a girl walks at home alone at night regia di Ana Lily Amirpour USA 2014
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a girl walks at home alone at night (2014)

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locandina del film A GIRL WALKS AT HOME ALONE AT NIGHT

Titolo Originale: A GIRL WALKS AT HOME ALONE AT NIGHT

RegiaAna Lily Amirpour

InterpretiSheila Vand, Arash Marandi, Marshall Manesh, Mozhan Marnò, Dominic Rains

Durata: h 1.44
NazionalitàUSA 2014
Generehorror
Al cinema nel Giugno 2016

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Trama del film A girl walks at home alone at night

Le cose strane si muovono a piedi a Bad City. La città iraniana dei fantasmi, è il rifugio delle prostitute, dei tossici e dei magnaccia e di tutte le anime perverse. È un luogo che puzza di morte e senza speranza, dove un vampiro solitario minaccia gli sgradevoli abitanti della cittadina. Ma quando un ragazzo incontra una ragazza, inizia a sbocciare una anomala storia d'amore... rosso sangue.

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Voto Visitatori:   7,22 / 10 (16 voti)7,22Grafico
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Voti e commenti su A girl walks at home alone at night, 16 opinioni inserite

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Signor Wolf  @  20/06/2020 00:42:06
   5½ / 10
Sembra che il cinema di seconda fascia sia fissato con le vampire romantiche. Questo è un film dal soggetto dozzinale che però grida con tutto il suo essere "voglio essere un film impegnato". Purtroppo non lo è, la vampira più che l'orrore nella notte farà la giustiziera della notte, risparmiando donne e bambini. Almeno la vampira di lasciami entrare non era veterofemminsita!

di buono invece c'è la fotografia, ma con un piccolo aiutino: il film è in bianco e nero.

Invia una mail all'autore del commento bleck  @  22/11/2019 18:38:35
   7½ / 10
Normalmente verrebbe difficile poter immaginare un livello elevato in un film iraniano che parla di vampiri, niente di più sbagliato.
Meraviglioso film in b/n con delle atmosfere affascinanti ed una fotografia superba

Macs  @  19/09/2017 21:40:59
   6½ / 10
Film complesso, femminista, variamente interpretabile e con una colonna sonora da urlo - che in pratica si fa quasi interamente carico della narrazione, data la scarnezza della sceneggiatura. Chiaramente un film allegorizzante, con una fotografia b/n spettacolare e tagliente. Per certi aspetti mi viene da definirlo una sorta di "Sin City" minimal, e che fa leva su una lentezza mai fastidiosa grazie al puro piacere estetico che si gode nell'ammirare l'algida bellezza delle immagini. E allora perché non dare di più? Perché il film ostenta un ermetismo "impegnato" che talora sfocia nello snobismo,e ahiloro questa non è mai una qualità. La "giustiziera" dal lungo mantello svolge anche un'azione purificatrice, ma il messaggio è un po' troppo solamente abbozzato per risultare del tutto convincente.

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airpix84  @  03/06/2017 15:53:11
   7½ / 10
Film aggiunto alla mia lista da tempo e che solo oggi finalmente sono riuscito a spuntare da essa! :)

La fotografia in bianco e nero, la colonna sonora e la tecnica di ripresa fanno capire già dai titoli di testa (imho finalmente qualcuno che li usa ancora!) che siamo davanti ad un prodotto molto più serio di tanti altri ultimamente prodotti sul genere 'vampiresco'.

Lo sviluppo della storia e l'introduzione dei personaggi avviene in maniera egregia e la comparsa in scena di The Girl è perfetta nel primo approccio verso le (poche, ma buone) scene più di tensione.

Concordo con molti sul fatto che l'eccessiva lentezza stilistica in certe parti sia eccessiva tuttavia si riesce facilmente a seguire ed arrivare alla conclusione che

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In definitiva un ottimo prodotto per il periodo attuale che mi sento di consigliare e che di sicuro cercherò di reperire in dvd per affiancarlo, seppur un gradino sotto, al dvd di Let The Right One In! :)

addicted  @  01/02/2017 22:56:07
   8½ / 10
Da cinefilo non ho potuto fare a meno di essere stregato da questo film. Incredibile la fotografia in b/n, esaltante l'uso della colonna sonora, una protagonista originale che si regge su una interpretazione che magnetizza lo sguardo. E poi, soprattutto, un paio di sequenze virtuosistiche che puoi rivedere mille volte solo per gustarne la bellezza ipnotica. Tanta roba, insomma.

