madre! regia di Darren Aronofsky USA 2017
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madre! (2017)

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locandina del film MADRE!

Titolo Originale: MOTHER!

RegiaDarren Aronofsky

InterpretiJennifer Lawrence, Domhnall Gleeson, Michelle Pfeiffer, Javier Bardem, Ed Harris, Jovan Adepo, Cristina Rosato, Brian Gleeson, Stephen McHattie, Kristen Wiig, Stefan Simchowitz.

Durata: h 1.55
NazionalitàUSA 2017
Generedrammatico
Al cinema nel Settembre 2017

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Trama del film Madre!

Madre!, il nuovo film di Darren Aronofsky, racconta di un poeta in crisi creativa che vive con la giovane moglie in una casa isolata che era quella della sua infanzia. Lei si occupa di lui in tutto e per tutto, e ha rimesso in sesto la villa con le sue mani dopo che un incendio l'aveva distrutta quasi completamente. Ma la devozione della ragazza e l'idillio del loro isolamento vacillano quando suo marito accoglie in casa uno sconosciuto, e quando poi questi fa arrivare lì prima la moglie, poi i due figli perennemente in lite. Fino a quando un evento traumatico sembra sbloccare la situazione, con conseguenze impensabili e apocalittiche.

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Voto Visitatori:   6,74 / 10 (78 voti)6,74Grafico
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Voti e commenti su Madre!, 78 opinioni inserite

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Signor Wolf  @  17/06/2022 22:12:07
   6 / 10
Sono all'antica, per me un film di due ore va comrpeso nelle due ore di film.

Se bisogna scervellarsi per capirlo, dopo aver visto il film, significa che lo sceneggiatore (che qui è anche regista) non è riuscito a fare il suo lavoro.

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Ultima risposta 17/06/2022 22.44.05
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marcogiannelli  @  04/01/2022 00:21:04
   8½ / 10
Che genio sottovalutato Aronofsky. Un autore con il proprio stile e i propri temi. Capisco che per un film coraggioso e ambiziosissimo si possa varcare una linea di arroganza che rende Madre un prodotto anche respingente. Ma è cinema vero, di uno che sa di essere bravo e te lo fa vedè.
E' un film metaforico e ovviamente la metafora va capita e assimilata in un tempo utile per essere ancora nella visione. Non sto qui ad elencare cosa Aronofsky abbia voluto rappresentare, il web è pieno di particolari e lo stesso regista ha raccontato la sua idea del film.
La regia è ossessionante, come spesso gli capita di fare Aronofsky sta addosso ai propri protagonisti con delle inquadrature in primissimo piano togliendoci proprio il respiro e immedesimandoci tantissimo con il personaggio che seguiamo.
Bravissima la Lawrence, una musa, una dea per il regista. Ovviamente sempre superbo Bardem.
Comunque scendi da quel ***** di lavello perfavore.

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Ultima risposta 16/12/2022 15.38.52
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fashion_live  @  14/03/2020 21:33:04
   5 / 10
Il film parte bene, incuriosisce e crea nello spettatore diversi interrogativi. Nella seconda parte continua con quelle assurdità, che essendo ripetitive, diventano stucchevoli. Il film poteva salvarsi se avesse avuto un finale sensato, logico e sorprendente, ma purtroppo nulla di tutto questo. Occasione persa

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Ultima risposta 15/03/2020 15.19.59
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luke76bg  @  11/01/2020 16:47:37
   1 / 10
Immondizia colossale senso senso, ne capo ne coda, se voglio vedere allucinazioni, mi basta dare un occhiata al mondo reale. Implausibile, o forse sarà che l'allegoria non mi mi piace per nulla nei film, ma qui si esagera, il tutto è ridicolo oltre ogni punto di vista. Colossale *******ta atta a scioccare di proposito. Evitatelo come la peste.

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Ultima risposta 22/04/2022 19.32.34
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krystian  @  04/08/2018 08:23:46
   10 / 10
Che film! Mamma mia, niente ti può preparare alla visione di Madre! Un'opera a dir poco inenarrabile, delirante e travolgente, secondo dopo secondo, minuto dopo minuto, via via sempre più sconvolgente sino ad un finale esplosivo. Il tutto girato all'interno di una casa! Sembra quasi una presa in giro, ma in quella casa accadde di tutto e di più, dalla pace al caos più totale, sino a sfiorare l'apocalittico!
A tratti si ride (la scena degli ospiti che dipingono il muro e quella dove sfondando il lavabo), a tratti si rimane angosciati, a tratti non si capisce un c**** e, giusto per non essere da meno, a tratti si rimane violentemente disturbati. Per l'appunto, non si tratta di un horror, ma piuttosto un thriller-drammatico-psicologico, benché sia davvero arduo catalogarlo sotto un genere cinematografico.

