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BIG BANG LOVE, JUVENILE A regia di Takashi Miike

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elio91     9 / 10  26/06/2011 12:43:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Comincerei con le solite lodi al regista ma oramai credo di non averne più. Ne ho visti tanti dei suoi film ma Miike è veramente un animale dietro la macchina da presa capace di passare da un cinema commerciale e trash comunque quasi sempre originale ed inventivo ad un altro tipo di cinema personalissimo e criptico.
Big Bang Love (ma il titolo originale è meraviglioso) è uno dei suoi lavori più belli ed evocativi; una trama spezzettata di continuo,mai canonica e del tutto criptica ma sempre affascinante e che riesce a comunicare un senso di angoscia e di amore allo stesso tempo. La forza delle immagini è indiscutibile,invece,e lo è anche l'ambientazione nel microcosmo della prigione desertica e geometricamente impossibile ed indefinita.
Miike eccede ancora una volta ma non in termini di violenza,la sua è una discesa (o una risalita?) all'interno di un discorso sull'amore totale,che non può essere semplicemente rinchiuso all'interno di un'etichetta come ad esempio quella che spaccia Big Bang Love come una storia d'amore omosessuale o film queer; da una parte può essere vero ma quello che vuole dire Miike supera i confini di un amore fisico,il sesso disgusta il protagonista. La ricerca del regista è quella di una metafisica dell'amore inteso come morte e rinascita.
Per gli amanti di un cinema difficile il Miike in questione è quello che fa per loro: per quanto ci sia una specie di sottotrama thriller che accompagna tutta la sua durata,questo non deve ingannare. Il significato diventa ben più complesso di una ricerca dell'assassino all'interno di un carcere.
Con Visitor Q ed Ichi (e tenendo conto che ancora mi mancano alcuni dei lavori migliori del regista) uno degli apici del suo cinema.