversione di tendenza che sfocia sulla riva opposta a quella dell'artista. La violenza nel microcosmo come allegoria della storia dell'uomo in formato user-friendly ad arginare danni di un Mortensen quasi spaesato e forzature dell'epilogo... Cronenberg si adatterà meglio al commerciale nella sua operazione successiva...

Non mi è dispiaciuto questo Cronenberg, anche se il suo tema del doppio qui è abbastanza normale (soprattutto pensando ad altri suoi film). Viggo fa una bella parte nel passare dal mite uomo di famiglia a Terminator e Harris è davvero un glaciale gangster. Non capisco invece la nomination all'oscar per Hurt che, al contrario, mi è sembrato fuori parte e sopra le righe (forse però è colpa del doppiaggio?). Il film è molto meglio nella prima parte, mentre quando il fratello entra nella storia diventa tutto un po'surreale e poco credibile. Mi è sembrato insomma che non si sapesse come far finire il film (e infatti come finale non è che mi abbia convinto granché)

Non male. Bella la trama anche se Cronenberg alla fine sembra aver fretta di terminare il film con colpi di scena e avvenimenti piuttosto surreali e fuori luogo. La prima parte vale almeno 7. Poi, da quando va a Philadelphia, cala vistosamente. Mortensen alza la media.

Primo: non è un thriller!
Secondo: non è una storia nuova!
Terzo: è un bellissimo film!

Tutti hanno un armadio con dentro qualche scheletro. Si tratta di capirne la grandezza. La violenza ha sempre fatto parte della storia dell'uomo; il passato americano è una serie di azioni violente sotto le quali il mondo si è piegato. Il microcosmo diviene metafora e allegoria del macrocosmo, e così in questo film il passato ritorna a tormentare e interpellare il presente. Il macrocosmo quando viene interpellato e scosso dal proprio passato riesce in qualche modo a scrollarselo di dosso; il microcosmo, invece, come reagisce? Ne viene sconvolto... ma poi si adatta, elabora, accetta e tira avanti... la violenza fa parte della vita di ognuno di noi: chi usa le pistole, chi usa le mani, chi usa la politica, chi usa le idee, chi usa la televisione, chi usa le parole dette o scritte... La violenza è parte di noi e fondante della nostra società: accettarla è inevitabile, piaccia o no!

un film che promette bene sin dall'inizio e grossomodo mantiene un buon livello, sia di trama in senso stretto che di contenuti.
personalmente avrei totalmente eliminato la parte in cui va dal fratello, che mi sembra un'aggiunta inutile e nemmeno poi troppo funzionale (quello che c'era da sviscerare era già venuto fuori in maniera esaustiva, senza che si sentisse il bisogno di calcare ancora la mano).
ottimo Mortensen, molto buono Harris.

Insieme ad Inseparabili, il migliore di Cronenberg. La storia è semplice ma sfruttata al massimo. Mortensen mi ispira simpatia, sempre eccelso il grande Harris. La sparatoria finale è forse un pò esagerata ma il film è di ottima fattura. Da rivedere più di una volta.

carino, la prima parte mi sembrava un po troppo scontata ma in seguito si e rivelata una trama curiosa, recitazioni ottime da parte di tutto il cast, ed harris con quell'occhio e cattivissimo

Ben recitato,soprattutto da Mortensen, bella la trama, a mio avviso coinvolgente. Un pò scontato il finale e un pò improbabili le scene d'azione, ma i film ke ho visto di Cronenberg mi sono sempre piaciuti e questo non ha rovinato la media..

Stravagante e molto pulp. Originale e avvincente nonostante il ritmo molto rilassato. Maria Bello strepitosa.

mah... sa molto di già visto e non eccelle da nessuna parte... l'idea era molto buona ma secondo me è stata sviluppata troppo frettolosamente e con molti stereotipi che ne hanno penalizzato l'originalità, facendo scadere tutto nel quasi banale... non è un film brutto, però non ti lascia niente... Discreta prova di Mortensen, uno degli attori più capaci di oggi...