_Hollow_  @  05/07/2016 02:16:01
   8 / 10
Pieno di spoiler.

Come film è spiazzante. Alla fine della visione da un senso di incompiutezza, ma in realtà quel che si vede è tutto ciò che conta.
Non ho capito un sacco di cose che immagino esser simboliche: il canale/fossa comune, le trivelle, e un sacco di altri accenni.
Qual'è il criterio di scelta delle vittime? Già rispondere a questa domanda basilare è difficile. Persone che han smesso di lottare per migliorare la propria condizione, che han perso la speranza, e/o che sono una minaccia per le donne? Va anche detto che ogni azione della vampira porta beneficio a Dracula: la restituzione dell'auto; l'esser spinto in skateboard; l'eliminazione del padre.
Il passaggio del gatto di mano in mano? La città, Bad City, in posizione centrale (caratteristica, come giustamente fatto notare, del noir ... per non parlare del bianco e nero). La figura del transessuale? La sosta finale prima di incrociare gli sguardi?
Una delle intenzioni della Amirpour era di creare un'atmosfera onirica, e penso ci sia riuscita alla grande. Infatti, anche se non l'ho mai visto accostato, tra le influenze metterei pure Fellini. Jarmusch, col bianco e nero, i primi piani e i vampiri di Only Lovers Left Alive ovviamente salta alla mente molto più facilmente. Ma non si allontana certo nemmeno da un Let the Right One In.
In un'altra dichiarazione la Amirpour diceva di esser molto più interessata dal porre quesiti, invece che dar risposte. Come detto, anche in questo c'è riuscita alla grande. Il bello di questo film è che tutto può esser simbolico (nonostante lei, dalle interviste, rifugga un approfondimento a riguardo, centrando l'attenzione unicamente sul rapporto d'amore tra i protagonisti e la loro giovinezza). Già il fatto che sia un film di produzione statunitense ma con aspetti iraniani, ambientato in una terra di sogno, parlato in persiano; che come protagonista abbia una ragazza vestita con un maglione bianco e nero a righe orizzontali, con uno chador che ricorda un mantello da vampiro e, ad un certo punto, uno skateboard; e che questa sia "una ragazza che cammina da sola di notte verso casa" ma carnefice e non vittima (se non della solitudine) ... insomma, c'è parecchia carne al fuoco.

Sta di fatto che già solo per la stupenda fotografia, le musiche, la recitazione (inespressivi un par di balle) ecc. il film in questione sarebbe memorabile.
Lasciando perdere i simbolismi (di cui potrebbe esser pieno come un "Il cuoco il ladro la moglie e l'amante") già solo la storia d'amore, per nulla sdolcinata, tra i due ragazzi che, unici nella pellicola, tentano di completare la loro esistenza con l'altrui presenza, meriterebbe. Uniti da una solitudine che odiano e rifuggono (lui da subito col gatto, che ... boh).

Insomma, fa pensare e rimane impresso. A me certi primissimi piani di lei ricordavano addirittura la Giovanna D'Arco di Dreyer. Tante domande, poche risposte, tanto su cui pensare. Che volere di più?

The Legend  @  04/07/2016 18:19:20
   2 / 10
La media voti fa pensare ad un capolavoro, ma si è decisamente fuori strada, in quanto si tratta di un film decisamente miserabile.

Non basta l'uso del bianco e nero a rendere magico un film, se non c'è la storia, gli attori sono inespressivi e mancano completamente le emozioni.

E' un film senz'anima.

KitaVerde  @  20/02/2016 09:55:24
   7½ / 10
Probabilmente uno dei migliori film sul tema "vampiresco" che ho visto. Sperimentale quanto basta, ottima regia di A.L.A. Riesce ad essere moderno e retrò allo stesso tempo. Bad city ricorda il mio paese ahahaah, che tristezza. Tetro.

testadilatta  @  31/12/2015 10:29:28
   10 / 10
Poetico, magico, alienante, romantico, magnetico.
Regia suprema, fotografia splendida, colonna sonora perfetta, su tutti i brani quelli dei Federale in stile western sono splendidi.
Uno dei migliori film degli ultimi anni.

