adele h. - una storia d'amore regia di Francois Truffaut Francia 1975
al cinemain tvanteprimearchivioserie tvblogtrailerclassifichespecialiregistiattorirecensioniforumfeedmy
Skin Filmscoop in bianco Filmscoop nostalgia
Ciao Paul!
Ricerca veloce:       ricerca avanzatabeta

adele h. - una storia d'amore (1975)

Commenti e Risposte sul film Invita un amico a vedere il film Discutine sul forum Errori in questa scheda? Segnalaceli!

Seleziona un'opzione

Dove puoi vederlo?

locandina del film ADELE H. - UNA STORIA D'AMORE

Titolo Originale: L'HISTOIRE D'ADELE H

RegiaFrancois Truffaut

InterpretiIsabelle Adjani, Bruce Robinson, Sylvia Marriott

Durata: h 1.40
NazionalitàFrancia 1975
Generedrammatico
Al cinema nel Novembre 1975

•  Altri film di Francois Truffaut

Trama del film Adele h. - una storia d'amore

Adèle, figlia di Victor Hugo, s'innamora non ricambiata di Pinson, tenente britannico per il quale abbandona la famiglia. Lo segue sino a Barbados, finisce in miseria in preda alla follia.

Sei un blogger? Copia la scheda del film Sei un blogger? Copia la scheda del film

Voto Visitatori:   8,19 / 10 (24 voti)8,19Grafico
Migliore attrice straniera (Isabelle Adjani)
VINCITORE DI 1 PREMIO DAVID DI DONATELLO:
Migliore attrice straniera (Isabelle Adjani)
vota e commenta il film       invita un amico
Cerca il commento di: Azzera ricerca


Voti e commenti su Adele h. - una storia d'amore, 24 opinioni inserite

caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi
  Pagina di 1  

Gruppo COLLABORATORI Marco Iafrate  @  02/10/2011 21:23:55
   9 / 10
"Anche se non mi ami più, lasciati amare!". Ami, amare, l'amore. Di che cosa stiamo parlando? Questo non è amore. Il sentimento più nobile che la natura ci ha assegnato, quella cosa che fa star bene chi lo dona e chi lo riceve, la massima espressione di altruismo, di rispetto, di gioia interiore non può, non deve raggiungere questi livelli di intensità . Adele Hugo è convinta che ciò che le giunge dal cuore è amore, nessuna forza può ostacolarlo, ha attraversato un oceano, ha sacrificato la famiglia, ha calpestato la sua dignità, tutto per conseguire uno scopo, tassello fondamentale della sua esistenza: Sposare e stare vicina all'uomo che ama.
Adele dimentica o non sa che i sentimenti, come tutte le cose terrene, hanno dei limiti, una linea immaginaria oltre la quale ciò che era bianco diventa nero, il giorno si tramuta in tenebre e tutte le cose intorno assumono un altro aspetto, Adele non sa che quello che lei considera amore si sta trasformando, in ossessione prima ( pedina l'oggetto del suo desiderio, lo spia, lo ricatta ), in follia dopo ( annullamento della personalità, sottomissione,delirio), un processo irreversibile mostrato splendidamente da Isabelle Adjani che la porta all'autodistruzione, in una sorta di eros e thanatos l'istinto sessuale si fonde con una pulsione di morte, violenta e distruttiva. Il sentimento che ad un certo punto prova verso il tenente Pinson non rientra più nella sfera di un desiderio naturale ma è condizionato da un falso metro di giudizio e come tale non ha più confini, Adele si spinge troppo lontano, la sua passione non è più in armonia con la natura.
La storia di Adele Hugo è una storia vera, questa donna ha veramente conosciuto il tunnel della pazzia, un padre con un nome così importante, scomodo, dalla personalità schiacciante, lo spettro di Leopoldine sorella/figlia prediletta ma sfortunata (muore annegata con il marito subito dopo le nozze) alla quale il grande scrittore dedicherà molte delle sue poesie, Adele subisce questa condizione subalterna, le inaridisce il carattere, tanto che quando papà Victor è costretto ad emigrare nell'isola di Guernesey portandola con se, lei lo abbandonerà per seguire il giovane tenente ad Halifax.
Il film trasuda tristezza ad ogni fotogramma, è palpabile, tutte le attenzioni sono incentrate sulla protagonista e sulla sua delirante passione, i personaggi che la circondano ( la padrona di casa, il libraio, il bancario, lo stesso Pinson ) sono soltanto dei puntini che fanno da contorno alla straordinaria bellezza dei primi piani della Adjani, un volto in continua metamorfosi, mai solare nella sua perfezione estetica, dapprima sofferente e implorante per diventare poi spento e indifferente, un'involuzione crudele e incosciente che, sembrerebbe un paradosso, si consolida con l'aumentare della passione.
Prevalentemente girato in interni (la stanza dove alloggia Adele, la libreria, la banca dove la giovane riceve la posta )Adele H è quanto di più cupo si possa immaginare, la scelta dei colori crepuscolari contribuisce, per quasi tutta la durata del film, alla sensazione di opprimente angoscia di cui è vittima la protagonista, gli spazi aperti, la calda luce del sole, i balconi fioriti, arriveranno soltanto alla fine, a seguito del trasferimento all' isola Barbados quando il processo di abbrutimento fisico e psicologico di Adele sarà ormai irreversibile e dove assistiamo alla scena più bella e drammatica del film.
Truffaut è stato un genio del cinema al quale ha dato tanto e tanto ha ricevuto, maestro nel raccontare storie vere trasformate in finzione, Adele H è una di queste, un capolavoro senza tempo, ed anche sapendo di andare in contraddizione con quello che ho scritto all'inizio del commento ma non posso tradire la volontà del regista che tale lo considera, una grande storia d'amore.