E' un film di scheletri che ritornano o sulla normalità della violenza, quest'ultima esemplificata sia nella parte iniziale che irrompe sulla più classica delle quotidianità, sia nella parte finale quando lascia il posto appunto alla normalità come se nulla fosse mai accaduto. Per Cronenberg probabilmente l'uomo è questo... normalmente predisposto alla violenza e viceversa. Regia eccelsa, Mortensen straordinario in un cast d'attori davvero ottimo.

Fortunatamente esistono ancora registi vecchia scuola come David Cronenberg che riescono ancora a fare dei bei film malgrado i tempi ed
i gusti del pubblico siano cambiati. Un originalissimo thriller diretto con freddezza e man ferma, ricco di colpi di scena e che non annoia mai, sostenuto anche dalla stupefacente prova di Mortensen, che dopo i riconoscimenti ricevuti per l'interpretazione di Aragon nella trilogia del signore degli anelli, si dimostra attore capacissimo e a proprio agio in un ruolo completamente diverso. Disturbante e violento, ma uno dei migliori thriller degli ultimi 10 anni.

Sembrerà esagerato,ma il grande regista canadese supera se stesso racchidendo in meno di 2 ore toni e sfumature che pochi film avevano racchiuso prima.
è un capolavoro del nuovo millennio da vedere

Buon film con un grande Viggo Mortensen. Dallo spunto iniziale mi aspettavo uno sviluppo un pò più originale, anche se comunque l'ho trovato molto più interessante rispetto a La promessa dell'assassino, l'ultimo film di Cronenberg. Il film è violento, teso, con un grande cast e girato molto bene non mi sono piaciuti però alcuni stereotipi molto abusati.
Ma in generale amo di più il vecchio classico Cronenberg della fantascienza e dell'horror. Mi appassiona molto di più.
In generale penso sia da vedere almeno una volta.

Mmmmh cosi cosi.
Sotto alcuni aspetti interessante, l'idea non è per niente male, ma l'ho trovato troppo asettico!

non male ma dopo una prima parte mi sarei aspettato qualcosa di più

bel film con una buona trama..a parte un paio di scene un pò banali e illogiche,per il resto vale la pena vederlo.
un film scorrevole e ben girato,mi è piaciuto anche il finale...mi sono quasi commosso.

Un buon film, trama interessante e ritmo giusto.
Mortensen, con quell'espressione un po' da bambinone, secondo me è adatto al ruolo.
Complimenti per il finale, temevo scadesse nel mielistico buonismo famigliare americano ma si è fermato al punto giusto.

Nello spoiler spiego perchè 6 1/2 e non 7.

SPOILER

Sulla prova degli attori nulla da dire, fore Mortensen è un pò stereotipato e forzato. Il film come contenuti non è nulla di nuovo ma la storia è raccontata con una atmosfera atroce e di fuoco come solo Cronenberg sa fare. Ti colpisce e ti immerge nella trama. Mi aspettavo però qualcosina in più.

Diversi anni fa mi capitò di vedere alcuni film di cronenberg e da li in poi lasciai stare ogni film di questo regista. Non lo trovavo intrigante, anzi noioso .....
Ora sto riguardando questi film, e in più quelli che ho saltato a piè pari come questo A history of violence.

Un Film con la F maiuscola. Cronenberg ha un pregio ed è quello di mettere insieme un cast, farli recitare come si deve, prendere una storia, e saperla raccontare, montare delle immagini con inquadrature che parlano anche con silenzi e sguardi, ed infine ci mette dei dialoghi veri che creano personaggi curiosi.
In molti film ci si innervosisce per quanto le scelte dei protagonisti debbano seguire un copione, qui no.... qui seguono una realtà, non prendono scelte stupide. Non diranno cose fascinose o spettacolari, ne tantomeno le fanno!.... ma ben più bello mostrano il loro lato umano in lotta con se stesso, con chi sta vicino e chi contro....

