1981: indagine a new york regia di J.C. Chandor USA 2014
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1981: indagine a new york (2014)

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locandina del film 1981: INDAGINE A NEW YORK

Titolo Originale: A MOST VIOLENT YEAR

RegiaJ.C. Chandor

InterpretiOscar Isaac, Jessica Chastain, David Oyelowo, Alessandro Nivola, Albert Brooks

Durata: h 2.05
NazionalitàUSA 2014
Generethriller
Al cinema nel Febbraio 2016

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Trama del film 1981: indagine a new york

A New York durante l'inverno del 1981, uno degli anni statisticamente più violenti della storia della città, un immigrato e la sua famiglia tentano di espandere il proprio business e di sfruttare le opportunità che si presentano loro. Il dilagarsi di violenza, decadenza e corruzione, li trascinerà in un vortice che rischia di distruggere tutto ciò che hanno fino a quel punto costruito.

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Voto Visitatori:   6,58 / 10 (19 voti)6,58Grafico
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Voti e commenti su 1981: indagine a new york, 19 opinioni inserite

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markos  @  18/12/2022 21:01:24
   7½ / 10
Bel film, lo consiglio.

biagio82  @  30/11/2022 00:34:56
   7 / 10
un ottimo prodotto, che racconta di come un uomo, che cerchi di espandere la sua azienda mantenendo una certa etica, combatta con il cambiamento della società americana che stava perdendo ogni etica e morale, l'anno 1981, viene ricordato ancora oggi come l'anno col più alto tasso di criminalità in america ed a new york in particolare.
la storia non offre molti sbalzi, il ritmo è lento e non bisogna spettarsi colpi di scena, ma la storia è godibile nella sua semplicità grazie ad un protagonista perfetto ed ad un comparto tecnico meraviglioso, sopratutto l'ottima fotografia, che ben delinea la freddezza della vicenda.
è stata davvero una gradita sorpresa.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR 1819  @  11/04/2021 13:25:48
   6½ / 10
Forse un po' troppo lungo, ma la qualità c'è tutta. L'assenza di colpi di scena è l'essenza stessa della sceneggiatura, riflesso del protagonista (il bravo Oscar Isaac).

Goldust  @  15/11/2016 17:25:04
   6 / 10
Storia di violenza e di ambizione sullo sfondo di una Grande Mela fredda e distaccata. La parabola del self made man immigrato che pesta i piedi a competitor spregiudicati e che nasconde qualche scheletro nell'armadio non ha certo un grande appeal; la fotografia asettica ( direi insolita per New York ) e l'eleganza della coppia protagonista - specialmente la Chastain - la tengono quantomeno in linea di galleggiamento.


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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  15/07/2016 12:26:02
   6½ / 10
Una tensione poco visibile ma costante nell'ambiente che circonda i protagonisti di questa storia. Un uomo che prova in tutti i modi di mettere in piedi un azienda in quell'America dominata dalla criminalita'.
Si è scelto uno stile freddo, che puo' non piacere, ma senza dubbio il fascino e il carisma del protagonista riescono a tenere sempre viva l'attenzione.
Incredibile la scelta dei gangster... sicari imbranati che fuggono dietro la polizia, che sparano senza intento omicida o boss che si pentono delle loro malefatte pronti a rimborsare il maltolto. Una scelta controcorrente che ha pagato in incassi e distribuzione.
Ottima la fotografia.

guidox  @  10/07/2016 11:06:49
   5 / 10
deluso sotto ogni aspetto da questo film, pur ammettendo la buona prova degli attori, specie quello della coppia protagonista.
di una lentezza fine a se stessa, piuttosto noioso e senza spunti veramente interessanti.
bocciato.

