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Per me, non uno dei migliori di To. Storia di amicizia/inimicizia virile, con sprazzi folgoranti qua e là, ma il tono e il dipanarsi della vicenda non mi hanno convinto del tutto.
Adoro il cinema di To. Il tema è sempre quello, e non è affatto un male, perché si potrebbero vedere suoi film all'infinito: l'amicizia all'interno della mafia, che finisce col prevalere rispetto agli ordini dei propri squallidi e tristi padroni che conoscono solo il denaro e non l'onore. Di questo suo film adoro l'atmosfera generale. Oltre alla splendida caratterizzazione dei due protagonisti (e rispettive donne) ci sono un sacco di elementi ricorrenti (vino, canzone) che creano un'atmosfera particolarissima, per cui alla fine sembra di aver guardato un film diretto da una fusione di John Woo e Kitano. Ma la vera ****ta è il finale, il titolo del film. Non è da tutti creare un'empatia simile. Non è da tutti creare degli amici/nemici così perfetti (con l'aggiunta del barman e delle due ragazze) e lasciarli a quel modo. "A Hero Never Dies" è un piccolo gioiellino la cui visione non può che essere consigliata.
Bellissimo! Inizia come un action molto classico ma si evolve in modo originale seguendo le gesta/disavventure di due killer implacabili, rivali e amici allo stesso tempo. "A Hero Never Dies" non è solamente un film action, anzi, c'è molto più sentimento che azione: per ampi tratti, e soprattutto nella parte centrale, il ritmo è lento e lascia spazio all'agonia psicologica dei due protagonisti. Ritmo che invece sale notevolmente nella splendida conclusione, adrenalinica e poetica allo stesso tempo.
Personaggi identici su posizioni opposte. Stesso modus operandi (vedasi gli incontri con l'oracolo), stesso rispetto reciproco, perennemente a stuzzicarsi e mettersi alla prova vicendevolmente. Leone in parte, ma questa amicizia virile ricorda molte pellicole di Hawks, con figure femminili piuttosto forti che riescono gradualmente ad emergere dalle semplici presenze figurative della prima parte. Superbe molte sequenze anche se non è tra i miei preferiti di To.
"A hero never dies" è un film molto particolare: per certi versi ricorda il tipico cinema hongkongiano di John Woo, per altri può essere facilmente ricondotto ad una western metropolitano, con protagonisti silenziosi ma carismatici e antagonisti cattivissimi. Alcune sequenze sono un po' lente e la scarsità di dialoghi si fa sentire, ma quest'opera ha senza ombra di dubbio uno stile tutto suo che bisogna rispettare. Approfondirò il regista!
Un racconto su un'amicizia molto particolare, caratterizzata da un interessante rapporto di stima/rivalità tra due killer, sulla quale incombe il destino di morte di uno di loro, per mano dell'altro. Violento e duro, ma al tempo stesso drammatico e ogni tanto molto toccante. La sequenza finale, con quell'incredibile e surreale pioggia vitrea, è memorabile. Tuttavia devo ammettere che il ritmo lento, spezzato solo in vari punti da qualche scena adrenalinica, mi ha annoiato più volte.
Ma tutto sommato, A Hero Never Dies un ottimo film, girato bene, con grandi interpretazioni, coreografie fantastiche e una piacevole colonna sonora. Consigliato.
