caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

LA PASSIONE DI CRISTO regia di Mel Gibson

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
albert74     1 / 10  18/04/2011 21:04:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
questo film l'ho vidi al cinema e rimasi nauseato. Non si tratta del solito film su Gesù ma di una sorta di patologia clinica presente nell'ego più profondo di Gibson e riversato su pellicola. In confronto persino Hostel appare un film con un lievo accenno di splatter. Questa è pura macelleria, è l'apoteosi della mattanza, della truculenza, del sadismo. Non c'è traccia del messaggio evangelico, dell'amore, della speranza. E' solo uno splatter, il re degli splatter, che si protrae per quasi l'intera durata del film con delle torture talmente efferate che sembra quasi che Gibson abbia chiesto il supporto di qualche serial killer della peggiore specie.
Il film è basato totalmente sul più controverso dei vangeli canonici: quello attribuito a Giovanni, vi sono poi diverse incongruenze storiche un po' ovunque, la peggiore è quella in cui si Gesù viene bastonato nel costato da parte dei soldati romani, usanza questa tutta inventata di sana pianta visto che i romani bastonavano sulla schiena e non sul costato, particolare non da poco visto che una simile tortura al costato comporterebbe traumi mortali alla gabbia toracica.
Il resto del film è un bagno di sangue della peggiore specie con immagini che sembrano prese da un film di dario argento e un atmosfera da film horror di serie B.
Come ripeto come splatter questo è un capolavoro, come film religioso denota solo gravi problemi psichici del regista, molto gravi.
Non credo ci sia altro da aggiungere. Mai visto prima un film così ipocrita, uno splatter puro con risvolti sadici spacciato per film religioso o addirittura storico.
Agghiacciante e assolutamente bocciato.
In un periodo in cui la violenza permea ogni aspetto della vita sociale il messaggio di questo film è chiaro: la violenza regna sovrana e il sangue scorre a fiumi con un certo compiacimento - viene quasi da pensare - da parte del gongolante Gibson.
Niko.g  19/04/2011 11:46:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Come fai a dire che non c'è traccia del messaggio evangelico, dell'amore e della speranza? Il film è pieno di flashback che ripercorrono i punti salienti del messaggio evangelico del Cristo. Nello stesso momento in cui lo inchiodano alla croce, Cristo perdona i suoi carnefici "perché non sanno quello che fanno". Questo come lo chiami, odio o amore?
Per finire, scusami, ma non si è mai visto un uomo condannato alla flagellazione e alla crocifissione su cui non venga esercitata alcuna violenza. Veramente incredibile quello che hai detto.
albert74  19/04/2011 20:00:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Niko ma tu lo sapevi che i romani sottoponevano a tortura i prigionieri e i condannati e non i sospettati? lo sapevi! bene ora lo sai. Gesù viene torturato praticamente da subito fin dall'arresto e questo prima ancora della condanna e questo non è mai avvenuto e non è previsto dal diritto romano.
Tralasciando le bagianate storiche come questa i flashback di pochi secondi l'uno non bastano a trasformare un film splatters in un film di amore come lo chiami te. Fosse anche che 50 minuti di fila di torture non mi pare che possano indicare tanto amore!
un film religioso sulla vita di Gesù è una cosa, un film horror-splatter in cui si versano litri di sangue è un altro.
C'è un compiacimento per la tortura che va ben oltre il sadismo gratuito in questo film e questo per me basta a dargli il voto più basso possibile e - credimi - fosse per me gli darei un numero negativo perché non meriterebbe neanche lo zero.
hai presente il film hostel? c'è meno sangue lì che qui.
e ho detto tutto...


Niko.g  19/04/2011 23:41:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ti rispondo su due punti:
1. Gesù all'inizio è sospettato, ma poi viene sottoposto al processo tenuto da Ponzio Pilato e QUINDI flagellato perché le accuse su di lui erano pesantissime e insistenti. Ne parlano i Vangeli e ci sono numerose rappresentazioni artistiche su questo evento e sarebbero in troppi ad esserselo inventato di sana pianta.
2. Questo non è un film sulla vita di Gesù, ma sulle sue ultime dodici ore. Il sangue versato non è gratuito, ma contiene in sé un forte significato religioso, incomprensibile per i non credenti ma inevitabilmente fedele a ciò che la storia ci narra.

albert74  20/04/2011 22:24:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
1.Niko nel film Gesù viene "corgato" di botte praticamente da quando viene arrestato fino alla fine del film salvo qualche pausa sparsa qua e la, questo eccedere di violenza mi pare gratuita e nulla più.

2. Magari quando hai tempo mi spieghi quale sia il forte significato religioso della tortura e dello splatter perché di questo stiamo parlando.

Questo film è uno splatter - ovviamente la mia è una critica personale e ci mancherebbe altro tuttavia è da notare come ci sia più sangue qui che in film con ben altri intenti e di ben altro genere.

sempre quando hai tempo dovresti spiegarmi dove sarebbe il messaggio di amore. Per te tortura e spargimento di sangue = amore??

se è così abbiamo dei concetti di amore diametralmente opposti.

nb
tralascio per una questione di decenza il fatto che tu consideri testi storici 4 vangeli (su una settantina complessivi)canonici attribuiti a 4 persone di cui non si sa quasi nulla, scritti da 40 a 150 anni dopo la morte di Gesù, tradotti, interpretati e rimaneggiati nei secoli a venire.

