ad astra regia di James Gray USA 2019
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ad astra (2019)

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locandina del film AD ASTRA

Titolo Originale: AD ASTRA

RegiaJames Gray

InterpretiBrad Pitt, Tommy Lee Jones, Ruth Negga, Liv Tyler, Donald Sutherland

Durata: h 2.04
NazionalitàUSA 2019
Generefantascienza
Al cinema nel Settembre 2019

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Trama del film Ad astra

Il film racconta la storia di Roy McBride (Brad Pitt), un ingegnere aerospaziale della NASA incaricato di compiere una missione nello spazio. Solitario, felicemente sposato con Eve (Liv Tyler) e con una leggera forma di autismo, Roy ha perso suo padre circa 20 anni prima durante una spedizione su Nettuno dalla quale non è più tornato. L'obiettivo del suo viaggio era portare a compimento il progetto Lima, basato sulla ricerca di vita extraterrestre.

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Voto Visitatori:   5,75 / 10 (55 voti)5,75Grafico
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Voti e commenti su Ad astra, 55 opinioni inserite

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biagio82  @  14/04/2022 21:03:04
   5 / 10
boh... l'ho trovato parecchio noioso, bello sotto il punto di vista tecnico, ma freddo nella realizzazione e pesante, parecchio pesante.
non è nulla di nuovo neanche nella storia, un ibrido strano e mal costruito di solaris e interstellar e questi due sono due capolavori da vedere se la trama di questo interessa, saltando questo film che invece è evitabile.

Invia una mail all'autore del commento franx  @  13/04/2022 00:09:59
   2 / 10
Tutti quei milioni di dollari per cosa?? Il deambulatore di Sutherland?? Ambientazioni degne di 1999 base lunare alfa, fotografia inesistente, tutto buio, manco i soldi per un flash. Brad Pitt con la stessa faccia da rin********to per tutto il film!! (per quello che si vede visto che esce due volte dalla tuta spaziale!).
Non tentate di copiare i grandi con colonne sonore continue e improponibili!
Basta cinema, basta film, andate a zappare se ne siete capaci.

maxi82  @  28/01/2022 18:59:29
   4½ / 10
C'è poco da dire,forse mi aspettavo un altro tipo di film,ma a parte una noia mostruosa questo film non succede praticamente nulla e nessun attore protagonista compreso Pitt lascia qualcosa di sensato

fotogenico  @  21/01/2022 14:32:43
   4½ / 10
Se vuoi creare un film sullo spazio che sia preso sul serio, devi assolutamente essere sicuro di rispettare le leggi della fisica. Questo film e' stracolmo di errori in ogni sua scena.
Per esempio,

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
Ma la sequenza di errori e' infinita. In assenza di gravita' si vedono astronauti immobili e distanti dalle pareti, che si mettono magicamente 'in moto', e altre robe di questo tipo.

A livello globale, la cosa altamente irritante -- ma ci abbiamo ormai fatto il callo con Hollywood -- e' che la tragedia umanitaria viene inevitabilmente superata quella personale (Interstellar, sto guardando anche a te).

Per quanto riguarda la sceneggiatura, i buchi sono impressionanti. Da una parte le scene di azione assolutamente non necessarie e inutilmente adrenaliniche e giocate sul filo dei secondi. Dall'altra un protagonista che ti sa parcheggiare a "S" in salita qualsiasi veicolo su cui metta piede, senza ovviamente addestramaento preventivo.

Su tutto, le onnipresenti pistole (persino in cabine pressurizzate?!) e divise militari (USA! USA!), nonche' una onnipresente bandiera americana stampigliata letteralmente ovunque.

I tanti celebrati colori sono si' belli, ma c'e' da dire che il classico contrasto blu/arancione e' quasi scontato, e comunque non una novita' in filmografia. Resta invece encomiabile l'adattamento della fotografia agli ambienti e alle [presunte] emozioni del protagonista, nel suo delirante percorso di allontanamento e spiraleggiamento introspettivo.

