21 grammi - il peso dell'anima regia di Alejandro Gonzalez Inarritu USA 2003
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21 grammi - il peso dell'anima (2003)

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locandina del film 21 GRAMMI - IL PESO DELL'ANIMA

Titolo Originale: 21 GRAMS

RegiaAlejandro Gonzalez Inarritu

InterpretiSean Penn, Benicio Del Toro, Naomi Watts, Clea DuVall, Danny Huston, Marc Musso, David Chattam, Melissa Leo, Charlotte Gainsburg

Durata: h 2.05
NazionalitàUSA 2003
Generedrammatico
Al cinema nel Gennaio 2004

•  Altri film di Alejandro Gonzalez Inarritu

Trama del film 21 grammi - il peso dell'anima

Una storia di speranza e umanità, di elasticità e sopravvivenza. Tre persone: Paul, Jack e Cristina. Un incidente imprevisto riunisce le loro vite e il loro destino. Toccheranno i vertici dell'amore, l'abisso della vendetta, la promessa di redenzione. 21 grammi è il peso che si perde quando si muore, il peso portato da chi sopravvive. Quanto pesano 21 grammi?

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Voto Visitatori:   7,33 / 10 (317 voti)7,33Grafico
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Voti e commenti su 21 grammi - il peso dell'anima, 317 opinioni inserite

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kingofdarkness  @  09/02/2015 11:18:51
   8½ / 10
Drammone pessimistico all'ennesima potenza, tanto complicato quanto intenso. Ammetto che inizialmente non ero pronto per una visione così impegnativa, mi ci è voluto un po' per entrare nel vivo del film....ma una volta dentro, di certo non ne esci più.
Anche se lo stile non lineare adottato da Innaritu personalmente non mi fa impazzire (come già detto da altri utenti, anch'io l'ho trovato troppo confusionario nell'utilizzo dei flashback), i contenuti sono di uno spessore davvero notevole, le storie dei personaggi riescono a catturare l'attenzione e ad appassionare lo spettatore in maniera totale, tanto da creare un'affinità ed un'empatia quasi "personali" nei loro confronti (mi sono chiesto più volte come mi sarei comportato io in quelle determinate situazioni)
Venendo al cast....bravissimi, anzi eccellenti, i 3 protagonisti. E' soprattutto grazie alle loro interpretazioni che il film riesce ad essere così dannatamente reale, profondo e sofferto.
Nel complesso 21 grammi è un'opera importante, dal gran valore emotivo, un film che merita assolutamente di essere visto da chiunque si voglia definire un "amante del cinema".

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Ultima risposta 09/02/2015 19.22.15
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fiesta  @  13/09/2012 01:14:43
   6 / 10
non mi è piaciuto,è un film che si lascia vedere ma non mi è piaciuto. Io penso che l'anima che manca a questo film l'abbiano rubata gli americani. Ne sono sempre più convinto. QUesto regista con pochissimi soldi ha fatto un capolavoro che è biutiful,lasciato in pace di fare ciò che riteneva giusto di fare. Vai negli stati uniti,hai grandi capitali ed ecco che la tragedia si trasforma in un dramma strappa lacrime. Inarritu fa le tragedie,quelle che non ti fanno manco piangere,il pianto significa avere ancora la forza di farlo,inarritu non ti lascia manco più la voglia e la forza di farlo, nè tantomeno motivazioni...nessuna prole,nessuna speranza

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Ultima risposta 13/09/2012 12.41.24
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR jack_torrence  @  14/02/2011 00:45:47
   5½ / 10
E' l'opera seconda di Inarritu dopo "Amoresperros" (il film che lo segnalò al mondo e che gli permise di girare il suo primo film a Hollywood).
Mi trovo costretto a confermare l'impressione che ebbi quando fu distribuito: ossia che il film di ambientazione tutta americana di Inarritu fosse un mezzo passo falso.
L'ambizione (eccessiva) dello sceneggiatore Arriaga, qui è fuori fuoco. Di cosa parla esattamente questo film di dolore e morte? Perché questa struttura a sbalzi temporali così frantumata (tantissimi i flashforward)? La frantumazione dell'intreccio è sì ammirevole, per come permette allo spettatore di comprendere il film ricomponendo progressivamente un enigmatico puzzle di indizi. Però cosa sta a significare questo labirinto? La predestinazione? Il fato? La necessarietà del dolore per l'essere umano? La coazione a perdere, e quella a ripetere il male, persi tra sensi di colpa e desiderio di rivincita/vendetta?
Se la vicenda di S. Penn-C.Gainsbourg e Naomi Watts è senz'altro originale e interessante, è artificiosa la sua congiunzione a quella di B. Del Toro (vicenda di fanatismo e senso di colpa che lascia il tempo che trova). Dai due tronconi principali dell'intreccio non discende un senso univoco e chiaro.
E' un film sbilanciato tra intenti e resa effettiva: nel mondo regna il caos ma nel film manca un'idea, che sia profonda e semplice, a dare ordine e senso.
(E viene il sospetto che una resa tanto astrusa dell'intreccio sia stata motivata anche da una non eclatante valenza delle vicende di fondo, se fossero state esposte in modo lineare).
Il film è innegabilmente coinvolgente, come vettore di un turbamento intriso di disperazione.

