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LA BUSSOLA D'ORO regia di Chris Weitz

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polarsun     7 / 10  03/01/2008 12:49:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
A volte credo che i giudizi negativi si diano quando uno si aspetta da un film cose che poi non vede..non è facile fare un film che faccia saltare tutti entusiasti sulla sedia..e non sempre i registi riescono a tirare fuori il meglio da un libro..

Giudico questo film interessante e originale, più che il Signore degli Anelli ci rivedo Harry Potter (che non ho visto) per l'ambientazione inglese e il tema magico, poi una strana commistione ideologica di popoli del nord, il male visto dagli occhi dei bambini, popolazioni dei ghiacci anch'esse in chiave pericolosa, insomma tutti nemici tranne poca gente fidata e la magia al centro di tutto. Un ragazzo/a di 8/12 anni forse il target ideale, oltre a chi ha mantenuto un briciolo di dolcezza e ingenuità interiore. Un esperimento interessante. In alcune battaglie cominciavo ad annoiarmi ma non sono durate molto fortunatamente. Ora non so chi ha scritto il/i libro/i ma lo stampo è decisamente inglese (UK)
Invia una mail all'autore del commento Stratocaster  03/01/2008 14:03:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Giudico questo film interessante e originale, più che il Signore degli Anelli


NON HO PAROLE anzi ce ne avrei fin troppe.....
éowyn_3  03/01/2008 14:28:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
hai frainteso credo. ha detto che più che il signore degli anelli, questo film gli ricorda HP
polarsun  03/01/2008 12:57:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
a chi si preoccupa del finale dico che cmq è una trilogia, i capitoli sono: La bussola d'oro, La lama sottile e Il cannocchiale d'ambra; quindi ci sarà un seguito..

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éowyn_3  03/01/2008 14:29:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi


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polarsun  03/01/2008 13:06:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Nel commento avevo dimenticato di specificare una cosa. Più che popoli del nord, la sofisticazione ideologica è uno strano richiamo alle dittature del passato, cioè viene creato una sorta di uomo nero che è un, non si sa quanto probabile o improbabile, ibrido nazista, comunista, teocratico e maltrattatore di bambini; vista la difficoltà interpretativa a prima vista, e senza aver letto i libri, nell'ambientazione del film il nemico diventa in sostanza chi ti toglie la libertà ed è pronto a farti del male per i propri interessi