Beefheart  @  05/11/2021 09:50:23
   5 / 10
Film noioso e banale nel quale si è cercato di inserire a forza qualche spunto movimentato - in verità ridicolo e grossolano - per evitare di addormentarsi o cambiare canale.
Pitt è più monotono che mai, piatto e scontato. I personaggi di contorno, addirittura evanescenti. La sceneggiatura poi è qualcosa di mentalmente urticante, fastidioso.
Quindi a parte la tecnica pura di alcune sequenze spettacolarizzate non c'è niente. Fuffa filosofica esistenzialista spiccia e consumata.

Moro89  @  13/10/2021 22:04:35
   4½ / 10
ma che diavolo di film inutile è questo?
zero trama. noia noia e noia.

Goldust  @  10/01/2021 21:06:11
   5½ / 10
A parte rare eccezioni, a me i film di James Gray sembrano purtroppo avere sempre le medesime caratteristiche: grande cura formale della messa in scena, personaggi quasi sempre poco interessanti se non irrisolti, una noia di fondo che prima o poi prende il sopravvento sul racconto. In "Ad astra" il regista prova a cercar fortuna nel campo della fantascienza classica sul quale edifica la spasmodica ricerca personale di un figlio che brama risposte da un padre che l'ha abbandonato ma il gioco regge solo un'ora prima di avvitarsi su se stesso e diventare monotono; con buona pace di un Brad Pitt che non può certo fare miracoli in un ruolo così monodimensionale.

floyd80  @  23/12/2020 08:30:35
   5 / 10
Una pellicola che prende spunto da Malick e Kubrick, uscendone ancora più dimensionata in quanto manca della poetica del primo e della maestosità del secondo.
Pitt ci prova a dare spessore ad un personaggio che spessore non ha, nonostante fosse il protagonista e l'altro personaggio chiave, interpretato da Tommy Lee Jones è allo stesso tempo inconsistente.
Non è tutto da buttare, la fotografia e le scenografie sono eccelse e un paio di scene sono davvero ben fatte, ma il problema principale del tutto è per l'appunto la sceneggiatura.

WinchesterA  @  08/12/2020 18:00:37
   2½ / 10
Uno dei film peggiori che abbia mai visto di questo genere. Soporifero, zero trama, zero dialoghi ma solo monologhi infiniti sulle paturnie mentali del protagonista. Il nulla cosmico letteralmente per 2 ore.

Niko.g  @  25/07/2020 22:22:21
   5 / 10
Uno strano ibrido, che vuole dare un colpo al cerchio (il cinema indipendente) e uno alla botte (il blockbuster).
Personaggi inconsistenti alimentano una fantascienza ben fotografata ma senza identità e direzione, che non produce noia, ma profonda sonnolenza. Un micidiale sonnifero al cui confronto Valium, Tavor e Lexotan impallidiscono.

markos  @  03/04/2020 00:34:15
   5 / 10
Una fatica a finirlo, troppo lento. Mattone. Solo per ultra appassionati del genere.
Sconsigliato.

Simone Firenze  @  18/03/2020 15:59:58
   3 / 10
Lentissimo. Lunghissimo. Monologhi interiori infiniti. Azioni senza senso. Il bel faccino di Pitt e alcune immagini spaziali molto suggestive non sono sufficienti a riabilitare la pellicola. Idea iniziale intrigante che andava organizzata meglio. Soporifero.

Junipher  @  18/12/2019 20:03:44
   5½ / 10
Un pò sci-fi alla vecchia maniera, un pò dramma introspettivo... ma davvero tanto, troppo autoindulgente sulle introspezioni e riflessioni psicologiche del protagonista, la trama incuriosisce ma alla fine l'unica cosa veramente lodevole rimane il comparto tecnico, per il resto si dimentica abbastanza in fretta...

atreides  @  09/11/2019 17:21:20
   1 / 10
Solo una buona Idea iniziale, poi su come prosegue e si sviluppa preferisco tacere altrimenti scriverei una sequela di parolacce, film impresentabile.