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Ultima risposta 28/02/2011 17.55.39
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tnx_hitman  @  24/04/2010 11:53:33
   10 / 10
Uno dei migliori film che ho visto ultimamente.
Sono sceso a vedere su Sky che diavolo c'era...mi sono imbattuto in questa perla dello spagnolo Inarritu(avevo gia' visto Babel,con colonna sonora eccezionale)abile nel gestire gli intrecci dei personaggi,tra il Paul Haggis di Crash e l'inarrivabile Tarantino.
Pero'questa volta cosa fa lo spagnolo furbetto?Nel casting ci mette 3 degli attori piu' bravi nell'ambito del genere drammatico.Il risultato e' sinceramente lodevole.

La storia poi nulla da dire,nulla da controbattere.Inarritu prende lo spettatore medio assente con la mente (ovvero che si aspetta una pellicola strappa-lacrime,ma con abilita' registica superiore a molti dello stesso genere) e inaspettatamente si parte in medias res (nel vivo dell'azione),le vicende di 3 personaggi sporchi di coscienza ci cattura,ci ipnotizza,non ci molla piu' fino alla fine.

Da Sean Penn sempreverde nella recitazione che deve convivere con un altro cuore,ma deve a tutti i costi trovare la persona che ha autorizzato la sua rinascita...
a Naomi Watts (la sua migliore interpretazione),vedova con concentrato di ira devastante alla ricerca di chi ha ucciso barbaramente suo marito e le sue 2 bambine...
a Benicio Del Toro (sorprendente piu' della sua interpretazione in Traffic,che gli e' valso l'Oscar),killer involontario che si affida alle mani del Signore per decidere in che modo continuare la propria vita..

Ebbene si...e' questo che attira lo spettatore.In che modo continuare la propria vita?In che momento noi perderemo 21 Grammi di peso?
Noi stiamo incollati allo schermo in attesa di capire chi dei 3 personaggi in bilico con la propria anima in delle situazioni decisamente estreme perde il controllo e se la fa finita..oppure no?Sul punto di morire...oppure no?Vale la pena continuare a vivere..oppure no?

E'qui che chi guarda questa pellicola puo' facilmente sguazzare nella psiche di queste persone instabili,nelle loro sensazioni,nelle loro emozioni...e puo' comprenderli,puo'urlare con loro,puo'star male con loro.

QUESTA SIGNORI E SIGNORE,E' LA VERA TRIDIMENSIONALITA' DI UN FILM!!!!!!!

Oltre a rimanere spiazzati da una regia sublime di un regista che non ha voglia di buttarsi a piene mani nel mondo di Hollywood,guadagnandoci quindi di dignita'...ecco,vediamo immagini di qualita'..ma possiamo anche riuscire ad entrare nello schermo..e sentirsi come si sentono gli straordinari attori che danno alla pellicola un ulteriore qualita'...una qualita' rara e pura.

Una qualita' da 10 in tutto e per tutto.

Cito il commento precedente,che ha il nick di un grande del cinema indimenticabile..
"Se non lo avete ancora visto chiudete internet, smettete di fare quello che state facendo e vedetelo."

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Ultima risposta 24/04/2010 14.00.17
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Xavier666  @  24/01/2010 02:30:41
   10 / 10
Uno de pochi 10 dati nella mia vita...
L'ho rivisto ieri per l'ennesima volta, ho sempre cercato di commentarlo ma ho desistito, credendo sempre di non trovare le parole, ma poi che bisogno c'è di trovare paroloni o discorsi sensati con lunghe subordinate?
Dicono che quando si muore, perdiamo 21 grammi.
Il peso dell'anima. Punto.
Sean Penn, Benicio del Toro, Naomi Watts, nella loro miglior interpretazione di sempre... Incredibile lei soprattutto.