GianniArshavin  @  27/12/2015 23:14:48
   7 / 10
Questo film iraniano prodotto con fondi USA e girato in America è stato una gradita sorpresa , una nuova versione del mito del vampiro proveniente da un paese non certamente famoso per la produzione di film fantastici.

La pellicola si presenta come un horror molto atipico , visti i continui cambi di registro che dal fantastico che sta alla base della storia si passa al dramma arrivando addirittura al western. Molto pesente anche la componente allegorica e surreale , caratteristiche che avvicinano (tenendo conto pure del b/n e della location) A girl walks ai primi lavori di Lynch e Jarmusch.

Straordinaria l'ambientazione desolata e cupissima , esaltata da una fotografia di livello e da un b/n di classe. A muoversi fra queste lande solitarie e oscure (la città richiama la Palermo senza Dio di Totò che visse due volte) una vampira orientale dall'immenso fascino , misteriosa e a tratti inquietante nella sua semplicità. La donna/mostro si aggira silenziosa per le vie buie del paese , quasi come un angelo vendicatore, rispettando la tradizione della creatura non rinunciando però a qualche interessante novità.

L'opera non può essere considerata ,come detto,un horror in senso stretto ma ha dalla sua un'atmosfera mefitica ed un paio di sequenze da vero film di genere.

Altro aspetto preponderante del titolo è la colonna sonora, funzionale e mai invadente. Professionali e convincenti le interpretazioni , mentre la regista Ana Amirpour dimostra di avere un discreto talento dietro la mdp.


Per quanto riguarda i difetti , A girl walks stecca sotto il profilo del ritmo (a tratti macchinoso) e per svariate scelte narrative eccessivamente astruse che denotano una certa artificiosità in fase di scrittura; un peccato forse di inesperienza ,comunque perdonabile.

Dunque un prodotto interessante , una commistione di generi che rispetta il classico riproponendolo in una veste nuova.

topsecret  @  03/08/2015 15:40:58
   7½ / 10
Più che compararlo o trovare punti di contatto con altri film sui vampiri preferisco evidenziarlo come una storia di solitudini che si incontrano nel degrado esistenziale che li circonda e nella tristezza che aleggia intorno ai protagonisti.
Il film è interessante, forse non propriamente originale nell'insieme (qualche giorno fa ho visto SPRING che per certi versi trova un punto in comune con questo) ma veramente coinvolgente e con un ritmo che alcuni trovano lento, ma a me è sembrato più che lineare e con una certa cadenza, scandito peraltro da una colonna sonora apprezzabile.
Il film di Ana Lily Amirpour sa rendersi accattivante senza strafare, anche senza il bisogno di mostrare particolare originalità o chissà quali effetti horror, capace di trasportare lo spettatore in una girandola di emozioni e sensazioni che sanno come e dove colpire.
Nel complesso è un buonissimo film: bianco e nero brillante, ritmo cauto ma senza incertezze, interpreti bravi, regia calibrata, buona colonna sonora e capacità di emozionare...insomma da vedere.

alex94  @  29/07/2015 15:20:14
   8 / 10
Un horror atipico che riesce a colpire e a sorprendere grazie ad una storia intrigante ed interessante (anche se piuttosto classica) una vampira che da la caccia ai derelitti che si aggirano per le strade della tetra Bad City incontra e diviene l'amante di un giovane giardiniere...........
La prima cosa che salta subito all'occhio (a parte lo stupendo bianco e nero ) è l'ambientazione,una desolata città iraniana,un ambientazione quasi da western,originale ed affascinante.
Il ritmo è molto lento,forse anche troppo in alcuni momenti,ma grazie ai tanti dettagli,scene citazioniste e particolari riesce ugualmente a mantenere alto l'interesse nello spettatore.
Semplicemente perfetto dal punto di vista tecnico,splendida la regia e la fotografia,molto elegante e raffinata,piuttosto convincente anche la recitazione.
Insomma un gran bel film unico ed inimitabile,da vedere almeno una volta.