Consigliato!

suspance, trama, e attori bravi.
Non lo avete visto? vedetelo!
consigliato 100%

Ci saranno sicuramente film più belli, x carità...ma pochi sanno coinvolgerti come questo. Duro e puro, diretto come un pugno nello stomaco...e senza il bisogno di essere (inutilmente) apocalittico ed esagerato, gonfio di effetti speciali. Quando hai una regia e un cast così non serve altro!

semplice ma efficacie, regia ottima, viggo divino.. le scene d azione sono montate benissimo. bellissimo film

il protagonista è un dr. Jekill e mr. Hide dei nostri giorni che riflette pienamente (e anche con un pizzico d'ironia) la situazione dell'uomo americano e non, la doppia personalità che c'è in ognuno di noi e l'impossibilità di redimersi del tutto. il mondo cambia intorno a noi, la gente si adegua a ciò ma la violenza resta, come un virus, una malattia che alberga dentro di noi e viene fuori quando meno te lo aspetti. Mortensen, nella sua inespressività, è inaspettatamente e pienamente in parte, Maria Bello brava e sensuale, l'angosciante Harris fantastico nella parte del cattivissimo e infine splendido cammeo di Hurt nella parte del fratello . il finale, tutt'altro che lieto, non c'è riscatto ma consapevolezza di dover convivere con i propri lati oscuri e sapendo che nulla sarà più come prima.
un film originale, spiazzante, violento che, con una regia attenta ed essenziale, arriva dritto al punto. può non piacere ma stiamo parlandi di Cronenberg, uno dei registi più fuori dagli schemi di sempre!

SPOILER

Buon film, ma sviluppato in maniera superficiale.
Peccato.

Ogni volta che vedo un film di Cronenberg rimango senza parole. Meraviglioso.

Niente di eccezionale, ma alla fin fine neanche un filmaccio. La storia è quella che è...

Bel film e bella storia,forse sviluppata in modo un pò lento,ma pur sempre intenso

super cast per un bel film...ti prende dall'inizio alla fine anche se il finale è un po' sempre il solito...

Dopo la Mosca, il migliore di Cronenberg.

Cronenberg è sempre un regista fuori dagli schemi, ma in questa pellicola (che io considero veramente di qualità) riesce ad essere anche veramente concreto. Bello...e ci sono delle chicche registiche notevoli sparse qua e là veramente interessanti. Tutto il cast promosso a pieni voti. Come nel caso di "Non è un paese per vecchi", un film non per tutti, sicuramente non per le grandi masse

mi piaciuto molto, soprattutto la ferocia che dimostra di avere un ottimo Viggo!
molto carino e moto ignorante come film

Ero indeciso di dare 8 e 1/2 o 9, da come vedete ho dato un solido 8 e 1/2 per vari motivi/pregi del film : per prima la trama del film originale e semplice (più di cosi ... ), reagia molto accurata (il piano sequenza iniziale), attori tutti brillanti caratterizzati in maniera stupenda (Mortensen, Harris, Bello, il figlio, il poliziotto, i due killer spietati all'inizio del film ed infine W. Hurt al massimo), fotografia buona. Ciò che ha fatto abbassare il voto sicuramente il finale, secondo me, scadente/deludente * ; la scena nello spogliatoio ed in genere le problematiche del ragazzino a scuola è come dire quella scena di routine poco elaborata dallo sceneggiatore perchè vista troppe ma troppe volte e in un film di questo calibro ... si dovrebbe almeno fantasticare di più (insomma qualcosa di insolito allo scopo di trasmettere quello che si voleva) e poi la colonna sonora quasi inesistente (tipico di Cronenberg).
I temi che tratta sono particolarmente belli, come ** ; la difesa personale, i valori familiari, la violenza trasmessa in modo splendido dal regista, rabbia, vendetta, cinismo.
Le scene da non dimenticare sono tante, ad esempio la sparatoria nel bar (ma anche tutte le altre nel prato e dal fratello), il sesso sulle scale (l'erotismo notato in Crash), i primi 4 minuti e l'ultima scena da Richie in casa.
Comunque vale la pena di vederlo e per gli amanti di Cronenberg questo film non vi deluderà, il regista non abbandona neanche qui la sua calligrafia di buon stile.