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Ultima risposta 25/03/2010 20.36.05
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Signor Wolf  @  13/01/2009 21:17:12
   2 / 10
Come rendere interessante una trama povera e piatta? basta scopiazzare da Memento e introdurre tanti, tanti salti temporali che se nel film di Nolan avevano uno scopo preciso, qui sono messi quasi a casaccio, dico quasi perchè una logica l'hanno: amplificare il più possibile i momenti strappalacrime.
Sono con questo espedienti riusciti a rendere il film interessante?
No, se nel primo tempo la concentrazione resta alta per capire quale sia il filo logico che unisce le varie sequenze, all'inizio del secondo tempo avendo già capito la trama, visto la fine, l'inizio e le parti salienti non resta altro che spegnere il televisore.
Due sole cose da salvare: il personaggio e l'interpretazione di Del Toro

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Ultima risposta 07/12/2009 23.51.51
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Ciaby  @  24/12/2008 17:58:09
   9 / 10
naomi watts mette i brividi!

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Ultima risposta 08/01/2009 15.55.00
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ide84  @  17/12/2008 23:12:37
   9½ / 10
Addirittura migliore di Amores perros..non vedo l'ora di visionare Babel.
Film stupendo che è riuscito a toccarmi nell'intimo fino a commuovermi..e ce ne vuole. Gli attori tutti da oscar..Del Toro-Penn-Watts da pelle d'oca !!

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Ultima risposta 17/12/2008 23.17.18
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eletar  @  06/12/2008 16:06:00
   5 / 10
è piaciuto a molti questo film.. a me nn ha detto assolutamente nulla..

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Ultima risposta 06/12/2008 19.03.31
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topsecret  @  22/11/2008 00:23:08
   7½ / 10
La vita, la morte, il rimorso....21 grammi ha volte può rappresentare un peso insopportabile.

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Ultima risposta 08/01/2009 15.53.50
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The Passenger  @  31/03/2008 13:51:01
   10 / 10
Innovativo. Introspettivo. Emozionante.

Questo è "21 Grams", tra flashback e cambi di scena improvvisi, tra amore e morte...quanto valgono ventuno grammi?

VIVAMENTE CONSIGLIATO.

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Ultima risposta 13/01/2009 21.21.59
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benzo24  @  01/03/2008 11:53:26
   1 / 10
un film orribile, retoricamente strappalacrime. innarritu mette insieme una tragedia napoletana e gli da un taglio da telenovelas argentina, dove tutto è improbabile. più fastidioso di un gigii d'alessio.

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Ultima risposta 30/04/2013 21.41.58
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Invia una mail all'autore del commento BIONDO  @  17/08/2007 12:37:41
   1 / 10
sembra di stare 2 ore all'ospedale.
in confronto le torture mediovali sono il villaggio vacanze.
darei un premio.
il film piu' noioso della storia.

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Ultima risposta 15/11/2007 19.45.21
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Sciamenna  @  30/01/2007 21:03:24
   7½ / 10
Gioco abbastanza convincente sulla casualità del terribile, del sentimento che sboccia dall'irrazionalità: un trapianto di cuore pùò essere il veicolo per sentimenti tremendamente forti, per svolte determinanti, al pari di un incidente stradale.. Basta solo vivere fino in fondo le proprie spietate emozioni senza cedere ai propri istinti.
Bello, ma molto, MOLTO pesante.. azzeccatissima la scelta dei continui feedback, senza il film sarebbe stato davvero insostenibile.

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Ultima risposta 01/02/2007 12.18.37
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Invia una mail all'autore del commento domeXna79  @  30/10/2006 21:02:39
   8 / 10
Un bellissimo film intenso e drammatico.
L’incrocio di tre vite che rappresenterà il momento in cui bisognerà guardarsi dentro, trovando il proprio riscatto ma soprattutto il vero valore dell’esistenza umana ..intenso, drammatico, a tratti confusionario in cui ci si interroga su temi quali la vendetta, la religione (o meglio il suo fanatismo), la moralità ma anche l’amore, nell’accezione più ampia del termine.
Il modus narrativo, con il racconto a ritroso (evidente il richiamo a “Memento”), ne rende più complessa la visione, ma ha al funzione di riprodurre quello stato di disordine morale e sentimentale che vivono i tre protagonisti ..gratitudine, redenzione, giustizia, questi sono i sentimenti che spingono tre individui a rincorrersi fino a che qualcosa non sia in grado di mostrargli la vera strada da perseguire.
La drammaticità delle vicende raccontale, l’intensità dello stile in qui tutti i pezzi del puzzle alla fine verranno ricomposti, rendono davvero ottimo questo film .."21 grammi è il peso dell’anima che se ne và allo spirare della vita, ma quanto valgono 21 grammi?".
Magnifica l’interpretazione degli attori, dal grande Sean Penn (il professore malato di cuore) alla bellissima Naomi Watts ( la vedova in cerca di vendetta) a Benicio Del Toro (ex galeotto chiuso nel suo fanatismo religioso) ..ottima, pur se non innovativa, la regia del messicano Alejandro Gonzalez Inarritu.
Pellicola drammatica e coinvolgente ..merita assolutamente di essere vista!

