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LA SIGNORA SENZA CAMELIE regia di Michelangelo Antonioni

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amterme63     5½ / 10  21/11/2013 21:58:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ciò che accomuna "La signora senza camelie" agli altri film di Antonioni è il carattere della figura protagonista e i problemi che si trova ad affrontare.
Clara Manni, la protagonista (Lucia Bosé su standard bassi di recitazione - in "Cronaca di un amore" era tutta un'altra cosa), è una persona incerta, debole, dubbiosa; i suoi problemi sono di ordine esistenziale (non riesce a conoscersi e a esprimere se stessa, non sa cosa vuole, non riesce a comunicare e a trovare comprensione). La solitudine e l'infelicità è anche qui lo spettro che incombe e che alla fine condanna i personaggi.
Anche in questo film Antonioni affonda il bisturi sulle ipocrisie e le fatuità borghese, anche se utilizza un tono satirico e leggero che mal si addice alla sua vena artistica (l'approccio drammatico di "Cronaca di un amore" era più nelle sue corde).
E' proprio questo che non fa girare il film: il contrasto fra le problematicità esistenziali e il tono leggero con cui si dipana la vicenda. Il film insomma non convince e non colpisce, si lascia facilmente dimenticare. Non aiuta nemmeno la tematica e l'approccio alla condizione femminile (vista ancora come un essere inferiore a rimorchio del maschio) a rendere interessante il film: troppo datato.
Si salva solo il lato tecnico, con il solito uso esclusivo dei piani sequenza. In alcune scene ci sono delle soluzioni visive originali che rivelano grande padronanza e maestria della mdp. Prevalgono in genere i piani medio-lunghi con effetto estraniante (a discapito della fruizione del film).