Un dramma epico che racconta l'incredibile storia dell'atleta olimpionico ed eroe di guerra, Louis "Louie" Zamperini, che insieme ad altri due membri dell'equipaggio, è riuscito a sopravvivere su una zattera per 47 giorni, in seguito ad un disastroso incidente aereo durante la Seconda Guerra Mondiale, per poi essere catturato dalla Marina giapponese e spedito in un campo di prigionia.
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bella l'ambientazione anni 50 ...i costumi...a tratti anche una buona recitazione....è anche una bella storia ,ma pero' a parer mio e' raccontata male. le carte per farlo divenire un ottimo film c'erano tutte ma avvolte mi sembrava di stare a guardare uno di quei telefilm che danno il pomeriggio alla tv per riempire i palinsesti . Non so forse e' colpa del regista che non ha saputo far interpretare gli attori nel modo giusto e renderli così poco credibili.Lei bellissima...
Racconto didascalico e senza guizzi di una storia incredibilmente vera. Il problema del film è proprio quello di non essere all'altezza della "storia". Basterebbe infatti leggersi una pagina su Wikipedia e provare le stesse emozioni che si hanno durante le oltre due ore di durata. La parte "sportiva" oltretutto è raccontata con estrema superficialita'. Un film non all'altezza.
Come già detto da molti utenti, il film è ben confezionato, ma sa di gà visto e non emoziona. Stucchevole la solita trita e ritrita rappresentazione in salsa sadico-pazzoide del tenentino giapponese, sguardo da maniaco visto in tonnellate di film (caratterizzazione tipica dei nazi nei film sugli ebrei o del sicario-boss spietato in altri film). Zero caratterizzazione dei personaggi e scarsissima tensione emotiva. Ben recitato ma assolutamente asettico e privo di carica emozionale. Ritenta Angelina.
No, non mi è piaciuto. non dico che faccia schifo come film, ma non mi ha entusiasmata. Poi in questi film sulla WW2 fanno sempre vedere che gli americani sono i santi e i nemici (non importa chi) sono dei diavoli. cioè ma perché gli americani non fanno vedere lo schifo che hanno fatto agli indiani d'America? oppure quello che hanno fatto nella guerra del Vietnam? oppure quello che stanno facendo in Medio Oriente? ah già, propaganda made in U.S.A!!!!!
'somma. La storia è senza dubbio leggendaria, la sorte avversa si è accanita contro il povero Zamperini come non succede spesso. Tuttavia il film, nonostante copra un arco temporale notevole, risulta lentissimo e a tratti banalotto. La scelta di incentrare la trama principalmente in due momenti temporali (naufragio e detenzione nel campo di lavoro) rende la vicenda un mix di scene già viste qua e la in film precedenti, cosa per altro molto facile quando si tratta di film sulla Seconda Guerra Mondiale. Sarebbe stato forse più interessante allungare la parte dell'adolescenza e gioventù e accorciare quella relativa all'esperienza al fronte e poi come prigioniero di guerra.
Unbroken non mi ha colpito per nulla. Il film della Jolie, a cui va dato atto di una bella confezione, è un percorso verso modelli passati fin troppo riconoscibili. In poche parole la rappresentazione della storia di Zamperini, pur vera, passa attraverso una rappresentazione fin troppo scontata. Dopo l'ammaraggio del bombardiere si assiste al peregrinare nell'immensità dell'oceano stile Vita di Pi senza tigre poi successivamente la prigionia che non ha nulla di diverso dalle decine di altri film sull'argomento. Un duello ripetuto tra il sadico comandante che vuole spezzare lo spirito indomito del soldato americano che a sua volta trova sempre la forza di resistere oltre i limiti dell'umano. Dopo un po' diventa stucchevole. La cosa strana è che la sceneggiatura porta la firma anche dei fratelli Coen e ci si aspetta un qualcosa di livello migliore, di rendere una storia di questa portata qualcosa di meglio del classico polpettone hollywoodiano.
Quest'uomo ha sicuramente avuto una vita degna di interesse, ma forse la sua storia è piu' adatta ad un libro che a un film. Per riuscire a fare un film incentrato su 45 giorni in mezzo al mare e sulle incessanti violenze in un campo di lavoro devi essere un regista con le palle, altrimenti rischi solo di fare un mattonazzo che annoia lo spettatore. La Jolie non è una regista con le palle, anzi, non è praticamente nemmeno una regista, ed infatti non c'è riuscita. Grande storia quella di Zamperini, ma due ore e passa di scene molto simili causano solo sonnolenza...
Questo film firmato Jolie ha una base solida (l'incredibile storia di Zamperini) ma non convince del tutto. Manca di epicità e coinvolgimento, complice anche un protagonista non proprio azzeccato, poco empatico e trascinatore. La storia si lascia guardare con distacco, non riesce a farti vivere pienamente quelle giornate di prigionia, che immagini soltanto siano state tremende. Non incalza, se non appena nella prima parte, per sprofondare poi nella lentezza nella seconda. Poco emozionante, finisce per aggiungersi alla lunga serie di film storici sulla guerra senza nè arte nè parte e che non raccontano nulla di nuovo. Sicuramente ottime ambientazioni, ma solo quelle. Un'occasione mancata.
Se non fosse che è una storia vera, sarebbe stato poco credibile l'accanimento del sergente giapponese, solo perchè aveva capito dai suoi occhi che era un duro