Trixter  @  06/07/2016 09:24:47
   7 / 10
Ecco un film molto misurato, pastellato ed elegante. Atmosfere ovattate e rarefatte, il freddo penetra nelle ossa e, a tratti, s'insinua nella narrazione, algida e sfocata. Molto bravo il protagonista, decisamente ben calato nella parte, altrettanto può dirsi per la bella Chastain, ambigua ma caratterialmente forte. La trama non mi è parsa particolarmente originale, tuttavia è sviluppata in maniera ariosa e, sia pur a tratti lenta, mai noiosa. Insomma, un buon film che, sicuramente, potrà non piacere agli amanti dell'azione ma che personalmente ho trovato interessante ed appassionante.

fabio57  @  29/06/2016 10:17:11
   6 / 10
Film ambizioso, ma in sostanza poco incisivo, didascalico e a tratti lento, La storia non è molto originale, i personaggi sono troppo stereotipati, il protagonista sembra avere un'unica espressione, meglio la Chastain, oltre che bella anche brava.Insomma su questo tema ho visto di meglio.

davmus  @  23/06/2016 18:18:19
   5 / 10
Lento e noioso!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR wicker  @  30/04/2016 19:19:42
   7 / 10
Bene Isaac e la Chastain in questo simil trhiller dalle atmosfere molto rarefatte e dal "taglio" scenografico tipico dei movie anni '70
Bella l'idea di virare sul giallo molte delle sequenze negli interni ,così da accentuare ancor di più i colori pastello così in voga in quegli anni.
Trama lineare,ma molto originale ,col protagonista che non si piega alla corruzione e alla violenza in netta contrapposizione con l'ambiente circostante.

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Burdie  @  11/04/2016 12:26:06
   5½ / 10
...un ritmo anni 80...forse 70...'na palla!

jason13  @  29/03/2016 00:59:10
   6 / 10
Resta un po' di delusione perche' il film non ha mai un momento di slancio...tutto lineare e abbastanza noioso...alla fine merita comunque la sufficienza ma di certo lo si dimentichera' prestissimo.

dagon  @  28/02/2016 21:48:08
   6 / 10
Un titolo italiano ingannevole che cerca di spacciare per poliziesco/detective story un film che non lo è affatto. Non mi ha particolarmente colpito, anche se è ben fatto e ben interpretato, con un Isaac che in più di qualche momento Pacineggia.

TheLory  @  28/02/2016 14:33:36
   7 / 10
Ogni tanto esce qualche piccolo-grande film in grado di dare un senso alle sedie, che non sono più solo un complemento d'arredo il cui unico scopo è quello di essere riscaldato dalle terga dell'animale bovino-uomo, bensì diventano uno strumento idispensabile per godersi uno spettacolo che arricchisce l'animo ricettivo del magnifico homo sapiens.
Certo, la sedia si scalda ugualmente, direte voi! Ma non è questo il punto. In genere la sedia non fa la differenza, una vale l'altra, ma per conto mio, devo dire che in casa ho la mia preferita. La sedia favorita tra tutte, la regina, unica e insostituibile.
Sto andando fuori tema, torno al film.
La sceneggiatura è abbastanza originale e la recitazione molto positiva. Non è un film che rimarrà nella mente come un capolavoro, ma un onesto thriller (ma forse più drammatico), che si lascia seguire con la curiosità di scoprire l'epilogo delle sorti dei protagonisti, perchè la spirale verso il basso sembra che debba inghiottirli tutti.
Mammamia, che periodare sbilenco ha il mio commento... ci do il taglio, che qua posso solo peggiorare ciao

3 risposte al commento
Ultima risposta 28/02/2016 19.58.06
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-Uskebasi-  @  28/02/2016 03:29:07
   7½ / 10
Thriller anomalo con protagonista un personaggio che predica bene e razzola meglio, uno che punta solo al successo e per raggiungerlo percorre un'unica strada, quella più corretta. Siamo nell'anno più violento della storia di New York, per Abel Morales non sarà facile rimanere pulito tentando la scalata, le pressioni psicologiche di una moglie eticamente opposta e l'accanimento (un filo esagerato) che subisce la sua compagnia di certo non aiuteranno, eppure l'uomo dimostra in più occasioni la sua integrità morale. Quelle che sembrano frasi fatte mano a mano si mostrano come lezioni, non c'è mera apparenza, solo verità e purezza.
Un grande Oscar Isaac, ma questa non è una novità, la vera sorpresa e star di recitazione qua è Elyes Gabel, mostruoso nella sua troppo piccola parte nei panni di Julian, l'unica vittima del cupo e grigio mondo messo in luce da Chandor e, forse, la prova dell'unico errore di Morales.

gandyovo  @  23/02/2016 16:48:44
   6½ / 10
Sicuramente un film ben diretto con i personaggi decisamente a proprio agio nella parte con buona recitazione. Bella anche la fotografia. Forse e solo forse, il bianco e nero avrebbe dato un tocco in più a film C'è effettivamente una tensione latente e sopita che talvolta esce fuori ma in fin dei conti il film non mi ha lasciato molto.

