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KILL BILL - VOLUME 2 regia di Quentin Tarantino

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Naerior     10 / 10  25/04/2004 10:18:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Se il mio primo voto e commento è stato di kill bill vol.I, il mio secondo sarà di Kill Bill vol.II

Confermate tutte le analisi che avevo fatto nel primo, la sessualità come violenza è portata ancora più alle stelle e viene alla luce un discorso molto carino: l'uomo con la violenza annulla la sessualità della donna, che diventa una sterile macchina da guerra, ma nel momento in cui la donna riscopre se stessa in quanto donna, la violenza non ha più senso. (sono la donna più letale del mondo. ma adesso... ho paura per il mio bambino...)
E se l'uomo di nuovo cerca di strappare la donna alla sua sessualità, sarà solo violenza quello che riuscirà a ricevere.
Inoltre, dov'è che spara Budd quando riceve Beatrix?

Riguardo al nome io ho un'idea.
il nome è Beatrix Kiddo, con una piccola assonanza a "kid". Oltre alla situazione di madre che è il tema portante di entrambi i film, credo che quel kid sia rivolto anche a lei stessa.
Vediamo infatti quasi per un solo istante, la prima volta che viene nominato il suo nome, una stranissima scena.
Un'insegnante che fa un appello in una classe elementare, e finalmente arriva a Kiddo. Al banco non c'è, come ci si potrebbe aspettare, Beatrix da piccola, bensì beatrix adesso.
Ricordandoci che nelle buone regie nulla è fatto a caso, mi rifiuto di pensare che una cosa così... così... assurda, sia stata fatta solo perché se la metteva da piccola lo spettatore non l'avrebbe riconosciuta. Altrimenti c'erano mille altri modi per far capire che questa misteriosa Beatrix Kiddo era la sposa.
No, io credo che invece Black Mamba sia essenzialmente ancora una bambina, ma dovrei pensarci su meglio, credo che questo discorso dell'età possa essere molto più vasto di quanto creda ora ("sei più saggia di quanto la tua età non faccia pensare." ma quanti anni ha la sposa)

Molto interessante anche il discorso delle identità, vero motivo per cui il nome della sposa veniva beeppato, ma anche qua ci devo riflettere.

Sergio Leone ovviamente più che a mille... La straordinaria potenza visiva di questo film (cento volte maggiore che nell'uno, a mio parere) viene tutta da lui, e da quanto il buon quentin ha imparato.

Anche solo la scena iniziale, di uma e david che vanno l'uno incontro all'altra fuori dalla chiesa, con continue inquadrature sui piedi, in avvicinamento, quasi fosse un duello, e la precedente splendida musica di morricone non fa che aumentare l'effetto.

La vista è un altro tema ricorrente, non solo per quanto riguarda elle driver e la mania di Pai Mei di strappare gli occhi, ma anche molto nel personaggio di bill (posso stare a guardare?), quasi come una perversione sessuale. Ma d'altra parte, se dello sguardo non ne parla un film, cosa ne deve parlare?

Musiche usate splendidamente, come al solito sono proiezioni delle emozioni del protagonisti. Una volta ho letto che Tarantino decide le musiche in fase di sceneggiatura. Beh, questo spiegherebbe molte cose. (ed instaurerebbe un altro legame con leone, che riceveva i pezzi da morricone ancora prima di girare, e poi ci costruiva sopra le scene, suonandole sul set mentre girava)

Citazionismo ancora super-presente, anche se stavolta l'ambito semantico cinematografico è un po' diverso dal primo.
Clamorosamente divertente il fatto che ogni volta che beatrix sale in macchina l'immagine passi in bianco e nero, e la scena sia costruita con evidenti fondali.
Fenomenale la splendida citazione da Kenshiro della mossa dell'esplosione del cuore con cinque colpi delle dita.