SPOILER

BELLO!

A parte le lunghe e inutili scene di sesso ( non ho mai capito a cosa servano in un film che non sia un porno ) da passare con FAST FORWARD, il film è veramente bello.

Tratto da una graphic novel noir, questo film é anche il primo di Cronenberg, in cui non sia stato anche lo sceneggiatore, oltre che il regista.
Una pellicola lineare, forse la più semplice che abbia prodotto ma, sia i temi trattati, che la varietà degli stili, risulta notevole.
La recitazione e la caratterizzazione laboriosa e profonda dei personaggi, sono gli altri due punti di forza di quest' opera, che merita di essere vista.

film bello, ke però a volte scorre lento, e cmq manca qualcosa per farlo essere migliore...

Qui cronenberg mi ha spiazzato,riuscendo ha reinventare il suo cinema,dopo l'ottimo Spider,un altro piccolo gioiello del regista canadese.Una storia dura e amara,senza lieto fine.In cui la natura umana viene messa a nudo come la violenza che l'inzuppa.Viggo è perfetto,ma anche il resto del cast è ottimo.Buone musiche,in poche parole un grande film per un grande regista.

Cronenberg puo fare di meglio...

Oltre alla storia, i motivi per vedere questo film sono la bravura di Mortensen e di Harris e la regia di Cronenberg.

SPOILER

Ne aspettavo di piu'.

Molto ben fatto. Amorale più che immorale. Con la sua magistrale interpretazione il protagonista tiene in piedi la storia, di per sé piuttosto debole.

il passato tante volte ritorna.. nn si può scappare.. guardate sto film e capirete..

bel film;anche se nulla di eccezionale.

La storia allucinante di un uomo, apparentemente normale e tranquillo, che diventa un eroe nazionale dopo aver sventato una rapina al suo locale, ammazzando i due malviventi. Ben presto però, l'uomo si ritrova a dover fare i conti con un passato oscuro ed inquitante. Un passato fatto di violenza e di sangue, che aveva rimosso in favore della sua serenità e quella dei suoi familiari. Un buon Mortensen e un buon film noir.

'A History of Violence', una storia violenta, ed è proprio una storia violenta.
Grande film del regista D. Cronenberg, con un altrettanto grande Viggo Mortensen. Non è il massimo dell'originalità ma si segue davvero bene e con il fiato sospeso, sparatorie, molto sangue tutti questi elementi che servono a farmi davvero ''divertire'', lo premio con l'8 perchè il finale mi ha davvero colpito

SPOILER
Consiglio davvero di vederlo, è un gran bel film.

SPOILER

bel film del grande Cronenberg,buon ritmo e buone dosi di tensione,con qualche scena esaltante,da vedere..

A mio parere quello che valorizza di più questo film è un sorprendente quanto bravo Viggo Mortensen, ottimo nel doppio ruolo di padre di famiglia immerso nella classica routine della provincia americana e in quello di killer spietato; bravi anche gli altri attori, a cominciare da un inquietante Ed Harris.
La storia è buona perché preferisce il lato psicologico del protagonista (che ama davvero la sua famiglia nonostante il suo istinto) a quello della violenza e soprattutto riesce a tenere la tensione fino alla fine (anche se si capisce chiarmente che Viggo non è quello che sembra, ma questo forse è un merito del regista).
Tuttavia ci sono molte cose che sanno di già visto (il figlio che si vendica del bullo...bah) e le scene di sesso (che io mica disprezzo, figuriamoci!) mi sono sembrate messe lì solo per colpire il pubblico, e questo mi ha dato fastidio...
Il finale esagerato e banale toglie parecchi punti al film.