Al di là del completo delirio visivo e dello svolgimento apparentemente senza senso, sotto sotto ce l'ha eccome, Madre! può esser visto come un'allegoria e il bello è trovarne tutti i significati e attribuirgli un senso, senso che io ho trovato (in parte) nel finale. Una seconda visione è d'obbligo per catturare le sfumature e le citazioni nascoste (che possono essere frasi che prima apparivano insensate, alcuni fatti etc.).
Voglio spendere due parole per la sublime e intensissima interpretazione di Jennifer Lawrence, calata perfettamente nella sua parte!

Madre! è stato un viaggio delirante, assurdo e spiazzante, qualcosa di mai visto prima. E per fortuna che ci sono ancora dei registi così visionari e geniali. Registi che rischiano.
Il risultato è uno dei miglior film della decade. Centodieci e lode!

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Ultima risposta 14/03/2020 21.35.26
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jek93  @  16/04/2018 10:57:48
   9 / 10
Dal mio punto di vista sono possibili 3 tipologie di atteggiamento verso questo film:
1)O non lo si vede perché si è consapevoli di non avere lo stomaco e il gusto da cinefilo per vederlo;
2)O lo si odia per scene esageratamente grottesche, apparentemente senza senso, e per il generale grosso punto di domanda che sorge spontaneo alla fine del film;
3)Oppure lo si ama per quello che è: un film unico, con analogie teologiche mai viste trattate con queste tecniche cinematografiche, un gigante puzzle le cui risposte non sono poi così difficili, e con recitazioni superbe.

Io, personalmente, mi trovo nell'ultima categoria: un capolavoro, nel suo, unico, genere, anche se non penso sia un film adatto al mainstream

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Ultima risposta 30/07/2018 12.51.41
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76mm  @  13/03/2018 10:21:12
   4½ / 10
E' tutto metaforico, vous voyez.
Al giorno d'oggi artisticamente parlando non sei nessuno se non hai fatto anche tu il tuo bravo film fotti-cervello (volgare traduzione del 'mindfuck movie' anglosassone).
Anche il prode Aronofsky, dopo il flop biblico di Noah, ha pertanto deciso di aggiungere il suo nome alla lista dei registi che contano con questo nuovo progetto.
Ma il cervello, in misura ancora maggiore rispetto al resto del corpo, per raggiungere il pieno godimento ha bisogno di essere fot.tuto con una certa maestria e questa purtroppo per il mio cervello è stata davvero una brutta scopata.
L'impressione che mi è rimasta è quella della barzelletta tirata troppo per le lunghe.
Dopo un breve ed enigmatico incipit di cui ci si dimentica in fretta c'è una prima parte che si lascia seguire grazie soprattutto alla bravura del cast…si capisce subito che qualcosa non quadra ma si tende a pensare più ad un complotto in stile polanskiano ai danni della povera Lawrence che a dare un valore simbolico e metaforico a tutto quello che passa sullo schermo…nella seconda parte (che è praticamente uguale alla prima solo con più gente, più casino e più situazioni insensate) si avverte un fastidioso senso di saturazione (dura il quadruplo di quello che dovrebbe) e si ha l'impressione che il regista non sappia bene dove andare a parare…impressione palesata dal finale criptico e indigesto con tanto di chiusura e riapertura del ciclo (alla Shining, giusto per far capire che di idee originali ce ne sono poche).
Certo quando puoi contare su un budget consistente, un reparto tecnico di prim'ordine, un cast che darebbe dignità anche ad un cinepanettone di Neri Parenti e una schiera di critici pronti a farsi un mazzo tanto per trovare il senso che tu regista non sei stato capace di dare (o comunque di rendere intellegibile al pubblico) allora il rischio è relativo…è un po' come lanciarsi da uno scaleo col paracadute.
Un certo David Lynch ha fatto uno dei più straordinari film fotticervello di tutti i tempi praticamente senza budget, senza attori, rischiando di passare il resto dei suoi giorni a friggere patatine da McDonald e dormendo sul pavimento fra una ripresa e l'altra…il buon Darren fra una ripresa e l'altra "dormiva" con Jennifer Lawrence e purtroppo per lui la differenza nel risultato si vede.
Io ho un mio metro personale per valutare un film fotti-cervello: se passo almeno due notti insonni e due giorni in stato catatonico per cercare di dare una mia interpretazione personale senza leggere o sentire niente sull'argomento allora vuol dire che mi ha preso bene…se due minuti dopo i titoli di coda vado in rete a cercare materiale per capire cosa cavolo ho visto, come in questo caso, allora non ci siamo.
Non escludo di rivederlo e non posso neanche escludere che rivedendolo potrebbe piacermi di più…la prima impressione a caldo è però quella della presa per i fondelli.

