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HEAT - LA SFIDA regia di Michael Mann

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Boromir     10 / 10  31/07/2022 22:13:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ogni regista vive almeno un decennio di fulgore. Per Michael Mann quel decennio fu senza dubbio quello degli anni Novanta, di cui Heat rappresenta l'exploit artistico più celebre (e probabilmente il più ispirato). Per l'occasione, il cineasta di Chicago riprende un suo vecchio film per la tv e lo trasforma in un'epopea crime dalla trama fitta, densa, dimostrazione definitiva che in un film la sceneggiatura e la recitazione contano, e che si può scrivere una storia e personaggi "canonici" senza prendere strade semplicistiche.
Il disegno degli antagonismi è magistrale, soprattutto considerato che l'action thriller non è il genere che vada per la maggiore se si parla di solidità dello script: qui più che mai la filosofia manniana del "tempo che è fortuna" genera atmosfere claustrofobiche, che ingabbia personaggi i cui valori morali mal si sposano a professioni in perenne contatto con il pericolo. Ovviamente, avere a disposizione un Al Pacino più vulcanico che mai e l'eccezionalmente zen Robert De Niro a guidare un cast già di per sé da urlo (Val Kilmer, Tom Sizemore, Jon Voight, Ashley Judd) non può che arroventare l'imprinting della pellicola.
Estremamente comunicativa la regia di Mann, costruita attorno a due idee semplici ma efficacissime: movimenti di macchina d'ampio respiro, ricerca di inquadrature statiche e comunque attentissime alle composizioni; suggestivo l'occhio notturno di Dante Spinotti, da confrontare con il radioso e silvano sguardo en plen air de L'ultimo dei Mohicani.