E adesso parliamo un po' di bill-incantatore di serpenti. Personaggio simply strepitoso, con un carisma e un fascino fuori di testa.
Sono daccordo, alla fine non riesci ad odiarlo del tutto, ha le sue motivazioni.
E questo non fa che portare a pensare che semplicemente tutto ciò doveva succedere.
Epica la recitazione di Carradine nel finale, dopo che Beatrix gli ha fatto la mossa dell'esplosione del cuore con cinque colpi delle dita. Come si fa a non essere colpiti da questo personaggio che si alza e compie i suoi ultimi fatali cinque passi? A me ha ricordato moltissimo il dignitoso Javert de I Miserabili, che si affoga semplicemente camminando sul fondo.

Splendido il personaggio del messicano padre spirituale di bill, nel quale troviamo lo stesso stile, la stessa eleganza, la stessa perversione sessuale ma molta più bastardaggine.

Riguardo alla fine di Elle Driver... Beh, naturalmente resta in sospeso, è morta o no?
In ogni caso ridotta com'era non aveva + molta importanza... Però a me piace pensare che il Black Mamba rimasto nella roulette l'abbia morsa, alla fine.
D'altronde, grazie alla lampante identificazione tra Uma e il serpentello, l'avesse uccisa lui sarebbe come l'avesse uccisa Beatrix, o no?

Molto molto bello anche il discorso che fa Budd a Elle Driver, riguardo a cosa succede all'eroe "dopo". Quando è tutto finito, quando quello che era stato lo scopo della sua vita è stato compiuto.
E qui vediamo la differenza tra Elle Driver, che prova in gran parte rimpianto, e Beatrix Kiddo, che piange di felicità. (sebbene in quel pianto ci sia molto di più che sollievo. non dimentichiamoci che bene o male lei era innamorata, di bill)
Budd dice anche che l'eroe non può morire finché in questa vita ha ancora un lavoro in sospeso.
E infatti Tarantino si diverte a mettere la sposa in situazioni assurde, fuori di testa per farla venir fuori in modi ancora più assurdi.

Non c'è molto altro da dire... In pratica, io sarò fiero di aver assistito all'uscita di questi due film.
cash  26/04/2004 12:25:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Senza offesa; a parte il fatto che analisi semiotiche che più si prestano ad altri autori e che in tarantino sono fuori luogo ( dove sarebbe più intellegente un'analisi tecnica), perchè devi cercare motivi che vedi solo tu? tarantino ha già spiegato il motivo del "beep" sul nome della sposa, e ulteriori speculazioni su di esso sono solo masturbazioni mentali. Non vorrete fare mica come in matrix, dove si è letto di tutto, tanto da competere con zelig? Comunque il film è totale, non ci piove.
Naerior  26/04/2004 19:42:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Perché le masturbazioni mentali mi piacciono, e perché del beep non sapevo...
cash  27/04/2004 12:39:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ma anche a me piacciono le masturbazioni mentali, solo che, secondo me, analizzare meticolosamente un film del genere significa non goderselo. Come quando scoppiò il caso della valigetta di pulp fiction.
Naerior  27/04/2004 16:33:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Per quanto riguarda me, invece, questa è una delle parti più belle del cinema...
cash  28/04/2004 11:39:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
sono utili quando servono; sono ridicole quando sono superflue.
Naerior  29/04/2004 08:25:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Nel cinema servono sempre...
I registi sono quelli che se ne fanno + di tutti...
cash  29/04/2004 10:25:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
affatto. le masturbazioni mentali in film che non ne richiedono non fanno che accrescere la pretenziosità e antipatia attorno ad essi. Classico esempio: matrix, filmetto appena sufficiente e fetecchioso nei seguiti, che sarebbe passato inosservato se solo alcuni osservatori illuminati non ci avessero spiegato, attraverso esso, il significato della vita e altre cose. Ciò ha fatto di esso uno dei film più insopportabili dell'intero millennio (vatti a cercare sul sito matrix rev). Per favore, risparmia tarantino, grandissimo autore, geniaccio indiscusso, ma assolutamente al di fuori (almeno per ora) dal discorso dell'analisi dei film. L'editoria ci risparmia i saggi, se non quelli tecnici, sulle sue opere; prendi esempio.
Naerior  30/04/2004 11:08:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il cinema come lo conosciamo l'hanno inventato i registi che si facevano masturbazioni mentali, un esempio: Orson Welles.
Prendi la scena finale di quarto potere, in ogni movimento di camera c'è da parlare per ore.

