127 ore regia di Danny Boyle USA, Gran Bretagna 2010
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127 ore (2010)

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locandina del film 127 ORE

Titolo Originale: 127 HOURS

RegiaDanny Boyle

InterpretiJames Franco, Kate Mara, Amber Tamblyn, Treat Williams, Sean Bott, Koleman Stinger, John Lawrence, Kate Burton, Bailee Michelle Johnson, Parker Hadley, Clémence Poésy, Fenton Quinn, Lizzy Caplan, Pieter Jan Brugge, Rebecca Olson

Durata: h 1.34
NazionalitàUSA, Gran Bretagna 2010
Generedrammatico
Al cinema nel Febbraio 2011

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Trama del film 127 ore

127 Ore racconta la vera storia della straordinaria avventura dell'alpinista Aron Ralston (James Franco), rimasto imprigionato in un canyon isolato nello Utah da un masso caduto sul suo braccio. Nel corso di cinque giorni Ralston esamina la sua vita e sopravvive agli elementi per scoprire finalmente di possedere il coraggio e i mezzi per liberarsi con ogni mezzo necessario, scalando una parete di 65 piedi e attraversando otto miglia prima di poter essere finalmente in salvo. Durante tutto il viaggio, Ralston ricorda gli amici, la donna che ama (Clémence Poésy), la famiglia, e le due escursioniste (Amber Tamblyn e Kate Mara) che ha incontrato prima del suo incidente. Saranno le ultime due persone che ha potuto incontrare?

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Voto Visitatori:   6,91 / 10 (187 voti)6,91Grafico
Voto Recensore:   7,00 / 10  7,00
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Voti e commenti su 127 ore, 187 opinioni inserite

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TheLory  @  02/01/2015 21:36:42
   4 / 10
Uno dei film che mi hanno più annoiata ultimamente. Un film del genere dovrebbe avere dell'azione, suspancia e tutte quelle cosette che ti fanno sospirare d'ansia, e non che ti facciano guardare di continuo l'orologio per sapere quanto manca per andare a vedere se la colla che hai messo sul manico dell'ombrello ha tenuto, che è da ieri che sta in pressione.
Cioè, se pensi al manico dell'ombrello mentre guardi sto film, ragazzi, siamo messi proprio male!

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Ultima risposta 05/01/2015 09.38.13
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TonyMontana  @  01/12/2011 01:21:43
   4 / 10
Devo dirlo: Danny Boyle hai rotto il c***o!! Non puoi fare prima Piccoli omicidi tra amici e Trainspotting(capolavoro) e poi girare una serie di film inutili come The Beach, Sunshine (ridicolo), The Millionaire (la povertà nel mondo puo essere risolta mandando tutti da Gerry Scotti, ma daiii!!).
E cosa fai adesso per riscattarti?? Giri 127 ore, ennessimo lavoro che parte con ottimi presupposti ma non decolla mai, non ci sono idee, non c'è un principio di colpo di scena, non succede niente!!


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Ultima risposta 24/07/2013 12.21.02
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freddy71  @  17/07/2011 10:39:02
   6 / 10
non capisco perchè dai commenti letti nessuno ha notato i numerosi buchi che ci sono nella regia .....ragazzi ma i particolari sono stati completamente trascurati.....per dirne una la più grossa :secondo me uno con un braccio intrappolato non può assolutamente fare tutto ciò che ha fatto il protagonista del film....non siete daccordo?

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Ultima risposta 20/08/2011 22.41.58
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-Uskebasi-  @  22/06/2011 17:15:10
   7 / 10
COMMENTO UN PO' SPOILEROSO

Non è mai facile fare un film su una storia potente ed incredibile come questa, ma allo stesso tempo così statica. Ne risente anche il buon "Danny Boy", che esce comunque a testa alta anche da qui, facendo però più di un passo idietro rispetto agli ultimi lavori. Abusa troppo di schermi divisi, soprattutto nella prima parte, e questa volta non sfrutta alla perfezione la colonna sonora, suo ricorrente punto di forza. Nell'ottimo finale, da ergastolo il primo utilizzo di Festival interrotto dalle parole di Aron, poi riavvolgendo la musica si riprende lasciandogli fare il suo corso, ed è un piaciere per occhi, orecchie e cuore. Il più grande merito di Boyle è l'essere riuscito a trasmettere discretamente l'angoscia in alcune scene, su tutte quella dell'amputazione, e confesso che dall'inizio del calvario delle 127 ore, mi sono scolato un litro e mezzo di acqua....aaahh...

Voto ad Aron Ralston: 10
Voto al film: 7 / 7.5

A chi è piaciuto, consiglio il film-documentario La morte sospesa, secondo me superiore.

