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L'ORA DI PUNTA regia di Vincenzo Marra

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Marenco     6½ / 10  08/09/2007 00:24:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il consueto tiro a bersaglio annuale è toccato al povero ed onesto Vincenzo Marra. Che magari d'ora in poi avrà certo meno difficoltà per far uscire un suo film, però ha dovuto sopportare l'umiliazione dei fischi di certa stampa esigente (e non pagante, non dimentichiamolo) alla prima veneziana.
A me il film non è dispiaciuto. E' molto secco, talvolta, e non vorrei bestemmiare ma mi ha ricordato l'atmosfera cupa e rarefatta di certi film di Chabrol (sarà per l'Ardant?).
Certo Michele Lastella non è un attore di cinema e si vede (ma già me lo vedo come un buon Marlon Brando delle fiction) e la metafora della scalata è un pò sciatta e rabberciata. Però è cinema d'impegno civile. Non dispiace, ogni tanto ci vuole se non altro per non commiserarsi con le solite cavolate generazionali-sentimentali (vero Ozpetek?) che fanno tanto arrabbiare zio Quentin.
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  08/09/2007 14:23:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sei stato moooolto buono, troppo... il film è pessimo. L'impegno civile è solo un pretesto per una soap-opera dove il fine è mostrare qualche scena di sesso e la solita menata della cinquantenne dalle voglie represse ... oltretutto il film di Marra fornisce un ritratto di pessimo gusto di un figlio di p... dei giorni nostri, assolvendo ogni suo gesto: un finale à la Match Point e la sensazione, brutta davvero, che la disonestà in Italia vada quasi quasi incoraggiata... Mastella è semplicemente ignobile: l'unico a salvarsi è quello che fa una brutta fine... fra l'altro anche Chabrol quest'anno è stato deludente... insomma quale cinema d'impegno civile??? A me sembrava una puntata inedita di "Incantesimo"