ferzbox  @  20/06/2015 11:28:38
   7½ / 10
L'icona del vampiro non finisce mai di stupire e mostrare la sua versatilità nel mondo della settima arte; parliamo di un "mostro" utilizzato decine e decine di volte,sin dai primi del 900,riuscendo molto spesso a trovare spazio in storie abbastanza diverse tra loro,modificandosi nella sua identità e presentandosi allo spettatore con sfumature diverse,nonostante le "regole" che lo contraddistinguono siano "relativamente" fisse.....non esiste la stessa cosa per nessun altro simbolo orrorifico; gli stessi spettri(su cui,teoricamente,si potrebbe lavorare di più),risultano maggiormente stereotipati.....o le stesse possessioni.....non parliamo dei lupi mannari o,ancor peggio,i morti viventi,dove l'unica differenza che sono riusciti a fare in 60 anni di cinema è stata quella di farli correrre,invece che camminare(anche se il "Pet sematary" di Stephen King insieme al "Ritorno dei morti viventi" di Dan'O Bannon" o "Morti e sepolti" di Gary A.Sherman,rappresentano l'unica eccezzione).....

Il vampiro però ha sempre avuto quella marcia in più......pensate al recente "Byzantium",oppure a "Intervista con il vampiro","Dal tramonto all'alba","The addiction","Lasciami entrare"......o anche puttànate assurde come "Twilight" che nonostante siano commerciali,idiote e patinatissime,vanno ad aggiungersi ad un'immensa lista dove sono compresi pure grandi classici come il Dracula di Coppola o quello di Tod Browning....
....insomma,viva il Vampiro a questo punto.......

Ecco entrare nella grande lista "A girl walks at home alone at night",prodotto tra l'altro anche da Elijah Wood(??????)......Bhà.....

Mancava la figura del vampiro iraniano,questo è vero,l'idea non è accia per niente,così come non mi è dispiaciuta la trovata dell'hijab(velo iraniano) trasformato e visto come il mantello di una vampira(inquietante effettivamente).
Ho apprezzato anche lo stile della pellicola,non proprio orrorifica,ma quasi girata come un film d'autore,dove la vera protagonista è la città fantasma di Bad city,composta da abitanti vittime di un duro regime,ignari che nella notte si possa aggirare un angelo mietitore,un non morto apparentemente innoquo con le sembianze femminili,autoproclamatosi giudice e giuria,dalla forte sensibilità e dall'incredibile senso di giustizia,affamata di sangue come qualunque vampiro,ma consapevole di quello che può significare avere un potere del genere conservando un barlume di umanità,disperata di non poter esserlo davvero(ed il rapporto con il giovane ragazzo travestito da "Dracula" lo conferma).....la ragnatela di situazioni che formano i personaggi del film hanno come comun denominatore un osservatrice serva dell'oscurità......
Oddio,c'è da dire che il ritmo non è che sia dei migliori; delle volte la pellicola si perdeva in momenti "appositamente" lenti che ostentavano un pochino un artisticità forzata che non mi colpiva molto; troppo voluta e artefatta,però alcune situazioni erano davvero suggestive e la regia delle volte sapeva colpirmi,senza escludere il fatto che le citazioni presenti sono davvero tante(ho colto anche un riferimento a "Female vampire" di Jesus Franco).
In conclusione si tratta di un film sui vampiri che nuovamente riesce a discostarsi da tanti altri fratellini grazie ad un climax ricercato e particolare,ma non assolutamente horror,anzi.....quindi fate attenzione,si parla di una produzione molto particolare......

