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Titolo Originale: GUKGABUDO-UI NAL

RegiaChoi Kook-Hee

InterpretiKim Hye-soo, Yoo Ah-In, Jun-ho Heo, Jo Woo-Jin, Vincent Cassel

Durata: h 1.54
NazionalitàCorea Del Sud 2018
Generedrammatico
Al cinema nel Novembre 2018

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Trama del film Default

Corea. 1997. Si-hyun, responsabile della politica monetaria presso la banca coreana, prevede una crisi finanziaria nazionale e cerca di impedirla. Jung-hak, un consulente finanziario, si accorge della crisi imminente e decide di sfidare le probabilità facendo investimenti contraddittori. Nel frattempo, Gap-su, un proprietario di una piccola fabbrica, firma un grosso contratto con un grande rivenditore, ignaro del disastro imminente.

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BenRichard  @  15/12/2020 21:32:49
   5½ / 10
Mi è sembrato un po' un mezzo pasticcio questo film formato da un cast a dir poco stellare. L'idea non è male, cose piacevoli ce ne sono anche, emozionante il colpo di scena finale..ma la sceneggiatura in generale non convince assolutamente. Personaggi caratterizzati piuttosto male in maniera fin troppo superficiale. Poco chiare alcune dinamiche ed altre decisamente assurde. Mi verrebbe da dire un vero peccato. Si sarebbe potuto fare molto di meglio. Almeno gestire la storia in maniera più chiara e veritiera e meno fantasiosa ed interpretativa.

Mauro@Lanari  @  05/10/2019 19:26:20
   5½ / 10
"Una tremenda sproporzione tra l'ambizioni e gl'esiti", "tram'assurda compres'un colpo di scèna ancor più ridìcolo della premessa", "chiusura d'una trilogia su vita & morte nel rapporto genitore-figlio dopo 'Alla ricerca della felicità' e 'Sette Anime'", con Will Smith che s'autoproduce un film più mucciniano dello stesso Muccino, un'elaborazione del lutto "maneggiata con tale superficialità da rappresentare un'operazione che si squalifica da sé, così bramosa di strappare lacrim'e consensi" e "con morale natalizia che prevede la somma scoperta della «bellezza collaterale, il legame profondo con tutte le cose»", "classico film che si presta più alla raccolta d'aforismi da schiaffare s'un social a caso, alcuni smielati altri semplicemente sciocchi", "impianto scomodamente teatrale, sagra del dolore che si fa intrattenimento, col cast più blasonato ma peggio impiegato dell'anno", twist "deliranti, schizofrenici, paradossali e retorici". In casi come questo i recensori non indugian'ad accettar'il guanto della sfida col regista e lo sceneggiatore, un David Frankel e un Allan Loeb dalle filmografie orripilanti, e rivaleggiano a chi le spara più grosse. Stavolta direi ch'i "professional reviewers" abbiano stravinto, e di sicuro non è un complimento. Almeno Frankel un paio di punti a proprio favore ce li ha: ammette che su questioni esistenziali di portata simile abbiano fallito tutti, dagl'artisti alla scienza, dalle religioni a qualsiasi altra "cretinata intellettualoide" (certo: compresa la sua ch'oscilla fra Dickens e Capra), e "la pomposa pretesa di star viaggiando al di sopra della media delle riflessioni" che si limit'a un accenno, l'"Hegel Theater Company" chiamat'a incarnare le 3 Moire Cloto (l'amore), Lachesi (il tempo) e Atropo (la morte). Senonché ha fallito pur'Hegel, l'ha riconosciuto nel suo libro postumo "Lezioni sulla filosofia della storia". C'è chi continu'a cercar'e sperimentare, ma nel frattempo che si fa? Frankel offr'il suo contentino, e un palliativo è sempre meglio di niente.

Mauro Lanari

Alex2782  @  12/03/2019 00:02:50
   4½ / 10
Delusione più totale. Aspettative altissime non concretizzate.

camifilm  @  28/07/2017 22:58:18
   5½ / 10
Tutto un film banalizzato da frasette da cioccolatini.
La storia ci sarebbe, bella pesante per gli avvenimenti, ma resta tutto trattato in modo superficiale.
Leggermente noioso soprattutto i primi 20minuti.

Consigliato a chi apprezza il genere

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  25/05/2017 23:35:59
   4 / 10
Ambientato in pieno periodo natalizio, Collateral beauty fin dall'inizio trasude dolore e tragedia, ma soprattutto trasuda tanto di quel sentimentalismo da far schizzare in alto il tasso glicemico. Ho avuto la netta sensazione che Will smith, che funge da trait d'union, volesse riprendere i fili di La ricerca della felicità e Sette anime diretti da Muccino, con il risultato che Frankel fa ancora peggio di Muccino. Amore, Tempo e Morte forniscono ognuno a sè stante milioni di spunti per sviluppare soggetti cinematografici. In questo caso si è voluto fare un calderone di tutto fatto di presunta profondità, quando invece è un elenco di banalità e frasi confezionate ad arte per stinmolare oltremisura le ghindole lacrimari. Ciò che mi ha sconcertato di più è vedere un cast di primissimo livello coinvolto, pronunciare tali banalità. Le cose sono due: o erano tutti in bancarotta economica ed in qualche modo devi pur campare oppure non avevano alcuna idea del quadro generale che si stava formando. Una delusione totale.