2 risposte al commento
Ultima risposta 03/10/2011 21.30.42
Visualizza / Rispondi al commento
Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  19/12/2007 20:36:07
   8 / 10
Questo film è da vedere per la bellezza estetica, per la bravura di Isabelle Adjani nel passare da uno stato d'animo ad un altro similare ma più o meno d'impatto, per la storia che da romantico amore sognato passa ad ossessione per arrivare a follia poi a sacrificio.
Un film ricco di fascino che non ha perso nulla nel trascorrere degli anni.

1 risposta al commento
Ultima risposta 19/12/2007 21.07.08
Visualizza / Rispondi al commento
Crimson  @  19/04/2006 16:45:53
   9 / 10
Adele h. è il film che preferisco di Truffaut, se non altro è quello a cui sono più legato e che rivedo sempre volentieri.
E' un analisi lucida e gelida dell'autodistruzione causata da un'idealizzazione morbosa e irrefrenabile. Il film non è una storia d'amore, come recita il titolo. E' il tentativo della protagonista di vivere al massimo la propria emotività, e ciò si realizza solo autoconvincendosi del proprio 'amore' (o meglio, passione travolgente) e cercandolo di rinforzare tramite la persona 'amata'. In realtà infatti la storia d'amore effettiva tra i due c'è stata in passato, ma ormai è irrimediabilmente finita. E a Truffaut non interessa raccontarci più di tanto il vecchio legame, quanto i meccanismi psichici di adele al presente.
Probabilmente mai ho visto al cinema un film così ben fatto e che descrivesse così bene tale morbosità. Per ampliare lo spettro d'indagine sono utilissimi i personaggi di contorno, come termine di paragone tra la considerazione che adele ha per il tenente e quella per tutto il resto.
E addirittura l'ultima parte è ancora più entusiasmante (termine da prendere nella giusta accezione in questo caso), allorchè Adele sprofonda sempre più nel proprio delirio.
Un grandissimo film consigliato soprattutto a chi è appassionato di psichiatria.

3 risposte al commento
Ultima risposta 02/10/2011 22.50.10
Visualizza / Rispondi al commento
  Pagina di 1  

vota e commenta il film       invita un amico

In programmazione

Ordine elenco: Data   Media voti   Commenti   Alfabetico


1049773 commenti su 50679 film
Feed RSS film in programmazione

Ultimi film inseriti in archivio

7 BOXESCHAINED FOR LIFEDISAPPEAR COMPLETELYDOUBLE BLINDFABBRICANTE DI LACRIMETHE BELGIAN WAVETHE DEVIL'S DOORWAYTHE GLENARMA TAPES

Ultimo film commentato

Ultimo post blog

Speciali

Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

Ultime recensioni inserite

Ultima biografia inserita

Casualmente dall'archivio

Novità e Recensioni

Iscriviti alla newsletter di Filmscoop.it per essere sempre aggiornarto su nuove uscite, novità, classifiche direttamente nella tua email!

Novità e recensioni
 

Site powered by www.webngo.net