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Ultima risposta 02/07/2011 00.15.12
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micia74  @  10/04/2011 03:21:36
   7 / 10
Film che porta lo spettatore ad identificarsi, a fare delle riflessioni sul cosa si sarebbe fatto al posto del protagonista, non ci si annoia nonostante la trama la si conosce , ottimi i flash back. Attore bravo e intenso e curata la regia

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Ultima risposta 10/04/2011 11.45.55
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Wally  @  26/03/2011 11:20:58
   8 / 10
Un applauso a Danny Boyle... In grado di prendere una storia INCREDIBILE ma comunque poco interessante che occuperebbe mezza pagina di giornale e renderla un film che arriva fino a noi e soprattutto fino a me facendomene innamorare!!!

I primi 15 minuti di film sono stupendi! Mettono una voglia di vita, una voglia di fare incredibile e quella voglia di avventura che si ha avuto solo da ragazzini!
Il resto del film lo si passa a scoprire cosa vuol dire rimanere incastrati in un buco e a non avere più speranze di vita... Prima o poi l acqua finisce!

Bello bello! COnsigliatissimo a tutti!!!

BEAR GRYLLS però il braccio se lo sarebbe mangiato... E'una ricca fonte di proteine

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Ultima risposta 27/03/2011 21.25.29
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Invia una mail all'autore del commento eureka!!!  @  17/03/2011 11:54:53
   4 / 10
Finalmente Boyle, regista molto, troppo sopravvalutato, dimostra tutta la sua superficialità e anzichè preferire una descrizione introspettiva del povero Aaron, cosa fra l'altro ideale per un soggetto del genere, sceglie di realizzare il solito film con le sue solite inquadrature *****, il montaggio frenetico, i colori sbrilluccicanti e le scene oniriche (molto elementari) che però fanno tanto ggiovane.
Evidentemente Danny non è in grado di approfondire un tema del genere, per lui forse il cinema è "l'inquadratura *****rrima" come quella della pipì... Di sicuro non ha mai pensato di realizzare un film più profondo, anzi forse il concetto "profondo" non appartiene al caro Danny visto che tutti i suoi film sono dettati dalla superficialità, a parte l'unico suo vero film degno di essere apprezzato: Trainspotting.
Fatto sta che a causa di questo stile, sinceramente troppo fuori luogo per descrivere la sventura fisica (ma anche interiore) vissuta dal protagonista, si rimane freddi di fronte a tutta la storia. L'unico interesse per lo spettatore che non conosce lo sviluppo è sapere come Aaron farà a liberarsi, per gli altri invece è vedere la scena clou.
Ma non c'è altro, non c'è psicologia, non c'è tensione, non c'è affetto verso il protagonista nonostante i buoni sforzi di Franco, che a mio parere non è stato sfruttato appieno dal regista: insomma non era un ruolo cosi difficile, considerando appunto cosa voleva il regista: faccine, lacrime, urla, allucinazioni. Ma niente introspezione mi raccomando!!
Forse se questo "127 ore" fosse stato diretto da un altro regista allora Franco avrebbe dovuto impegnarsi molto di più...

Va a finire che la visione diventa noiosa e ripetitiva in attesa del finalone, per poi cadere nella superficialità più pura nella parte onirica: ora, vorrei dire a Boyle che a noi spettatori del 2010 non basta vedere il protagonista da bambino con la famiglia per capire la sua psicologia e le sue emozioni. Cosi come non basta farci vedere pupazzi allucinatori a dimostrare il malessere "psicologico" del protagonista. Ci vorrebbe qualcosina di più... insomma per prima cosa il regista dovrebbe far calare il pubblico nell'angoscia del personaggio, cosa che in questo film non avviene nemmeno per errore.

Quindi, come era ovvio trattandosi di Boyle, questo è un film superficiale, freddo, inutile, sciocchino, la classica occasione sprecata che sarebbe stata sfruttata molto di più nelle mani di un altro regista un pò più profondo. In compenso però è tanto figo con inquadrature ggiovani, con lo schermo che si divide in tre parti uguali, con un montaggio frenetico e, per non farci mancare niente, con i soliti tuffi urlanti dei personaggi nella vasca d'acqua naturale che fanno tanto "libertà trendy di noi ggiovani", ma gia sfruttata in modo identico in The Beach dallo stesso Danny....

E' il solito Boyle: deludente, superficiale, miracolato, più interessato all'aspetto esteriore del prodotto che al prodotto stesso.
Che palle!!!



Recidivo e bocciatissimo!!!