Niko.g  22/04/2011 13:27:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ridurre questo film al solo concetto di splatter, lo trovo splatter.
Tu ti sei fissato sulla tortura e lì pretendi di trovare l'amore. Se allarghi un pochino la tua inquadratura, potresti capire che l'amore di Gesù sta nell'aver accettato e offerto quella tortura e quella morte per i suoi "amici" (gli uomini), dando loro un messaggio nuovo, forte e rivoluzionario (amare i nemici e perdonare sempre) e cancellando le immagini errate di Dio che, in precedenza, avevano gli uomini.
albert74  22/04/2011 20:46:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
quello che dici può anche andar bene ma il film - se non ci hai fatto caso - si basa eslcusivamente sulla tortura, tra l'altro la violenza dei romani è anche fuori contesto storico visto che neppure i barbari arrivavano ad un simile livello di sadismo. il fondamentalista Gibson ha volutamente calcato la mano forse perché ama molto le scene di violenza e gli ettolitri di sangue. L'amore di cui parli è delineato molto bene in altri film religiosi veramente a tema, qui, una volta visto il film, rimane solo un senso di disgusto e di schifo e nulla più.
Il fatto che Gesù abbia sofferto per tutti noi è la solita rivisitazione medievale in cui il messaggio nuovo ce lo vedi giusto te e qualche inquisitore di altri tempi.

Niko.g  23/04/2011 11:58:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non lo so... ieri sera alla via crucis al Colosseo c'era un pò di gente...
albert74  25/04/2011 00:25:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
i cosiddetti fischi per fiaschi..

ho scritto un sacco di cose e tu te ne esci con la via crucis e il colosseo?

cosa c'entra il colosseo e la via crucis. Ora cominci ad arrampicarti sugli specchi? eppure ti ho dato l'incipit per poter contestare punto su punto ciò che ho scritto ma evidentemente non c'è molto da contestare e la discussione finisce qui.

Niko.g  26/04/2011 23:54:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Le risposte punto per punto te le ho già date sopra... non è che posso continuare all'infinito ripetendoti che non è un film sulla predicazione di Gesù, che il sangue è inevitabile quando un uomo viene flagellato, che il processo a Gesù non è stato "regolare" per via di Ponzio Pilato che lo ha "abbondanato" alla folla nel tentativo di salvarlo (era infatti uso da parte delle autorità romane rilasciare un prigioniero all'anno, per Pasqua), ma la folla gli preferì l'assassino Barabba e invocò la crocifissione per Gesù e per paura di un tumulto Pilato si lavò le mani, dichiarandosi innocente per l'ingiusta condanna e acconsentì alla richiesta della folla, condannando a morte Gesù per il reato di lesa maestà, essendosi dichiarato «Re dei Giudei».
Ma a te non è sufficiente nessuna risposta visto che non hai capito o non vuoi capire o non credi al significato della morte e resurrezione di Gesù. Allora lascia stare la storia del sadismo e del sangue che da come parli sembra un film dell'orrore, lascia perdere pure tutti i significati religiosi che secondo te non ci sono... considera questo film senza pensare a Gesù e vedrai che ti sentirai meglio e scoprirai tante cose belle: fotografia, costumi, scenografia, interpretazione, ecc.,ecc.,ecc...
Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  19/04/2011 23:51:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
I vangeli sono autoreferenziali e le rappresentazioni artistiche sono venute secoli dopo, oltre a basarsi sempre sui vangeli. Di fonte storica non ce n'è nemmeno una, a fronte invece del solido diritto romano, applicato per secoli in tutto il mondo allora conosciuto...
Sul punto 2 potrei anche accogliere il tuo punto, se non fosse che l'abbondanza di ralenti e di dettagli truculenti punta molto più al sensazionalismo che al significato religioso in sé.
Tanto per farti capire cosa intendo: cosa esprime meglio l'amore tra un uomo ed una donna che si baciano, il dettaglio delle lingue che si cercano con insistenza di un porno o il bacio tra cary grant e ingrid bergman in Notorius di Hitchcock?
Niko.g  20/04/2011 13:32:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Le rappresentazioni artistiche sono talmente numerose e distribuite nel tempo da assumere un significato non casuale, in ogni caso gli storici hanno un materiale notevole di centinaia di manoscritti che, nonostante le ovvie differenze di trascrizione, si riferiscono ad uno stesso contenuto. Sono tantissimi gli storici che confermano l'attendibilità dei quattro vangeli canonici. Esistono anche importanti reperti archeologici ed iscrizioni epigrafe, rinvenuti a Gerusalemme, che confermano molti episodi della vita e della "passione" di Gesù, ma è anche chiaro che dopo duemila anni è molto più facile insinuare dubbi che non provare certezze.
Sono d'accordo con te sul sensazionalismo spinto di questo film. Lo stile iperrealistico può non essere apprezzato ma forse è un modo efficace per rendere l'idea di quel calvario.