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Ultima risposta 30/10/2006 22.04.07
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento thohà  @  01/09/2006 16:36:29
   8 / 10
Ma che bella sorpresa!
Senza lacrime facili, senza pietismi, una storia coinvolgente, drammatica e straordinariamente recitata.
Vendetta, amore, odio, compassione, disperazione, fede, redenzione...
Tre storie s'intrecciano in un'abile groviglio che si dipana poco per volta rivelando l'animo umano con le sue debolezze e nella sua forza.
Magistrale la recitazione dei tre protagonisti; primo su tutti Sean Penn seguito da un ottimo Benicio del Toro, tormentato dai rimorsi: "Se Dio mi ama, allora Dio mi tirerà fuori da questo stato".
21 grammi su cui riflettere: "Se ne andrà prima quel vecchio in coma...?

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Ultima risposta 18/09/2006 19.44.25
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  30/08/2006 17:24:43
   7 / 10
La posso definire la trilogia dei film “incasinati”… In una settimana, ho visto ben tre film con una storia dalle scene cronologicamente disordinate, e di diversi protagonisti che hanno qualcosa in comune nel film… Ma soprattutto con lo stesso voto, 7! Questi sono PULP FICTION, CRASH e quest’ultimo 21GRAMMI… tutti bei film, con bravi attori e buona regia. E qua ci si ritrova quel bel faccino della Watts capace di farsi amare…! Oltre ovviamente al grande espressivo Sean Penn… cmq 21grammi è bello, non annoia e si lascia senza nessun problema vedere.

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Ultima risposta 11/09/2006 17.33.16
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_Swy_  @  04/08/2006 19:41:11
   3½ / 10
........ no comment............. il voto esprime tutto

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Ultima risposta 04/09/2007 16.03.11
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Titto  @  15/07/2006 00:06:44
   2 / 10
Ma che palle!!! Non finisce mai e a meta film si capisce bene il finale. Poi il montagigo è carino per i primi dieci minuti, in seguito diventa troppo pesante e fastidioso.

La trama è veramente patetica per far piangere per forza lo spettatore

non l rivedrei mai

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Ultima risposta 15/11/2007 19.48.45
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Annaa  @  29/04/2006 17:14:05
   4 / 10
Non mi è piaciuto per niente. Un film che, seppur abbia un grande cast, non mi è piaciuto affatto. La trama è molto pesante e il film non scorre affatto.
Male male

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Ultima risposta 22/12/2006 12.19.30
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mcgisto  @  04/09/2005 11:57:09
   6 / 10
Concentrandosi testardamente sulla struttura, Iñárritu perde completamente di vista i personaggi e il pathos delle loro vicende personali. Ebbro di autocompiacimento, 21 Grammi subisce un processo di autocombustione e si trasforma in uno strazio visivo, oltretutto appesantito dalla durata, 125 minuti che sembrano non passare mai. Eccellente cast buttato al vento.

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Ultima risposta 05/09/2005 23.41.53
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Krypto_06  @  27/01/2005 02:57:05
   4 / 10
angosciante, inutile con un cast cosi si poptevano sforzae un pokino di più.......una vera cacata di film sono uscito dal cinema dopo 10 minuti e non ero il solo........ola a tutti gli angosciati

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Ultima risposta 16/01/2006 16.37.15
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Guercio  @  23/01/2005 22:59:37
   8 / 10
Una bella storia resa ottima da 3 grandi attori. Interessante iil montaggio ad incasto anche se privo di una vera e propria ragione.

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Ultima risposta 25/01/2005 13.53.08
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Trin  @  16/06/2004 00:30:47
   1 / 10
Il voto è 1 solo perchè non c'e' lo 0.
Il film è una vera e propria offesa all'intelligenza, e una truffa per chi compra il biglietto. 2 ore di film per dire esattamente UN SOLO concetto narrato con la più totale superficialità. Inutile parlare del ritmo e del filo logico completamente inesistenti, volutamente reimpastati solo per non far capire alla gente la più totale vuotezza cosmica del film. Personaggi da manicomio, i cui ragionamenti e comportamenti sono cosi alieni da qualsivoglia alienita' che al confronto, la Regina di Cuori di Alice nel Paese delle meraviglie sembra un'insegnante del consorzio Nettuno. Cosa comunica questo film? Niente. Usciamo dal cinema chiedendoci. oltre al fatto in sè c'era qualcos' altro? No. E perchè da un momento all'altro diventa un aspirante giustiziere? E cosa c'entra la congrega del sialodatogesuorasempreeinogniluogo? Cosa c'entra il battere continuamente sulla distorsione del suddetto da parte di un entroeescodagalera? Cosa c'entra tutto questo con il fatto? E cosa c'entrano i 21 grammi con tutto quello che si è narrato? Dare la risposta sarebbe collegare a questo film un concetto fin troppo coerente e normale per esso.