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Ultima risposta 22/08/2012 15.28.44
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rob.k  @  15/03/2011 21:11:28
   7½ / 10
Non era facile tirare fuori un buon film da una vicenda così, confinata in un crepaccio, ma il risultato è buono. Molto meglio di "buried", che ha caratteristiche simili. L'unica cosa che mi ha convinto poco è

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Ultima risposta 22/03/2011 15.07.47
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kossarr  @  08/03/2011 06:24:13
   7 / 10
Ho sentito molte persone paragonare questo film a "into the wild".
Non scherziamo.
"into the wild" è un capolavoro immenso, questo è un buon film che comunque è davvero poco approfondito.
Mi sarei aspettato una marea di flashback invece ce ne sono pochi, corti e che non fanno conoscere a fondo il personaggio.
Un film del genere non si liquida in 1 ora e mezza, per andare in profondità ce ne volevano 3.
Detto questo il film è ben realizzato, ottimi paesaggi e complimenti a James Franco, davvero bravo.
Dopo averlo visto presentare la notte degli oscar in maniera piuttosto imbarazzante di fianco a una Anne Hathaway stellare non mi sarei aspettato di vederlo così adeguato in questo film.
Ho apprezzato la pellicola ma poteva essere un capolavoro e non lo è.
Warning per alcune scene raccapriccianti, guardatelo solo se siete poco impressionabili. Claustrofobico.
Consigliato a chi se la sente.

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Ultima risposta 11/03/2011 23.37.00
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sestogrado  @  05/03/2011 13:03:48
   4½ / 10
mi dispiace dover abbassare la media del film, poi nemmeno così brutto, ma la storia di questo ragazzo intrappolato in un canyon dello utah, in preda alle allucinazioni, alla disperazione e

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER mi ha proprio destabilizzato. lungi da me dal voler fare un critica cinematografica attenta o tecnica, qui si va a sensazioni e dell'intera ora e mezza le uniche scene che ti porti dietro sono sicuramente quelle relativa all'

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER. degna di lode l'interpretazione di James Franco in cui l'immedesimazione è massima, si avverte un deciso senso di claustrofobia condivisa.

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Ultima risposta 21/08/2011 11.15.34
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Gruppo COLLABORATORI atticus  @  04/03/2011 01:14:34
   6 / 10
Della serie: prima di avventurarvi per posti impervi assicuratevi di aver lasciato detto a casa la vostra destinazione.
Per inciso, il film racconta una bella storia, massima stima per la tempra e la forza di volontà di Ralston. Però sempre di film si tratta e la storia è già stata abbondantemente vista sugli schermi; dopo la fatidica caduta, la sceneggiatura arranca terribilmente tra momenti onirici e finti colpi di scena, fallendo miseramente nel racconto di un personaggio che avrebbe meritato ben altro approfondimento.
Boyle, dal canto suo, cerca di rinverdire la sua "poetica del fato" (imbarazzante tutta la teoria del meteorite destinato destinato a bloccare Aron...) che aveva portato al trionfo un filmetto furbastro e falso come "The millionaire", ed infila una raffica di trucchetti da videoclip che lasciano del tutto indifferenti.
Alla fine della fiera "127 ore" è solo un semplice film d'avventura un pò pretenzioso, parco di suspense e di vere emozioni, che si lascia seguire soprattutto per la notevole performance del carismatico James Franco.

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Ultima risposta 04/03/2011 13.08.53
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piripippi  @  03/03/2011 01:15:14
   4½ / 10
un film brutto veramente, salvando la fotografia, la trama non esiste.sto poveraccio che in un ora e mezza rimane chiuso in una fessura, sogna , spera e rivive dei momenti della sua vita. un finale quasi del tutto scontato con qualche scena anzi una scena al limite. provo a commuvermi nel finale ma non ci riesco. e il genere di film tipo BURIED SEPOLTO VIVO, ma quello davvero era angosciante. sull'attore non si può dire nulla, fa il suo mestiere, ma non è un ruolo impegnativo.troppo pubblicizzato

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Ultima risposta 03/03/2011 23.39.02
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR jack_torrence  @  01/03/2011 23:49:50
   5 / 10
Il film regge bene per i primi 30 minuti, poi si sfascia.
Tutto si tiene fino alle prime sequenze in cui il protagonista rimane intrappolato: giuste le musiche, il ritmo frenetico da videoclip, split-screen, episodio con le ragazze. Benissimo la descrizione della caduta, la reazione, i primi tentativi, il modo in cui progressivamente si adatta alle "nuove circostanze".

Poi il film diventa la cronaca (fedele?) di un intrappolamento, descritta in modo ossessivo e ripetitivo. I guizzi sono pochissimi e timidi.
Lì si poteva iniziare a costruire un personaggio che avesse un passato e un vissuto un minimo più particolari. Invece i pochi e stantii flashback e l'agonia si protrae, lenta e priva di mordente, fino alla messa in scena "visionaria" (ahem, si poteva far di molto meglio) di un "incitamento" al gesto inevitabile (la scena che tutti si aspettano, e la cui conoscenza priva il pubblico dello shock).