Jack e Martin sono killer membri di bande rivaleggianti per la supremazia su Hong Kong, legati da un'amicizia singolare presentano un rapporto costellato di scaramucce e provocazioni ma anche fondato su un grande rispetto.Sopra di loro aleggia spietata l'ombra della morte,i due la stuzzicano senza timori apparenti ben sapendo che la sorte è segnata.Il momento in cui uno dei due ammazzerà l'altro sembra infatti inevitabile. Il destino però ha sempre in serbo qualche sorpresa e le cose andranno molto diversamente,con i protagonisti uniti nella vendicativa lotta contro i meschini boss sino a quel momenti serviti con massima fedeltà. Johnny To utilizza la sua ingegnosa regia,fatta di splendidi ralenty e coreografie mirabolanti, per la celebrazione di un'amicizia virile che acclama i protagonisti sino a convertirli in emblemi di purezza a dispetto del lavoro che hanno scelto.Uomini integri a loro modo,in un microcosmo criminale zeppo di infamie e tradimenti.Johnny To non cela il suo amore per il genere western,ricordato fin dal look scelto per Marvin e glorificato nei tagli delle inquadrature,attraverso i movimenti dei personaggi e non per ultimo da una colonna sonora pomposamente appassionata. La figura femminile non è più mero elemento decorativo come da radicata tradizione action, viene innalzata a incarnazione salvifica e punto di riferimento imprescindibile. I momenti sublimi abbondano,dalla puerile sfida a frantumare bicchieri con una moneta alla furiosa sparatoria nel motel.Tutto in preparazione a un epilogo esaltante,un'orgia di proiettili e cristalli infranti a sancire la poetica armata del regista,sorprendente nel trovare sbocchi da leggenda e lasciare che una bottiglia di vino impolverata diventi prova di un eroismo da tramandare.
Nonostante una trama poco originale, GLI EROI NON MUOIONO MAI è un film veramente emozionante e poetico a mio parere il mogliore di Johnnie to. La storia vede come protagonisti Jack (Leon Lai) e Martin (Lau Ching-Wan), due killer che lavorano per due boss rivali. Il destino li ha messi l'uno contro l'altro, ma non ha impedito ai due di diventare amici. Quando i boss stringono un'alleanza decidono di sbarazzarsi dei due killer: Martin resta storpio e vedovo mentre Jack viene salvato dalla sua ragazza che però resta ustionata su tutto il corpo. Per i due sembre ormai giunta la fine ma non rinunceranno alla loro vendetta. Come tutti i lavori del regista, anche questo è intriso di forte drammaticità con un ritmo tendente al lento. Lo stile registico però risulta arricchito da evidenti riferimenti al cinema soprattutto di John Woo e Sam Peckinpah ( anche nelle musiche ) rendendo le lunghe sparatorie molto spettaccolari e aumentando l' intensità delle atmosfere, inoltre il cast è eccellente soprattutto i due attori principali. Otimo e intelligente poi lo svolgimento della storia che ben caratterrizza i personaggi cominciando con la sfida nel colpire i boccali di un bar poi ripresa nel finale. Sicuramente consigliato anche se non si gradisce il genere
Una poesia sull'amicizia (e sull'amore) con rime baciate pronunciate da pistole e metrica scandita da drammatici eventi. Un film unico, particolare, folle, doloroso, coraggioso, appassionante. La sceneggiatura un po frammentata ne mina un attimo l'immediatezza ma senza richiedere eccessivi sforzi interpretativi. Buone le musiche, recitazione ottima, regia pure. Non mancano scene memorabili; eccezionale e sorprendente il finalone da b-movie d'altri tempi.
Cinema d'azione violento e drammatico. A HERO NEVER DIES ricorda nell'intenzione "The Killer" di John Woo quando il regista calca il rapporto fra i due sicari della mafia mettendo in risalto la loro condizione di Nemici/Amici, infatti molto bella la scena della sfida nel bar. Johnnie To è uno di quelli tosti che sa il fatto suo, riesce a mischiare la poesia con l'azione, il dramma con l'ironia. Finale figo e tutto da vedere.
...di nuovo Johnnie To con un capolavoro, aimè, solo sfiorato... La prima parte risulta come un film simile a molti altri e, a mio parere, appena sufficiente. Poi improvvisamente nella parte centrale il film cambia acquisendo un ritmo serrato e presentandoci scene veramente belle... Consigliato a chi ama il cinema di Hong Kong