Thorondir  @  21/02/2016 18:58:16
   7½ / 10
Chandor gira un film sul capitalismo e l'impossibilità di "scalare" la società verso l'alto senza l'aiuto di metodi eticamente ineccepibili. La storia stenta a decollare e si rimane in una sorta di noir d'atmosfera che affascina ma che a tratti risulta macchinoso nell'oliare tutti i suoi ingranaggi. Isaac e la Chastain fanno il loro (sporco) dovere e il film funziona per il messaggio che vuole trasmettere, sebbene possa risultare eccessivamente "lento" per coloro che amano esclusivamente action ed esplosioni.

Chandor torna indietro al 1981, ma il suo racconto è estremamente attuale. L'odissea della violenza, il sogno americano che nasce ed ha radici nel sangue e nella ripulsa della legge (si torna a Gangs of New York di Scorsese, ma anche a Il petroliere di Anderson), per un film che se avesse avuto il coraggio di lasciare da parte un pizzico di verbosità in favore di più pathos e cuore, forse avrebbe reso ancora più struggente e coinvolgente il racconto di Chandor. Comunque regista da tenere d'occhio. Sulla distribuzione italiana stendiamo un velo pietoso.

Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki  @  05/01/2016 21:20:31
   7½ / 10
In Italia si prevede uscirà tra 1 mesetto circa, ad 1 anno dall'uscita negli States, il motivo di questo ritardo ritengo sia stato un certo timore, ingiustificato (di questi tempi sta accadendo anche ad 'Enemy' di Villeneuve), che ha dissuaso i distributori italiani dal metterlo in sala a causa dell'apatia che invade il thriller, che sebbene sia ben confezionato (la fotografia vale il film), ha tutto al posto giusto ed una delle attrici più in voga del momento, sostanzialmente emoziona poco.
Un Oscar Isaac che da un momento all'altro può trasformarsi nel più efferato gangster di New York ma che invece mantiene un controllo invidiabile, repulsa ogni attrazione dal gangsterismo alluso da una moglie meno passiva agli eventi e più incline alla legge del taglione, a corrompersi fomentando il marito come novello Macbeth, uomo saldo nelle sue convinzioni, Isaac ha la faccia giusta, belloccio dagli abiti firmati, una coppia che vive di apparenza e crede che il sogno americano sia perseguibile senza sporcarsi le mani, metafora di questo cambiamento si trova nel finale con lui che chiude il buco di una cisterna di petrolio (senza svelare altro).
Chandor si muove elegantemente provando a districarsi tra i cliché, giocarsela sui toni freddi è una buona ancora di salvataggio a meno che tu non sia Scorsese, mentre la Chaistain mette a segno un'altra grande prova.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  05/05/2015 20:48:07
   8 / 10
Il protagonista di A most violent year vive una situazione paradossale, cioé far prosperare la sua impresa in maniera corretta ed onesta nell'anno di maggiore esplosione criminale di New York. Un uomo che è l'incarnazione del sogno americano, di origini ispaneche che ha lavorato duramente ed è alla vigilia del salto definitivo, il passo avanti decisivo per dominare il mercato. Tutto il film si regge sulla resistenza etica di un singolo individuo di fronte ad un contesto che sta perdendo ogni etica, dove criminalità ed affari si confondono.
Per la caratterizzazione dei personaggi, bravissimi sia Isaac che la Chastain per misura ed equilibrio, e per ricostruzione scenografica mi ha ricordato i grandi classici degli anni 70, Lumet in particolare e qualcosa di Friedkin. Un film apparentemente freddo, forse fin troppo misurato, ma efficacissimo nel rendere tangibile una tensione sotterranea che si alimenta per esplodere improvvisamente in magnifiche sequenze come quella dell'inseguimento. C'è la costante sensazione di essere sempre sul filo del rasoio, di una completa perdita di controllo. A most violent year è un film molto bello, l'ennesimo esempio di come il sogno americano del self made man sia un'illusione costellata di compromessi etici e morali duri da digerire.

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Ultima risposta 05/05/2015 22.42.09
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