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Ultima risposta 15/12/2004 13.40.20
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Gruppo REDAZIONE maremare  @  13/06/2004 01:44:14
   7 / 10
Innaritu sfiora il Capolavoro.
Film penalizzato, forse, dalle forti aspettative della produzione e del pubblico nei confronti di un giovane autore sicuramente dotato.
Il film ti cattura immediatamente, facendoti entrare, letteralmente, nel 'cuore' del problema.
Però nella parte centrale incomincia a perdere colpi e, oramai anestetizzato nei confronti di tanto dolore, ti dici che quello che si doveva dire è stato detto e che si potrebbe anche 'sfrondare' qua e là.
Ciò non toglie che il film sia importante e che i tre protagonisti siano strepitosi.
Bellissima la sequenza dove viene rapprsentato, fuori quadro, l'incidente automobilistico: la mdp rimane fissa sul tagliaerba mentre, in un attimo, passa l'auto che causerà la tragedia.


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Ultima risposta 25/07/2004 18.42.37
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Kurtz  @  12/04/2004 00:25:09
   7 / 10
Un film necrofilo sorretto da un' ottima regia e sceneggiatura.Mi chiedo solo come sarebbe stato se il montaggio avesse rispettato la cronologia degli eventi...

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Ultima risposta 19/03/2005 01.28.59
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elmax  @  04/04/2004 17:05:36
   10 / 10
Molto bello, soprattutto la scelta della telecamera a mano

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Ultima risposta 07/04/2004 13.50.00
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marta000  @  23/03/2004 13:14:44
   1 / 10
di una banalita' sconcertante. preferisco di gran lunga amores perros.
un montaggio ormai visto e rivisto, la trama e' presa da romanzi harmony (svelateci i titoli!) e la fotografia è a dir poco sufficiente.
non capisco come mai questo scempio al cinema abbia riscorsso tutto questo successo. anzi si'..lo capisco vista la cultura media cinematografica e non solo della popolazione.
nessuna emozione, patetico.
fatevi un po' di cultura va'.
unica nota positiva va a benicio del toro anche se mi chiedo come mai si sia ridotto a fare film simili.


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Ultima risposta 25/10/2004 17.34.57
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Invia una mail all'autore del commento thor81  @  03/03/2004 14:58:05
   4 / 10
Pretestuoso e saccente, senza niente di particolare da dire. Amo i film impegnati, ma a mio parere questo non vale quasi niente...

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Ultima risposta 21/04/2004 01.17.04
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Sasha  @  26/02/2004 16:19:54
   3 / 10
fa scifo!!non ci capisci niente ti fanno vedere scene del passato e del presente contempraneamente ed è anche sporco!!!VE LO SCONSIGLIO!!!!!!!!!!!!!!!!

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Ultima risposta 27/02/2004 19.33.07
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mralphabet  @  17/02/2004 13:49:51
   6 / 10
Secondo me il film è tenuto su dalla bravura degli autori, su tutti Benicio...
Ma il meccanismo di flash-back ad incastro mi sembra utile più che altro al regista per mascherare un film altrimenti troppo pesante e monotono.

Ci sono temi importanti, è vero, alcuni anche sviluppati bene; ma non mi ha emozionato molto in fin dei conti.
Cmq la sufficienza ci sta.

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Ultima risposta 24/02/2004 13.23.14
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Vikyg13  @  09/02/2004 12:00:37
   7 / 10
Secondo me è un buon film. Grande pean e la watts; l'idea dei fleshback l'ho trovata interessante, non è dispersiva e riesce cmq a catturare lo spettatore senza far pensare troppo "qsto viene prima o dopo", perchè man mano si capisce tutto. Lo spettatore viene "accompagnato" durante la visione del film che risulta infatti comprensibilissimo. Alcune scene memorabili, come quando si incrociano in ospedale la Watts e la moglie si Sean Pean, (qsta mi ha colpito molto). I personaggi sono ben costruiti.La storia fa riflettere ma forse non riesce ad andare + affodondo e non riesce a spaziare aldilà della narrazione.

