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Il delitto Sharon Tate trasformato in un pop corn movie è abbastanza triste, ci si dovrebbe limitare a fare film di fantasia. Detto ciò, il film comunque è girato bene, con tensione dove e quando serve. Più che suff
Ispirato dal famigerato massacro di Bel Air John R. Leonetti punta molto sull'essenzialità: la storia la conosciamo tutti, per cui evitati preamboli noiosi si entra subito nel vivo dell'azione. Le atmosfere tensive sono per lo più efficaci accentuate da un ottimo lavoro sulle luci e dall'astuta scelta di non mostrare in volto gli assalitori: ovvero seguaci di Charles Manson, ragazzi poco più che ventenni, qui immaginati come esseri oscuri, quasi ultraterreni, spietati e ancor più sinistri se si pensa responsabili dei terribili fatti che in quella sciagurata notte del 8 Agosto 1969 causarono la morte della giovane attrice Sharon Tate (all'ottavo mese di gravidanza), e ad altre quattro persone (il parrucchiere della diva, una coppia di amici e uno sventurato di passaggio), tutte massacrate senza alcuna pietà. Il film ripercorre schematico i fatti senza pretendere di risultare inattaccabile nella ricostruzione delle varie situazioni, sfrutta i vari clichè di questo genere senza originalità ma con attenzione e soprattutto lascia molto la violenza fuori campo, un po' per rispetto delle vittime, un po' per lasciare allo spettatore la possibilità di continuare ad immaginare l'efferatezza di quei delitti purtroppo entrati nella storia. "Wolves at the door" non sembra avere importanti carte in regola per piacere, eppure riesce ad appassionare (anche grazie alla ridotta durata) e a instillare una certa inquietudine alimentata dalla mancanza di un movente plausibile. Discreto il cast, brava Kate Cassidy anche se la bellezza della Tate era francamente altra cosa.
Un discreto home invasion quello diretto da John R. Leonetti che traendo spunto dalla più macabra "impresa" della "Family" di Manson,realizza una pellicola che nonostante sia facilmente prevedibile riesce quantomeno ad assicurare un discreto intrattenimento,mantenendo per gran parte della sua durata abbastanza alta la tensione e presentando un aspetto tecnico decente. Si sceglie di non caratterizzare gli assassini che appaiono unicamente come ombre sfuggenti e letali,e le poche volte in cui si vedono appaiono più creature demoniache che esseri umani..... Devo dire che questa tecnica per una volta riesce a funzionare,in questo caso non provoca noia ma contribuisce ad accrescere la tensione. Buono l'aspetto tecnico,dove merita di essere citata la regia che presenta qualche ottima trovata visiva. Una discreta pellicola,non dò di più perché il genere è quello che è e non mi fa impazzire però questo film non è per niente male.
Home invasion ispiratosi al delitto efferato di Sharon Tate e tre dei suoi amici ad opera della Manson family. Thriller dalla durata molto contenuta (dura poco più di un'ora), riesce a ricreare degnamente le atmosfere ansiogene dovute alle circostanze della storia, mostrando un discreta regia (Leonetti già alla ribalta con ANNABELLE) e una disinvolta caratura interpretativa. Complessivamente sufficiente, assicura una visione attenta e tesa quanto basta.