Zazzauser 6 / 10 14/10/2007 15:24:36 » Rispondi I riferimenti a "Shine" sono ovvi quando si guarda questo film (stessa idea del pianista tormentato ed una scena molto simile) ma anche inutili, perché il film di Hicks è di tutt'altro spessore rispetto a questo lavoro di Milani, autore peraltro già navigato. Sul piano emotivo è sicuramente potente ed incide, ed all'inizio - con l'esecuzione del folgorante Bells of Moscow di Rachmaninov - sembra poter diventare un dramma convincente anche grazie alla valida recitazione di Rossi Stuart, ma alla fine il film non decolla, la seconda parte è inutilmente lunga e si accartoccia su situazioni ripetute facendo perdere l'interesse dello spettatore, e viceversa dà poco peso a passaggi fondamentali come l'abbandono da parte dei suoi compagni di band. Inoltre nel raccontare la vita di un pianista - sconosciuto ai più peraltro - le notizie biografiche dovevano essere ampliate, ed è oltretutto inutile che Milani ci illustri un artista perennemente triste e mangiato da sensi di colpa senza operare uno scavo psicologico profondo. Una mezza delusione.