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Ultima risposta 14/02/2004 17.42.13
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*cabinotta*  @  08/02/2004 20:07:15
   8 / 10
molto bello

1 risposta al commento
Ultima risposta 11/02/2004 05.28.35
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katia  @  08/02/2004 17:42:35
   8 / 10
film stupendo...naomi è davvero brava! L'unico probl è ke sn andata al cinema cn due miei amici al quale il film nn piaceva e x qst nn hanno fatto altro ke parlare...rovinandomi il finale!!!!

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Ultima risposta 26/02/2004 18.11.12
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Claudio  @  08/02/2004 10:15:43
   10 / 10
Naomi da brividi!

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Ultima risposta 19/02/2004 18.10.40
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Gruppo COLLABORATORI gerardo  @  06/02/2004 17:06:56
   10 / 10
“These fragments I have shored against my ruins” (T.S. Eliot)

Eccessivo, debordante, “pesante” 21 tonnellate come il senso di colpa che non scompare e che nessuna redenzione potrà mai cancellare dalla coscienza. Pieno, denso, di un’intensità che colma ogni sequenza. Un’intensità che è propria di tutti i frammenti che compongono il film a puzzle e che per la loro pienezza funzionerebbero quasi autonomamente. Eccessivo di un’eccesso mai stucchevole, che sfocia nel kitsch. Dove persino il dolore appare un po’ kitsch. Eppure, non c’è una virgola fuori posto, o in più. Tutto è eccessivamente – e pesantemente – misurato: non un gesto è fuori luogo, né una parola dei dialoghi suona stonata nell’incastro di dolori e lacerazioni che sorregge il film. Quanto grevi sono 21 grammi, che sono in realtà tonnellate, di dolore e di colpa, che nessuna punizione potrà mai redimere? È indicativo che tale film venga realizzato da un regista e da uno sceneggiatore messicani, terra, il Messico – come un po’ tutto il Sudamerica -, di forti e intransigenti tradizioni cattoliche. In questa cultura, che è saldamente anche la nostra, la colpa è lavata dal pentimento delle coscienze e dall’assoluzione “divina” che ne deriva, il più delle volte identificata (l’assoluzione) nel sacerdote che la somministra, salvando la pecorella smarrita dalla dannazione del peccato. Il kitsch dell’eccesso visivo ed emozionale del film è anche, concretamente, il kitsch della religiosità e della religione nei suoi simboli pacchiani ed esageratamente esibiti. L’esibizione ostentata del culto, affastellato di orpelli “coatti” che nell’immaginario rimandano al mondo latino-americano (qualcuno ricorderà la bizzarra quanto efficace scenografia del Romeo e Giulietta di Luhrman), amplifica esteticamente il senso d’impotenza della fede di fronte alla colpa, per eliminare la quale dalla coscienza il Signore nulla può fare. Anche la coscienza di Paul/Sean Penn, macchiata dalla duplice colpa di vivere col cuore di un altro, grazie alla sciagura altrui, e dalla codardia mostrata nei confronti della donna a cui ha preso tutta la sua vita, non può che essere lavata dalla morte per mano propria, così che quei 21 grammi potranno tornare ad essere leggeri come solo “5 nichelini o un colibrì”.
È indicativo, dicevo, che 21 grammi abbia tale origine, perché solo da una cultura profondamente cattolica (come quella messicana) poteva venire un discorso così lucido e doloroso sul senso di colpa inalienabile e così altrettanto profondamente critico dell’atteggiamento religioso di fronte ad esso.
Quanto alla forma c’è da chiedersi cosa sarebbe stato il film se lo si fosse costruito con un montaggio e uno stile classico e lineare. Io penso che la scelta di creare il puzzle, ma soprattutto di sezionare la storia in tante sequenze sparse, attribuisca al film quell’intensità e quella “pesantezza” dell’istante che altrimenti sarebbe perduta. Ogni singolo momento diventa fondamentale (di qui il concetto di “pienezza” del film), così come acquisiscono peso uguale tutti e tre i protagonisti, con le loro azioni e la loro coscienza, che nell’epilogo extraurbano vengono riuniti in una resa di conti con se stessi. Epilogo che ricorda, per il cambiamento scenografico e fotografico di ambiente e situazione, quello di Seven, altro film sul “peccato”, di cui sembra ribaltarne la prospettiva in senso autocoscienzioso di intimo tormento. (Anche in questo film i tre protagonisti si ritrovano insieme per una resa di conti finale in uno spazio aperto, desertico e assolato, che contrasta con l’atmosfera e l’ambiente dominante fino a quel momento. Ma laddove, in Seven, la speranza era negata, in 21 grammi sembra riaffiorare con la notizia di una nuova nascita).
Un film - 21 grammi - che non “metabolizza” il senso di colpa come d’abitudine (comoda) nella nostra cultura autoassolutoria (e consolatoria), penso che abbia tutte le carte in regola per risultare fortemente (e inconsciamente) indigesto e mal sopportato. In conclusione, appare persino superfluo citare la strepitosa interpretazione dei tre protagonisti e della loro perfetta resa del dolore. Questo è cinema ad altassimi livelli.