SPOILER

non male, buon thriller con bei momenti adrenalinici. Ottime le interpretazioni..azzeccatissimi maria bello e viggo mortensen

Filmetto anonimo con uno sviluppo della trama degno di un ragazzino di 12 anni. Il più rimane incompiuto o finisce a "tirar via". Scarsa originalità della storia, sa di già visto. Alcune discrete scene d'azione ed il buon cast non possono bastare a raggiungere la sufficienza.
Come giustificare quindi una media così alta? Forse la mancanza di film meritevoli sta velocementa abbassando il grado di sopportazione e le aspettative di un pubblico scoionato!

bel film....molto azzeccato mortensen nel ruolo....un pò troppo violento a volte

Film carino ma niente di più, ti lascia un certo amaro in bocca. Azzeccati Viggo Mortensen e Maria Bello nei propri ruoli.

Un'opera incompleta.
Trama intrigante e avvincente. Poteva essere un capolavoro se non fosse stato per il finale:

SPOILER.
Perle di regia, soprattutto per i combattimenti (grandiosa la scena di quando vengono in macchina nel suo giardino).
Che brava Maria Bello! Che fascino Viggo!
7+

Preferisco di gran lunga questo Cronemberg, anche se non è un capolavoro è comunque un bellissimo film. Con la prima meravigliosa parte avvolta nel mistero, presenta sequenze indimenticabili, a partire dalla rapina.
Il regista tocca finalmente argomenti importanti, a partire dalle reazioni di tutta la famiglia a quella violenza che si sprigiona così all'improvviso e annienta nel profondo le menti e i corpi di chi la vive.
La seconda parte è meno entusiasmante e molto esagerata nel finale, dove vengono ristabiliti i ruoli del passato. Secondo me se il protagonista non aveva un passato oscuro alle spalle sarebbe stato molto più interessante. Immaginate un uomo comune in quella situazione.
Grandissima interpretazione di Mortensen e di Harris, che ci offrono due grandi personaggi. Da citare anche lo straordinario William Hurt che nel finale delizia lo spettatore.

La sceneggiatura non è particolarmente originale, poi alcuni personaggi sono un po’ stereotipati (per non parlare di Viggo che è forte quanto Chuck Norris!), comunque questo è un thriller avvincente e soddisfacente, direi buono!

Non mi ha totalmente convinto questo thriller di Cronenberg. Cominciamo col dire che lo vidi al cinema al suo debutto e sin dai primi istanti la mia sensazione era principalmente quella di straniamento, dovuto a un misto tra l'aspettativa nei confronti di un regista in versione inedita e all'atmosfera del film, di grande carica espressiva, di una senso di morte che viene incanalato nelle atmosfere tese fino all'assurdo che ti fanno stare sulla poltrona come se avessi una scolpa nel cu.lo, ma che tuttavia non trova alcun riscontro nella trama del film, ed è questo che produce lo stroniamento, l'altezza dello stile e della tecnica di cronenberg in contrasto a una trama che definirei di serie B, scontata e prevedibile.

Bisogna però dire che il mio commento arriva dopo aver visto La promessa dell'assassino, che mi ha sostanzialmente fatto capire il reale valore di quest'opera che non è altro che un banco di prova, una sorta di traghettamento verso questo nuovo genere intrapreso dal regista e che secondo me alla lunga darà i suoi frutti...

Argomento non particolarmente originale, ma svolgimento discreto e buoni interpreti.
Mi aspettavo di più, ma non è male.

Trama originale, bravi gli attori, bravo Cronenberg...Mezzo voto in più perchè la Bello ci fa vedere la baugigi (certe volte dovrei automoralizzarmi!)

Gran bel film ottime le scene d'azione,bravo Mortensen nella sua parte da pazzoide

Bel film che si divide in due parti. La prima è stupenda, un piccolo capolavoro, peccato per la seconda che rovina tutto, essendo essa prevedibile e anche troppo esagerata.
Grande interpretazione di Viggo Mortensen e di Harris.