LucaT  @  23/10/2019 17:23:26
   2 / 10
un film che ho trovato un pretesto pesante
inverosimile nelle disavventure del protagonista
inutilmente introspettivo e riflessivo
perche in fine ne rimane -un pugno di mosche-
un mistero di fondo che è -un nulla di chi sà che-
e per finire un finale proprio del cavolo

questa storia per come è stata rappresentata
mi è sembrata proprio una perdita di tempo
suppongo finirà presto nel dimenticatoio
a me questo film non è affatto piaciuto

attenzione nello spoiler spiego la storia di fondo

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Light-Alex  @  10/10/2019 20:53:55
   4½ / 10
La cosa più bella di questo film è il titolo suggestivo, per il resto un semi-flop.
Ad Astra vuole essere un film che si inserisce in quel filone di film sullo spazio, in cui la ricerca ai confini dell'universo conosciuto si rivela nient'altro che una ricerca nella profondità dell'animo umano. Peccato che non si avvicina nemmeno lontanamente a titolo analoghi come Interstellar o Gravity e addirittura finisce dietro a film con l'intento puramente intrattenitivo come Passenger o The Martian (almeno quelli sono molto onesti con la loro funzione sempliciotta, ma sono efficaci).

In Ad Astra non ci siamo nè da un lato nè dall'altro. Preannuncio SPOILER...
I primi 5 minuti promettono molto bene: introduzione ottima, prime scene che ricordano il grado di ansia trasmesso da Gravity. Poi c'è un brusco rallentamento e inizia la trama principale della storia, la ricerca della nave spaziale con cui è partito il padre del protagonista (Brad Pitt) e contestualmente la ricerca del padre stesso, inizialmente creduto morto e poi ritrovato vivo in orbita intorno a Nettuno a fare non si sa bene cosa, il tutto condito da un grosso alone di mistero considerando che il padre stava proprio investigando la presenza di creature aliene nell'universo. Per cui lo spettatore viene catturato da parecchi interrogativi: cosa ha trovato il padre? Gli alieni esistono? E' impazzito? E' entrato in contatto con Dio? E' stato soggiogato dagli alieni?

Ottimi preamboli. Purtroppo il film è di una lentezza sfiancante. Ben presto ci si rende conto che il film è una lenta seduta psicanalitica del protagonista che fondamentalmente ha un rapporto irrisolto col padre, non ha mai metabolizzato la sua perdita, e questa ha influenzato la sua vita e continua ad influenzarla. Lunghi monologhi banali che potrebbero essere recitati sul lettino di uno psicoterapeuta. Peccato che non si empatizzi quasi per nulla con la vicenda, nè col protagonista. Lo sviluppo emotivo è scarno, anonimo, non c'è nessun guizzo che riesca ad attirare l'attenzione. Non si capisce nemmeno bene il motivo di dover ambientare questa lunga piece sulla metabolizzazione del lutto paterno nello spazio, l'ambientazione poteva essere qualsiasi altra cosa, lo spazio non apporta nulla, non si lega.
Le scene di azione sono inutili, messe lì tanto per dare un po' di pepe, ma non sono connesse alla vicenda (i pirati e i macachi sono due parentesi sconnesse dal resto). Carina la critica/monito alla commercializzazione della superficie lunare, che fa riflettere su come l'uomo porti i suoi vizi e le sue imperfezioni anche lontano dalla Terra, ma anche in questo caso la critica sociale è come una tematica parallela che non c'entra nulla con quella principale del film.
L'incontro finale col padre è privo di pathos, comandato dalla frase "Lasciami andare!" ripetuta più e più volte, che è il senso del film, il lasciare andare lo spettro di una persona che ancora ci condiziona, ma il tutto è detto in maniera talmente diretta, semplice, banale, superficiale che non conquista assolutamente. Il finale era l'ultima speranza di questo film, dopo questa lunghissima attesa ci doveva essere qualcosa che spaccava il film. Invece avviene solo questo scarno incontro con un vecchietto, disinteressato delle cose della Terra, perso in sè stesso, con accenni di senilità.
Unica cosa di rilievo del film è la fotografia. Le immagini dei crateri lunari, della sabbia rossa di Marte, delle orbite blu di Nettuno sono tra le più belle che ho visto in sala negli ultimi anni (esperienza da fare al cinema, in casa questo film perderebbe ancora di più). Peccato che l'ottima fotografia è al servizio di un film scarso.

