a girl walks at home alone at night regia di Ana Lily Amirpour USA 2014
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a girl walks at home alone at night (2014)

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locandina del film A GIRL WALKS AT HOME ALONE AT NIGHT

Titolo Originale: A GIRL WALKS AT HOME ALONE AT NIGHT

RegiaAna Lily Amirpour

InterpretiSheila Vand, Arash Marandi, Marshall Manesh, Mozhan Marnò, Dominic Rains

Durata: h 1.44
NazionalitàUSA 2014
Generehorror
Al cinema nel Giugno 2016

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Trama del film A girl walks at home alone at night

Le cose strane si muovono a piedi a Bad City. La città iraniana dei fantasmi, è il rifugio delle prostitute, dei tossici e dei magnaccia e di tutte le anime perverse. È un luogo che puzza di morte e senza speranza, dove un vampiro solitario minaccia gli sgradevoli abitanti della cittadina. Ma quando un ragazzo incontra una ragazza, inizia a sbocciare una anomala storia d'amore... rosso sangue.

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Voto Visitatori:   7,22 / 10 (16 voti)7,22Grafico
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Voti e commenti su A girl walks at home alone at night, 16 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

ferzbox  @  20/06/2015 11:28:38
   7½ / 10
L'icona del vampiro non finisce mai di stupire e mostrare la sua versatilità nel mondo della settima arte; parliamo di un "mostro" utilizzato decine e decine di volte,sin dai primi del 900,riuscendo molto spesso a trovare spazio in storie abbastanza diverse tra loro,modificandosi nella sua identità e presentandosi allo spettatore con sfumature diverse,nonostante le "regole" che lo contraddistinguono siano "relativamente" fisse.....non esiste la stessa cosa per nessun altro simbolo orrorifico; gli stessi spettri(su cui,teoricamente,si potrebbe lavorare di più),risultano maggiormente stereotipati.....o le stesse possessioni.....non parliamo dei lupi mannari o,ancor peggio,i morti viventi,dove l'unica differenza che sono riusciti a fare in 60 anni di cinema è stata quella di farli correrre,invece che camminare(anche se il "Pet sematary" di Stephen King insieme al "Ritorno dei morti viventi" di Dan'O Bannon" o "Morti e sepolti" di Gary A.Sherman,rappresentano l'unica eccezzione).....

Il vampiro però ha sempre avuto quella marcia in più......pensate al recente "Byzantium",oppure a "Intervista con il vampiro","Dal tramonto all'alba","The addiction","Lasciami entrare"......o anche puttànate assurde come "Twilight" che nonostante siano commerciali,idiote e patinatissime,vanno ad aggiungersi ad un'immensa lista dove sono compresi pure grandi classici come il Dracula di Coppola o quello di Tod Browning....
....insomma,viva il Vampiro a questo punto.......

Ecco entrare nella grande lista "A girl walks at home alone at night",prodotto tra l'altro anche da Elijah Wood(??????)......Bhà.....

Mancava la figura del vampiro iraniano,questo è vero,l'idea non è accia per niente,così come non mi è dispiaciuta la trovata dell'hijab(velo iraniano) trasformato e visto come il mantello di una vampira(inquietante effettivamente).
Ho apprezzato anche lo stile della pellicola,non proprio orrorifica,ma quasi girata come un film d'autore,dove la vera protagonista è la città fantasma di Bad city,composta da abitanti vittime di un duro regime,ignari che nella notte si possa aggirare un angelo mietitore,un non morto apparentemente innoquo con le sembianze femminili,autoproclamatosi giudice e giuria,dalla forte sensibilità e dall'incredibile senso di giustizia,affamata di sangue come qualunque vampiro,ma consapevole di quello che può significare avere un potere del genere conservando un barlume di umanità,disperata di non poter esserlo davvero(ed il rapporto con il giovane ragazzo travestito da "Dracula" lo conferma).....la ragnatela di situazioni che formano i personaggi del film hanno come comun denominatore un osservatrice serva dell'oscurità......
Oddio,c'è da dire che il ritmo non è che sia dei migliori; delle volte la pellicola si perdeva in momenti "appositamente" lenti che ostentavano un pochino un artisticità forzata che non mi colpiva molto; troppo voluta e artefatta,però alcune situazioni erano davvero suggestive e la regia delle volte sapeva colpirmi,senza escludere il fatto che le citazioni presenti sono davvero tante(ho colto anche un riferimento a "Female vampire" di Jesus Franco).
In conclusione si tratta di un film sui vampiri che nuovamente riesce a discostarsi da tanti altri fratellini grazie ad un climax ricercato e particolare,ma non assolutamente horror,anzi.....quindi fate attenzione,si parla di una produzione molto particolare......

