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LO SCAFANDRO E LA FARFALLA regia di Julian Schnabel

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julian     8 / 10  14/03/2009 00:49:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Che piacevole sorpresa questo film tratto dall'omonima impresa di Jean-Dominique Bauby scritta con un occhio.
Grandioso è il modo in cui Schnabel ci catapulta nella storia: all'inizio siamo dentro la testa del protagonista, ascoltiamo i suoi pensieri, spesso dettati da un'amara e rassegnata ironia, vediamo attraverso il suo occhio, unico contatto con l'esterno e unico modo di comunicare.
Il senso claustrofobico che ci fa sentire, anche in uno spazio largo, chiusi dentro uno spazio ristretto quale può essere un televisore o la testa dello stesso Bauby trasmette un'ansia che non provavo dai tempi di Sussurri e grida.
Poi però col tempo Bauby riesce a sorpassare le barriere della stanza in cui è prigioniero e anche noi possiamo spaziare con lui nell'immaginazione, essere partecipi delle sue fantasie, vivere nei suoi ricordi, i ricordi di una splendida vita precedente in netto contrasto con la nuova desolante realtà.
Ottime recitazioni, per non parlare delle splendide donne, soprattutto Marie-Josée Croze (una specie di Naomi Watts francese), che Bauby contempla impotente con la solita vena d'amarezza nella voce.
Un film bello, che fa riflettere. Molto.