Cianopanza  @  09/10/2019 00:48:04
   5 / 10
Il titolista non sapeva bene il latino, altrimenti l'avrebbe intitolato "Ad Cazzum". Un filotto di avvenimenti senza senso, con momenti introspettivi

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER. 5 è la media tra comparto tecnico e plot

1 risposta al commento
Ultima risposta 11/10/2019 15.36.36
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Specola  @  06/10/2019 01:44:02
   4 / 10
Adoro i film di fantascienza ma sono costretto a bocciarlo.
Pesante in ogni passaggio, in ogni risvolto, nella trama, nei mille primissimi piani, nei buchi nella storia, nelle scelte inverosimili, nel finale.
E' trattato tutto con distacco e non suscita empatia, persone che escono dalla sala tra il deluso e l'allibito.
Tutti i registi che si cimentano su film ambientati nello spazio vogliono osare per lasciare il segno e invece spesso realizzano delle pellicole che andranno presto nel dimenticatoio come questa.
Fate il compitino senza voler strafare e realizzerete film decisamente migliori.

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piripippi  @  05/10/2019 22:57:29
   2 / 10
un film di fantascienza di rara bruttezza. 1h52m di monologhi di un figlio su un padre scomparso. trama scarsa , effetti pressoche nulli. risparmiate i soldi e no andate a vederlo

1 risposta al commento
Ultima risposta 11/10/2019 15.34.44
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Mauro@Lanari  @  03/10/2019 20:39:57
   3 / 10
Ben poco d'aggiungere a quanto già stato detto e scritto. L'aporia d'una seduta psicoanalitica ben riuscita e "Heart of Loneliness", Conrad o Coppola dall'odissea nello spazio interiore a quella nello spazio profondo, fr'Antonioni, Tarkovskij e Malick. Cambia la conclusione: invece di "The horror! The horror!", "The boredom! The boredom!". Forse metafisicamente più appropriato, ma in questo caso totalmente involontario.
E i rover lunari attaccati dai pirati? "Mad Max"
E il ripescaggio (la riesumazione) di Liv Tayler? "Armageddon" (nel medesimo ruolo)
E il nome del personaggio interpretato dalla Taylor? La nuova "Eve"
E il mayday lanciato dalla stazione spaziale di ricerca biomedica norvegese, da molti percepito com'un inserto posticcio rispetto alla storia? Cosa non si escogita pur di mostrare di nuovo assieme una scimmia e un astronauta
Contento per il flop d'incassi

(Mauro Lanari)

3 risposte al commento
Ultima risposta 23/06/2020 05.13.07
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Sopranik  @  02/10/2019 10:42:37
   5 / 10
In un futuro prossimo, la vita sulla Terra viene minacciata da misteriosi picchi di energia provenienti da Nettuno. Il maggiore Roy, figlio del conosciutissimo astronauta Clifford McBride ormai scomparso da sedici anni, dopo essere uscito incolume da un incidente causato da questi picchi, viene informato che le ondate di energia sono forse causate dalla base del "Progetto LIMA", guidato dal padre per cercare forme di vita intelligenti. Informato che Clifford potrebbe essere ancora in vita, Roy accetta di recarsi dapprima sulla Luna per poi raggiungere una base su Marte, incolume dai picchi, per stabilire un contatto con il padre e per fermare le ondate letali.
Attingendo a piene mani dal repertorio fantascientifico contemporaneo da "Gravity" (Alfonso Cuarón, 2013) a "The Martian" (Ridley Scott, 2015) passando per "Interstellar" (Christopher Nolan, 2014), James Gray, firmando la sua settima regia dopo tre anni di silenzio, sembra aver dimenticato le linee guida per poter confezionare una sceneggiatura credibile e coerente. Sebbene alcune sviste passino inosservate ad uno spettatore medio e, anzi, possano essere fraintese come indice di una spettacolarità aggiunta ma incapace, in ogni caso, di apportare elementi originali al materiale di partenza, la storia incentra la sua attenzione sul tentativo di caratterizzare un personaggio ermetico, che parla solamente attraverso un'insistente voice-over e agisce in completa solitudine, sicuro di se stesso, delle sue azioni, tanto da sembrare inarrestabile nel suo avanzare, insensibile alle sofferenze, quasi una macchina da guerra, un Terminator spaziale che lascia solo terra bruciata al suo passaggio.
Da una sceneggiatura carente, lacunosa, prevedibile, costruita su un soggetto debole, su cliché e luoghi comuni capaci di suscitare il riso nasce quindi un film incolore all'interno del quale la presenza di Brad Pitt funge da esca per un pubblico di massa che associa all'attore il prodotto di qualità.

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