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Ultima risposta 15/08/2018 06.57.35
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benzo24  @  11/02/2018 14:42:24
   1 / 10
Ormai è chiaro che questo regista è tutto fuffa. Allegorie scolastiche e banali come poche e gusto trash su tutto che nemmeno nei peggio cinepanettoni si trovanoi

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Ultima risposta 16/09/2019 19.13.44
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Gruppo REDAZIONE VincentVega1  @  31/01/2018 12:06:01
   6 / 10
Sono molto in difficoltà a valutare un film del genere. Fra due o dieci anni, quando lo rivedrò, magari lo considererò un film da 10 o un film da 2. Poco Importa.

Ad oggi, per me, è un film da 6.

Perché un metaforone così urlato e compiaciuto è davvero difficile da apprezzare in toto.

Però una cosa me l'ha insegnata: non dare in pasto alla folla le proprie idee. E' per questo che non scriverò una recensione dettagliatissima, utile e ispirata. Ma solo 'ste quattro righe del catzo.

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Ultima risposta 01/02/2018 08.53.39
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  20/12/2017 11:08:46
   8 / 10
Allegorico e tracotante Darren Aronofsky torna a livelli di eccellenza dopo quell'obbrobrio di "Noah".
"Madre!" è lavoro violentemente simbolico destinato a dividere, utilizza la crisi di coppia come metafora drammatica, surreale ed eccessiva. Alfa ed omega, creazione e inevitabile apocalisse riflesse nella figura di un dio che crea a sua immagine e somiglianza, di conseguenza destinato a fallire nella sua opera suprema.
Un'opera che sarebbe poi l'uomo, destinato come nel più nichilista dei prospetti futuri all'estinzione messa in atto da una Natura stremata dai continui oltraggi. Sbagliato tuttavia ridurre ad una sola lettura questo stratificato ed enigmatico script, altre situazioni di complicità e rapporto intimistico potrebbero essere ascrivibili, anche se poi indubbiamente ad ergersi a protagonista sono la voluttuosa bellezza della Natura interpretata dall'intensa Jennifer Lawrence, e un dio compiaciuto (l'altrettanto convincente Bardem) incapace, narciso, ma anche pronto a perdonare come solo un'entità suprema può fare.
Le scenografie in interni respingenti e il senso di spaesamento si sposano alla perfezione, regalando sprazzi di grande cinema allergico a qualsiasi rigidità logica. Coordinate grottesche ed oscure utilizzano il non luogo per definire il pensiero dell'autore capace di cogliere attraverso un'idea bizzarra e trascinante le origini del mito sino a sfociare nel fatto storico per poi spingersi oltre fino al futuro, dove la ciclicità è dettata da una volontà che si rinnova: se contrassegnata dagli stessi errori non ci è dato sapere.

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Ultima risposta 21/12/2017 10.13.53
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Larry Filmaiolo  @  03/10/2017 22:53:01
   5 / 10
rimane sconosciuto il motivo per cui si dovrebbero apprezzare le solipsistiche sedute masturbatorie di autori che utilizzano simbologie fin troppo altisonanti, preparano marketing fuorvianti e accampano pretese castranti nel solito bieco, mogio e tremendamente auto referenziale pamphlet sulla difficolta' e sulle controversie dell'essere artisti e partorire opere. mother! con tutte le sue didascaliche (terribilmente didascaliche) e dozzinali allusioni, la sua spocchia e il suo spreco di Harris e Pfeiffer (geniale invece l utilizzo della deficiente Lawrence~Bardem gigioneggia come vuole il personaggio) e' solamente questo, una specie di sfoghino manifesto di crisi di mezza eta' artistica di Aronofsky, un'andropausa hollywoodiana che per lo meno gli e' servito a penetrare nella conoscienza della Jenniferona sua attuale partner e insomma a penetrarla sonoramente anche fisicamente si presume. poi sia chiaro,chi fischia e cestina e grida alla m erdata dell'anno lo fa perche' non ha ugualmente capito un c azzo. il film non e' affatto cosi' terribile, e' solo vagamente mediocre, pretenzioso ed inutile, inesistente come i (poverini...) crucci degli artistini.

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Ultima risposta 28/10/2017 02.11.22
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Invia una mail all'autore del commento Tempesta  @  02/10/2017 20:27:59
   3 / 10
Non voglio mettere in dubbio che gli utenti che hanno commentato il film l'abbiamo capito, si perché mi dovete spiegare cosa ce da capire in una pellicola senza senso e senza una via di uscita. Un film assurdo non per la chiarezza e bellezza ma per la sua inutilità nel svolgersi. Riesce soltanto a renderti nervoso e incredulo per tutto il caos , inutile e di cattivo gusto.

