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LA PASSIONE DI CRISTO regia di Mel Gibson

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Ciumi     2 / 10  29/06/2009 12:32:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Premesso che sono ateo, qui non voglio criticarne la presunta blasfemia, ma il cattivo gusto. L'atmosfera dalle tinte dark, per esempio, e la violenza compiaciuta, suonano come una bestemmia. Se il regista aveva l'intenzione di mostrare sullo schermo le sofferenze carnali che può subire un uomo, perché mai avrebbe scelto come soggetto Gesù, che delle sofferenze ne è simbolo spirituale? Infine, perché diavolo ha deciso di realizzarlo parlato rigorosamente in aramaico antico, in una rappresentazione che non ha nulla di rigoroso?
Invia una mail all'autore del commento wega  23/01/2010 23:29:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sembra o non sembra "Il Signore degli Anelli" nel prologo 'sto film.
Alexiel  10/11/2009 19:48:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Premesso che sono ateo" dovresti sostituirlo con "Premesso che sono ateo e sono contro il cattolicesimo, il giudizio sul film sarà basato su questio". Il resto non ha senso neanche commentarlo perchè semplicemente non c'è altro nel tuo commento.
Ciumi  10/11/2009 20:12:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non ho capito il senso del tuo intervento. Comunque se sei interessato/a a dei chiarimenti leggiti la discussione che ho fatto con lo spaccone. Mi pare di avere sufficientemente spiegato i diversi motivi per i quali lo considero uno dei più brutti film che abbia visto. Poi se tu credi sia un capolavoro sei liberissimo/a di pensarla come vuoi.
Ciao.
topsecret  29/06/2009 12:33:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Che te frega?! Tanto sei ateo.... ;)
Ciumi  09/07/2009 07:40:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
..che commento idiota.
topsecret  09/07/2009 10:59:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Idiote sono le persone come te senza il minimo senso dell'umorismo, imprigionate in drammi esistenziali a cui non sanno dare una risposta. Ti suggerisco di andare a schicciare ricci di mare col cul.o, così almeno daresti un senso alla tua misera vita.
Ciumi  09/07/2009 11:59:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non te la prendere dai..
topsecret  09/07/2009 12:30:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ok, non me la prendo....però quel commento potevi risparmiartelo.
Peace&love...
Ciumi  09/07/2009 12:40:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Hai ragione ...è stato un commento infelice.
topsecret  09/07/2009 12:50:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Tutto ok....non parliamone più.
Invia una mail all'autore del commento wega  23/01/2010 23:29:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Eddai t'ha fatto pure l'occhiolino..

Ciumi  24/01/2010 09:03:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sì sì, è stato il commento più antipatico che abbia mai scritto, e difatti mi sono scusato.
Però ti giuro che allora delle faccine non ne sapevo nulla, e non immaginavo che quel coso fosse un occhiolino ;)
Freddy Krueger  29/06/2009 12:34:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Però costui c'ha ragione...
anthony  22/04/2011 12:31:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Maurizio lo Scientista estremo e ultra-razionale. :-)

Per il resto, concordo in parte.
LoSpaccone  29/06/2009 13:44:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L'idea che la violenza sia eccessiva è comprensibile (ma eccessiva rispetto a cosa? chi sa dire realmente quanto fossero atroci le torture in quell'epoca?) ma che questo debba essere visto come una bestemmia non mi convince. Non penso che Gesù sia solo un simbolo spirituale delle sofferenze: se cosi fosse perche avrebbe avuto bisogno di farsi uccidere o di sacrificarsi per l'uomo (questo almeno è ciò che dice la dottrina)?
Anche io non sono credente e ritengo che il racconto della vita di Gesù sia fortemente simbolico, allo stesso modo però penso che se ci siferisce alle sue sofferenze non si può distinguere tra carnalità e spiritualità perchè le due cose si fondono.
Senza la concezione di carnalità non si spiega nemmeno il motivo per cui Dio avrebbe dovuto farsi uomo in Gesù per farci capire il suo messaggio, avrebbe potuto benissimo lasciare all'uomo altre 5 o 6 tavole di comandamenti...
Inoltre l'aramaico era la lingua parlata in Israele in quei luoghi, quindi la sceltà mi sembra azzeccata.
Non sono d'accordo nemmeno quando dici che questa rappresentazione non abbia nulla di rigorso. L'idea che debba essere rigorosa è una visione conservatrice che non accetta che si muovano dubbi su una storia che ha una forte valenza individuale e intima, in cui ogni persona può trovare uno schema da applicare alla propria personalissima vita. Inltre non dimentichiamo che la versione di quei fatti che qualcuno ritiene rigorosoa proviene da una tradizione agiografica e non storica.