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Ultima risposta 26/03/2004 01.28.48
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Sandro  @  05/02/2004 14:03:45
   6 / 10
Un buon film con delle sbavature qua e là. In effetti non si capisce bene il perchè alcune scene siano messe prima di altre. Un remake con una storia triste di Pulp Fiction venuto abbastanza male, tuutavia è guardabile.

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Ultima risposta 12/02/2004 14.02.08
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Invia una mail all'autore del commento piero  @  01/02/2004 23:46:08
   7 / 10
Il film è fatto abbastanza bene,anche se forse la bagarre promozionale che lo ha preceduto ha un pò gonfiato le aspettative.
Quando ho letto il cast mi è venuta una voglia pazzesca di vederlo: Sean Penn e Benicio Del Toro per me sono garanzie! E anche la Watts tutto sommato val la pena guardarla....
La tecnica di montaggio scelta è stata di sicuro effetto,azzeccata.E ha giovato al progetto...solo che ci è voluta davvero molta molta attenzione per non perdere il filo!!
Alla minima distrazione si rischia di non raccapezzarcisi più!!
La storia non è proprio originalissima,ricordo di aver visto delle cose simili nei film che danno su canale 5 i pomeriggi d'estate!
Le interpretazioni sono state davvero buone,e i ruoli ben definiti: Penn ha aggiunto una perla al suo lungo curriculum,Del Toro è apparso adeguato,nonostante l'eccessiva esasperazione della sua fede cristiana: passino i tatuaggi religiosi, va bene l'auto con adesivi inneggianti,passi la statuetta sul cruscotto....ma l'orecchino e le altre 3-4 crocette dorate sul volante mi son sembrate un pò troppo!!! Più una presa in giro che una soggettiva ossessione!
Sono uscito dalla sala ponendomi delle domande,per questo posso dire che l'obiettivo del regista è stato centrato. Non è facile trattare di questi temi e suscitare riflessioni senza cadere nel banale....
Solo una domanda,e prego gli altri spettatori di aiutarmi a capire: La Watts alla fine risulta essere incinta.....MA DEL MARITO DEFUNTO O DI SEAN PENN????
Non l'ho ancora capito!!!
Risposte cercasi.....

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Ultima risposta 20/02/2004 13.07.01
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comparo  @  01/02/2004 20:55:23
   6 / 10
Un film straordinario dal punto di vista tecnico,indubbiamente,e davvero ben riuscito nei suoi intenti.Il film quindi ha pienamente raggiunto la sufficienza.(6 e 1/2).Il tema affrontato ci riguarda un pò tutti(la coscienza della morte)ed è interpreato dai protagonisti in maniera eccelsa.Ora,il fatto che mi sia limitato ad un sei è dovuto al fatto che non mi "ha dato"quanto altri film ai quali ho dato un voto maggiore,quindi per pura coerenza.Capolavoro dal punto di vista del dualismo RECITAZIONE-COSTRUZIONE TRAMA TRAMITE FLASH-BACH,ma con delle riserve(non indifferenti)per il risultato nel suo insieme.Probabilmente quel tipo di costruzione cinematografica seppur geniale e ben riuscita ed in relazione al tema(che a mio avviso poteva essere interpretato diversamente)non mi ha convinto.Quindi la pellicola nel suo insieme è non male,ma potrebbe essere DIVERSA.(gusti personali)Saluti people.

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Ultima risposta 20/02/2004 13.32.32
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tHeRiNg  @  26/01/2004 15:03:54
   3 / 10
Sinceramente volevo dare 1 ma sono stata buona e anche costretta a dare 3... Il montaggio è ciò che salva tutto il film; la trama in se x se è banalissima... Il montaggio reputo che sia stupendo, anzi mediocre... Un film iniziato dalla conclusione... Dico mediocre perchè fa andare in confusione tutto il film.. Ogni scena deve essere assaporata e deve essere osservata nei minimi particolari... Se perdi una scena, sei fritto....
Gli attori non mi sono piaciuti, forché cristina, che ha fatto anche the ring... solo che non mi è apparsa coinvolta nel film...
Inoltre potevano fare un discorso più filosofico sulla morte... se volete parlare di questo, fatelo ma in modo conciso e approfondito!
Io vi sconsiglio di guardarlo ma... attenzione... se avete voglia di avere idee x un montaggio strepitoso andatelo a guardare sennò niente...