Matrix tutti i discorsi filosofici non li hanno fatti critici esaltati, ma gli stessi registi.
E io trovo che siano l'UNICA cosa positiva di quella trilogia, la cui regia è appena sufficiente nel primo, e scadente negli altri due, e la cui sceneggiatura è sempre zoppicante.

I registi DAVVERO grandi, PARLANO con il linguaggio cinematografico, con gli strumenti che non sono solo parole e sceneggiatura, se no cos'avrebbe di più il cinema? Il cinema in + ha le immagini, che non sono solo un modo di far vedere la storia diverso da un libro, ma sono una vera e propria forma di linguaggio!

Certo, film come 2 fast and 2 furious non ti parlerà MAI con le immagini, ma solo con gli sterili avvenimenti, ma appunto perché è un film piatto!
cash  30/04/2004 11:36:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
grazie per la lezione, qualcosa di cinema la so. Che i registi parlino a tutti gli effetti con i loro codici linguistici è ovvio, il che non vuol dire che si facciano masturbazioni mentali. Che poi se le facciano gli stessi "registi" di matrix, è solo un ulteriore segno di spocchiosità e incapacità. Ma da quando gli autori, da sempre avari di autocritica, parlano delle cose che fanno? Bazin, zavattini, i più grandi teorici che puoi trovare, NON erano affatto autori. E che c'entra Welles? Mi sai indicare alcuni suoi scritti critici su cui si basi la sua critica? E le analisi su "intrigo internazionale" quanto devono a truffaut? Sinceramente, l'unico autore che abbia scritto tomi su tomi (sicuramente per tormentare i poveri studenti di cinema) su sè stesso, è ejsenstejn.
Mai letto altre analisi semiotiche scritte dagli stessi autori. Ah no, anche pasolini.
Naerior  30/04/2004 16:59:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
No, non è quello che sto dicendo...

Forse non ci siamo intesi sulle premesse.

Quello che noi stiamo chiamando "masturbazioni mentali", per quanto riguarda me è prendere il film e cercare di recepire quello che il regista ha cercato di DIRMI con il mezzo cinematografico... Anche oltre la trama.

Non sto parlando di autocritica, quella non mi interessa, son daccordo, è inutile!
Ma sono i registi a mettere i messaggi che è il compito degli spettatori cercare di recepire tramite "masturbazioni mentali"
cash  01/05/2004 13:30:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ok, d'accordo sui messaggi; ma un conto è un kubrick, dove è tuo dovere morale cercare di decrittare il messaggio (senza aver la presunzione di averlo colto), un conto è il puro intrattenimento. Guarda, per me tarantino è una delle poce certezze (e salvezza) del cinema attuale. sceneggiature e regia ai massimi livelli; se viene paragonato a leone, che era un sommo genio... Ma non credo proprio che sia il tipo da voler lasciare qualche messaggio ai posteri.
Sono film, che per quanto capolavori, non ci dicono nulla sull'epoca in cui viviamo. E' come pretendere che un romanzo di king, anche se sublime, abbia la stessa densità di un romanzo di Eco. Ciao!!!
ziotom77  25/04/2004 17:29:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
minkia... un pò più lungo lo potevi fare!!!
cmq gran bel film anke se sto aspettando lunedì x vederlo
Naerior  25/04/2004 17:58:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ghghgh è un film che mi ispira troppe cose per dirle in poche righe...