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FEMALE PRISONER SCORPION: BEAST STABLE regia di Shunya Ito

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Boromir     7½ / 10  19/02/2024 18:31:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Beast Stable è il terzo brillante capitolo della serie Sasori, il cui principale pregio è stato l'abilità con cui gli ideatori hanno sempre diversificare i singoli film, declinando i canoni dell'exploitation a un ampio ventaglio di temi, soluzioni stilistiche, contaminazioni multimediali e atmosfere. Alla durezza carceraria del primo film e alla psichedelia da J-horror ante-litteram del secondo, subentra il melodramma intriso d'estrema violenza grafica con lievi venature soprannaturali (la scena dei fiammiferi che paiono fuochi fatui).
Il talentuoso regista Shunya Ito costruisce una trama densa incentrata su una bella amicizia al femminile tra reietti (Matsushima e una prostituta), Yakuza, incesto, aborto e emancipazione radicale da un brutale sistema fallocentrico, senza mai perdere la presa su contrasti chiaroscurali impressionisti, angoli di ripresa arditi in location decadenti, giochi di fuori-focus, scansione magistrale del ritmo. Come nei predecessori, l'accento su psicologie e relazioni tra personaggi non viene dato dai dialoghi, bensì dall'innato carisma di Meiko Kaji e comprimari. Finale astratto e brillante quasi impossibile da descrivere.