Ciumi  09/07/2009 08:13:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dunque, procediamo per punti:
- Quando ho usato l'espressione "Bestemmia", intendevo riferirmi al suono sgradevole che essa suscita, non a il suo significato letterale.
- Riguardo alla carnalità del dolore, in parte ciò che dici è vero; ma è la compiacenza del regista con cui indugia sulle sofferenze a non convincermi. E inoltre solo la sofferenza carnale viene approfondita, tralasciando quella spirituale. (Le torture a quel tempo erano sì atroci, ma ricorda che migliaia di uomini, nei secoli, ne hanno subite di ben più sadiche e peggiori)
- Sul fatto di essere o meno rigoroso. Da vocabolario: "di cosa fatta con precisione ed esattezza". Non mi pare proprio il caso di questo film. Vi si trovano addirittura ambientazioni dark, simboli abietti quali il corvo che strappa l'occhio ad un ladrone, e davvero molte inverosimiglianze.
- Infine, l'aramaico antico. Ho capito che era la lingua parlata a quel tempo in quei luoghi; ma la scelta non è funzionale, non s'accosta per niente allo stampo per nulla documentaristico del film; è probabilmente un'idea sempliciotta per rendere il film più interessante.
Il voto negativo è al film brutto, punto.
LoSpaccone  09/07/2009 10:25:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"esattezza e precisione" rispetto a cosa? è questo il punto: ogni film di questo genere ha sempre portato una lettura personale del regista, non dico dei fatti, ma delle intepretazione di essi e delle sfumature.
Quale sarebbe la versione rigorosa, quella di Zeffirelli? Trovi "rigoroso" che in quei luoghi nasca uno biondo, con occhi azzurri e carnagione chiara? Questo concetto di rigoroso non mi convince se lo intendi come il doversi attenere fedelmente a ciò che è scritto nei testi sacri, considerando che sono testi che di storico hanno poco per non dire niente.
Detto questo è vero che c'è un estremizzazione del dolore e della sofferenza carnale. Non dimentichiamoci che però non è qualcosa di totalmente alieno, le pratiche religiose "cattoliche" che prevedono anche un dolore fisico ccome espiazione del peccato ci sono.
Ciumi  10/07/2009 17:57:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dato che sul termine "rigoroso" non riusciamo a metterci d'accordo, cambierò espressione. Diciamo, e più elementi lo confermano, che, piuttosto di dare un'interpretazione personale dei fatti, Gibson sembrerebbe aver voluto rappresentare la vicenda in modo "iperrealista" (mi sembra il termine più corretto). La tortura è tortura vera, e viene seguita passo dopo passo; il sangue è sangue; la lingua è quella originale, quando invece la lingua di Gesù è sempre stata considerata lingua universale.
Bene. Quindi la posizione del regista parrebbe essere chiara. Non vedo allora la funzionalità di quei simboli abietti, delle forzature e delle inverosimiglianze di cui sopra ti parlavo, che sono, oltre che di cattivo gusto, completamente fuori contesto.
Come modello di confronto, comunque, più che il film di Zeffirelli (che tra l'altro non ho visto, e non credo di aver voglia di vedere), preferirei citare "Il vangelo secondo Matteo" di Pasolini.
LoSpaccone  12/07/2009 11:33:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Che significa che la lingua di gesù è considerata universale? La lingua di gesù è quella del film. continuo a non trovare un senso nelle tue parole, non vedo nessuna discrepanza tra l'uso della lingua originale e il simbolismo e l'ipperealismo di gibson. io ho sempre visto più inverosimiglianze nelle precedenti trasposizioni, quelle edulcorate e funzionali alla dottrina (per non dire proselitismo).
che ci sia un eccesso di "carnalità" è chiaro, soprattutto nel fatto di concentrarsi molto sulle torture, ma vedo la cosa come un tentativo di spogliare completamente la figura di gesù dalla sua aura di sacralità e di portarla ad una sfera esclusivamente terrena, materiale, fatta di dolore e sangue, e in questo senso quale sceltà è più azzeccata di usare la lingua antica. Anche l'atmosfera dark mi pare corretta nell'economia del film. tutti gli elementi del film hanno secondo me una loro coerenza, non c'è qualcosa che stoni rispetto al resto. Non nego che nell'insieme per certi versi sia eccessivo ma lo preferisco agli eccessi favolistici degli altri film.
e poi quello di Pasolini sarebbe "rigoroso" secondo te. mah...
Ciumi  12/07/2009 16:45:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Impossibile, non saremo mai d'accordo su certi punti, e, soprattutto, non riusciamo a capirci. Lasciamo perdere il discorso della lingua, se per te s'accosta bene per esempio a quegli aguzzini romani che sembrano usciti dal film "300", io non so più cos'altro dirti.
Riguardo al resto, io non ho idea a quali film lo confronti tu, è probabile che siano davvero peggiori e più insulsi e più inverosimili di quello di Gibson, (gli eccessi favolistici poi, neppure io li sopporto) ma solitamente sono abituato a giudicare un film confrontandolo con i modelli migliori, e non con quelli peggiori. A tal proposito ho citato il "Gesù" di Pasolini. E non per il fatto che sia o no rigoroso (questa parola tra l'altro inizia a darmi un po' sui nervi), ma piuttosto per presentarti un esempio di film che mi era piaciuto. E se lo hai visto, ti sarai accorto che già Pasolini (e se conosci appena il poeta italiano, sai che non poteva essere altrimenti) aveva spogliato completamente la figura di Gesù dalla sua aurea di sacralità, (anzi, a essere precisi è il Gesù più terra a terra che si sia mai visto sullo schermo, e non un povero pezzo di carne da macello) senza tuttavia ricorrere a quei trucchi, passami il termine, un tantino adolescenziali.
Parliamoci chiaro, Gibson voleva fare qualcosa di forte impatto, che facesse parlare di sé; ma chi è solo molto confuso e non ha per l'arte un grande talento, dovrebbe accontentarsi di fare film come "Braveheart", che risultano più godibili e che, soprattutto, fanno discutere meno la gente sui film sconnessi e sgangherati.
Invia una mail all'autore del commento wega  23/01/2010 23:35:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bello scambio, ne sarei uscito polverizzato già al primo round.