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Ultima risposta 12/02/2004 14.15.06
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elenina.89  @  25/01/2004 20:10:00
   2 / 10
questo film fa veramente schifo...
noioso, cupo e, ad un certo punto, anche troppo scontato....
per il fatto che inizia dalla fine, gli spettatori più perspicaci dopo venti minuti riescono a capire la completa ricostruzione dei fatti, e per quelle persone tutto il resto del film risulta molto prevedibile....
noioso, mette ansia e non sa di niente! credo di aver speso sette euro inutilmente.

tutti i film possono essere originali, ma solo pochi, quelli veramente belli, riescono a lasciarti qualcosa, e questo film non mi ha lasciato assolutamente niente, se non l'avessi visto sarebbe stata la stessa cosa!
L'unica cosa ch epuò salvarsi è l'originale susseguirsi dei flashback, che possono avvincere lo spettatore per almeno venti minuti, dopodiché si riesce a intuire tutto, e il film diventa scontato.... un 7 al montaggio, ma la storia e la trama è davvero scadente.
mi dispiace solo di non essermi addormentata, avrei usato meglio il mio tempo!


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Ultima risposta 19/02/2004 18.56.13
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Mickey  @  22/01/2004 14:11:44
   10 / 10
Nessuno si era ancora sbilanciato con un bel dieci... eccolo!!! Se lo merita tutto.

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Ultima risposta 22/01/2004 20.09.57
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR MiaWallace  @  20/01/2004 17:03:20
   7 / 10
Il mio voto è 7 per la bravura degli interpreti. Benicio è veramente affascinante come al solito, Sean Penn fantastico e anche la Watts molto molto brava. Per il resto, però, devo ammettere che il film risulta troppo drammatico. Il montaggio è molto originale, lo spettatore viene coivolto e deve prestare molta attenzione per ricostruire la storia, che viene presentata a spezzoni e continui flashbacks. Al di là dell'originalità della narrazione della storia, è la trama, come dicevo, a beccarsi la mia "cirica". E' eccessivamente tragico, come film, rischia di lasciare esasperati, più che far riflettere. Alcune cose si potevano, a mio avviso, evitare. Che la Watts nell'incidente perda non solo il marito, ma anche le DUE figlie piccole; che il cuore trapiantato di Sean Penn fosse NUOVAMENTE malato e da asportare. Cavolo, mi sembra troppo, ma cos'è? Anche la s**** ha un limite! La storia dell'inseminazione artificiale, poi, è un altra inserzione a mio parere evitabilissima. La trama in questo modo viene appesantita da dettagli troppo impegnativi, troppo tragici e il film rischia di diventare un polpettone, quasi una farsa. Vi pare normale che a uno trapiantano un cuore che è ancora un cuore malato, e che poi questo non contento si sp..va beh, sto rovinando il film a quelli che non l'hanno visto, scusatemi, ma in fondo qui ci dovrebbero essere i commenti di chi i film li ha visti, quindi...vorrei sapere se siete d'accordo sul fatto che è troppo pesante. Ciao a tutti!

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Ultima risposta 22/03/2004 15.29.03
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Invia una mail all'autore del commento ilgiusto  @  18/01/2004 20:37:51
   3 / 10
In sintesi:
- non mi piace il genere, anzi...
- è comunque un film di nicchia per spettatori smaliziati, non ha la pretesa e ne mai gli riuscirà di affollare platee numerose ed entusiaste.
- ho visto il film solo perchè avevo un biglietto omaggio
- il film è ben fatto ed interpretato forse solo un po' troppo lungo.

Il mio voto è quindi personale e adatto a chi come me preferisce cinema più evasivo o almeno non così 'gravoso'.
Non di meno capisco benissimo che alcuni potranno trovarlo anche molto bello e non essere daccordo con il mio giudizio.
Decidete che tipo di spettatore siete prima di vederlo ma non prendetevela con me!


Premetto che non mi piace il genere e anzi odio i 'film sul vuoto' dove qualunque gesto o parola è gravosa ed i protagonisti malsopportano questa gravosità (presunta) bevendo, fumando o drogandosi, silenziosi e tormentati.
Detto ciò, il film è sicuramente ben girato ed interpretato, forse un quarto d'ora troppa lungo ma mi pare complessivamente riuscito, il mio voto è quindi dedicato a chi la pensa come me che credo lo condividerà, nondimeno capisco che a chi interessa il genere possa piacere anche molto.

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Ultima risposta 14/02/2004 17.47.42
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