KILL BILL - VOLUME 2 regia di Quentin Tarantino

Arkantos     10 / 10  21/02/2015 18:44:38 » Rispondi
Prima della recensione, mi sono dimenticato di dirvi come ho conosciuto il film. Infatti io non conoscevo affatto Tarantino, non sapevo proprio una cippa di cinema!
Kill Bill però non è un film che ho visto a caso... Semplicemente non è stato previsto.
Che intendo? Io sono un ultra-fan di Age of Mythology e tra le campagne non ufficiali c'era una di nome "Kill Bill". Che si tratti di una coincidenza? IO NON CREDO!
Fatto sta che la campagna mi ha colpito fin da subito, utilizzando parecchi campioni sonori, era fatta bene, avvincente e dannatamente lunga! Coincidenze?
Il fatidico venerdì 7 gennaio 2010, guardando il giornale della tv, mi è balzato l'occhio su Kill Bill, stavolta il film, e mi piacque da subito, insieme agli altri che vedevo in quei venerdì come Duel, Nikita, 1997 Fuga da New York e Velocità Masssss..... No, quello no.
Detto ciò, cominciamo la recensione del secondo volume, avvisandovi dei soliti spoiler.

ATTENZIONE SPOILER!!!

Posso ripeterlo? No dai, basta solo una volta.
Questo Volume 2 ha generato opinioni ancora più discordanti del primo, essenzialmente per un elemento.
Avete presente che nella recensione precedente avevo nominato il polistilismo? Ecco, il Volume 2 è decisamente diverso dal Volume 1: mentre quest'ultimo è molto focalizzato sui combattimenti, sulla violenza fisica e sul Giappone, il Volume 2 cita prevalentemente il kung fu, il western, è più violento psicologicamente che fisicamente, infatti raramente si incontrano combattimenti lunghi, che sono stati accorciati in favore di ciò che mancava un po' al primo: i dialoghi.
Però, come per Pulp Fiction, qua sono l'elemento migliore su cui regge il film, vedasi la filosofia dei supereroi in rapporto con Beatrix... Eh sì, qua si rivela il nome della Sposa, Beatrix Kiddo.
Giusto per spulciare una curiosità: sembra che Kiddo significhi "fare il bambino", ciò spiega la scena dove lei è a scuola durante l'appello.
Come lo so? Anagrammate la parola:
KIDDO ---> KID DO ---> DO KID
Che cosa si ottiene invece dall'anagramma di Arkantos? Kant Arso... Eh già, non sono molto d'accordo con Immanuel Kant.
Comunque, tornando al film, qua si scopre un lato psicologico più umano in Beatrix, che si manifesta quando lei vede sua figlia viva, mentre il capitolo finale è molto focalizzato sui dialoghi come appena detto.
Anche i nuovi personaggi (Pai Mei, Budd e anche il capo del locale per cui lavora Budd) presentano un loro carisma, in particolare Pai Mei è un monumento, uno dei miei personaggi preferiti del film; credetemi, quando ho scoperto che Elle lo ha ucciso mi è ribollito il sangue, proprio come a Beatrix!

Ancora una volta la colonna sonora fa centro, con Ennio Morricone, musiche orientali nel capitolo 8, il mitico suono di vendetta (presente anche nello scontro con Vernita Green e anche quando nota Sofie), la leggendaria musica quando lei esce dalla tomba fino ad arrivare alla bella Goodnight Moon di Shivaree.
Rimangono notevoli anche le interpretazioni, inclusa quella di Carradine.
Sì, insomma, per il secondo volume, eccetto qualche cambiamento, rimangono gli stessi pregi del primo volume.

Devo citare in particolare due scene che mi hanno colpito, oltre al duello tra Elle e Beatrix: la prima è quando seppelliscono viva la Sposa, veramente forte nella tensione, e il colpo di scena finale GENIALE, dove lei uccide Bill con la "tecnica dell'esplosione con cinque colpi delle dita"; la definisco geniale perchè è assolutamente inaspettata ed evita un combattimento finale lungo che poteva essere scontato.

Come ho detto, si tratta di un film che mi ha lasciato un segno indelebile, e ancora oggi, alla quinta visione, non mi ha ancora stufato.
Segno indelebile non solo dal punto di vista del film in sé, ma anche perchè mi ha permesso di conoscere un regista come Tarantino (mi manca solo Jackie Brown e avrò visto tutta la sua filmografia).
Cosa ne penso del possibile Volume 3? Le premesse ci sono, ma ho molta paura che non riesca a pareggiare i due precedenti volumi, a cui posso dare senza alcun problema l'aggettivo "capolavoro".
Già, ora si ricomincia da capo e ritornerò a fare recensioni normali... Più o meno.