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LE REGOLE DELL'ATTRAZIONE regia di Roger Avary

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LaCalamita     10 / 10  23/07/2017 22:39:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Questo film mi ricorda il grande peso che può avere tutta la componente soggettiva al cinema. Infatti con ogni probabilità si tratta di un film dalle tematiche sicuramente interessanti e con risvolti nichilisti e non per forza da lineare lieto fine, ma nel complesso non è un filmone.
Ma visto il tema ognuno può rapportarsi ad esso in base alle sue esperienze e vedere il film con occhi diversi.
A questo aggiungo il fatto che l'impostazione e il montaggio stesso ricorda lo stile tarantiniano : Le regole dell'attrazione è un collage di scene memorabili, con motivi estetici non da poco (basti vedere l'uso massiccio del rewind da parte di Avary. E che dire della scena cult del viaggio di Victor. E ancora, la scena del suicidio. E ancora (!) la scena al ristorante di Richard/Dick. E ce ne sono parecchie altre). Questo stile mi piace moltissimo, non si "sprecano" minuti di film giusto per inserire il dialogo che serve a mandare avanti il film.

Menzione a parte poi merita la colonna sonora. L'associazione tra canzoni e scene a mio parere è grandiosa. A parte la scena del suicidio con Without You versione di Harry Nilsson, il film è pieno zeppo di musiche che restano impresse proprio perchè sfruttate bene, migliorano per davvero il senso della scena.

Alcuni dialoghi sono ottimi, molti buoni e qualcuno carente.

Insomma nella sua imperfezione non dimenticherò questo Le regole dell'attrazione che mi ha dato certamente qualcosa, a dispetto di tanti tanti e tanti film passati inosservati ai miei occhi.
John Carpenter  24/07/2017 19:56:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Concordo... film fantastico