Bel film, magari un po' lento, forse anche troppo breve, avrebbero potuto aprofondire un po' di più alcuni aspetti, ma tutto sommato mi è piaciuto, ;)

Non posso dire che mi abbia entusiasmato, ma è senza dubbio un film ben interpretato, e discretamente diretto da un valente artigiano come Cronenberg.
Maria Bello è bravissima forse anche più di Viggo Mortensen. La sceneggiatura avrebbe potuto essere migliorata (vedi spoiler). Però nel complesso il film si lascia vedere.

SPOILER

Niente di particolare. Un buon film che si perde fra i tanti.

SPOILER

Che dire, a me questo nuovo Cronenberg piace. Non sarà geniale come in passato, sarà meno ossessivo, ma è pur sempre un grande regista, che sviluppa tematiche interessanti. Questo film è più aperto al grande pubblico. Non fino in fondo, ma più dei suoi precedenti. La storia raccontata dal regista non è banale. C'è molto dietro, il film racconta della società in cui viviamo, quella che vediamo al telegiornale.
Gli ingredienti sono sempre gli stessi: eros e morte accomunati, a braccetto, la società imprigionata in una spirale di apparenza, dove è lecito solo quello che è concesso e dove non importa cosa non lo sia, ammesso che tu non lo faccia vedere.

Forse perchè mi aspettavo di più da un regista come Cronenberg, capace di spaziare e lavorare sicuramente meglio sul genere fantascienza al limite tra follia e genialità ("existenz" , "la mosca", "scanners", "il pasto nudo".."videodrome") .
Con questo thriller non riesce a gestire trama, che risulta banale, e attori come vigo mortensen che per tutto il film sembra spaesato e incapace di interpretare il suo personaggio.
Il migliore..Ed Harris nella parte del vendicatore che si presenta, coperto da un'alone di mistero, nella cittadina di periferia e ha le movenze e l'atteggiamento dei fouri legge del vecchio westner!

il voto è una media tra l'8 pieno per la prima parte e la sufficienza stentata per la seconda, troppo esagerata.
Alcune scene sono davvero memorabili, le scene di sesso in particolare, così diverse dal solito.
Buon film.

Personale noir sul ruolo della violenza tutto costruito sulla fisicità, la carne e le dippie identità ... dalla trama lineare, e dalla regia cruda, esagerata e con sequenze di forte impatto.
Ottime le caratterizzazioni.
Mortensen non convince del tutto!
Finale decisamente troppo sopra le righe!

Che dire...da Cronenberg mi aspettavo molto di più! Non credo ai miei occhi che dopo la scena della cena a tavola, già mi aspettavo di approfondire la vera identità del protagonista o perlomeno gli aspetti più importanti invece il film si chiude in quel modo. Mah....come storia bisogna dire che non è certo originale, ho apprezzato invece l'interpretazione del protagonista che riesce a celare la propria identità per buona parte del film, riuscendo anche a convincere lo spettatore. Ci sono però molti aspetti positivi dai quali ognuno può trarre le proprie conclusioni: in particolare l'uso della violenza per risolvere i problemi di tutti i giorni oppure la contrapposizione della figura paterna a quella del figlio cresciuto con insegnamenti del tutto diversi dalla vera natura di Tom.
Direi che vale comunque la pena di vedere questo film, ma ricordatevi che Cronenberg ha fatto molto ma molto meglio in passato, nonostante il titolo di questo film sia molto conosciuto.