16 risposte al commento
Ultima risposta 05/07/2016 17.44.45
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  08/04/2015 12:58:05
   8 / 10
La celebre unione tra vampiri e romanticismo sembrava ormai irrimediabilmente danneggiata, edulcorata da melensaggini adolescenziali e sbeffeggiata a ripetizione nel giro di pochi anni da film e romanzi di dubbia qualità.
Per fortuna a rivalutare un po' la bistratta effigie del padrone della notte ci pensa "A girl walks home alone at night" diretto dalla regista Ana Lily Armipour, recitato in persiano da attori nati in Iran o originari di quei luoghi, ma prodotto con fondi americani e girato in un sobborgo di Los Angeles trasformato nella fittizia città di Bad City, una sorta di versione epurata da ogni carattere fumettistico della gemella Sin della premiata ditta Miller & Rodriguez.
Qui tra strade deserte e una fossa comune, in cui finiscono tra l'indifferenza generale tutti i cadaveri prodotti da quel luogo fuori dal tempo, vive una vampira dalle gentili fattezze di Sheila Vand. La ragazza si aggira con tanto di chador in cerca di vittime finchè non incontra Arash, un giovane giardiniere costretto a lavorare sodo e a star dietro ad un padre tossico. Tra i due scatta qualcosa, lui strafatto, reduce da una festa in maschera e abbigliato come Dracula (trovata simpaticissima a mio parere) schiva la sete di sangue della predatrice, non prima di averci fatto dono una delle più belle scene romantiche degli ultimi anni sulle note di "Death" dei White Lies.
La musica si erge a ingrediente fondamentale, è spesso l'attore in più, quello che entrando in scena sconvolge le percezioni dello spettatore; in generale c'è un lavoro incredibile sul sonoro (i mozziconi che ardono nel silenzio della notte, le rotelle dello skateboard sul selciato, ecc...), fino a confluire in una soundtrack che ai sapori del Medio Oriente unisce pezzi indie di matrice rock mai banali.
La storia di Arash e della vampira senza nome scorre in parallelo con la corruzione più bieca: spacciatori, prostitute, drogati e ragazze viziate, sono tutti personaggi di una cornice splendidamente definita dalla regia elegante della Amirpour, eccezionale nel limitare i movimenti della sua mdp e nel far risaltare ambienti e volti attraverso un bianco e nero molto incisivo.
Pur non essendo un horror nel senso restrittivo del termine non manca di scene inquietanti: il primo omicidio o le minacce al bambino sono momenti figli di una costruzione della tensione interessantissima, senza alcun abuso in termini di violenza o sangue versato.
Trattasi di film molto particolare con rari dialoghi e un'azione molto contenuta, gli integralisti dell'orrore probabilmente rabbrivideranno e non certo per la paura. Gli altri invece potrebbero scoprire una piccola perla in cui gli anni '50 incarnati da un James Dean versione asiatica prendono vita nelle ombre di Lynch, nell'intimismo di Jarmusch e nella poetica western di Leone.
Si va oltre però la mera citazione in una pellicola capace di di sfruttare l'originalità al meglio senza mai scadere nel ridicolo. Almeno per un attimo il faccione al pallor lunare di Robert Pattinson è dimenticato e a gongolare - tra gli altri- ci sono Max Schreck e Christopher Lee.

14 risposte al commento
Ultima risposta 10/04/2015 13.41.51
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