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BLUE regia di Derek Jarman

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williamdollace     8 / 10  28/04/2010 13:35:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
“che bisogno c’è di tante notizie dall’estero quando tutto ciò che riguarda la vita e la morte viene trattato e agisce dentro di me?” blue, derek jarman

posologie di decomposizione vivente in forma di testamento, un lungo cammino infarcito di decine di pillole e flebo quotidiani nell’attesa della morte, morte che è già stata scorta, fissata, nel ricordo dei fantasmi degli amici già morti, la quasi completa cecità dovuta al distacco della retina, la presa di coscienza lirica di un fato/fatale. Una lotta sessuale di affermazione di una coscienza e di un’esistenza stessa, dello stato di uomo ed essere umano, mentre la riflessione si espande in lampi slang di eccezionale effetto. Suoni addomesticati sparati e domestici assumono il ruolo di un muro sonoro di dimensione quotidiana, accogliendo il tintinnio regale e moribondo di una resa fiera e dolorosa in cui il colore del destino è uno solo, il blue, non negazione dell’immagine, ma scelta scenografica per l’approssimarsi di una fine senza titoli di coda e crediti.