SPOILER

Questo secondo film del nuovo Cronenberg (a partire da Spider per finire con il recente La promessa dell'assassino) mi ha lasciato molto perplesso, facendomi aprezzare ancora meno le nuove scelte intraprese dal grande David dopo l'ultimo suo capolavoro, ossia Existenz.
Di sicuro la scomparsa completa dell'elemento fantascientifico a mio avviso ha portato ad un peggioramento qualitativo delle pellicole di questo grande regista, che volendosi cimentare con un cinema più impegnato (non che i suoi primi capolavori siano delle stupidate, ma equiparare le tematiche di Scanners o Spider è impresa impossibile, dato che trattano e affrontano due temi completamente differenti).
In particolare tra i tre del nuovo Cronenberg questo History of violence è quello che mi è sembrato il più affrettato, con una trama banale e una caratterizzazione dei personaggi limitata (in maniera superficiale) al solo Viggo Mortensen.
Il voto comunque raggiunge la sufficienza grazie alla buona regia (anche se David ha fatto di meglio) e all'ottima performance anche se leggermente penalizzata dalla scarsezza della trama, di Mortensen, al primo ruolo veramente rilevante dopo la trilogia del Signore degli anelli.

In conclusione questo secondo Cronenberg non va molto incontro ai miei gusti, anche se c'è da apprezzare la volontà del regista di volersi rinnovare nello stile e nei temi trattati, pur conseguendo risultati inferiori ai suoi grandi capolavori..

Bel film, non un capolavoro.Fa rimanere incollati al televisore e non annoia mai.Ottima interpretazione di Viggo Mortensen

un pò una delusione stavolta...
rispetto alla promessa dell'assassino ci sono sicuramente 2 / 3 punti di differenza nel voto!
trama un pò banalotta.. che secondo me spiega anche poco sulla vicenda di chi veramente fosse viggo mortensen (joice).
un pò ridicola e non da un regista come cronemberg la scena in cui il figlio spacca il naso al ragazzo che fa il duro con lui, a dimostrare che in fondo il dna è lo stesso del padre...

Da vedere assolutamente questo bel thriller firmato Cronenberg, dove all'inizio tutto appare lineare ma poi si susseguono imprevedibli colpi di scena; un film che non annoia grazie ad un buon connubo tra psicologia e azione.
Bravissimo Viggo che recita una parte secondo me difficile.

bel thriller crudo e violento, bravo viggo.
buon ritmo e tensione

Bel thriller...
Viggo Mortensen non mi ha convinto appieno ma sicuramente è un film con buoni spunti di originalità, per quasi metà film non si capisce se sta facendo il finto tonto o è un equivoco; pensi che ci sia il cattivone di turno che muore solo alla fine del film dopo una battaglia cruenta, invece......

Dalla media voto questo film è proprio sottovalutato...
Cronenberg gira una pellicola stupenda...Trama ben sviluppata e personaggi caratterizzati splendidamente...

Da vedere assolutamente

Veramente un bel film, dal primo all'ultimo minuto!
La vita della famiglia (modello) di Tom viene letteralmente sconvolta da un evento che porta il suo volto su tutte le prime pagine dei giornali, facendolo diventare un eroe per aver sventato una rapina nel suo locale, ma rendendolo anche un personaggio "pubblico"...
Da non perdere.

SPOILER

Una rivisitazione in chiave moderna di Dottor Jekyll e Mister Hyde, potremmo dire, oppure un semplice thriller intenso, sufficientemente violento e sanguinolento e della giusta durata.
E' un film buono soprattutto perchè riesce a raccogliere l'attenzione dello spettatore, soprattutto grazie alla splendida fotografia, e a non farla calare mai.
Troppo sottovalutato (addirittura media del 6,96 ???) ma, pare, osannato dalla critica (son rimasto sorpreso delle 5 stelle date dal Morandini).
In sostanza ottimo thriller, si riassaporano quelle belle vecchie storie alla Hitchcock cui questo film non ha nulla da invidiare.
La violenza può incombere nella vita della famiglia più rispettabile: saggia osservazione.

SPOILER

bel film!Non è il Cronemberg di una volta(organico,materico,unico),ma convince assolutamente.William Hurt-in scena per soli dieci minuti-è un mostro di bravura!