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la messa in scena del finale fallisce nella possibilità di consegnarci un messaggio anche solo un tantino più complesso di: "avvertite qualcuno di dove andate".
Cosa ci lascia questo film? Non indaga affatto, come nelle premesse poteva illudere, sul rapporto di mero "consumo" che l'uomo contemporaneo instaura con l'ambiente naturale (vedi il paradigmatico "Un tranquillo weekend di paura"), ma si limita a suggerire di essere meno avventati e avere un po' più di testa sulle spalle.
Davvero poco.

4 risposte al commento
Ultima risposta 03/03/2011 01.23.35
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TheLegend  @  01/03/2011 20:55:49
   6 / 10
Film passabile ma che a tratti cala troppo di ritmo e annoia un pò;era comunque difficile fare meglio con una sceneggiatura simile.
Alla fine dei conti non è un film che bisogna vedere a tutti i costi.

3 risposte al commento
Ultima risposta 02/03/2011 00.18.02
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StranzCronenber  @  28/02/2011 10:38:55
   6 / 10
Se non fosse stato per la scena risolutiva, diciamo così, questo film avrebbe subito il mio infernale colpo di ghigliottina.
Io sono un appassionatissimo di horror, e quindi eventuali tritamenti e sgozzamenti rappresentano gustosi bocconcini per il mio palato poco fine. Mi chiedo, però: gli spettatori "normali", cosa ci hanno trovato di bello in questo film?
Come già per Millionaire, credo che Boyle abbia voluto girare il doppio della pellicola che sarebbe bastata.
Ovviamente, Millionaire dura oltre due ore, questo meno di un'ora e mezza... a voi le conclusioni.

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Ultima risposta 28/02/2011 10.40.29
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  24/02/2011 23:54:57
   6½ / 10
Avevo immaginato un film diverso sotto certi aspetti. Quando si legge una storia di uomo bloccato per giorni in un canyon sperduto, mi aspettavo qualcosa di più drammatico e claustrofobico sul tono da dare alla pellicola. Invece sorprendentemente la pellicola è permeata da una sottile ironia, sospesa tra l'amaro e il beffardo, tra la voglia di evadere da metropoli affollate e allo stesso tempo maledire tale decisione. Molti meriti vanno a Jess Franco, dall'ottima intepretazione che regala momenti eccellenti come nella improvvisazione del finto talk show televisivo, momento di confessione personale e ironica disperazione. La regia di Boyle infonde un certo ritmo ad una trama forzatamente statica, però spesso questo dinamismo nuoce molto alla presa emotiva allentandola oltremisura. Di sicuro effetto la scena dell'amputazione, il climax del film.

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Ultima risposta 25/02/2011 20.50.43
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Gruppo COLLABORATORI Invia una mail all'autore del commento L.P.  @  21/02/2011 17:02:08
   6½ / 10
Giocattolino videoclipposo che parte malissimo

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER, si conclude peggio

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER, ma ha qualche bella sequenza, amputazione su tutte, e un bravo attore che forse gigioneggia un po' troppo ma lo si giustifica che se non gigioneggi la nomination non la prendi.
Danny Boyle è il regista più sopravvalutato del globo terracqueo e non ha le palle di ambientare tutto il film in tre metri per due e allora continua a videoclippare inutilmente.
Patinato e vuoto, ma alla fine lo si può anche vedere.

2 risposte al commento
Ultima risposta 28/02/2011 23.59.41
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Gruppo REDAZIONE VincentVega1  @  07/02/2011 00:27:37
   6½ / 10
Che Danny Boyle più che un regista fosse un videoclipparo lo si sapeva benissimo, ma mai mi sarei aspettato che questa sua mania fosse estesa per tutta la durata di un suo film.

Nonostante tutto è innegabile che "127 hours" la sua presa emotiva ce l'abbia, ma il grande merito è della storia in sè prima che della sceneggiatura e della regia.
Inoltre ha un protagonista eccelso: Franco è davvero bravissimo, caratterizza un personaggio alla perfezione seppur stipato nella morsa delle rocce.

Ah, evitare di prendere in considerazione il messaggio di Boyle, dove il destino ultimamente sembra esserne la bandieruola. In questo specifico caso: "Aron Ralston era un uomo così sciocchino che il fato decise di impedirgli di farsi le pugnette con la mano destra".

Di grande impatto la scena clou dell'amputazione.

2 risposte al commento
Ultima risposta 05/03/2011 12.40.13
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nolan87  @  11/01/2011 02:29:16
   9 / 10
Grande film...mi ha commosso tanto...

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1 risposta al commento
Ultima risposta 25/02/2011 09.57.47
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