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Ultima risposta 26/10/2017 15.45.51
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Manticora  @  01/10/2017 16:48:17
   9 / 10
Dopo tre anni di asenza Aronofsky torna con un film che può essere definito in molti modi, ma sicuramente non come l'ha definito la critica(vuoto e pretenzioso). Il pubblico americano non ha provato neanche a introiettare le molteplici metafore e riferimenti biblici che costituiscono l'ossatura e la struttura portante della pellicola. Detto ciò, il film è eccezionale nella sua interezza, sarebbe da vedere più volte, soltanto per apprezzare e comprendere il lavoro di incastro che il regista ha costruito con un opera non certo facile, ma soprattutto un ritorno alle origini, parliamo di Requiem for a dream e soprattutto il cigno nero. Come in quest'ultimo Aronofsky parte da un concetto quasi sempre presente nel suo cinema L'OSSESSIONE. Nel cigno nero era per essere scelta e interpretare la prima ballerina, in Requiem era l'ossessione della droga e per la madre del protagonista di partecipare al programma in tv. Qui c'è l'ossessione femminile per la casa della madre, e l'ossessione della CREAZIONE per l'uomo. Parliamo di questo, se Bardem oltre ad essere il poeta-creatore e anche in cerca di ispirazione Jennifer Lawrence

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E se nella prima parte l'ossessione si manifesta in una casa, che è anche l'unica location del film non è un caso. Il luogo in cui la madre si è rifugiata

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Scomodare Rosemary Baby mi sembra un pochino azzardato, comunque la coppia viene visitata e come ha scritto qualcuno più sotto gli sconosciuti che la madre guarda con sospetto effettivamente rappresentano

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E qui che la storia diventa un allegoria della bibbia, ma non solo anche della società umana, e dell'uomo

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Dio ha sempre perdonato l'uomo e la donna, perchè sono stati creati a sua immagine e somiglianza. Infatti le primissime immagini del film sono anche la sua fine, forse quella era la parte più scontata, ma Aronofscky non si ferma è dopo

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Assistiamo alla parabola della storia umana, perchè la creazione non si ferma

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il poeta scrive qualcosa di sublime, e i suoi ammiratori l'umanità intera accorre per vederlo, fotografarlo, ascoltarlo, e infine ADORARLO. IL LIVELLO DI SCRITTURA DEL REGISTA AUMENTA A QUESTO PUNTO. Non possiamo capire tutto perchè Aronofsky costruisce un vero flusso di coscienza, il poeta vuole CONDIVIDERE, ma così facendo l'umanità diventa preda delle sue passioni ed egoismi: violenza, invidia, lussuria,follia, e anche

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Il tutto continua fino alla guerra

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Questo è il culmine, la madre non vuole che il creatore mostri il bambino(Gesù) all'umanità, ma ovviamente

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Il corpo è il sangue di cristo, condiviso tra i peccatori, così l'umanità ne è sazia, e la madre

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La catarsi finale si compie, ma la fine non è che l'inizio, perchè tutto rinasce, per sempre.....(forse).
Penso che almeno qualche candidatura agli oscar Madre! possa e debba ottenerla, ma ovviamente non sarà così, Javier Bardem è perfetto, ma su tutti primeggia Jennifer Lawrence, ormai la ragazza è un GIGANTE, la candidatura per lei sarebbe il minimo, il resto dei personaggi sono dei comprimari ma di lusso, ed Harris e Michelle Pfeiffer, oltre alla breve parte di Kristen Wing. La regia è solida, matura, gli effetti speciali sono un pò invasivi

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ma comunque funzionali, la colonna sonora quasi assente, delinea bene certi momenti, col tempo il film verrà rivalutato e diventerà l'ennesimo capolavoro incompreso, non adatto ad un pubblico superficiale.

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Ultima risposta 10/03/2018 21.27.19
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farfy  @  30/09/2017 02:00:16
   8 / 10
Credo che questo film sia interpretabile a livello metaforico, con una connessione molto religiosa e mistica sulla vita e l'essere umano. È una continua nascita, lotta estrema e fine, Che non è mai conclusiva. È una pellicola disturbante, il sangue e la carne delle pareti mi hanno ricordato un racconto di King che ho letto da piccola. Mi fa pensare a quanto sia corrosivo e corrotto il mondo per le anime pure e quanto l'amore possa far miracoli.

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4 risposte al commento
Ultima risposta 02/10/2017 10.12.38
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Vax87  @  29/09/2017 23:28:17
   7 / 10
Assolutamente visionario, appena visto al cinema e devo dire che è un film non per tutti, l'ho trovato a tratti disturbante e lascia parecchie domande, voglio dare la mia chiave interpretativa personale e a caldo ripesando a tutti i simbolismi presenti in diverse scene, innanzitutto la chiave di lettura per recepire il messaggio di fondo è in salsa prettamente religiosa-cristiana, la madre, ovvero il personaggio principale altri non è che la *******. Negli spoiler i dettagli.

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Ultima risposta 05/10/2017 19.38.11
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