dagon  @  04/03/2017 23:57:16
   5 / 10
una sorta di di "canto di Natale" in stile Muccino. film che elargisce una serie infinita di banalità e frasi a pseduoeffetto su vita, morte, dolore, gioia, con un approccio spesso insopportabilmente strappacòre. Buon cast sprecatissimo

ziotom77  @  02/02/2017 17:42:27
   5 / 10
Mah... classico film senza infamia e senza lode che gioca sull'emotività degli spettatori con alcune scene volutamente forzate per strappare una lacrima, ma alla fine del film nessuna lacrima è stata versata ed il film risulta banale e pieno zeppo di retorica, si salva solamente il finale per il resto è un totale piattume

debaser  @  29/01/2017 11:35:49
   5 / 10
Banalita' su banalita', il solito film che vorrebbe arrivare al cuore dello spettatore ma piu' che altro arriva al suo stomaco. Alcune situazioni al limite del non sense. Il colpo di scena finale al limite del patetico, per non parlare delle tre attrici che ricordano le tre streghe di Macbeth, che danno un senso di ridicolo a tutta la pellicola. Almeno nei film di Muccino Smith appareva molto piu'credibile e le trame erano molto meno ridicole.

InvictuSteele  @  23/01/2017 21:36:17
   5 / 10
Dramma di una noia mortale e grondante retorica spicciola che già dopo venti minuti dall'inizio risulta nauseante. Un film che si trascina stancamente e che non emoziona, nemmeno gli attori ci credono, tutto sembra troppo forzato. Il colpo di scena verso la fine ha il suo effetto e l'ho trovato bello e originale, ma è solo un fuoco di paglia in mezzo al nulla. Lavoro che vuole essere profondo e poetico ma che risulta essere macchinoso e stereotipato.

marcogiannelli  @  20/01/2017 19:35:33
   5 / 10
Non è un film noioso, non è un film orribile, non è un film che ti commuove.
Dramma melenso un pò sull'onda di "Sette Anime" e "La ricerca della felicità" con un finale che personalmente avevo capito sin da subito.
Stucchevole anche se con alcuni spunti e una confezione non male

the saint  @  20/01/2017 09:18:07
   5 / 10
mah.. la fiera delle banalità con un cast stellare!

Mildhouse  @  14/01/2017 01:20:54
   4½ / 10
CONTIENE SPOILER
Concordo con alcune delle recensioni qui sotto, di gran lunga uno dei peggiori film che io abbia mai avuto modo di vedere al cinema negli ultimi anni, sia perchè non digerisco questo genere di pellicole ( non I drama in generale, intendiamoci) sia perchè questo Collateral Beauty è pieno di difetti oggettivi che trascendono le simpatie o antipatie nei confronti di una determinata tipologia di racconto. Diciamo dunque che il mio voto altro non è che una media esatta tra un cinque ( il voto più obiettivo e ponderato) ed un quattro ( quello d'impeto e dettato dalle impressioni del momento).
Ve li illustrerò entrambi nel dettaglio
Perché il 5?
Perché é un film monotono e piatto, la regia é a mio parere una fra le tante e non é esente da errori piuttosto sciocchi, visivamente ha poco o nulla da offrire, I dialoghi sono IMBARAZZANTI per contenuto e forma

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
Perché il 4?
Perché nonostante l'idea non fosse così esaltante ma neppure troppo malvagia,
la sua trasposizione era la dannatissima sagra della ricerca della lacrima facile: c'è un personaggio che ad un certo punto ti sbatte in faccia il racconto del giorno in cui gli é morto il figlioletto/a di cinque anni ma te lo spiattella proprio davanti eh, e pretende che tu spettatore pianga. Ma tu no, non piangi perchè comprendi quanto artificiosamente sia stata costruita questa ricerca della lacrima facile, basata non su una intelligente costruzione della storia , accompagnata magari da delle immagini d'effetto, bensì sui metodi più bassi e loschi come una sfilza di racconti e sub storie una più banale e mielosa dell'altra che ti vengono propinate dai vari personaggi e che dopo un pò non reggi davvero piú.

In breve, una Muccinata.

ivanello  @  13/01/2017 16:11:07
   4½ / 10
Film pessimo.
Se l'obiettivo è trascinare in una spirale emotiva, col sottoscritto (che, assicuro, piange pure per la Bella e La Bestia di Disney) la missione è fallita. Spinge sull'acceleratore dei sentimenti in maniera banale, sembra quasi che sia stato fatto appositamente per questo motivo. Recitazioni pessime. Winslet (una delle mie attrici preferite), deludente. Will Smith con la faccia da triglia lessa per tutto il film, vittima di dialoghi banali e prevedibili. Come sono prevedibili decine di altre cose nel film. Scopiazza qua e là idee ed argomenti trattati in maniera più seria e dignitosa in altre pellicole. Ci vedo una spruzzatina di Sette anime (che, ai tempi, mi piacque). Se poi invece volete, a mio giudizio, vedere un bellissimo film sul tema, suggerisco lo splendido Alabama Monroe.

Invia una mail all'autore del commento Schuldiner  @  12/01/2017 14:30:12
   4½ / 10
Cosa dire, un film noiosissimo e lentissimo, tant'è che più di una volta mi stava venendo il sonno. Credo che è abbastanza chiara l'idea.

3 risposte al commento
Ultima risposta 13/01/2017 15.42.28
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Juza21  @  11/01/2017 23:27:08
   4½ / 10
Collateral che ?? e quindi ?? No ma non ci siamo proprio.... Al di sotto di ogni aspettativa, un film che cerca di far piangere lo spettatore quando emoziona ben poco, non è sufficiente costruire il nulla attorno ad una tragedia. Deludente..

1 risposta al commento
Ultima risposta 13/01/2017 15.43.14
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