16 risposte al commento
Ultima risposta 05/07/2016 17.44.45
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Oskarsson88  @  08/06/2015 12:50:22
   7 / 10
Particolare senza dubbio, fotografia eccellente e anche la colonna sonora è piacevolissima. Pensavo di guardare un horror ma decisamente mi sbagliavo.. è più un noir, drammatico, sentimentale.. non so neanche io come definirlo. La lentezza a parer mio ha a volte un po' calato l'attenzione. In ogni caso una sorpresa.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  10/05/2015 20:10:38
   7½ / 10
Esistenze inghiottite dalla solitudine nella Bad city della Amirpour, dove in un paesaggio irreale, rafforzato dal forte contrasto del bianco e nero della fotografia, si muovono personaggi più vicini al genere noir che all'horror puro. Questo film appunto è una vera contaminazione di generi, che ne rispetta i clichè sia per personaggi e situazioni, ma che ha delle ambizioni più autoriali.
Molto vicina al Jarmusch degli esordi, perlomeno a livello formale e dalle cadenze lente ed introspettive, questa pellicola ha un effetto indubbiamente straniante perchè ai paesaggi desolati e notturni di quella che potrebbe essere, in teoria, una periferia di una metropoli americana, inserisce la cultura di origine della regista d'origine iraniana (il film è recitato in farsi), dove il vampiro svolge una funzione perturbante nelle esistenze sia del ragazzo che della prostituta. In fin dei conti vengono liberati paradossalmente dai loro contraltari parassitari (il pappone e il padre tossicomane). Consiglirei di lasciar perdere ai puristi del genere, a patto di accettar di vedere una pellicola fuori dal comune. Ovviamente astenersi bimbominkia.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  08/04/2015 12:58:05
   8 / 10
La celebre unione tra vampiri e romanticismo sembrava ormai irrimediabilmente danneggiata, edulcorata da melensaggini adolescenziali e sbeffeggiata a ripetizione nel giro di pochi anni da film e romanzi di dubbia qualità.
Per fortuna a rivalutare un po' la bistratta effigie del padrone della notte ci pensa "A girl walks home alone at night" diretto dalla regista Ana Lily Armipour, recitato in persiano da attori nati in Iran o originari di quei luoghi, ma prodotto con fondi americani e girato in un sobborgo di Los Angeles trasformato nella fittizia città di Bad City, una sorta di versione epurata da ogni carattere fumettistico della gemella Sin della premiata ditta Miller & Rodriguez.
Qui tra strade deserte e una fossa comune, in cui finiscono tra l'indifferenza generale tutti i cadaveri prodotti da quel luogo fuori dal tempo, vive una vampira dalle gentili fattezze di Sheila Vand. La ragazza si aggira con tanto di chador in cerca di vittime finchè non incontra Arash, un giovane giardiniere costretto a lavorare sodo e a star dietro ad un padre tossico. Tra i due scatta qualcosa, lui strafatto, reduce da una festa in maschera e abbigliato come Dracula (trovata simpaticissima a mio parere) schiva la sete di sangue della predatrice, non prima di averci fatto dono una delle più belle scene romantiche degli ultimi anni sulle note di "Death" dei White Lies.
La musica si erge a ingrediente fondamentale, è spesso l'attore in più, quello che entrando in scena sconvolge le percezioni dello spettatore; in generale c'è un lavoro incredibile sul sonoro (i mozziconi che ardono nel silenzio della notte, le rotelle dello skateboard sul selciato, ecc...), fino a confluire in una soundtrack che ai sapori del Medio Oriente unisce pezzi indie di matrice rock mai banali.
La storia di Arash e della vampira senza nome scorre in parallelo con la corruzione più bieca: spacciatori, prostitute, drogati e ragazze viziate, sono tutti personaggi di una cornice splendidamente definita dalla regia elegante della Amirpour, eccezionale nel limitare i movimenti della sua mdp e nel far risaltare ambienti e volti attraverso un bianco e nero molto incisivo.
Pur non essendo un horror nel senso restrittivo del termine non manca di scene inquietanti: il primo omicidio o le minacce al bambino sono momenti figli di una costruzione della tensione interessantissima, senza alcun abuso in termini di violenza o sangue versato.
Trattasi di film molto particolare con rari dialoghi e un'azione molto contenuta, gli integralisti dell'orrore probabilmente rabbrivideranno e non certo per la paura. Gli altri invece potrebbero scoprire una piccola perla in cui gli anni '50 incarnati da un James Dean versione asiatica prendono vita nelle ombre di Lynch, nell'intimismo di Jarmusch e nella poetica western di Leone.
Si va oltre però la mera citazione in una pellicola capace di di sfruttare l'originalità al meglio senza mai scadere nel ridicolo. Almeno per un attimo il faccione al pallor lunare di Robert Pattinson è dimenticato e a gongolare - tra gli altri- ci sono Max Schreck e Christopher Lee.

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Ultima risposta 10/04/2015 13.41.51
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